Con il model shooting che presento oggi ho voluto portare avanti il non breve editorial autobiografico iniziato con Il Grande Sogno Bianco, infranto e per la cui realizzazione devo ringraziare tanto il contributo della modella Denise Stella.
Convalescenza è uno stato psicofisico di debilitazione post afflizione che reputo essere adatto alla situazione emotiva-affettiva mia e di tutti quelle persone che si sono visti togliere la terra sotto i piedi dopo la fine di un lungo rapporto durato tanti anni.
La voglia di guardare oltre a un passato oramai lasciato alle spalle c’è, ed è tanta. Lo so: solo chi si arrende è perduto. Solo chi non ci crede più è irrimediabilmente vecchio, scartato, inutile.
Già, perché il fiele lasciato dal trauma dell’abbandono (almeno nella formula particolare regalatami graziosamente dalla mia ex), mi ha fatto proprio sentire così: un giocattolo buttato via perché vecchio e non più funzionante.
Allora sopravviene il naturale timore che una simile ferita venga di nuovo inferta.
La battaglia fra attesa, desiderosa, del nuovo e anticipazione del dolore, ha inizio. Si passano ore a guardare fuori dalla finestra fantasticando, e quando si suscita un sorriso in un’altra persona ci si ritrae come colpiti da una frustata improvvisa.
Uno stato dell’essere tormentato, una pena auto-inflitta che non meritiamo e a cui soccombiamo continuamente.
Con ardore
E abbandono della lotta a un altro giorno. Migliore, si spera.
Eppure
Basterà?
Infatti, il discorso ancora non è chiuso. La Guarigione non è compiuta.
C’è ancora qualcosa da comprendere. Qualcosa d’altro da accettare, e il quadro generale contro cui combattere.
Intanto la lotta è ora esposta alla Luce. La sua presa su di me, ora, avrà via via meno presa.
Questa è catarsi ed è solo uno delle tante pietre d’inciampo della lunga strada che va Per Aspera Ad Astra, e comunque
Ad Majora!