Naomi in Tri-X 400, parte 2

Benvenute e benvenuti a questa

seconda parte del modelshoot

in Medio Formato analogico

con la model Naomi Lucino e

realizzato allo Showroom

Orodi in Limbiate (MB).

Naomi in Tri-X 6x7 n 5; ph: Francesco Coppola

L’attrezzatura usata è

sempre quella delle

precedenti condivisioni:

la Pentax 6x7 col suo

Pentax 67 90mm f 2.8 e

le pellicole utilizzate

sono un misto fra

Kentmere PAN 400

e Kodak Tri-X 400.

Naomi in Tri-X 6x7 n 6; ph: Francesco Coppola

Si restava, fra l’altro

anche a sfruttare la

Luce Naturale che

filtrava dalla

finestra della stanza

dove scattavamo.

Naomi in Tri-X 6x7 n 7; ph: Francesco Coppola

L’atto di scattare con

una macchina

fotografica Medio

Formato 6x7 di cui

non potevo utilizzare

lo esposimetro è un

processo lento e

complesso.

Naomi in Tri-X 6x7 n 8; ph: Francesco Coppola

Potrebbe sembrare che

sia la messa a fuoco

la parte più difficile,

in un simile progetto,

ma in realtà bisogna

anche tenere presente

che si hanno 10 scatti

per rullino, e per

azzeccare la

esposizione bisogna

essere consapevoli

che è meglio esporre

più per le ombre che

non per le alte luci.

Naomi in Tri-X 6x7 n 9; ph: Francesco Coppola

Poi c’è anche il formato

e il mirino (alquanto

buio nella versione

che ho io, ma la Pentax

6x7 ha mirini

intercambiabili e in

futuro potrei anche

investire in una

versione migliore),

da considerare dato

che quando si guarda

attraverso un mirino di

una macchina 6x7 si ha

un altro campo visivo

rispetto alle più comuni

macchine 35mm.

Per non parlare del

fatto che una pellicola

così grande può

evidenziare di più

eventuali sfocati da

micro mosso e quindi

sotto una certa

velocità di scatto non

si dovrebbe andare.

Ma i risultati che si

ottengono con una

6x7, da quel tipo di

rullini, oh se

ripagano la sfida e

la fatica che si fa!

Soprattutto quando

si ha come soggetto

l’avvenenza e la

bravura come quella

di Naomi.

Questo è quanto per

questa settimana!

Statemi benissimo e

alla prossima!

Per Aspera ad Astra!

Prove tecniche con Daniela Martinez, parte 1

Ben tornate e tornati in

questo primo episodio

di un nuovo modelshoot

che ho realizzato nel

mese di agosto 2023

allo Showroom Orodi

con la modella

italo-cubana

Daniela Martinez

Daniela LP in Agfa Photo APX 400 1; ph: Francesco Coppola

Si tratta qui di un set

in cui ho utilizzato

la Minolta SrT 101 che

fu di mio padre, il suo

obiettivo kit, il

Rokkor MD 50mm f 1.7

e un rullino di

Agfa Photo APX 400,

sviluppato in seguito

alla camera oscura

di Bottega Immagine

in Milano.

Daniela LP in Agfa Photo APX 400 2; ph: Francesco Coppola

La sperimentazione di

turno riguarda la

nobile (a dir poco)

arte del Ritratto in

Light Painting.

Naturalmente si è

trattato, più che

altro, di provare a

mettere in pratica

quel poco che ne

so su come si scatta

in un simile

progetto.

Daniela LP in Agfa Photo APX 400 3; ph: Francesco Coppola

Applicato molto nello

Still Life e Product

Photography, il

sublime Light

Painting l’ho visto

usare anche da

divinità della

Fotografia con la

F più maiuscola che

si possa usare.

Penso in primis (fra

i vari) al Maestro

Paolo Roversi i cui

lavori tanto mi

hanno affascinato

durante una visita

a una sua mostra

che si tenne tempo

fa (in evo pre covid)

al Palazzo Reale di

Milano.

Daniela LP in Agfa Photo APX 400 4; ph: Francesco Coppola

Magari usare una

pellicola in Bianco

e Nero non era

forse la cosa più

indicata da fare?

Forse mi sarei

dovuto documentare

un po’ meglio prima

di impiegare un

rullino e il tempo

di una modella,

nonché la sala

dello showroom

che certo gratis

non veniva?

Che vi posso dire?

non sono la persona

più razionale di

questo mondo,

almeno in queste

faccende: se una

tecnica, un look,

un tipo di

Ritrattistica mi

affascina, io ci

provo realizzarla.

Detto questo,

neanche ho la

pretesa di ottenere,

al primo

esperimento, risultati

da mostra

fotografica!

Da qualche parte si

deve pur iniziare e

in Fotografia gli

errori insegnano,

magari tornano

utili per altre

realizzazioni, in

secondo e

totalmente

imprevisto modo!

Chi può mai

dirlo?

Voi cosa ne pensate

di questi miei

primissimi risultati!

Vi interessa questo

mio percorso

sperimentale?

Perchè trattandosi

di esercizi, non me

lo dice mica il

medico di

condividerne i primi,

sicuramente miseri,

risultati con il

mondo!

Fatemi sapere sevi fa

piacere!

Statemi Splendidamente!

A presto!

Per Aspera ad Astra!

Jessica in BN Medio Formato, parte 4

Buongiorno e ben

incontrate e incontrati

di nuovo su queste

pagine per la quarta

parte di cinque del

modelshoot

ferragostano realizzato

in piazza Gae Aulenti in

Milano con la model

Jessica Bianco.

Jessica in Medio Formato BN 18; ph: Francesco Coppola

L’attrezzatura utilizzata è

sempre quella dei

precedenti episodi di questa

mia prima esercitazione

ritrattistica in Medio

Formato a pellicola.

Lo sviluppo dei rullini è

sempre merito dello

ottimo Stefano Bernardoni

che ha dato loro vita nella

sua Camera Oscura in

Bottega Immagine.

Ho solo il dubbio sulla

pellicola: potremmo

essere ancora in

presenza della resa

della Kentmere 100,

ma potremmo essere

già passati alla

Ferrania P30, di cui

avevo portato due

rullini.

Jessica in Medio Formato BN 19; ph: Francesco Coppola

Il dubbio nasce dal fatto

che a un certo punto

abbiamo scattato ‘in

cerchio’, nel senso che

sono tornato a

sfruttare lo stesso

sfondo per testare

le caratteristiche della

pellicola italiana

rispetto alla Kentmere.

Solo che, maggiore

contrasto a parte e

microcontrasto,

non ho modo di

verificare quale di

questi ritratti di

simile sfondo sono

stati fatti con una

pellicola o una

altra.

Jessica in Medio Formato BN 20; ph: Francesco Coppola

Cioè, a parte quanto

sopra detto, i rullini

Ferrania che hanno

un iso effettivo di 30,

dovrebbero chiudere

le ombre più dello

altro stock utilizzato,

ma dipende tutto anche

dalla Luce in cui ho

ritratto la modella.

Jessica in Medio Formato BN 21; ph: Francesco Coppola

Sicuramente il prossimo e

finale episodio di

modelshoot vedrà con

certezza la P30 e il suo

look in low light sarà

più evidente.

Qui, mi trovo solo a

rilevare che la resa

dei dettagli è tale che

mi è sembrato - in fase

di post produzione - di

lavorare a file

realizzati con la mia

macchina digitale e

l’85mm f 1.4 che è

super resoluto anche

a tutta apertura.

Ma potrebbe anche darsi,

semplicemente, che

questi sono solo i primi

ritratti di tutto il lotto

in cui sono riuscito,

davvero, ad azzeccare la

messa a fuoco, e magari ho

anche trovato la distanza

ottimale in cui l’obiettivo:

il Pentax 67 90mm f 2.8 rende

meglio.

Jessica in Medio Formato BN 22; ph: Francesco Coppola

Perché lo sapete tutti,

vero che ogni obiettivo

ha una sua distanza dal

soggetto in cui rende

meglio? Beh, nel caso,

ora, lo sapete.

Che posso dirvi se non

ribadire che questa è

solo una primissima

esperienza di scatto

con la 6x7 e che la

organizzazione dei

modelshoot a pellicola,

soprattutto se mi porto

dietro tipi di rullino

differenti, è uno dei

tanti aspetti del mio

fotografare im Medio

Formato che va

sicuramente migliorata?

Ma intanto e per oggi

questo è tutto!

Statemi ottimamente e

ci si va leggendo

presto!

Statemi Ottimamente e

alla prossima!

Per Aspera ad Astra!

Lorih Analogica, parte 3

Ben ritrovate e ritrovati

in questo terzo, e ultimo,

episodio della

condivisione dei ritratti

a pellicola presi allo

Showroom Orodi in

Limbiate (MB) alla

splendida modella

Lorih Caradonna.

Lorih in HP5+ n. 10; ph: Francesco Coppola

Questo è l’ultimo outfit

che ha indossato per me

l’ottima modella e l’ha

interpretato, secondo

me, alla grande, non

trovate?

Lorih in HP5+ n. 11; ph: Francesco Coppola

Posso, sicuramente, dirmi

soddisfatto dei risultati

ottenuti in questo

modelshoot un po’ in

tutti i sensi. Ringrazio

di cuore Lorih e Serena la

proprietaria dello

showroom per questa

occasione di consolidare

la mia fiducia nelle mie

capacità di scattare a

pellicola e, in

conseguenza

del nuovo lavoro nel

magazzino SDA, passare a

un nuovo corpo macchina

a pellicola Medio Formato.

Lorih in HP5+ n. 12; ph: Francesco Coppola

Lavorando a questo

articolo notavo che

La definizione in queste

immagini, che è certo

contemporanea, è

dovuta solo in parte

(minima) al mio edit, ma

soprattutto è dovuta

alla nuova emulsione

della pellicola ilford,

che ho utilizzato e ciò

perché le aziende che

producono pellicole

oggigiorno sono

riuscite a sopravvivere

al periodo oscuro del

mercato fotografico

analogico (gli anni in

cui linee di produzione

e marchi storici

chiudevano e tutti

sembravano migrare

verso il digitale),

producendo pellicole

per aziende tecnologiche

e scientifiche che

necessitavano di tanta

definizione e queste

pellicole di Ilford e

Adox, e altri marchi,

da queste sono derivate.

Lorih in HP5+ n. 13; ph: Francesco Coppola

La qual cosa si adatta

abbastanza bene al

mercato attuale

della attrezzatura

Fotografica, visto che

il marketing di tanti

produttori e gli

entusiasti del genere,

e poi molti altri

acquirentihanno sempre

chiesto una cosa sola:

più risoluzione, più

dettaglio, da lato a

lato del frame.

Però, ecco, vediamo oggi,

in questi scatti, che più

dettaglio non deve

venire per forza dallo

ultimo modello del

marchio digitale X

o y.

Lo si può ottenere anche

da una attrezzatura di

seconda mano risalente

agli anni ‘70/’80 e che su

E Bay può costare meno

di cento euro.

Con in più, però, il

carattere e la

tridimensionalità

delle immagini dovuta

alla differente

filosofia costruttiva

degli obiettivi della

passata epoca,

Certo, le pellicole e lo

sviluppo delle stesse

costano, ma ciò porta

anche a pensare di più

lo scatto e di

conseguenza, a

attenuare una certa,

istintiva, bulimia del

moderno fotografare.

Ma basta così. elencare

vantaggi su vantaggi sul

fotografare a pellicola

a parole serve solo sino

a un certo punto.

Spero solo che queste

immagini abbiano posto

il loro contributo alla

causa.

Ci vedremo lunedì

prossimo (spero), per un

salto indietro agli

shooting in digitale,

non tanto per un nuovo

progetto per il mio

benedetto Portfolio, ma

sempre sulla scia di

questi modelshoot più

liberi e glamour, con

una congilietta di

Play Boy che vi

presenterò e di cui

potrò parlarvi meglio

e più in profondità fra

sette giorni (nella

misura in cui il mio

lavoro da

magazziniere me lo

concederà)

Statemi bene e

a presto!

Per Aspera ad Astra!

Elisa in Rollei superpan 200, parte 2

Ben rivisti carissime

lettrici e carissimi lettori,

alla seconda parte del mio

modelshoot di esercitazione

a pellicola realizzato al

Chillax Studios in Vimodrone

del fotografo Alessio Mapelli

e la modella è sempre

Elisa Bassani.

Elisa in rollei superpan 200, 4; ph: Francesco Coppola

Come ovvio e sin dalla

precedente condivisione, a

parte la pellicola adoperata

in questa occasione, il resto

dell’attrezzatura usata è

stata la Minolta SrT 101 e il

suo obiettivo kit: il Minolta

Rokkor PF 55mm f 1.7.

Elisa in rollei superpan 200, 5; ph: Francesco Coppola

Questa parte di

modelshoot completa il

primo outfit indossato

da Elisa, ne seguiranno

altri, dalla prossima

settimana, con altro

Look and Feel.

Elisa in rollei superpan 200, 6; ph: Francesco Coppola

In questa fase, quindi,

quella che oggi condivido

con voi, non era

esattamente previsto,

visto che come talvolta mi

capita, vado a un

modelshoot senza un

programma prefissato e

punto più che altro sulla

improvvisazione, (se si vuol

diventare professionisti Nel

settore Fashion, saper

Improvvisare può salvarti

la ghirba, fotografo avvisato,

fotografo mezzo salvato)

quindi, grazie alla presenza

del grosso orsacchiotto di

peluche che era in studio,

abbiamo giocato un poco con

il concetto di malizia.

Elisa in rollei superpan 200, 7; ph: Francesco Coppola

Malizia, il piacere di

attrarre la Attenzione

senza, con questo Essere

disponibili a farsi ghermire,

una sfida, spesso rivolta

anche contro le proprie

insicurezze interne.

Elisa in rollei superpan 200, 8; ph: Francesco Coppola

Un meccanismo che può

essere Di Prima affermazione

del sé Femminile, che di

conferma o di ritorno a uno

stato di forma che fa sentire le

donne pronte ad addentare di

nuovo il mondo.

Elisa in rollei superpan 200, 9; ph: Francesco Coppola

Nel secondo caso, quindi,

ad Applicarsi al gioco

della Seduzione possono

essere donne Adulte, mature

e non porrei Limiti d’età, se

non proprio la Più conclamata

vecchiaia.

 

 

Si pensava, un tempo, che le

Donne, dopo una certa età,

e dopo aver fatto le proprie

esperienze amorose, trovino

uno stato di pace dei sensi,

ma la mia esperienza

personale mi porta a ritenere

che non è più così, o almeno,

non c’è una legge prefissata.

C’è solo la domanda che in

Una relazione conta moltissimo:

“Hai fame?”

Per Aspera ad Astra!

Naomi Momsen in Rollei RPX 400, part 1

Ben tornate e ben tornati

in questo primo appuntamento con

i ritratti a pellicola che ho fatto,

in aprile alla stupenda model

Naomi Momsen, in quel dello

showroom orodi di Limbiate.

Naomi in Rollei RPX 400, 1; ph: Francesco Coppola

Purtroppo questo è anche il

modelshoot dove ho avuto

la conferma di alcuni

problemi tecnici che

affliggono la mia Pentax

Spotmatic su cui avevo

messo un’altra pellicola,

confermando così che

precedenti e attuali set

rovinati sono dipesi più a

un deterioramento del

meccanismo di avanzamento

della pellicola che non

altro.

Naomi in Rollei RPX 400, 2; ph: Francesco Coppola

Questi scatti sono quindi

stati realizzati con il “muletto”

che avevo a disposizione: la

Minolta SrT 101 che era stata

di mio padre e che utilizzava

prevalentemente per fotografare

i frutti degli alberi di arancio che

avevo fatto piantare nel suo

giardino da colonnello cincinnato,

la SrT 101 - per fortuna nostra -

funziona ancora egregiamente.

Perciò quanto qui mostro è

frutto anche di quel corpo

macchina e del suo obiettivo kit,

il Minolta Rokkor MC 55mm f 1.7,

nonchè della Rollei RPX 400.

Naomi in Rollei RPX 400, 3; ph: Francesco Coppola

Si era perciò nel bel mezzo

di quel mese di aprile in cui

ero “in missione per la mia

Fotografia”, lavorando come

magazziniere al magazzino

Estee Lauder di Cassina dei

Pecchi.

Faticare di settimana e

sbizzarrire i neuroni creativi

è stato davvero soddisfacente!

Naomi in Rollei RPX 400, 4; ph: Francesco Coppola

Un vero peccato che il contratto

da magazziniere fosse per solo

un mese, avrei volentieri

continuato, così anche da

potermi permettere di prendere

la Pentax 6x7 che attendo da

quando ho cominciato a seguire

i corsi di camera oscura e

fotografia con macchine di medio

e largo formato a bottega a

bottega immagine!

Naomi in Rollei RPX 400, 5; ph: Francesco Coppola

Beh, troverò un altro impiego

e la Fotografia di Medio

Formato sarà a mia disposizione

per farvi stupire ammirando la

Bellezza che coglierò.

Intanto, già questa, non è affatto

male, non trovate? Vi piace la

grana della Rollei RPX 400?

Al prossimo lunedì per una

seconda infornata di ritratti

della favolosa Naomi!

A presto!

Per Aspera ad Astra!

Francesca, ritratti a pellicola, parte 1

Ben tornate e tornati!

Come promessovi la scorsa

settimana, eccomi qui con

la parte iniziale dei ritratti

selezionati e sviluppati dal

rullino di Agfa Photo APX

400 che ho utilizzato durante

il modelshoot con l’ottima

Francesca Tartari realizzato

allo Showroom Orodi di

Limbiate (MB).

Francesca in Agfa Photo APX 400, 1; ph: Francesco Coppola

Ci trovavamo durante tutta

questa fase di ritratti in

analogico, nella soffitta

a tetto spiovente dello

showroom e traevo

vantaggio della luce che

cadeva, come in un pozzo,

da un lucernaio.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 2; ph: Francesco Coppola

Ovviamente in questo caso,

la resa è dovuta, oltre che

dalla pellicola utilizzata,

anche alla Pentax Spotmatic

del 1967 che ho usato, con

ancora su lo Jupiter 9 85mm

f 2 (Preset).

Francesca in Agfa Photo APX 400, 3; ph: Francesco Coppola

La mia paura di rovinare di

nuovo dei rullini, non

riuscendo a metterli bene

in sede è quindi passata,

dato che - come potete

vedere da voi stessi - siamo

di nuovo di fronte a degli

apprezzabili risultati.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 4; ph: Francesco Coppola

Tanto apprezzabili che

la qui sopra riportata

immagine di Francesca

è il nuovo sfondo del

mio schermo.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 5; ph: Francesco Coppola

E voi xosa ne pensate di

questo modo di convertire

in digitale i miei negativi?

Preferite che tenga o

tolga le varie macchie

presenti nel negativo?

Sono proprio curioso di

saperlo, ci andiamo

aggiornando a presto!

Per Aspera ad Astra!

Un errore che può rovinare un intero modelshoot

E come poterlo evitare.

Lorih Caradonna su Agfa Photo APX 400; ph: Francesco Coppola

Realizzare ritratti a pellicola può

donare grandi soddisfazioni, non

solo per via del mood difficilmente

imitabile in digitale, così come per

la qualità d’immagine data dai

formati più grandi, ma anche

 

perché se si scatta con un vecchio

 

strumento ottico la soddisfazione

per un buon risultato viene anche

perchè è più facile commettere

errori barbini come quello che

qui ora mostro.

 

La pellicola, infatti, va inserita bene

 

nelle sue guide del meccanismo

di avanzamento della pellicola,

 

altrimenti può capitare quanto a me

 

è capitato e costato caro: il rullino

 

prende il primo scatto e poi la

il rullino si sgancia dal meccanismo

 

e il tuo sviluppatore ti accoglie con

un simpatico rotolo di pellicola

quasi del tutto vuoto adagiato

alla spalliera di una sedia.

 

Pace per il costo della pellicola,

 

della benzina e caselli

autostradali pagati per

raggiungere l’abitazione della

 

modella, nonché il di lei cachèt.

 

Pace al nascente orgoglio per i

 

primi due modelshoot realizzati

 

con la medesima attrezzatura

 

andato a farsi benedire.

 

Bisogna ingoiare il rospo e tirare

 

avanti.

 

Peccato che, oltretutto, in quello

 

stesso set, con l’ottima model

Lorih Caradonna si sia

manifestato un altro inconveniente

tecnico che tuttora mi tiene bloccato:

è rimato conficcato nel attacco

a vite della mia Spotmatic lo

 

adattatore dello Jupiter 9

 

85mm f 2 preset, obiettivo che

mi era stato venduto su EBay

come nativo M42 (che è il nome

e misura in millimetri dello

attacco dell’obiettivo usato

dalla mia Pentax Spotmatic),

rivelandosi esseree solo un

adattatore fatto /(male) dal

 

venditore.

 

Ora, per evitare di vivere una

esperienza così amara come la

mia, si può controllare, quando

si carica la macchina, che il

rullino scorra e avanzi

regolarmente semplicemente

guardando la rotella del

di riavvolgimento: se questa

 

ultima ruota mentre si aziona

la leva di caricamento dello

 

scatto, allora non ci sono

 

problemi, altrimenti bisogna

 

aprire di nuovo la macchina

 

e ripetere l’operazione - con

 

maggior cura.

 

Per quanto riguarda lo

 

adattatore rimasto conficcato

 

nella mia macchina fotografica,

beh, mi tocca ricavare del tempo

dal mio già scarso, per scendere

 

a Milano in uno dei diversi studi

di riparazione per attrezzatura

fotografica, ma questo non mi è

semplice da realizzare fra il poco

tempo che mi lascia il lavoro e il

necessario recupero del sonno

dal lavoro come magazziniere.

Poi quel tempo è spesso impiegato

per le esigenze della mia anziana

 

madre, che da settembre ha

 

iniziato un tour de force di

 

controlli medici, esami clinici

che esigono tanto del mio

rimanente tempo e focus

mentale.

 

Mentre brigo per riavviare

 

la mia attività di Fotografia

 

in digitale, con la mia fidata

 

K 1, per completare il

 

Portfolio che in passato mi è

stato parzialmente approvato

in Letture Professionali,

dovrò vedere come risolvere

 

questo inghippo per poter

tornare a fare scatti sensuali

a pellicola.

 

Non è quindi la fine della

 

mia attività fotografica e

 

presto vedrete che vi

 

porterò delle nuove

 

Belle da ammirare!

 

Stay Tuned!

Per Aspera ad Astra!

Naomi analogica, parte II

Bentornate e bentornati,

a questa seconda puntata della

condivisione dei miei ritratti a

pellicola realizzati con la stupenda

e brava model Naomi Momsen,

realizzati con una Pentax Spotmatic,

uno Zeiss Jena Tessar 50mm f 2.8

DDR e due rullini di Agfa Photo

APX 400 da 36 pose ciascuno.

Naomi in BN APX, 7; ph: Francesco Coppola; ph: Francesco Coppola

Ritorniamo quindi nello

appartamento della cintura

settentrionale di Milano dove

ho realizzato questi scatti, dove

ho provato per la prima volta

questa nuova pellicola della

rinata Agfa Photo, alternativa

un po’ più economica delle

più famose Ilford HP5+ e

Kodak Trix.

Naomi in BN APX, 8; ph: Francesco Coppola

Oltretutto ho provato a migliorare,

sia la mia tecnica di scansione, che

il mio workflow di sviluppo delle

scansioni, i quali elementi - credo e

spero - hanno dato risultati con

minore rumore, anche se non sono

certo che quello presente sia ora più

o meno accettabile.

Naomi in BN APX, 9; ph: Francesco Coppola

Certo, questi scatti sono anche

migliori in quanto provengono a

una fase più avanzata del modelshoot

e quindi c’è già una maggiore

confidenza fra me e la l’ottima

Naomi, e anche questo credo si

possa notare.

Naomi in BN APX, 10; ph: Francesco Coppola

Trovo che questa pellicola abbia

una buona latenza e quindi

permetta un buon recupero

delle ombre, senza troppi

sacrifici dal lato rumore e

per giornate non esattamente

luminose in cui si scatta in

interni è molto buona.

Naomi in BN APX, 11; ph: Francesco Coppola

Tenete conto che siamo al

secondo modelshoot che

eseguo a pellicola, quindi

si tratta di un esercizio,

pertanto spero di aver fatto

un lavoro almeno decente e

mi farebbe piacere ricevere

i vostri pareri.

Vi convincono questi ritratti

o no?

Alla prossima settimana per

un nuovo appuntamento con

l’avvenenza e la bravura della

Momsen!

Statemi benissimo!

Per Aspera ad Astra!

Naomi analogica, parte I

Benvenute e benvenuti

a questo primo appuntamento con

la condivisione della mia seconda

esperienza di Ritratto Analogico in

Bianco e Nero, realizzato in

provincia di Milano con la modella

Naomi Momsen.

Naomi in BN APX, 1; ph: Francesco Coppola

Anche in questo caso, si

tratta più che altro di scatti

di esercitazione, per vedere

se riesco a gestire un workflow

che vada dalla fase di scatto a

quella di scansione e poi di

sviluppo delle sopra citate

scansioni in modo degno ed

efficace.

Naomi in BN APX, 2; ph: Francesco Coppola

By the way, lo stock di pellicola

qui utilizzato è, stavolta, lo Agfa

Photo APX 400 BN, una nuova

emulsione per un marchio

storico resuscitato negli

ultimi anni, notizia di certo

assai incoraggiante per

tutta la crescente comunità

di fotografi a pellicola.

Naomi in BN APX, 3; ph: Francesco Coppola

Oltretutto questa pellicola da

Agfa Photo è un’offerta più

economica del classico stock

Illford HP5+ e non parliamo

dell’ancora più cara Kodak

Trix 400, che è sicuramente

un’altra buona notizia.

Naomi in BN APX, 4; ph: Francesco Coppola

Questa volta mi sembra,

personalmente parlando,

di avere fatto un migliore

lavoro rispetto al precedente,

con risultati abbastanza più

incoraggianti.

Naomi in BN APX, 5; ph: Francesco Coppola

Certo, credo che potrete

notare anche voi la non

poca quantità di rumore

presente in queste immagini,

ma si tratta di rumore

analogico e al mio occhio

aggiunge fascino agli

scatti, invece di toglierlo.

Naomi in BN APX, 6; ph: Francesco Coppola

Ovviamente il giudizio sulla

qualità di questi ritratti sta a

voi. Cosa ne pensate? Cosa

ve ne pare?

Questo è questo è quanto per

ora, ci vediamo alla prossima

settimana per un nuovo

appuntamento con questo

modelshoot.

Statemi ottimamente e,

a presto!

Per Aspera ad Astra!

PRIMI SCATTI A PELLICOLA CON JESSICA BIANCO, PARTE 4

Ben tornate e tornati su

questa pagina web per l’ultima

condivisione dei ritratti analogici

ottenuti durante il mio primo

(di 3) modelshoot di esercitazione

realizzato al CityLife di Milano con

la model Jessica Bianco.

Primi esperimenti analogici con Jessica 16; ph: Francesco Coppola

Ed eccoci alle ultime 4

condivisioni che chiudono questa

prima esercitazione di Ritrattistica

analogica. Un esperimento che mi

ha dato alcune indicazioni .

Primi esperimenti analogici con Jessica 17; ph: Francesco Coppola

La prima è che devo temere

un po’ meno di non riuscire a

mettere a fuoco o a ottenere

esposizioni corrette.

Primi esperimenti analogici con Jessica 18; ph: Francesco Coppola

La seconda è che meno mi

preoccupo di provare esposizioni

diverse (basate su diversi

congegni che misurano la Luce)

più mi posso concentrare sul

creare un ritratto con una

composizione e una

interazione con la modella

degna per un vero e buono

Ritratto.

Primi esperimenti analogici con Jessica 19; ph: Francesco Coppola

La terza ed ultima è che

in fase di scansione delle

immagini devo fare di

meglio e riempire di più

il frame con il negativo da

trasferire in digitale.

Questo perché anche la

scansione digitale di un

negativo mantiene alcune

caratteristiche della

pellicola, e richiede anche

una particolare post

produzione.

Ora, chiudendo qui, in

questa settimana mi

occuperò della scansione

del secondo modelshoot

a pellicola, quello fatto in

collaborazione con la

model Naomi Momsen.

Mentre lunedì prossimo

sarà tempo di highilights

del presente modelshoot.

A presto quindi!

Per Aspera ad Astra!

Primi scatti a pellicola con Jessica Bianco, parte 2

Ben tornate e tornati

in queste pagine web con la

condivisione di altri sei ritratti

analogici realizzati il 10 settembre

scorso con la model Jessica

Bianco in quel del CityLife di

Milano.

Primi esperimenti analogici con Jessica 5; ph: Francesco Coppola

Questa settimana tutti gli

scatti sono stati fatti lungo

questa scala (e vedrete anche

la prossima volta quali

altri spunti ci ha offerto

questa struttura), ciò dovuto

al fatto, soprattutto, che il

sole faceva capolino da

una parziale apertura fra

le nubi alla sinistra di dove

ci trovavamo noi.

Primi esperimenti analogici con Jessica 6; ph: Francesco Coppola

Si continuava quindi a

misurare la Luce che

accarezzava Jessica, sia con

l’applicazione da smartphone

che avevo scaricato giorni

prima, oltre che con lo

esposimetro della mia K1,

per poi mi segnare su un

taccuino tempi e apertura

del diaframma impiegati,

di modo da potermeli

ricordare e studiare ex

post gli effetti di quei

parametri sulle foto fatte

e sviluppate.

Primi esperimenti analogici con Jessica 7; ph: Francesco Coppola

Certamente, data la scarsa

luminosità presente in area e

nonostante l’ISO della pellicola

fosse a 400, ero costretto a

scattare a tutta apertura, per

ottenere dei tempi di scatto

decenti, ciò influisce sul look

complessivo piuttosto soft di

questi ritratti.

Primi esperimenti analogici con Jessica 8; ph: Francesco Coppola

E chiudere il diaframma

avrebbe sicuramente giovato

di più in questo trittico di

esperimento estemporaneo

che mi è venuto di praticare

all’impronta.

Primi esperimenti analogici con Jessica 9; ph: Francesco Coppola

Comunque sia, nonostante il

carattere di esercizio di questo

set, posso sicuramente considerarmi

soddisfatto dei tanti scatti lavorabili

che ho ottenuto e ciò nonostante

il secondo rullino abbia avuto dei

problemi meccanici per i quali esso

non si è staccato correttamente dal

meccanismo di avanzamento della

Spotmatic, così che - aprendo

poi a casa la macchina per

toglierlo e metterlo nel suo

scatolo -, ho quindi scoperto

che la pellicola era rimasta fuori

ed esposta alla luce dentro la

macchina.

Primi esperimenti analogici con Jessica 10; ph: Francesco Coppola

Un incidente che, nonostante la

mia prontezza di spirito che mi

ha fatto subito chiudere di nuovo

il corpo macchina, e ciò mi ha

fatto bruciare alcuni scatti, ma

non l’intero rullino.

Difatti questo non è certo

l’ultimo di quelli che ho da

mostrarvi da questo modelshoot

d’esercizio.

Aspettatevi di vedere nuovi

ritratti condivisi qui lunedì prossimo!

A presto!


Per Aspera ad Astra!

Primi scatti a pellicola con Jessica Bianco

Ben ritrovate e ritrovati!

Eccomi qui, finalmente, a mostrarvi i primi

quattro ritratti della model Jessica Bianco

realizzati in settembre al City Life di

Milano.

Primi esperimenti analogici con Jessica; ph: Francesco Coppola

Quindi, eccovi quattro primissime

prove di scansione e sviluppo in

digitale di questi negativi. Di certo

non sono i migliori che avrei potuto

ricavare, ma considerate che quando

si scatta a pellicola per ottenere un

buon ritratto contano non solo la

bravura nel scattare e nello sviluppare

chimicamente le pellicole, ma contano

anche scansione e stampa, passaggi

entrambi che possono cambiare l’esito

di uno scatto.

Primi esperimenti analogici con Jessica 2; ph: Francesco Coppola

Queste foto contengono, come potete

vedere, molta grana, cosa che riconosco

essere un po’ strana, essendo la

pellicola usata la Ilford HP5+, che è un

tipo di rullino a grana abbastanza fine,

di meno di quella presente qui con tutta

probabilità.

Primi esperimenti analogici con Jessica 3; ph: Francesco Coppola

Penso che ciò dipenda da come ho

scansionato i negativi, probabilmente

dalla distanza del rullino dall’obiettivo,

avrei dovuto avvicinarlo di più,

riempiendo il più possibile il frame con

il frame.

Primi esperimenti analogici con Jessica 4; ph: Francesco Coppola

Poi, certo, dipende anche dai passaggi

in Photoshop che ho applicato in questi

scatti, per esempio: i primi tre che ho

presentato qui sono stati trattati in un

modo, mentre l’ultimo è stato fatto in

un altro, più leggero - volendo.

Sono contento, comunque, che grossi

problemi di messa a fuoco e di

esposizione non si sono verificati. E

questo è un buon viatico per le

prossime elaborazioni.

Ci si vede quindi alla prossima

settimana per nuove condivisioni!

A presto!

Per Aspera ad Astra!