I ritratti del Portfolio in BN, parte I
Ben ritrovate e ritrovati,
come promesso ieri, arrivo oggi a
presentarvi la prima parte di quei
ritratti del mio Portfolio che sono
stati apprezzati da entrambi i miei
Lettori Professionali.
Questa seroe do ritratti che vi propongo oggi
comprende le prime immagini in Bianco e Nero
che hanno passato il vaglio dei due Lettori
Professionali che hanno visionato il mio
lavoro. Questi di oggi sono anche i ritratti
che sono stati giudicati i migliori e senza
difetti, tranne forse - e per gusto
personale di Nicola Casini - l’essere stati
scattati in orizzontale.
Fra l’altro, secondo Barbare Silbe,
che ha visto questi miei scatti lo
scorso primo agosto, la mia
produzione in Bianco e Nero è
migliore di quella a colori.
Voi cosa ne pensate?
Concordate?
“Voglio dire” mi spiegò “Io potrei pagare
per avere un ritratto di me fatto così”. e
si riferiva al qui sopra ritratto di Chiara.
Sicuramente un apprezzamento che mi
ha fatto piacere.
Ricordo, e come non potrei? Quando
realizzai lo scatto qui sopra a Sabrina:
le avevo chiesto di camminare verso
di me, partendo da una certa distanza,
sciogliendo i capelli alla fine.
Credo di avercelo ancora con me, da
qualche parte, il battito di cuore perso
quando lei ha cominciato a camminare
come in una sfilata per me. Ah!
E gli esperimenti con il mio
studio con telo nero portatile?
Considerando, appunto, che
esperimenti erano e ben due
dei ritratti da questo modelshoot
sono entrati in Portfolio, è una
altra, grossa, soddisfazione!
Questa qui sopra, poi, è una sovrapposizione di
soddisfazioni: all’ultimo modelshoot svolto,
entra nel mio Portfolio un ritratto dell’ottima
Sofia con il premio vinto da un fotografo
youtuber USA per il primo scatto a colori che
ho nella stessa raccolta.
Questi ritratti devono il loro pregio, comunque,
anche al lavoro e alla passione che ognuna
delle modelle che hanno posato per me.
Grazie ragazze!
Questo è quanto per ora, alla prossima settimana
verrà la seconda parte con le foto che richiedono
un po’ correzioni, e poi questo sito sarà pienamente
rinnovato e pronto a farsi conoscere ovunque
nell’orbe terracqueo!
Spero che il presente vi abbia fatto piacere e
ci andiamo leggendo a presto!
Per Aspera ad Astra!
I primi ritratti del mio Portfolio approvati dalle Letture
Ben tornate e tornati
su queste pagine per la presentazione
dei ritratti dal mio Portfolio che sono
stati approvate dai miei Lettori
professionali
In questi giorni, molto pieni, sto
lavorando al rinnovamento -
strutturale e grafico - di questo
sito, oltre a diverse altre cose
su cui vi aggiornerò in un altro
articolo in settimana e scusate
se questo avvio di stagione
fotografica cade con il sito
ancora in rifacimento.
Comprendetemi, però: prima di
poter creare nuove gallerie
Portfolio dovevo tornare sui
ritratti del Portfolio e correggere
quelli che ne avevano bisogno,
applicandovi i suggerimenti che
mi sono stati forniti in fase di
Lettura professionale.
Tolte, quindi, le immagini che sono
state irrimediabilmente bocciate,
rimangono cinque ritratti per la parte
a colori nella successione degli
stessi che è quella per un Portfolio
da presentare in Agenzia di moda.
So quindi che la scelta di
quale ritratto viene prima o
dopo che ho fatto può non
piacere proprio a tutti,
soprattutto a chi ritiene che
un Portfolio debba comunque
presentare una sua coerenza
narrativa interna.
Non era quanto sapevo io, e
quel che sapevo e ho messo
insieme è la realizzazione di
una serie di ritratti che
rappresentassero le mie
capacità di gestione di vari
soggetti, situazioni di Luce,
outfit, composizione, ecc. e
mi si richiedeva varietà più
che altro.
Nei prossimi giorni, ora che
ho pubblicato il presente post,
passerò questi ritratti nella
loro sede naturale: la gallery
del Portfolio a colori.
Un passo oltre al
completamento della nuova
versione di questo sito e un
passo avanti verso la mia
carriera professionale.
Sperando di avervi fatto
cosa gradita, vi rimando
al prossimo aggiornamento
sullo stato degli svariati
lavori che mi vedono
impegnato in questa fine
estate.
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Portfolio Building IV - Il ritorno di Claudia
Ben ritrovate e ritrovati,
quest’oggi - come promesso - vi
riporto indietro all’estate 2019, una
altra vita lo so, quando immortalavo
nello studio dell’ottimo fotografo
Alessio Mapelli, la brava e
attraente Claudia Campani.
Per chi si fosse “collegato solo ora”,
ricordo che in questa fase sto tornando
sui vecchi modelshoot svolti a partire
dal giugno 2018 per cercare nuovi
ritratti che potrebbero entrare a far
parte della bozza del mio primo
Portfolio di Ritratto Fashion, Beauty
e Glamour
Qui vi propongo una sola immagine
che avevo già condiviso, (quella qui
sopra) ma l’ho rivista nel workflow
di sviluppo, le altre tre sono ritratti
che non avevo incluso nell’iniziale
selezione che avevo ricavato da
quel set.
Adesso, seguendo quanto scritto
domenica scorsa, mi affretto verso
il prossimo (e ultimo, spero) set
da cui ricavare immagini rivisitate
o nuove, per poi chiudere quanto
prima con le selezioni della
bozza.
Sperando di riuscire a ottenere gli
appuntamenti per le Letture verso
giugno e di arrivarci con le stampe
pronte per la visione.
Ma tutto questo lo vedremo insieme,
restando sintonizzati su queste pagine.
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Portfolio building I
Benvenute e benvenuti
in questo primo appuntamento con le news
riguardanti la produzione del mio primo
Portfolio di Ritratto (Fashion, Beauty,
Glamour e Nude Art) da poi portare a
Letture professionali del Portfolio.
In breve:
ho concluso la prima fase della
selezione degli scatti migliori
da tutti i modelshoot che ho
realizzato indipendentemente
dal giugno 2018 allo scorso
anno.
Ho quindi raccolto 98 immagini da
tutti quei modelshoot svolti,
completando, così, la prima fase
del compito. Nella seconda mi
occuperò della creazione di un
numero ancora imprecisato di
collezioni monotematiche di ritratti:
in Luce Naturale, in BN, a Colori, più
Sperimentali e più tecnicamente
corrette, etc.
La terza fase mi vedrà
impegnato a prendere da ognuna
di queste collezione, le migliori,
le più rappresentative, sino ad
arrivare a un numero minimo di 20
o un massimo di 25 ritratti che
raccontino, nella loro varietà,
tutto quanto io abbia mai
realizzato, in tutte le situazioni
possibili e immaginali.
Perché è così che un Portfolio deve
essere: mostrare le capacità di un
fotografo in una varietà di ambienti,
soggetti e condizioni di Luce.
Animato da questo mood, perciò,
posso prevedere che entro il
mese di aprile dovrei poter ultimare
questa operazione e da maggio
potrei avere una copia stampata del
mio primo Portfolio, pronta per venire
sottoposta al vaglio dei professionisti.
Per la prima volta da un mese o più,
posso salutarvi con uno spirito più
ottimista.
Oh, per carità, potrà anche accadere
che tutto ‘sto sforzo non produrrà altro
che un bel tonfo nell’acqua, ma ne sarà
tvalsa utta la pena!
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Il prossimo workshop di Fotografia a cui parteciperò
Il fine-settimana dell’11 e 12 maggio prossimo venturo si terrà a Bottega Immagine il workshop intitolato L’onestà del nudo, la rappresentazione della sensualità di un volto o di un corpo guidati da una delle più note fotografe del genere con Monica Cordiviola (@moncacordiviola), la quale nella sua carriera ha alternato il ritratto al nudo, esplorando sensualità, forza, debolezza, carisma, l’erotismo, sia di modelle che di attrici che di donne comuni. Lavora da 15 anni come ritrattista principalmente per riviste, italiane ed estere, tenendo molti workshop in giro per l’Italia ed esponendo sia in Italia come in Europa.
Mi sono iscritto a questo workshop perché ritengo sia una buona occasione per correggere una mia certa tendenza a scattare troppo ravvicinato e a diaframma spalancato. Penso che debba approfondire la conoscenza del corpo del soggetto, apprendendo come cadono luci e ombre sul corpo.
Ciò detto, una delle cose che più mi interessano nella Fotografia di nudo è quanto comunemente se ne pensa, se ne dice e si fa rispetto a ciò che è il mio personale approccio alla bellezza femminile. Vedi, caro lettore, non è che manchino foto di donne poco vestite. Nemmeno è raro che le foto che si vedono in giro tendano a un ben definito tipo di erotismo. Neanche è possibile pensare di poter rompere chissà quale barriera dell’attuale, inesistente, senso del pudore. Esiste già la pornografia che è largamente diffusa via web in tutte le case dotate di connessione internet.
Ho però l’ardire di ritenermi un tipo di animale differente. La mia storia di vita in questo senso è diversa. Sono creativo sin dalle fondamenta della mia personalità. L’amore e la sessualità per me sono esperienze totalizzanti, poetiche (di una poesia romantica e spartana, senza alcuna concessione al vezzo e alla carineria, quanto più alla passione e all’entusiasmo condiviso).
Simbolico e concreto. Forma ed essenza, e molto altro - per me il corpo femminile è alimento, è creta da modellare, è una sorgente.
Inoltre, dopo anni dalla fine del mio rapporto durato 11 anni - smaltita la sbornia di dolore che è seguita da quella separazione di destini, è giusto gettare via quel che non è più mio, ma ritenere, rammentare e celebrare ciò che io diedi. Poiché in un rapporto si è quel che si dà.
Quali motivazioni migliori per un fotografo in formazione di queste per frequentare un workshop di Fotografia di alto livello come questo?
Tutto ciò, come sempre, per andare per aspera ad astra! Ad Majora!
Gli scatti selezionati per il Portfolio dagli ultimi tre shooting (sul Portfolio #6)
Fra dicembre 2018 e il 3 gennaio 2019 ho condotto i miei ultimi tre shooting con altrettante modelle non professioniste. Dopo una lunga pausa incorsami per problemi occorsimi, ora ho finalmente ultimato lo sviluppo e la pubblicazioni di quei tre set, è giunto quindi il momento di vedere cosa posso trarre di buono da queste esperienze.
Per chi non mi avesse seguito, in parte o del tutto, mi riferisco a quanto fatto ed esposto in tre post con Martina Mereu (@maartimerry), Parte 1, Parte 2, Parte 3:. il set a “sorpresa” svoltosi alla Darsena dei Navigli di Milano con Alessia Petrini (@aljesha_289) e infine lo shooting di gennaio svoltosi nella medesima zona con Alexandra Iovita (@alexandra.iovita).
In ordine di set, quindi, presento quelle foto che - secondo me - possono entrare a far parte del mio Portfolio in costruzione.
Non poteva certo mancare la copertina del mio progetto fotografico in cui ho espresso la tribolazione dopo la fine del mio rapporto finito male, dopo circa 11 anni di relazione.
…e quindi la tribolazione di questo lavoro ci sta tutta.
Così come la realizzazione di dover bastare a me stesso…
…e a un certo punto che mi sta anche bene così.
E veniamo ora ai due scatti con Alessia Petrini, questo qua sopra e il seguente.
Seguono ora i due scatti realizzati insieme ad Alexandra Iovita
Ed eccole qua: 8 foto. Tante, forse, ma bisogna considerare anche la lunghezza maggiore del primo progetto fatto con Martina. Qui ho raccolto quelle che ritengo, e spero essere, gli scatti più narrativi fatti con le tre modelle che hanno collaborato con me. Non conta che siano tecnicamente perfette o più o meno gradevoli, devono trasmettere sensazioni, emozioni, raccontare storie. Esprimere un mio stile. Il più possibile.
Seguirà ora un periodo di lavoro sul sito, in cui sdoppierò la pagina del Portfolio per avere una pagina con sole foto a colori e un’altra con soli scatti in Bianco e Nero. Una volta arrivato ad almeno 50 di queste foto sarà il momento di fare una cernita e di ricavarne le 25 stampe da portare con me, in prima battuta a una lettura professionale di Portfolio, poi da presentare come mio Portfolio alle agenzie.
E questo, finalmente, dopo lunghi lunghi mesi, è quanto per quel che riguarda questi tre model shoot.
Da questa settimana inizio una nuova stagione di collaborazioni, quindi, state sintonizzati su questo sito che, ne vedrete delle belle!
A presto e
Ad Majora!
In faccende affaccendato
Sul Portfolio
Ultimato lo sviluppo e la pubblicazione dei tre modelshoot svolti fra dicembre 2018 e inizio gennaio 2019, ora mi tocca decidere quale di esse inserire nel mio portfolio temporaneo. Potrebbero essere fra le 6 e le 10, al massimo. Ciò dovrebbe portare il numero totale degli scatti da Portfolio sulle 30 unità o poco più. A quel punto altre venti ne mancheranno prima che mi senta minimamente sicuro a selezionarne 25 da mostrare in una Lettura Portfolio professionale. Atto preliminare alla fase di presentazione alle agenzie.
Prevedo quindi che verso lunedì prossimo, presenterò questi nuovi ingressi nel mio Portfolio, che poi userò per rinnovare l’omonima pagina in questo sito. Ovviamente 30 foto (o più) cominciano a diventare un po’ tante, ma visto che ho deciso di procedere verso la Lettura per ridondanza, forse sarà il caso di aprire una seconda pagina Portfolio e chiamare le due, opzione A e opzione B.
O forse dovrei radunare da una parte gli scatti a colori e nell’altra gli scatti in Bianco e Nero?
O beh, ho molto da meditare e poi deliberare in questa settimana. Prevedo, entro la fine di questo mese, quindi, di operare dei cambiamenti anche alla struttura di questo sito.
Nuovi shooting
Detto ciò, ovviamente non mi fermo qui e ho già cominciato a contattare prossime candidate per delle sessioni di scatto insieme. Ho un accordo preliminare per uno shooting dalle parti di Como, per la prossima settimana. Un altro, tutto da definire e da stabilirne la fattibilità, potrebbe accadere in giugno. In ogni caso, scandaglierò di nuovo i gruppi specializzati su Facebook (sino a ora è lì che ho trovato le mie modelle), per aumentare il numero di possibili candidate.
Siamo in primavera e lo scatto floreale incombe, se vi ricorressi, beh, stavolta credo che varierei. Magari concentrandomi più sull’outfit oppure sperimenterei qualche doppia esposizione. Necessiterei, però, anche di cominciare a scattare di più in interni – sempre in Luce Naturale. Avrei bisogno, però, di ottenere più scatti in studio, anche questo è una cosa da mettere in cantiere. Un buon Portfolio deve essere vario, senza dubbio.
Nuovi corsi e attrezzatura
Detto questo, un’altra novità è che prevedo di partecipare a un nuovo workshop della Bottega dell’Immagine di Milano. Per l’occasione – ma anche per tutte le volte che ho dovuto abbandonare questa posizione da cui scrivo a causa delle pulizie settimanali – ho deciso di acquistare un computer portatile che mi permetta di fare fotoritocco in mobilità. Questo sarà argomento per il mio prossimo articolo del venerdì, in quanto anche quando si tratta di cercare un benedetto portatile il più possibile economico per fare sviluppo fotografico con Photoshop e Lightroom si sentono dire un sacco di cose, molte delle quali errate.
Varie
Il mio account fotografico Istagram, per quanto ancora giovane e poco frequentato, comincia a ricevere apprezzamenti. Certo, apprezzerei proposte di pubblicazioni su rivista da entità web meno sospette di quelle ricevute sino a ora. Stiano tranquille comunque le modelle che scattano con me, dovesse capitare all’orizzonte qualche proposta seria, da una rivista in qualche modo conosciuta e attendibile, la modella del servizio che ha ricevuto attenzione verrà da me informata e si valuterà cosa fare. Figuriamoci se non mi piacerebbe se accadesse, ma preferisco essere più prudente che, diciamo così, entusiasticamente naif.
Se poi qualcuno riuscisse a spiegarmi come mai il mio account personale Istagram si trova a seguire un certo numero di profili assolutamente non correlati ai miei interessi (studi dentistici, di tatuatori, club di vario tipo, negozi di vestiario, vari ragazzotti estremamente patiti di selfie), tanto che in un giorno solo il mio numero di persone seguite passa dai meno di 1250 a quasi 1400, mi farebbe un piacere. Soprattutto se mi dicesse come bloccare questo rognoso assalto.
In ultimo, ebbene, questo vostro fotografo di ritratto in formazione, eternamente in bolletta, in quanto perennemente disoccupato, costretto ad andare a convivere con l’anziana madre e il suo scorbutico gatto, avrebbe anche tentato di accedere a quei fondi che il Reddito di Cittadinanza darebbe a chi vuole aprire un’attività in proprio. Il guaio è che secondo il nostro istituto pensionistico nazionale io mi troverei a disporre dei beni mobili e immobili di mia madre, cosa che non esiste né su questa terra né in alcuna altra dimensione dell’esistenza conosciuta o anche solo sognata. Comunque, ciò implica che non ho diritto a ricevere quel contributo.
Vabbè, comunque sia, acquisto laptop e workshop saranno le uniche mie spese per tutta il resto di questa primavera, a scapito anche di spese minime, come uscite serali o film da vedere al cinema, non parliamo poi di vacanze. Vabbè, la solita vitaccia insomma. In ogni caso, questa della Ritrattistica è la mia passione, la mia unica speranza di un futuro migliore, non demordo, e vedrai – caro lettore – che ne vedrai ancora delle belle!
A presto!
Ad Majora!
Shooting con Alexandra Iovita
Benvenuti in questo 2019 che passeremo insieme sempre vedendo delle Belle,
Dopo il matrimonio a cui ho lavorato (come secondo fotografo) del 29 dicembre e un funerale in famiglia del 31, giorno 3 finalmente è arrivato il momento di conoscere fotograficamente la modella e MUA Alexandra Iovita.
L’idea dello shooting era “Riflessi d’inverno”, da ricercare soprattutto per ritratti stretti, e per l’occasione ho anche acquistato i miei primi specchi, ma ovviamente abbiamo giocato anche con le vetrine, tutto ciò in un gelido pomeriggio alla Darsena dei Navigli di Milano.
Il freddo, decisamente, mordeva e ci siamo presto dovuti rifugiare in un bar della zona per prendere un salvifico caffè. Lo scatto che qui condivido proviene proprio da questa pausa. Per il resto si è sperimentato molto, come sono solito fare ma questa volta anche di più. Il primo approccio mio del ritratto specchiato è stato… un primo approccio, ecco: necessito sicuramente di approfondire la materia. Magari non all’aperto, ma in ambiente chiuso (appartamento, studio o altro).
In ogni caso, mi trovo ora a gestire lo sviluppo degli scatti effettuati in tre shooting e un matrimonio, quindi sospendo qui, per questo mese, la mia pratica da ritrattista di modo da poter portare le mie due Pentax K3 e K3ii in assistenza, per l’annuale servizio di pulizia sensore e con l’accelerazione (benvenutissima) degli impegni dello scorso dicembre ho dovuto rinviare.
Riprenderò da febbraio, con nuove idee e nuovi progetti.
Ovviamente, riprenderò a pubblicare panoramiche ogni venerdì e, non appena saranno completati gli sviluppi degli shooting, li posterò qui in risoluzione minima.
Ci andiamo leggendo presto, caro lettore,
a presto e Ad Majora!
3 shooting in 30 giorni (sul Portfolio #5)
Se va tutto bene, infatti, nei prossimi trenta giorni avrò occasione di scattare in tre set di mia esclusiva o parziale organizzazione. Si tratterà in tutti i casi ancora di Ritratti in Luce Naturale ed è ovvio che sia così: la Luce dei mesi invernali è una delle preferite da chi fa Ritrattistica all’aperto, in quanto il sole non è quasi mai tanto intenso e le tonalità tenue di Luce proprie di questa stagione sono spesso apprezzabili.
Ognuno, poi, “cucinerà” in post le fotografie secondo proprio gusto e visione, io lo scoprirò a partire dai prossimi giorni verso quale tipo di mood propendo in questa particolare sfumatura di Luce, sia in scatto che in postproduzione.
Speriamo quindi in una felice sincronia con gli attuali umori, alquanto ballerini, dei cieli lombardi.
Primo,
in ordine di tempo, sarà un setting in riva ai laghi del lecchese. Avevo già operato in questo contesto, certo, ma in inverno da quelle parti non ho mai scattato modelle, in nessun caso. Sarà lo shooting con la maggiore organizzazione di sempre e coinvolgerà più del sottoscritto e della modella. Abito e trucco saranno importanti, la modella è più che degna di posare in questo progetto. Il mood? Sarà la giornata a dettarlo. L’importante è che lo spunto iniziale venga mantenuto lungo tutta la sessione di scatto.
Credo che userò nell’occasione un vecchio obiettivo (soft focus) ma in maniera diversa da quanto fatto in passato. Sperimentare sì, sperimenterò oh se lo farò!
Il secondo,
solo per questioni di tempo, avverrà nel centro cittadino milanese. Nottetempo. Riprenderò un particolarissimo fiore di modella nel contesto della Milano agghindata per le feste. Sarà molto freddo in quei giorni (ho già iniziato a monitorare le previsioni da ieri), e sarà magico. L’istinto mi dice che sarà l’occasione di incidere nei pixel – e se va tutto bene anche su carta fotografica – una particolare magia natalizia milanese.
Anche in questo caso, punterei più sulla morbidezza, e dovrò anche porre attenzione a non cadere nel solito cliché del bokeh facile facile che si usa sin troppo solitamente quando si scatta in questo periodo dell’anno. Ne parlerò in un prossimo articolo, ma le scelte ini fatto di sfocato sono di più che non la sola condanna a inserire per forza colorati punti di luce sferici nello sfondo.
Il terzo,
solo in ordine di tempo, arriverà – diciamo così – per bene iniziare il 2019. Si contestualizzerà sempre in Milano, ma sarà una metropoli tutta diversa. Giocheremo con altre caratteristiche che la città offre. Il tutto, naturalmente, dipende da che tempo troveremo quel giorno, ma oso pensare che questo tipo di progetto potrebbe resistere a più di una situazione atmosferica. Lo voglio tanto sperare dopo i tanti progetti finiti in nulla causa pioggia, almeno. Di questo posso avanzare meno ipotesi, ma il tema – il mood – sarà il risveglio.
Si cerca, sempre, di fare meglio che in passato. Gli shooting del 2017, alla fin fine, saranno neanche la metà di quelli che avevo inizialmente progettato, ma saranno comunque buoni. Certo, con l’obiettivo di mettere insieme fra i 40 e i 50 scatti migliori fra i ritratti da me pianificati, organizzati e realizzati, di questo passo mi ci vorrà una vita.
Ciò mi fornisce lo spunto per una nuova voce da pubblicare in questo blog: un annuncio fotografico per scatti con modella in TF. Non aveva senso, dopotutto, farlo prima con ancora meno foto in portfolio di quante ora ne abbia.
Che i giochi foto-dicembrini abbiano inizio, quindi! E che la Bellezza risplenda! Arda! Sempre!
Ad Majora!
Prospettive di ricerca fotografica (sul Portfolio #4)
Con il post del lunedì precedente ho terminato le mie esperienze pregresse nella ritrattistica, è quindi il momento giusto per raccontare cosa ho in cantiere per il proseguimento della costruzione del mio Portfolio da Ritrattista Moda. Tratterò in questo post quindi di organizzare nuovi shooting, di ricerca nel campo della Fotografia a colori e di Fotografia in Bianco e Nero, di un nuovo sviluppo che mi porterà verso una nuova sperimentazione.
Non vi stupisca se vi rivelo che è da ottobre che cerco di organizzare nuove sessioni di scatto. In via del tutto teorica, uno studente di Fotografia con un portfolio in via di costruzione, quale sono io, ha diversi canali per contattare modelle e modelli parimenti in formazione. Quello che ho trovato più o meno funzionante sono i gruppi FaceBook specializzati in questo settore. Una volta ammessi in uno o più di questi canali, si possono inserire annunci e leggere/rispondere ad annunci. Generalmente ci si presenta (col proprio portfolio) si specifica che si vuole scattare in regime TF, e si espone l’idea generale di scatti che si vuole realizzare. Da lì, se la modella accetta il contatto e comincia un dialogo, si mettono a punto un piano di scatto, dal più lasco, al più strutturato con tanto di produzione di un moodboard da parte del fotografo. Si discute poi di una data e di un luogo più specifico e si sta a quell’appuntamento. Arrivando il giorno, ci si vede, si parla magari un poco prima di cominciare e si fa firmare una Model Release e poi si procede a scattare.
I contrattempi che in questo processo possono capitare, però, sono diversi. Nel mio caso, certo il clima autunnale – di nuovo piovoso dopo settimane di quasi siccità – non ha aiutato, anche se ho pure proposto di bagnarmi io scattando, mentre il soggetto era previsto stare in auto o in locale. Ma poi, l’autunno è anche periodo di influenze, e anche questo mi è capitato. Oltre a ciò, vi possono essere un milione di altri imponderabili motivi che possono bloccare o far abortire del tutto un progetto, con tanto di bel moodboard prodotto, mostrato e anche apprezzato.
Con ogni probabilità sconto ancora il fatto di essere nuovo nel settore e, nonostante abbia sempre avuto riscontri positivi quando mostravo il mio portfolio agli esordi, e anche qualche richiesta di scattare insieme, beh, è evidente che patisco ancora molto i contrattempi.
In ogni caso, è fuori di dubbio che continuerò a provarci: risponderò sempre ai nuovi annunci di collaborazione in TF che mi convincono, e magari ne appronterò uno mio da pubblicare sui social. Ottobre e novembre sono stati mesi di molti contatti per nulla, ma confido in migliore fortuna da dicembre in poi.
Detto ciò, e considerato che vorrei pervenire ad almeno 40 (meglio 50) scatti buoni, da cui poi selezionare il mio primo Portfolio di Ritratto Moda, e considerato che difficilmente escono più di tre scatti da portfolio in un solo shooting, spero di incontrare meno problemi, perché con questo passo mi ci vorrà un altro anno prima di pervenire a completamento parziale di questo progetto. Parziale in quanto, una volta ottenuto il numero su menzionato di scatti, prodotta la benedetta ipotesi di portfolio, la farò vagliare in un’apposita sessione di Lettura Portfolio professionale. Quanto di buono (se ci sarà) verrà confermata dal fotografo a cui sottoporrò il mio progetto, allora e solo allora avrà il valore di “definitivo” e valido per mostrarlo alle agenzie.
A complicare la situazione ci sarebbe, oltretutto, il fatto che ho sentito sconsigliare l’inserimento in Portfolio di scatti eseguiti durante workshop, corsi e model sharing. Dovrò approfondire la cosa, ma se si rivelasse vero sarei più indietro di quanto non pensassi.
La mia ricerca per la Fotografia a colori, comunque, è una delle varie vie di sperimentazione che ho davanti. Ultimamente ho approfondito, con la pratica, la conoscenza della gestione dei colori permessa da Photoshop e voglio vedere cosa riesco a ottenere scattando sottoesposto, ma anche creando da me, associazioni di colori che possano evocare diversi tipi di emozione. Questo comporta non solo un lavoro di post, ma anche scattare in un certo modo.
Si tratta sempre di un lavoro, questo, che vedo eminentemente da svolgere in Luce Naturale e con questo non intendo scattare solamente all’aperto o solo con la luce del tramonto o dell’alba. Voglio esplorare quella che comunemente viene definita la “cattiva luce” (concetto che in teoria non concepisco: la Luce è Luce, sempre), quindi esercitarmi anche al chiuso e/o quando piove, nevica, c’è nebbia, quando la Luce è troppo poca e quando è troppa. Che sperimentazione, ricerca di vie alternative, di look insoliti ci sarebbe altrimenti?
Il Bianco e Nero, è un’altra e difforme via di ricerca personale. Chiunque abbia un minimo di esperienza e formazione fotografica può dirvi che la Fotografia in Bianco e Nero va pensata, pianificata ed eseguita diversamente da quella a Colori. Questo un motivo fondamentale per cui, una foto poco interessante a Colori non la puoi salvare semplicemente convertendola in Bianco e Nero. Per esempio, in Bianco e Nero potrei anche scattare in studio con luci stroboscopiche. Quel che mi spinge a cercare qui è la volontà di capire come cadono luci e ombre su una figura intera. Come creare, col BN, volumetrie e una perfetta sequenza di tutte le sfumature. Ottenere, cioè, la perfetta e completa tridimensionalità di un corpo.
Già un approccio alquanto diverso da chi concepisce il BN solo se molto contrastato.
Per questo, anche, ho in atto un’altra via di apprendimento/pratica/sperimentazione, avendo seguito i moduli di Fotografia Analogica, e con maggior interesse quello sull’uso di macchine di Medio e Largo Formato proposti da Stefano Bernardoni a Bottega Immagine.
Da questo punto di vista avrei anche tanto voluto potermi permettere l’acquisto di una Folding Camera di formato 10x12, ma i costi per il nuovo (sì, se ne producono di nuove, macchine a pellicola di formati dal 10x12 al 20x25) sono ancora esagerati per le mie scarse risorse. Così ho preso, all’asta su E-Bay, una Zenza Bronica SQ-Ai, una Medio Formato 6x6 che sforna immagini di formato quadrato. La qualità d’immagine che potrò ricavare da questo strumento è superiore a quello delle comuni reflex digitali, ma ho anche ulteriori esperimenti da fare con i negativi che otterrò con la mia nuova Medio Formato. Qualcosa di cui non sono ancora pronto a parlare.
Dovrò prima ricevere la Bronica, portarla a revisionare in un laboratorio specializzato, cominciare a usarla e poi sperimentare e sperimentare, e vedere cosa ne esce fuori. In ogni caso, sì, grazie all’arrivo di questa nuova macchina fotografica, si apre, per l’anno prossimo, la partecipazione al prossimo workshop di Nude Art che organizzeranno alla Bottega Immagine.
Quindi, per concludere, come vedete la strada che ho davanti da percorrere è ancora lungo e sono pieno di programmi e progetti.
Stay tuned per nuovi aggiornamenti, perché, come al solito, ne vedrete delle belle!
A presto!
Ad Majora!
I primi ritratti da indipendente (sul Portfolio #2)
Comincio qui a trattare la mia esperienza nel scattare con modelle in shooting organizzate da me e in regime di TF-CD (vecchia definizione che significa: Tempo per Foto su CD, è il supporto a essere oramai desueto). Rapporto con modelle, contrattempi logistico-climatici, scattare con obiettivi vintage e di post-produzione, di questo e delle prime foto fatte in questo modo parlerò in questo post.
In realtà è da febbraio di questo anno che ho provato a cominciare questa pratica - subito dopo aver concluso, cioè, il corso di Ritratto Moda con Nicola Casini - ma, vuoi perché ancora non mi conosceva nessuno, vuoi perché preferisco scattare in Luce Naturale in un parco o comunque all’aperto, quando la scorsa primavera si è rivelata essere assai piovosa, sono riuscito a organizzare il primo set con Alessia Cerioli solo in giugno.
Scattare in un set che si è organizzato in autonomia alza il livello di difficoltà, in quanto sta a te relazionare e concordare con la modella luogo, orario e tipo di outfit (abiti) da far indossare prima dello scatto, organizzare la logistica e una volta in sede non hai nessuno a darti suggerimenti e linee guida, devi sfruttare quello che c’è in loco e sai razionalmente oltre a quel che ti detta il tuo istinto.
In questo modo si faranno anche tanti errori, ma sono preziosissimi errori. Questa è l’occasione per imparare appieno, ma anche per sperimentare - se così si vuoi fare. Personalmente la sperimentazione è alla base della mia pratica fotografica. Non, però, senza criterio, bensì un tentare cosa si può fare con la Luce Naturale. Sono anche un patito dei vecchi obiettivi vintage: uso regolarmente il vecchio Vivitar 24mm f 2,8 MC che mi accompagna dai miei primi scatti in analogico, ma scatto anche regolarmente con un smc Pentax 50mm f 1,4 e un Super Takumar 135mm f 2,5 (bayonet), in situazioni particolari impiego anche un Konica AR 40mm f 1,8 (soft focus) e devo ancora sbizzarrirmi a provare pienamente uno Jupiter 9 85mm f 2. (Dell’uso di queste ottiche manuali del passato, in sé e in rapporto con le nuove sarà argomento che tratterò approfonditamente in futuri post di questo blog).
Esplorare il ritratto in Luce Naturale, vedete, non è cosa banale. Si tratta di una pratica di difficile esecuzione e sulla quale vi sono opinioni difformi nel mondo della Fotografia, anche fra i professionisti. Vi è un popolo intero di fotografi che consigliano di scattare col flash, per evitare che in foto sul soggetto appaiano forti, sgradevoli, ombre. Come vedete nello scatto qui sopra, io ho invece deciso di studiare il problema partendo proprio accogliendo le ombre nei miei ritratti. Gradevole o meno che sia, dovranno faticare a convincermi che sia meglio eliminare le ombre del tutto rendendo lo scatto così, al mio occhio, contraffatto.
Così facendo, la Luce fa anche regali. Come quello sopra rappresentato: la trasparenza nel vestito indossato da Alessia. Un tema che ho seguito lungo le due-tre ore di shooting che abbiamo fatto insieme. Queste sono i due scatti da quell’esperienza che ho deciso di includere nel mio portfolio in costruzione.
E poi arriva quella situazione speciale che mai ti saresti aspettato. Scrivevo più sopra: i miei tentativi di scattare in primavera furono funestati dal mal tempo. Anche quando stavamo pianificando lo shooting con la fotografa e modella Martina Mereu (sopra rappresentata) minacciava pioggia, ma con lei ci siamo aggiornati al giorno stesso, per vedere come sarebbe esattamente andato il clima. Entro in auto e l’avvio quando mi arriva il suo messaggio “Qui comincia a piovere, meglio non salire in montagna (come avevamo pianificato). Che facciamo?” un brivido freddo mi percorre la spina dorsale. Non un’altra volta, sussurro mentre le scrivo: “E se rimanessimo in riva al lago, vicino casa tua? Male che vada sei vicino casa.” e così l’accordo andò. E fu una magica giornata!
Racconterò più a fondo questo shooting così come lo farò con gli altri, a tempo debito, basti dire qui che ritengo questa sessione di ritratto la migliore che mi sia mai capitata di fare e, difatti, ne ho tirato fuori tanti di quegli ritratti che mi sono piaciuti da trovare difficile stabilire quale vada in Portfolio e quale no.
Fu in questa occasione che scoprii con enorme piacere come venivano i ritratti ambientati col mio vecchio Vivitar 24mm f 2,8 MC: l’angolo di visuale equivalente a circa 35mm mi permetteva inquadrature che ho definito in seguito “narrative”. Un tipo di Fotografia che di sicuro vorrò testare di nuovo, magari dopo che mi sarò potuto permettere l’acquisto del 21mm Limited, il “Pittore” fra gli obiettivi Limited di casa Pentax.
Naturalmente, dato il periodo dell’anno, in riva al lago gli spunti venivano forniti anche dagli alberi in fiore. Quindi ho diretto lì l’ottima Martina, e posso dire che avevo già in mente il mood e il tipo di post-produzione che avevo in mente.
Ah sì, perché ovviamente la post-produzione c’è ed è fondamentale. Le fasi della Fotografia (direi, per quasi tutte le sue specializzazioni) sono 1. Pianificazione, 2. Scatto. 3. Sviluppo. 4. Consegna. Un altro argomento che affronterò in futuri post (più di uno probabilmente) è quello che riguarda e il rapporto, utilità e uso dei formati Jpg, contro il RAW, l’altro sarà una panoramica sulle “guerre di religione” che sono scoppiato nel mondo dei foto amatori sull’uso della post produzione.
Vi basti qui sapere, personalmente, uso sempre la suite Adobe per fotografi, e che un giorno - quando potrò permettermelo - prenderò e affronterò l’apprendimento anche di Capture One.
E con questo chiudo questa trattazione dei primi due model shooting che ho organizzato per conto mio e svolti in regime di TF.
Spero, lettore, che quanto mostrato sia stato di tuo gradimento e ti rinvio, alla prossima occasione per parlare di Fotografia, Ritratti, Modelle, Attrezzatura, Postproduzione e quanto altro qui condividerò.
A presto!
Io parto da loro (sul Portfolio #0)
Volendo procedere con ordine in questi blog, non posso che cominciare parlando del mio costruendo Portfolio di Ritratto Moda e ciò partendo dal punto in cui sono: cinque ritratti visti e apprezzati dal mio docente di Fotografia di Ritratto Moda, la parte più solida e stabile del mio Portfolio per cui sono riconoscente a Silvia, Francesca, Chiara e Claudia.
S’intende che un Portfolio di Ritratto Moda debba comprendere circa 25 scatti e tutti ottimi (se non di più) e col tempo io ne ho raccolti altri - come potete vedere nella mia pagina Portfolio - ma, 1 i più recenti scatti non sono ancora stati sottoposti a valutazione di un professionista del settore, 2 sì sarei anche vicino al traguardo dei 25 ritratti, ma è mia personale valutazione che non posso gettarmi a propormi alle agenzie con appena 25 scatti, forse, buoni.
Come avrò modo di spiegare in futuri post qui, la ridondanza è un elemento di sicurezza necessario nelle professioni fotografiche. Dovrei raccogliere almeno il doppio di ritratti, quindi, e fare una selezione avendo il dolce problema di scegliere le mie favorite fra più scelte.
Perché?
Semplicemente perché viviamo in un’epoca ove il numero di aspiranti fotografi, anche nel settore specifico e specializzato del Ritratto Moda, è esorbitante. Le agenzie di modeling serie sono poche e operano in modo tale che chi si propone ha una e una sola possibilità di presentare in valutazione il proprio portfolio. Se piace, bene, può cominciare una collaborazione (su cui ci sarebbe altro da dire, in futuri post). Se non piace, l’indirizzo mail di chi si è proposto viene bloccato.
Non ci sono quindi seconde possibilità. O la va o la spacca.
Capirete, quindi, che un minimo di criterio e di metodo prima di lanciarsi, è necessario.
Questi primi cinque ritratti, però, sono un punto fermo, un mattone fondante da cui realizzare tante nuove idee e visioni. Avrete moto di assistere alla loro realizzazione, se vi fa piacere, continuando a seguirmi su questo blog.