Il prossimo workshop di Fotografia a cui parteciperò
Il fine-settimana dell’11 e 12 maggio prossimo venturo si terrà a Bottega Immagine il workshop intitolato L’onestà del nudo, la rappresentazione della sensualità di un volto o di un corpo guidati da una delle più note fotografe del genere con Monica Cordiviola (@moncacordiviola), la quale nella sua carriera ha alternato il ritratto al nudo, esplorando sensualità, forza, debolezza, carisma, l’erotismo, sia di modelle che di attrici che di donne comuni. Lavora da 15 anni come ritrattista principalmente per riviste, italiane ed estere, tenendo molti workshop in giro per l’Italia ed esponendo sia in Italia come in Europa.
Mi sono iscritto a questo workshop perché ritengo sia una buona occasione per correggere una mia certa tendenza a scattare troppo ravvicinato e a diaframma spalancato. Penso che debba approfondire la conoscenza del corpo del soggetto, apprendendo come cadono luci e ombre sul corpo.
Ciò detto, una delle cose che più mi interessano nella Fotografia di nudo è quanto comunemente se ne pensa, se ne dice e si fa rispetto a ciò che è il mio personale approccio alla bellezza femminile. Vedi, caro lettore, non è che manchino foto di donne poco vestite. Nemmeno è raro che le foto che si vedono in giro tendano a un ben definito tipo di erotismo. Neanche è possibile pensare di poter rompere chissà quale barriera dell’attuale, inesistente, senso del pudore. Esiste già la pornografia che è largamente diffusa via web in tutte le case dotate di connessione internet.
Ho però l’ardire di ritenermi un tipo di animale differente. La mia storia di vita in questo senso è diversa. Sono creativo sin dalle fondamenta della mia personalità. L’amore e la sessualità per me sono esperienze totalizzanti, poetiche (di una poesia romantica e spartana, senza alcuna concessione al vezzo e alla carineria, quanto più alla passione e all’entusiasmo condiviso).
Simbolico e concreto. Forma ed essenza, e molto altro - per me il corpo femminile è alimento, è creta da modellare, è una sorgente.
Inoltre, dopo anni dalla fine del mio rapporto durato 11 anni - smaltita la sbornia di dolore che è seguita da quella separazione di destini, è giusto gettare via quel che non è più mio, ma ritenere, rammentare e celebrare ciò che io diedi. Poiché in un rapporto si è quel che si dà.
Quali motivazioni migliori per un fotografo in formazione di queste per frequentare un workshop di Fotografia di alto livello come questo?
Tutto ciò, come sempre, per andare per aspera ad astra! Ad Majora!