Per Aspera ad Astra!
I piani per il mio 2024
Ben ritrovate e ritrovati
in questo anno nuovo di
pacca.
Vi parlerò dei miei
piani per i progetti che
intendo iniziare,
continuare o portare,
finalmente, a
conclusione.
Non mancheranno
nemmeno alcuni
accenni al resto della
mia situazione
personale (nel caso
strano che non vi siano
bastati quelli che vi ho
imposto già nel
precedente articolo,
lol!)
Ciò che continuerà come in passato
Avendo chiuso l’anno
passato con ancora i
progetti di agosto da
finire è solo naturale
che la prima cosa da
continuare sarà
l’appuntamento del
lunedì in cui vedrete
dipanarsi, di settimana
in settimana i vari
modelshoot realizzati
con le modelle che ho
conosciuto nella
seconda metà del 2023.
Vedrete anche, cosa
iniziata l’anno scorso,
nuovi progetti volti
al completamento del
mio Portfolio.
Da questo punto di vista
se in passato mi sono
fatto bloccare da vari
imprevisti, quest’anno
voglio dare una bella
spinta a questa branca
della mia produzione
fotografica: se manca
il pezzo clou di un
progetto (outfit,
accessorio, prop, etc.)
senza il quale lo
stesso non si può fare,
pazienza, lo compro
io!
Se, ancora, non riesco
a trovare la modella
di agenzia col physique
du role per ciò che ho
immaginato, ebbene,
taglierò la testa al
toro e prediligerò
la modella con il
look più
corrispondente a ciò
che mi è apparso in
mente, rispetto alla
sua appartenenza a
una agenzia o meno.
Insomma, questo 2024
deve essere quello in
cui devo ottenere
tutto il materiale che
mi manca per
completare il mio
Portfolio da
consegnare alle
agenzie!
Continuerete a vedere
ritratti realizzati con
attrezzatura digitale e
ritratti fatti con la mia
Pentax 6x7.
Da questo ultimo punto
di vista, mi tocca portare
la 6x7 al negozio dove
l’ho acquistata, visto che
durante l’ultimo set si è
“mangiata” tre rullini su
5 e finché non me la
sistemano
(fortunatamente è in
garanzia) non posso
certo spenderci altri
soldi in rullini.
Ciò che andrà cambiando
Per primo: le
sperimentazioni, le
partecipazione a
shootout e a set con
nuove modelle
indipendenti verranno
meno: il Portfolio ha
la precedenza. L’anno
appena conclusosi
grazie proprio al mio
sperimentare e far
parte di eventi di
ritrattistica, in gruppi
o meno, mi ha permesso
di imparare cose nuove
e ho avuto il piacere di
conoscere diverse
nuove modelle e con
alcune di esse
continuerò a
collaborare. Ma ora
devo portare a termine
il compito che ho
iniziato tanto tempo
fa.
Cambierà però anche
la sequenza con cui
sviluppo gli scatti.
In precedenza seguivo
lo stretto ordine
cronologico ora no:
se in gennaio arriverò
a realizzare uno o più
progetti per il portfolio
questi passeranno a
stretto giro alla fase di
editing e ve li mostrerò
conseguentemente
intercalando il normale
ordine cronologico
degli sviluppi.
Resterà uno spazio per
collaborare con modelle
di qualsiasi tipo se,
ovviamente, apprezzano
il tipo di contenuto che
voglio cominciare a
sperimentare:
bodyscapes.
Questo mi porta a un
altro cambiamento:
anche se metto lo
acceleratore sul
completamento del
Portfolio per
presentarlo quanto
prima a agenzie, voglio
anche sondare il
terreno in altre
possibili vie per
guadagnare dalla
mia Fotografia e ciò
in due direttrici: Etsy,
la prima con “grafiche”
tratte da bodyscapes.
la seconda seguirà il
primissimo, timido,
passo che ho effettuato
di recente con il video
di ringraziamento alle
modelle che hanno
posato per me nel 2023,
cioè la realizzazione di
altri video,
inizialmente solo per il
piacere di farlo,
divertendomi nel
processo.
Così continuerò ad
approfondire
conoscenza e pratica
dei programmi di video
post produzione.
In prospettiva, se
riesco a trovare una
via pratica ed
economica per
risolvere i problemi
di sfondo, luci e audio,
potrei perfino fare
una affacciata di
prova su YouTube,
sebbene non sappia
ancora
esattamente come
approcciare la cosa.
Dovessi creare il canale
di fc-photography, di
cosa parlerei
esattamente? Non lo
so con precisione,
ancora.
Trovo più facile
pensare a dei
contenuti brevi per
TikTok, tanto per dire.
Su YouTube, con tutte
le cose che potrei fare,
so solo quello Di cui
non voglio parlare:
attrezzatura
fotografica.
Anche perché, per
quanto anche io sia
un po’ nerd su questo
argomento, mi
entusiasma di più
l’ultima uscita
della Ghibellini 4x5
o il progetto
esplorativo di
Pentax per tornare a
produrre macchine
fotografiche a pellicola,
che non l’ultima uscita
di casa Sony o Canon.
E, certo, saranno
tentativi senza alcuna
cadenza regolare, che
non posso garantire in
alcun modo.
Comunque, l’idea
generale su a quale punto
volgio trovarmi a fine 2024,
è avere sì finito la
raccolta di progetti per
l’upgrade del mio Portfolio,
poi dovrei solo selezionare
i migliori scatti per poi
mandarli in stampa,
dovrei quindi essere
vicino a fare il mio “tour”
delle agenzie di moda
milanesi e non
Al contempo, però, vorrei
anche essermi fatto una
idea più precisa di quanto
potrei ottenere da
attività sul Tubo e su
Etsy, e altro ed eventuale
per avere così delle
alternative, visto che
l’ambiente della
Fotografia di Moda è
assai affollato e
competitivo e in più i
primi anni (almeno in
Italia), sono solo di
gavetta e io a giugno
compio cinquant’anni.
Conclusioni
Quindi, il 2024, a
quanto posso vedere
oggi almeno, sarà
ancora un anno di
semina, senza
prevedibili guadagni.
Finanziare i progetti
per finire il Portfolio e
le prese di misura di
Etsy e YouTube lo
dovrò fare tornando a
lavorare nei magazzini,
come negli anni passati.
Potrei anche iscrivermi
a corsi di lingua al fine
di conseguire quelle
certificazioni di lingua
inglese che attualmente
non ho e che potrebbero
giovarmi in ogni campo
lavorativo.
Ciò, comunque, lo farò
continuando a resistere,
come al solito, alle forti
spinte che ricevo dalla
mia famiglia a impegnarmi
a fare concorsi pubblici.
Vengo da una famiglia
di dipendenti pubblici,
genitori e fratello
maggiore. Tutte
persone per cui cominciare
a partecipare a concorsi
pubblici sarebbe la
panacea che risolverebbe
tutti i miei problemi.
Che l’impiego pubblico,
in Italia almeno, non sia
compatibile con
attività creative che
potrebbero dare
guadagni da
inquadrare in una
Partita IVA non li
sfiora il cervello.
Anche perché, proprio
per loro forma mentis,
quello fotografico non
è un lavoro vero, e loro
credono – fra l’altro –
che io miri al ramo
dei fotografi di
matrimonio. Perché?
Perché è l’unico tipo
di professione legata
alla Fotografia che
conoscono!
Quanto scritto su,
credo, vi da un quadro
abbastanza preciso di
quali siano le
motivazioni che ho a
mettere l’acceleratore
con i progetti per il
completamento del
Portfolio.
E anche il mio motto
di chiusura sarà più
chiaro ancora.
Buon anno nuovo a
tutte e tutti voi e
a presto!
Per Aspera ad Astra!
Salutando il 2023
Guardando indietro all’anno che sta finendo
Ben tornate e tornati in questo
articolo riassuntivo di quanto
avvenuto a me, sia dal punto di
vista fotografico, che dal
punto di vista personale.
perché senza il personale non
ci sarebbe la mia Fotografia,
così come è questa stessa a dar
senso e positività al monastico
personale attuale ed è proprio
da questo ultimo argomento
che inizieremo.
Il personale, lavoro e salute
Già, questi due e solo questi
due aspetti hanno visto
accadimenti degni di
menzione.
Non è stato, questo 2023, lo
anno in cui ho iniziato a
lavorare da magazziniere,
ma questa attività
– volta a finanziare la mia
attività fotografica.
Da questo punto di vista ho
fatto diversi cambi di
azienda in cui ho lavorato:
Amazon, Estée Lauder e
SDA – Poste Italiane, quindi
ho potuto saggiare il
trattamento ricevuto dai
lavoratori da aziende. sia
estere che italianissime,
o dovrei dire italiotissime.
Capirete dall’ultima parola
utilizzata che ho poco
gradito la mia esperienza
lavorativa e non posso certo
sapere se quanto vissuto lì
sia la normalità dei non
pochi magazzini che possiede
quella compagnia. Non ho
certo modo di appurare che
il paternalismo e la gestione
approssimativa, con
conseguente minore sicurezza
nell’operare in quei contesti,
dico solo che quanto vissuto
lì mi è servito, personalmente,
per gettarmi con ancora più
convinzione ed energia nel
mio sogno di diventare
fotografo ritrattista.
Ho proprio l’ostilità ben
attizzata a certa dirigenza e
se non voglio vivere troppo a
lungo queste esperienze, beh,
sarà bene che ci dia dentro
con la realizzazione dei
miei progetti.
Dal punto di vista della
salute, ebbene,
fortunatamente, non ho
che da darvi solo buone
notizie, eppure la
dimensione della
preoccupazione vissuta
nell’ultimo quarto
d’anno può essere
misurata dal quadro
che avevo fra fine
settembre e inizio
ottobre:
Nel settembre in cui
terminavo la mia ultima
esperienza lavorativa io
e mia madre siamo finiti
nel limbo dei “senza
assistenza sanitaria”, visto
che la nostra solita
signora medico di famiglia
che ci aveva assistito sin
da agosto 2016 era andata
in pensione da un mese e
nuovi medici erano attesi,
ma non se ne sarebbero
visti ancora a lungo.
Alla fine l’ASL locale ha
risolto il problema
riaprendo le liste
degli assistiti per i
vecchi medici curanti
ancora attivi su Cologno,
almeno per le persone più
fragili, fra cui rientra la
mia ultraottantenne
madre. Tant’è che ora
come ora ci sono medici
di base a Cologno che
hanno oltre 3000 assistiti.
In più le tessere sanitarie
nostre, rinnovate di recente,
avevano dei codici che non
sarebbero stati registrati
dal servizio di prenotazione
regionale per i vaccini cosa
durata sino a, almeno,
novembre.
L’eccellenza Lombarda,
tsk!
Inoltre mia madre era sul
finire di un lungo ciclo di
controlli cardiaci (e non
solo) di cui l’unica cosa
emersa era una TAC che
dava alla sua carotide
sinistra un’occlusione
pari al 75%,
A questo si sono aggiunti
dolori inguinali e febbre,
in fine settembre, che
anno acceso all’improvviso
il sospetto che la sua
protesi all’anca, vecchia
di dieci anni, potesse avere
cominciato a deteriorarsi,
causando quei sintomi.
La serie quindi, di ricerche
di: medico di base,
prenotazione di svariate
visite ed esami medici,
viaggi in una mezza
dozzina di ospedali (fra
Milano e Varese) ritiro
referti da tutti questi
posti.
Ci ho messo, quindi, da
inizio ottobre a circa
metà dicembre, a
risolvere i problemi
che potevo e ad
ottenere tutti i
responsi
medico-oracolari per
la salute di mia madre.
Ah, dimenticavo, in tutto
questo c’è stato anche il
mio controllo al cuore,
visto che questo 2023
è corrisposto al
decennale della
certificazione della mia
ipertensione diastolica.
Beh, sappiate che questo
anno, sano come un pesce
(iperteso, senza cistifellea
e con rognosi problemi di
pelle) posso felicemente
riferire che sia mia madre
che il sottoscritto
stiamo bene.
l’ostruzione alla
carotide di mia madre è
stata riscontrata essere,
dopo ecocolordoppoler a
circa il 60% e il flusso di
sangue nella parte è
regolare, inoltre la sua
Protesi e l’osso a cui
questa è avvitata sono
in piena forma inoltre il
mio cuore è così sano che
- come ha detto la
cardiologa che mi ha
visitato - che non sembra
nemmeno quello di un
iperteso.
Inoltre abbiamo risolto
pure il problema della
prenotazione dei vaccini
e li abbiamo fatti: sia
quello contro l’influenza
sia l’aggiornamento per
quello contro il covid,
entrambi e al contrario
di quanto avvenuto l’anno
scorso, durante queste
feste natalizie stiamo
benissimo!
Posso considerare questo
un successo!
Per l’anno che viene
non mi resta da fare
altro che rimettermi
a percorrere in
velocità il naviglio
della Martesana, per
recuperare forma.
Ciò almeno lo
potrò fare dopo la
visita dal podologo,
il 2 gennaio, dove
devo farmi visitare
per un ultimo
ricordino ottenuto
nel magazzino
SDA, vedremo
dopo quanto tempo
potrò tornare a
sforzare i piedi.
Finisce quindi quanto ci
era da riferire per la
sezione personale del
riassunto del mio 2023.
Il lato fotografico, esercitazioni e progetti
Il 2022 mi aveva visto
completare una primissima
bozza di Portfolio e i
responsi che ne avevo
ricavato mi avevano
proiettato in avanti, a
provare a completare una
nuova e migliore versione
del mio Portfolio per poi
presentarlo alle Agenzie
di Moda e cominciare,
andando tutto bene, a
collaborare con loro nel
vero e proprio percorso
iniziale da Fotografo di
Moda.
Lo sforzo nel 2023 è
stato intenso ma, lo
ammetto, può apparire
confuso.
Difatti, piuttosto che
concentrarmi nella
realizzazione dei progetti
per il mio Portfolio, di cui
ne ho realizzato solo uno,
che è quello realizzato con
Mariacristina Bona e che
vi ho già mostrato, invece
ho fatto un bel po’ di
set di esercitazione a
pellicola, ma anche no,
partecipando a un paio
di shootout (eventi dove
diverse modelle e
fotografi si riuniscono in
una location e c’è la
occasione di conoscere
nuovi posti e modelle) in
cui ho usato la mia
attrezzatura digitale.
Oltre a un paio di occasioni
proveniente da altra
organizzazione in cui
ho avuto dei modelshoot
one to one con nuove
modelle in cui ho usato
sia macchine a pellicola
sia la mia Pentax K1.
Inoltre, il lavoro da
magazziniere mi ha
portato via molto tempo,
soprattutto durante la
ultima esperienza in
SDA.
Non per niente, con lo
sviluppo di questi lavori
sono ancora alle prese
con i modelshoot fatti in
agosto.
E come dimenticare il
grande furto del mio
vecchio account
Instagram? Mi stavo
giusto avvicinando
ai 1000 follower e
non so quando il
nuovo account che
sono stato costretto
a creare lì tornerà a
quei livelli!
Non per niente
questo anno non
realizzerò un
MyBest9 2023, non
vi trovo il senso,
men che meno
la motivazione.
Ma questa vicenda
una sua lezione me
l’ha comunque
fornita: Instagram,
quella piattaforma
che non protegge la
nostra identità (a
meno che non si
paghi, novità uscita
fuori dopo il furto
che ho subito), non
è importante: non è
il mio Portfolio,
ne è solo un riflesso.
Non è nemmeno
l’unico posto dove
si possono mettere
in mostra le proprie
foto, nemmeno - se
è per questo - quello
dove le fotografie
sono più ritenute
in un minimo
riguardo.
Per questo motivo
questo sito è a
pprodato anche in
altre piattaforme,
più adatte ai
fotografi che non
più, oramai,
Instagram.
posso comunque tentare di
disperdere la confusione
invitandovi a considerare
quanto mi è stato detto dai
due Lettori Professionali del
mio primo Portfolio.
Il primo, infatti, Nicola
Casini, oltre ad approvarmi
più immagini di quanto non
mi aspettassi, mi ha
consigliati di continuare a
lavorare ingaggiando
modelle da agenzia, questo
perché i selezionati vogliono
vedere nei portfolio che
valutano, il tipo di modella
che loro trattano.
La seconda, però, Barbara
Silbe, mi ha caldamente
consigliato di cominciare
a introdurre una narrativa
nella produzione fotografica.
Da questi impulsi, le non poche
idee che mi sono venute sono
stati diversi progetti di
racconto fotografico in cui
provo a raccontare chi sono e
in quale ambiente mi trovo ad
abitare.
Un progetto narrativo richiede,
per essere realizzato, una
location adatta e dei soggetti
il più possibile vicini a come li
ho immaginati nella mia mente,
ciò non vale e sempre per tutti
i lavori di cui ho un moodboard
pronto o presto approntabile,
ma di sicuro per la serie
Le stagioni dell’anima, sì,
eccome!
Diciamo quindi che in questo
2023 ho esplorato – in ampio
raggio – diverse opzioni, fra
posti e modelle e ne ho
trovati, degli uni e delle
altre, che l’anno prossimo
mi porteranno a realizzare
già in gennaio altri
due progetti narrativi.
Non solo, visto che il primo
comandamento della mia
Fotografia è quello di
tirarmi fuori dalla vita
misera e arida in cui mi
trovo (esprimendo quanto
scaturisce dalle numerose
ferite che segnano corpo
e spirito miei), altra cosa
che ho fatto
– quotidianamente – è
annusare l’aria che tira,
vedere quali possibili
alternative possa trovare,
oltre al percorso di
avvicinamento alla
Fotografia di Moda, per
poter sostenermi in
futuro con i Ritratti che
produco.
Difatti, a questo articolo, che
certo è troppo lungo, seguirà
un altro, l’anno prossimo, in
cui vi parlerò dei prossimi
progetti e di quali direzioni
prenderanno.
Continuerò a esercitarmi come
uno scattino alle prime armi?
Continuerò il “confusionario”
produrre set in digitale e a
pellicola senza alcun,
apparente, senso?
Comincerò a mostrarvi, su
queste pagine, le benedette
modelle di agenzia?
Beh, non temete, a queste e
ad altre domande risponderò
la settimana prossima e
questo sarà anche il
completamento di quel duo
di articoli che avevo iniziato
a produrre poco tempo fa e
che era rimasto in sospeso.
Conclusioni
Si sta chiudendo un anno
importante, dove ho affrontato
sfide, ho esplorato e
sperimentato tanto. nel
complesso posso dire di
essermela cavata abbastanza
bene, tutto sommato.
Il 2023, inoltre, proprio a
causa delle sperimentazioni
svolte mi ha dato delle
indicazioni utili che
influiranno sul Look and
Feel che troverete nei
progetti che realizzerò
l’anno prossimo.
Dopo il periodo che
ha preteso che mi
occupassi solo di
questioni sanitarie, ho
necessità di tornare a
lavorare, perché quei
sogni di bellezza
spiritual-carnale che ho
in mente, per venire
tramutati in immagine
necessitano ancora, anzi,
più di prima, di soldi.
Alla prossima settimana
per le prospettive che
vedo, intravedo e
stravedo per il 2024.
Per ora posso lasciarvi
con un classico augurio
di Buona fine e miglior
Inizio d’anno!
Per Aspera ad Astra!
Acquisti di pellicola e nuovi modelshoot
Ben ritrovate e ritrovati,
a tutti voi in questo aggiornamento sulle
novità riguardanti la mia attività
fotografica.
La modella che ho immortalato è
Francesca Tartari, giovane
ferrarese che ho avuto il gran
piacere di conoscere e
immortalare, sia a pellicola
che in digitale con la K 1 e il
50mm f 1.4 *.
Difficoltà sino al 9 febbraio
Questi scatti comincerete a
vederli più avanti in quanto,
notizia non proprio positiva che
non posso tacere, è che ho gli
occhiali da vista rotti e ho lo
appuntamento dall’oculista per
farmi una nuova prescrizione per
delle nuove lenti (saranno più di 7
anni, forse 8 o più, che non
controllo la mia vista) il
prossimo 9 febbraio.
Sono quindi costretto a
lavorare, in questo periodo, con
su vecchissimi occhiali risalenti -
probabilmente - a quando
lavoravo alla mia tesi di laurea,
verso il 2008-09 con i quali ho una
minore capacità di mettere a
fuoco e sviluppare si sviluppa,
ma con quale fatica!
Tenetene conto, lunedì prossimo,
quando vedrete i primi risultati
degli scatti in digitale.
Acquisti per un futuro modelshoot
Ho acquistato in negozio (visto
che i prezzi on line, mediamente,
sono quasi sempre più alti) un
paio di nuovi rullini per un
prossimo progetto, possibilmente,
il modelshoot con cui recuperare
il disastroso appuntamento che
ho avuto con l’ottima Lorih
Caradonna.
Proseguendo, comunque,
qualsiasi sia la modella e il
progetto con cui cercherò di
realizzarlo, ho deciso di
cominciare di esplorare i vari
stock di pellicola BN, di qui
arrivano i Rollei RPX 400 3
il Rollei Superpan 200.
A parte il fatto che Rollei, come
marchio non ha più nulla a che
fare con la casa produttrice
delle famosissime macchine
fotografiche Rolleiflex e che,
anzi, raccoglie più che altro
l’eredità della vecchia casa
produttrice di pellicole Agfa,
non so molto, anzi, il divertente
sarà andarsi a studiare le
caratteristiche dei due rullini
in vista del prossimo
modelshoot.
L’avrete capito, oramai, che
sperimentare e improvvisare
sono fra le cose che
preferisco mentre pianifico,
organizzo, realizzo e
postproduco Fotografia,
vero?
Restate, quindi, sintonizzati
su questo blog per le prime
immagini fra i ritratti di
Francesca Tartari e a presto!
Per Aspera ad Astra!
Portfolio Building VI - Il Portfolio, alla bozza I
Ben venute e ben ritrovati
tutti voi a questo nuovo resoconto dei
miei progressi verso la realizzazione di
un completo ed efficace Portfolio di
Ritratto specificamente per i generi
Fashion, Beauty, Glamour e Nude Art
Non so se potete avvertire (come
spero caldamente) la mia
emozione nel vedere questa
iniziale, parziale, imperfetta, ma
concreta realizzazione di un
progetto iniziato quasi quattro
anni fa.
Su ogni foto che ho condiviso
qui e sui social uno dei tag fissi
è stato proprio #portfoliobuilding
e ora eccoci qua, con la prima
bozza stampata e pronta per le
iniziale Letture Professionali.
Essendo una bozza, però, non
andrò oltre a mostrarvi quali
sono le immagini racchiuse
in questo album-portfolio.
Non avrebbe alcun senso, dato
che sia la presenza di ciascun
ritratto, sia l’ordine in cui tutti i
20 che ho raccolto, possono
variare.
Notate quelle viti sul bordo del
album: sono fatte apposta per
liberare le pagine interne e
poter poi toglierne uno o più
e soprattutto cambiarne la
successione.
Non temete: una volta che
avrò ottenuto almeno un
paio di Letture, e avrò
consolidato almeno una
maggioranza dei ritratti,
modificherò il sito - tanto
nella grafica, quanto nella
struttura - in modo da dare
preminenza al Portfolio,
intorno a cui tutto il resto
graviterà.
Naturalmente, la struttura
futura del mio sito cambierà
anche in base alle possibili
direzioni creative che potrò
prendere dopo la fase delle
Letture Professionali.
Direzioni che possono essere
molte e dovrò fare le mie scelte.
Comprendere quale strada
intraprendere dopo la fase
di Portfolio review
professionale è fondamentale,
ed è per questo che ho
prenotato tutta una serie di
corsi alla Bottega Immagine di
via Farini 60 a Milano di cui, ok,
due sono stati rinviati ma il
primo “Diventare Photo editor di
se stessi” è il primo e martedì
scorso è iniziato.
I miei complimenti al docente,
Leonelli Bertolucci per avermi
complicato una visione su
come realizzare il mio Portfolio
che non era già di per sé tanto
semplice.
Come dice il docente, però: in
Fotografia le certezze si hanno
a inizio percorso, mentre più si
progredisce e più le certezze si
perdono per strada.
Colpito e affondato, complimenti,
prof! Ora non vedo l’ora di assistere
alla lezione specifica che riguarda
il Photo Editing (inteso come
selezione e impaginazione degli
scatti in base al tipo di
destinazione) applicato al Portfolio.
Questo è quanto per il momento,
vi darò conto di ulteriori novità
quanto queste arriveranno e le
avrò incamerate.
Statemi al sicuro, statemi bene!
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Diario Creativo - La strada per le letture II
Benvenute e benvenuti,
a questo nuovo aggiornamento al
mio nuovo aggiornamento sullo
avvicinamento ai miei appuntamenti
con le Letture Portfolio.
Salve, quello qui sopra in immagine
non è altri che un aspirante Fotografo
professionista che non ha alcun
problema con i contrattempi.
Egli sa che possono accadere sempre,
soprattutto quando si tratta di corsi a
libera iscrizione che potrebbero non
venire partecipati da sufficienti altri
studenti.
Egli comprende che hobbisti ed
entusiasti di questo tipo di Arte, dopo i
recenti mesi di clausura forzata in casa,
non hanno molta voglia di impegnarsi
dei fine settimana.
Questa ferita ambulante, sguardo
sofferto sul mondo della Bellezza in
cerca di redenzione esistenziale
non si formalizza, non fa una piega e
non si arrende.
Ultimata la selezione delle immagini
da mandare in stampa, non fa altro
che sistemare alcuni degli scatti più
vecchi prima del finale invio in
stamperia e intaglia i segni dei giorni
che mancano alla prima delle Letture
che ha previsto sulla corteccia
screziata del cielo notturno.
I contrattempi, dopotutto, sono lo
zucchero del futuro trionfo e questo
simpatico signore riportato nella
foto sopra condivisa a quello mira
e di inezie non si cura.
Restate quindi sintonizzate e
sintonizzati per i prossimi
aggiornamenti, visto che di sorprese
(in ogni senso) possono sempre
capitare. e le buone nuove sono
dietro l’angolo.
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Portfolio Building II - L'ordine delle idee
Capita spesso a molti di infilarsi in un periodo
di tempo in cui le giornate si succedono con un
dato ritmo: quando il compito dell’oggi occupa
la maggior parte del focus mentale e non si
guarda tanto a cosa potrà accadere domani.
Può essere una fase di grande impegno
e fatica, così come può trattarsi invece di
tratti di tempo dove bisogna alzare il piede
dall’acceleratore e badare all’essenziale:
riempire casa di scorte di cibo e acqua,
ammazzare il tempo fra serie tv e dormite
fuori orario, così come è accaduto durante
la recente pandemia.
Può succedere, ancora una volta, in quei
mesi quando, camminando sulle nuvole
mano nella mano di un partner che si
adora a occhi chiusi e tutto sembra
funzionare senza neanche pensarci, ci si
sente forti, smisurati, inaffondabili.
Insomma, si vive quel sogno d’amore
che un giorno tramonterà in un’alba agre
e polverosa, al buio.
Lo stesso può capitare quando ci si
impegna in un progetto creativo in cui si
deve raccogliere tanto materiale da cui
ricavare un Portfolio capace di venire
apprezzato in un contesto molto saturo
e competitivo.
All’inizio di un simile percorso si possono
sentire tremare le gambe se si pensa
troppo in avanti, al traguardo. Così si
china il capo avanzando a tutta forza,
nonostante le difficoltà, altri compiti
che la vita quotidiana richiede: i dubbi
propri e quelli di chi co sta accanto
(quando, invece di vivere in una famiglia
supportante, ci si trova in una che non
capisce il tipo di sforzo che stai facendo).
Comunque sia un lungo viaggio arriva
sempre a una sua fine.
Prima o poi bisogna mettersi nell’Ordine
delle Idee che la vita sta per cambiare
registro.
Nel mio caso specifico, tutto può cambiare
da fine aprile alla metà di maggio.
Il lavoro sul Portfolio sta infatti procedendo
tanto bene che potrei trovarmi in mano la
versione stampata e a cercare sul web
la disponibilità di sessioni di Lettura
Professionale del mio lavoro entro il 30
aprile (tempi di consegna delle stampe
permettendo).
La prima prova del mio valore effettivo
sul mercato professionale fotografico
potrebbe risultare in un completo fiasco.
Le mie sperimentazioni potrebbero
risultare banali, le mie foto più corrette,
sbagliate; la mia inventiva trascurabile.
Non importerebbero, a quel punto, le
tante ore di lavoro, tutta la passione,
l’entusiasmo, l’anima che ci è messi,
l’essere una ferita deambulante.
Così è, sempre, nei mestieri creativi:
inutile fare il diario di quante parole
si sono scritte al giorno, per gli scrittori,
e di quanti accordi si sono messi in
fila per la prossima canzone del
musicista. Il lavoro eseguito deve
trasmettere la tua energia, la tua
visione, le tue ferite e la tua fame.
Se queste cose non traspaiono, se si è
stati pigri o non sinceri fino in fondo,
allora il suggerimento che si riceve è
quello di scambiare la macchina
fotografica con una zappa e di andare
a coltivare la terra. C’è sempre tanto
bisogno di coltivatori, nessun medico
prescrive di fare il fotografo, invece.
Certo che, a questo punto, cambierebbe
il tran tran delle Giornate di un così
fallimentare creativo. Toccasse in sorte a
me, dovrei assistere all’eclissamento
dell’ennesimo futuro agognato. Ancora.
Oppure, all’estremo opposto, il proprio lavoro
fotografico potrebbe non solo riceverei
complimenti e suggerimenti su dove
presentare il mio lavoro, addirittura arrivare
a stretto giro qualche primo lavoro
professionale.
Quando si fa valutare professionalmente un
proprio Portfolio tutti gli esiti, tanto l’estremo
negativo, quanto l’estremo positivo, sono
possibili.
Credo, nel mio caso specifico, che
con molta più probabilità, la bozza del
mio Portfolio riceverà un medio
gradimento, con magari diversi limiti e
qualche ritratto che da cestinare,
rimandandomi in dietro sul sentiero
precedente, a ideare, programmare,
realizzare e sviluppare nuovi modelshoot.
Ciò avverrebbe, però, con avvertenze e
guida ricevuta alla Lettura professionale
e non dovrebbe comportare – si spera –
altri tre anni di attività, ma molto meno.
In giugno potrei trovarmi, quindi, a volare
verso Il mio primo set fotografico pagato.
Oppure potrei trovarmi in agenzia
Interinale a sottopormi per l’ennesima
volta alla giostra dei lavoretti saltuari,
mal pagati e intermittenti.
Quantomeno opportuno è che ciò accada in
questi giorni di primavera, dopo anche i due
anni di emergenza pandemica.
Dopo una serie di esami medici (che sto
ultimando questo settimana) per i quali
sembra che stia relativamente bene, ma
salta fuori che ho una forte necessità di
espormi alla luce del sole. Sono infatti
affetto da una estrema carenza di
vitamina D.
Così, questo inizio di aprile, solco la mia
quotidianità sulle onde di questa canzone
dei Rush che mi fa da generale colonna
sonora.
A presto, quindi, al prossimo aggiornamento
sullo stato di avanzamento della realizzazione
del mio primo Portfolio di Ritratto.
Per Aspera ad Astra!
Portfolio building I
Benvenute e benvenuti
in questo primo appuntamento con le news
riguardanti la produzione del mio primo
Portfolio di Ritratto (Fashion, Beauty,
Glamour e Nude Art) da poi portare a
Letture professionali del Portfolio.
In breve:
ho concluso la prima fase della
selezione degli scatti migliori
da tutti i modelshoot che ho
realizzato indipendentemente
dal giugno 2018 allo scorso
anno.
Ho quindi raccolto 98 immagini da
tutti quei modelshoot svolti,
completando, così, la prima fase
del compito. Nella seconda mi
occuperò della creazione di un
numero ancora imprecisato di
collezioni monotematiche di ritratti:
in Luce Naturale, in BN, a Colori, più
Sperimentali e più tecnicamente
corrette, etc.
La terza fase mi vedrà
impegnato a prendere da ognuna
di queste collezione, le migliori,
le più rappresentative, sino ad
arrivare a un numero minimo di 20
o un massimo di 25 ritratti che
raccontino, nella loro varietà,
tutto quanto io abbia mai
realizzato, in tutte le situazioni
possibili e immaginali.
Perché è così che un Portfolio deve
essere: mostrare le capacità di un
fotografo in una varietà di ambienti,
soggetti e condizioni di Luce.
Animato da questo mood, perciò,
posso prevedere che entro il
mese di aprile dovrei poter ultimare
questa operazione e da maggio
potrei avere una copia stampata del
mio primo Portfolio, pronta per venire
sottoposta al vaglio dei professionisti.
Per la prima volta da un mese o più,
posso salutarvi con uno spirito più
ottimista.
Oh, per carità, potrà anche accadere
che tutto ‘sto sforzo non produrrà altro
che un bel tonfo nell’acqua, ma ne sarà
tvalsa utta la pena!
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Giornata dei Morti e Horror Pleni
Giungiamo a questa giornata di commemorazione dei Morti, come da brava tradizione del Meridione d’Italia, a raccontare il nostro Horror Pleni e a dire grazie per tutto quel che è stato e non è più.
Diciamo quindi grazie per gli abbandoni,
Diciamo grazie per le illusioni,
Diciamo grazie per i tradimenti,
Diciamo grazie per le coltellate alle spalle,
Diciamo grazie a tutti quelli che non hanno creduto in noi,
Grazie all’Amore che è stato e non è più,
ai grandi, brucianti sogni, finiti miseramente nel fango.
Diciamo grazie.
Riconosciamo di essere le decisioni che abbiamo preso.
Le minacce subite a cui non cedemmo,
agli inviti negati ad abbrutirsi,
a prendere la strada più facile ma spersonalizzante,
mentre noi abbiamo scelto di essere fedeli a noi stessi..
Fui ritenuto sacrificabile,
rotto come un giocattolo vecchio, da discarica,
inabile a fare, produrre. Condannato alla cecità,
quando ancora riesco a mettere a fuoco in manuale.
Ho scelto,
La Luce,
l’Amore.
La Bellezza.
Diciamo grazie a tutto quel che è stato, perché il futuro non lo riguarderà più,
nuove cose, nuove esperienze, nuove avventure, persone ci attendono,
da domani.
Noi dalla corteccia più spessa,
dal pelo più scuro,
le zanne più affilate,
con qualche acciacco, ma più forti che mai.
Diciamo grazie in questo
giorno dei Morti.