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Progetto I - nuova workstation, pt. 3

La situazione

Box cat; ph: Francesco Coppola

Dopo una lunghissima attesa, in questo mese di febbraio oramai sul finire, sono riuscito finalmente a ottenere il dissipatore e l’alimentatore per cui avevo investito in febbraio. L’ultimo di cui prima ho scritto è stato l’elemento più difficile da ottenere: dopo aver selezionato e ordinato una unità EVGA da 750w 80+ bronze, ho ricevuto l’avviso da Amazon che il fornitore non garantiva più nuovi approvvigionamenti di quel prodotto. Ho perciò dovuto fare una seconda ricerca e scelta, caduta questa volta su un Corsair 750w 80+ Gold, il quale mi è costato anche di più ma almeno, dopo un’attesa prolungata, è finalmente pervenuto in mio possesso.

Per la cronaca, il dissipatore che ho ora in casa è il Noctua NH – U12S in versione chromax. Minima spesa, qualità ottima, prestazioni sufficienti per un uso che non prevede certo overclocking spinti.

Questo il motivo della mia lunga assenza dal blog. Non potevo certo citare quali acquisti avevo fatto senza avere la sicurezza di avere per le mani il prodotto. La situazione della bolla pandemica è tale, per cui una certa attenzione è dovuta.

Per quanto attiene al mio vecchio computer (da cui sto scrivendo il presente articolo), dopo un inizio febbraio problematico, non mi sta dando grossi problemi. Certo, questo perché lo sto utilizzando di meno e al minimo delle sue potenzialità, ora però è tempo di guardare oltre.

Il prossimo passo

My new psu

Stiamo per entrare nel mese di marzo e il tempo che mi sono concesso per raccogliere tutti i pezzi della nuova workstation comincia a scarseggiare. Ho alcuni accordi preventivi con alcune modelle per tornare a scattare entro l’inizio di aprile. Non vorrei farle attendere oltre, francamente. Il peso dell’inattività creativa, oltretutto, si fa sempre più difficile da sopportare.

Sono fermo da oltre tre mesi, ma mi sembra sia passato un anno. Posso guardare serie tv, film, giocare col mio gattone. Per fortuna posso anche fare le mie passeggiate terapeutiche tutte le mattine in cui non piove e se non ci sono altri impegni pressanti. Pratiche che aiutano a trascinarsi oltre. Non è questa però la mia direzione di vita e voglio quanto prima riprendere a fotografare.

Quel che manca da acquistare, per completare il progetto della nuova workstation fotografica va dalle cose più piccole: pasta termica. un lettore di schede di memoria, oltre ad eventuali ventole aggiuntive per il case e il dissipatore.

Vi sono, però anche quei componenti più costosi: case, processore, scheda grafica.

Inoltre, ad acquisti completati e materiale in mio possesso, poi qualcuno dovrebbe assemblare, configurare e testare il sistema. Non sono tanto sicuro di essere in grado di poterlo fare io, e se non lo posso fare io c’è da considerare un altro costo da aggiungere.

Tutto questo lo scrivo per annunciarvi che sto francamente valutando l’opzione di usare le mie poche risorse del mese di marzo per fare il tentativo di finire gli acquisti attraverso il finanziamento che mette a disposizione Amazon Italia. Il budget di aprile, a quel punto, se ne andrebbe per pagare eventualmente un assemblatore/tester della mia nuova macchina da foto editing.

Tutto ciò se il finanziamento va in porto, ovviamente. Cosa di cui non sono affatto sicuro.

Se la cosa va bene, ok. Per gli inizi di aprile posso riprendere i miei shooting.

Se non funziona, ahimè! Il periodo di attesa per il riavvio della mia attività fotografica si allungherà sino all’estate. Potrei finire col dover attendere sino a giugno, forse, se non luglio.

La bolla pandemica nel settore tech

Highlights of a cat; ph: Francesco Coppola

La situazione per chi è costretto a cercare proprio in questi mesi di farsi un computer nuovo è ancora grave. Probabilmente peggiore di quanto non fosse a gennaio. Difatti ai ritardi della produzione dovuti all’eccesso di domanda rispetto alle capacità produttive normali, si sono aggiunti prima i miners di criptovaluta, i quali non solo si sono accaparrati grandi quantità di schede grafiche, di ogni marchio, ma hanno cominciato a farsi rastrelliere da mining anche con i nuovi laptop forniti delle più recenti schede grafiche in versione mobile.

Se si guarda Amazon Italia nei giorni e nei momenti sbagliati (la domenica sera, per esempio), non solo si trovano solo Nvidia RTX 3070 o 3080 a prezzi ben superiori i mille euro, ma oramai a prezzi gonfiati sino alle stelle ci sono anche le schede delle passate generazioni sempre prodotte sia da Nvidia che da AMD. Ho visto una Radeon 5700 xt passare dai circa 500 euro in cui era ai circa1600! Si vedono comparire di nuovo vecchi catorci di schede come la gtx 1050ti o addirittura la gtx 710!

Una situazione snervante che però può essere fronteggiata con un minimo di criterio.

In primis, sia processore che scheda grafica non è detto che debbano essere di ultima generazione. Anche un Ryzen serie 3000 va molto meglio del mio vecchio I7 di quarta generazione. Sicuramente anche una RTX serie 2000 o magari anche una gtx 1080 va meglio della mia spompatissima 960 da 2 gb. Il vantaggio di un computer da assemblare oggi è che a mesi di distanza posso sempre sostituire diversi suoi elementi con i più nuovi.

Da segnalare, poi, un dato di ragionevole speranza per il vicino futuro. Le criptovalute prima o poi smetteranno di salire e salire di valore. Come sempre è accaduto, l’attività del miner di criptovalute non sarà più redditizia, e allora vedremo EBay inondata di RTX 3080 e 3090 a prezzi stracciati.

Poi, si possono trovare, anche su Amazon Italia delle occasioni per schede grafiche di generazione passata a prezzi più ragionevoli e alcune di queste presentano anche l’indicazione di finanziabilità.

Infine, a quanto pare i processori Ryzen serie 5000 stanno tornando alla normalità dei prezzi proposti da AMD. Oramai il 5600x ha prezzi normali, assai vicino alle sue valutazioni più consone è anche il 5800x. Detto questo, certo, il 5900x naviga ancora a circa 300 euro sopra il prezzo di fabbrica e il 5950x non sono riuscito neanche a trovarlo.

A un certo punto, però, il 5800x, processore da otto core e sedici thread, dovrebbe andarmi più che bene e sarebbe una soluzione superiore, in prestazioni, alle offerte Intel, delle quali solo le costosissime serie xeon hanno prestazioni migliori (certo, il 5900x straccia anche gli Intel serie ze, ma direi che potrei accontentarmi).

Conclusioni

A cool cooler

I prossimi giorni, quindi, saranno molto interessanti per questo progetto.

Se finirò snervato o in successo lo saprete nella prossima puntata. Nella quale forse potrò dirvi se avrò deciso di rischiare tutti i soldi sino a quel punto spesi e mettermi io medesimo a fare il lavoro di assemblaggio e configurazione del pc.

Stay tuned, quindi e

Alla prossima!

Per Aspera ad Astra!