Progetto I - nuova workstation, pt. 4a
Francesco Coppola
Cercando di completare gli acquisti in epoca di carenza di hardware
Se avete seguito sin qui le mie “avventure” di acquirente di componenti per il
mio nuovo computer da photo-editing saprete che, in questo mese di marzo,
mi ero prefisso di ultimare gli acquisti delle parti che ancora mi mancavano,
per poi dedicare le mie risorse di aprile all’assemblaggio finale e al riprendere
fotografare.
La decisione era dettata in parte al pre accordo verbale avuto con Aurora, la
modella con cui sono in contatto da qualche mese e alla quale avevo indicato
proprio l’inizio di aprile come data per organizzare la nostra sessione di scatti.
Questo, ovviamente, nel caso la situazione pandemica si alleggerisce a
sufficienza, qui in Lombardia.
I tanti mesi passati, da novembre, nella più totale inattività fotografica sono
ovviamente un altro, sostanzioso, motivo.
A mancare, però, erano i prodotti più rari e costosi che si possano attualmente
comprare: processore e scheda grafica. Case e altre minuzie rappresentano
costi assai più contenuti.
Razionalmente, invece, avrei dovuto contattare Aurora e avvertirla che, data l
’attuale situazione di carenza globale di componenti – dovuta all’impazzimento
pandemico di tutto il mercato hardware – magari avremmo fatto meglio a
posticipare ogni nostra collaborazione a un mese (almeno) successivo.
Però no, non sono tipo da arrendermi senza mettermi alla prova. Eccoci, quindi,
in questa che è la prima di due narrazioni di quanto mi è accaduto
nell’inselvatichito mercato del hardware pc. Come non cominciare, perciò,
proprio con la caccia alla scheda grafica?
La ricerca della scheda grafica,
dal panorama generale all’individuazione delle opzioni disponibili
Speravo, davvero – davvero speravo con l’inizio di questo 2021– che la
carenza di schede grafiche avesse una sua naturale conclusione entro
la primavera. Era stato pure un alto grado di Nvidia che aveva inizialmente
previsto per la primavera la fine della scarsità di schede video. Siamo a
marzo e invece nel settore regna il lucro più crasso.
I prezzi sono lievitati per ogni scheda grafica dal 100% del loro valore nominale
in su. Anche le schede più vecchie, pure quelle di seconda mano hanno
quotazioni stellari. Lasciamo perdere le Nvidia serie 3000 o le Radeon serie
6000, ma attualmente è difficile procurarsi pure una gtx 1080 o 1070 ma la
situazione non è semplice nemmeno sul lato Radeon: 580 viene spesso venduta
intorno ai 700 euro! Le uniche schede grafiche in pronta consegna su diversi
shop on line sono le gtx 710, o una Radeon 290. Puah! Perfino la mia attuale
scheda grafica: la gtx 960 con 2gb di VRAM è quotata su E-bay sopra i 200 euro!!
Ricordo poi ai miei lettori, che il sottoscritto resta sempre un disoccupato di
lungo corso con scarse risorse. Uno di quelli che non può inseguire la scheda
grafica dei suoi sogni nei cieli, vasti e sconfinati, fame predatoria dei tanti
bagarini.
I miei piani, verso novembre, erano: o riesco a trovare una rtx 3070 di qualche
tipo subito – soprattutto se ce la faccio ad attingere a qualche rateizzazione
agevolata (alla prossima per un approfondimento in merito) – oppure, alle
brutte posso sempre prendere una gtx 1660 super come scheda provvisoria e l
avorarci fintanto che la disponibilità delle schede grafiche più recenti non
migliora.
Sapete, però, quanto può costare, oggi, una gtx 1660 super su Amazon Italia?
Le quotazioni partono intorno ai 600 euro e volano sino a toccare gli 800. Su
un altro store on line, come e-price, beh, i prezzi per quel modello di scheda
grafica partono dai circa 650 per arrivare agli 899, mentre se vi andasse di farvi
quattro risate, potreste ammirare l’annuncio su E-bay che passa questa scheda
(la quale a inizio novembre pascolava placida nei verdi campi attorno ai 250
euro) mettendola a 1549 di euro.
Mi sono dunque trovato costretto a valutare alternative. Ciò evitando
recisamente le gtx 710, le Radeon 290 e le vecchissime Nvidia Quadro
che offrono in pronta consegna gli store on line.
Per prima cosa bisogna comprendere come funziona l’attuale mercato
impazzito. La corsa all’accaparramento segue comunque una sua ratio.
Sono scomparse, o sono state poste a prezzi inenarrabili schede molto
desiderabili. L’hype guida questa folle inflazione, in prima istanza. A
seguire vengono cercate di più le schede che hanno avuto nel tempo
buona critica.
Inoltre, bisogna considerare la differenza fra negozio in rete come Amazon,
e le espressioni web di negozi fisici che hanno delle loro sedi fisiche. Se si
punta su schede grafiche attualmente in produzione, questi ultimi avranno
un canale di approvvigionamento proprio con i vari marchi che producono
queste schede e potrebbero offrire occasioni aggiuntive di acquisto.
Da considerare inoltre c’è il fatto che è in questa situazione è meglio puntare
su Nvidia che su Radeon, non per considerazioni qualitative tecniche, ma
semplicemente numeriche. Nvidia è un’azienda più grossa e ha più partner
rispetto a AMD Radeon. Ciò vuol dire che ci sono semplicemente più schede
i n giro del team green che del team red.
Infine, ma non da ultimo, bisogna considerare cosa ci si deve fare con la propria
scheda grafica. Se si vuole costruire un pc solo per giocare, per esempio, quelle
gtx 1050 ti che recentemente Nvidia ha di nuovo reso disponibile potrebbe anche
andare bene.
Come sapete, però, a me preme maggiormente poter utilizzare tranquillamente
i programmi di fotoritocco della Adobe e relativi add on, come potrebbe essere
un Topaz denoise o una Nick Collection. A questo fine, ho concluso, meglio a
maggior ragione una scheda abbastanza recente e attualmente in produzione,
con della memoria video, magari poca ma di ultima generazione, quindi dotata
di ram gddr 6.
Cerca che ti cerca, ho così individuato come per me desiderabile fosse una
scheda grafica che ha ricevuto recensioni poco lusinghiere al suo lancio, pur
dotata di un chip abbastanza recente e di memoria ram adatta ai miei scopi.
Vale a dire la geforce gtx 1650 con 4gb di gddr6.
Ciò considerando anche che le recensioni al lancio erano tanto negativo per
una questione di rapporto prestazioni/prezzo, oltre che di confusione sulla
linea gtx 16, al tempo divenuto parecchio affollata. Ora, con questa situazione
pandemica in pieno fiorire, tutte le questioni di rapporto qualità/prezzo sono
andate in maggior gloria, non contano più niente. Se si trova una gtx 1650
dotata di ram gddr 6 fra i 250 e i 350 euro, è un buon compromesso temporaneo
per passare lavorando ai propri progetti durante questa lunga notte della ragione
e del diritto commerciale sul web.
Perché questa è la caratteristica che renderà un pc assemblato superiore a
qualsiasi altra macchina del tutto o poco aggiornabile: io ora posso scegliere
per la fase di avvio della mia nuova macchia da foto-editing anche un processore
e una scheda grafica che fra un anno potrò sostituire con più nuove e performanti.
Non si può fare lo stesso con alcun prodotto Apple, non con una console, solo in
minima parte con alcuni pre-assemblati.
La caccia alla gtx 1650
Una volta individuato il tipo di prodotto da cercare il problema era cercarlo in
vari store on line. Così, a inizio marzo, comincio la mia caccia. Imparando ben
presto a evitare la ricerca durante il finesettimana (durante il quale i prezzi
lievitano),
e su Amazon Italia, in cui la situazione dei prezzi e della disponibilità delle
schede grafiche è più disperata che altrove.
Cercando anche sfruttando alcuni comparatori di prezzi sono riuscito a trovare
una ASUS TUF gtx 1650 4gb ddr6 a un prezzo interessante, 238 euro, sul
marketplace di E-price, con promessa di consegna fra il 16 e il 18 marzo.
Effettuato l’acquisto senza richiedere rate, mi sono così considerato a posto
per una settimana circa. Considerando anche quanto inflazionati sono i prezzi
di molte schede grafiche, mi sono anche sentito orgoglioso di me stesso.
Avevo cantato vittoria troppo presto, però. La scorsa settimana, infatti, ricevo u
na mail che mi informava che il venditore non era riuscito a inviarmi la scheda
grafica e che era in corso la procedura del rimborso spese.
Si capisce, in questa situazione, quando una scheda valutabile intorno ai 200
euro a novembre 2020, può arrivare a venire venduta oggi a quasi 600, magari
il venditore stesso avrà deciso che non era il caso di fare troppo gli onesti e
guadagnare qualcosa raddoppiando, o triplicando il prezzo.
Era quindi tempi di tornare alle mie forsennate ricerche sul web. A quel punto
mi è apparso chiaro che era da evitare la ricerca a prezzi troppo vicini al suo
valore. Il dazio pandemico l’avrei dovuto pagare comunque, ma almeno potevo
provare a limitare i danni, restando sotto i 350 euro. Così su Sfera Ufficio, un bel
dì, trovai una PNY gtx 1650 4gb ddr6, a circa 340 euro, con la spedizione a casa
il giorno seguente inclusa. Era l’ultima che avevano e stavolta l’ordine mi è
effettivamente arrivato a casa.
Se si considera che, ora come ora, c’è un annuncio su e-price di un modello
similare a quello che ho preso io a 2184,50 euro, posso considerarmi
soddisfattissimo!
Conclusioni
Come potete appurare, se siete riusciti a leggere sino a qui, fare acquisti di
questo tipo di materiale è diventato un risky business, anche se – c’è da dire –
non mi sono certo impelagato nel mercato della seconda mano e delle tante
fregature che stanno fioccando in questo settore, comunque anche cercando
di comprare hardware nuovo da store di buona reputazione, soprattutto se gli
ordini non vengono gestiti direttamente da loro – così come avviene si cerca fra
gli annunci di un marketplace Amazon o E-price – si può incappare in qualche
inconveniente.
Occorre pazienza, non farsi prendere dalla fretta di acquistare, considerare
che ogni giorno racconta una situazione un po’ diversa dal precedente e
necessita tempo a disposizione, ovviamente, per fare tutte queste ricerche e
contro ricerche.
Se questo vi è sembrato un lungo racconto, sappiate che questo non conclude
tutte le “avventure di acquisto” che mi sono capitate questo mese.
Vi rimando alla prossima puntata quando narrerò la, purtroppo credibile, storia
di cosa ho dovuto fare e come sono dovuto ammattire nella ricerca del processore.
A presto!
Per Aspera ad Astra!