Progetto I - nuova workstation, pt. 2

Premessa

Una comoda mattinata miciosa; ph: Francesco Coppola

Una comoda mattinata miciosa; ph: Francesco Coppola

Benvenute e benvenuti in questo nuovo appuntamento col mio

progetto riguardante la costruzione necessitata della mia nuova

workstation fotografica. Questa volta parliamo da un discorso

generale, che va affrontato prima dell’acquisto di qualsiasi pezzo

hardware, ciò per evitare possibili problemi di incompatibilità che

posso sorgere nella computer building fai da te.



Selezionare gli elementi di un nuovo computer, da dove

cominciare

Nathan Anderson @nathananderson at unsplash.com

Nathan Anderson @nathananderson at unsplash.com

Quando si pensa a selezionare da sé i componenti di un nuovo

computer per avere la migliore configurazione adatta ai propri bisogni

creativi e al miglior rapporto qualità/costo possibile, bisogna cominciare

da una scelta di campo basilare: decidere se il nuovo pc avrà un processore

di marca Intel o AMD.



Non sto considerando qui un grande player del settore che è Apple, ma la

Apple solo di recente ha iniziato a produrre i propri processori, ma non li

vende a parte e quei sistemi in cui sono presenti sono ben poco configurabili

o aggiornabili. La qual cosa, se ci pensate bene, è così bene caratterizzante

della policy di questo marchio: alta qualità dei prodotti, ottima assistenza post

vendita, ma scarsa apertura del proprio Sistema Operativo e possibilità di

aggiornamento dei propri computer raramente esistente. L’unico prodotto

con possibilità di configurazione e aggiornamento nel tempo di Apple è quella

gran grattugia cromata che è il Mac Book Pro, la cui configurazione di partenza

però ha come prezzo di partenza una cifra così stellare da risultare fuori ogni

mia scala, possibile o anche immaginabile, dei miei radar di povero acquirente.

Restiamo con i piedi per terra, perciò e focalizziamoci su quali opzioni restano

a disposizione di noi poveri comuni mortali, vediamo cosa scegliere come

processore e perché è così importante per il resto della configurazione di un

computer.



Dal marchio del processore, infatti, promanano scelte e opportunità specifiche.

Al processore devono essere compatibili elementi come scheda madre, memoria

RAM. Inoltre, scegliere un marchio come AMD rispetto al concorrente da accesso

alla quarta generazione di connessioni PCIE e M.2, capaci queste di velocità di

scambio dati dal doppio in su, rispetto alla generazione terza e quindi garanzia

di compatibilità per futuri rinnovi della configurazione.



Un altro vantaggio di una scelta che verte sui processori di casa AMD è la

retrocompatibilità fra schede madre e processori. Per risparmiare, per

esempio, potrei montare su una scheda madre AMD nuova un processore

di generazione passata, che funzionerebbe appieno e solo in seguito

(cominciando a guadagnare con la Fotografia, magari, o ereditando), potrei

cambiare il processore con uno della generazione più recente e potente. A

naso, infatti, ora come ora sono orientato per scegliere il Ryzen (AMD) 3900x,

col quale dovrei poter lavorare perfettamente per tutto quello che mi serve

per qualche anno, e solo dopo qualche tempo mi procurerei il Ryzen 5800X o

addirittura il 5900X (quando l’attuale crisi dei prezzi del tutto impazziti, magari,

sarà superata…) Intel, invece, è solitamente quel marchio che costringe a

cambiare scheda madre al massimo ogni due generazioni di processori,

per non parlare del fatto che solo con le nuove schede madri, dedicate ai

processori di undicesima generazione Intel, si parla di utilizzare tecnologie

di quarta generazione per le linee PCIE e M.2.



Va detto, però, che quest’anno si aspettano – finalmente – novità interessanti

da Intel, la quale potrebbe tornare a offrire in una nuova generazione di loro

processori, qualche novità tecnica e non il solito aggiornamento e

ottimizzazione del precedentemente visto.



Il tipo di processore, poi, influisce anche sulla scelta della

memoria RAM.

Jorge Ramirez @jorgedevs on unsplash.com

Jorge Ramirez @jorgedevs on unsplash.com

Scegliere AMD o Intel, infatti, ha a che fare anche con la quantità di banchi

RAM e della loro velocità. Sintetizzando l’argomento, si può affermare che

i sistemi Intel sono meno schizzinosi riguardo alla RAM, probabilmente quindi

in questo campo si potrebbe risparmiare. Un processore Intel, infatti, non

patirebbe troppo se accoppiato a un singolo banco RAM e neanche

necessiterebbe di una velocità di clock della RAM tanto alta. Intorno ai 3000 Mhz

potrebbe bastare, mentre per i sistemi AMD è necessario lavorare in coppie di

banchi RAM e questi devono avere una velocità di almeno 3200 Mhz, ma meglio

ancora se questi stanno sui 3600 Mhz. In più, un processore AMD Ryzen predilige

RAM con elementi interni di qualità.



Da processore a scheda madre fino ai dischi vari

Jonas Svidras @jonassvidras at unsplash.com

Jonas Svidras @jonassvidras at unsplash.com



Per quanto riguarda i dischi quali SSD e Hard Disk, come sopra detto, scegliere

AMD permette di sfruttare le connessioni per schede di rete e di SSD di tipo

NMVE M.2 di quarta generazione, assai più veloci della precedente generazione.

Difatti la mia scelta, già fatta e in mio possesso, è caduta su un Samsung 980 Pro,

come mio disco di lavoro (o scratch disk). Capace, come è, di velocità di scambio

dati sino a 7000 mb/s in lettura e di 5000 mb/s in scrittura. Questo dovrebbe di far

lavorare le mie applicazioni Adobe, con tutti i loro filtri, strumenti basati su IA e

plug-in possibili e immaginabili, fluidamente.



Il resto della configurazione

Joseph Greve @lime517 at unsplash.com

Joseph Greve @lime517 at unsplash.com

Per il resto non ci sono grandi differenze fra un sistema o un altro, AMD o Intel che

sia. Si possono scegliere liberamente e a seconda della disponibilità degli store,

tutte le schede grafiche, alimentatori, dissipatori e cabinet che si vuole, tenendo

però conto di alcuni fattori. Uno dei quali è che l’alimentatore deve essere di

adeguata potenza per supportare i sistemi interni, in primis la scheda grafica e le

generazioni più recenti di queste sono più energivore. Personalmente mi orienterò

per un 750 Wat, grosso modo e con certificazione Bronze (se non Gold) 80+. Come

secondo punto, sia le schede grafiche che i dissipatori (se ad aria soprattutto)

influiscono sul tipo di cabinet che si può scegliere: deve esserci spazio sufficiente

per farci entrare tutto, ovviamente e anche per una futura gestione dei componenti

interni.


Conclusioni

Ribadisco, però, che se chi mi legge può spendere in una sola volta, oppure

accede a rate, ci sono sia laptop che computer fissi pre assemblati da acquistare

che possono coprire ogni esigenza.





Il mio caso è, come già detto precedentemente, diverso e non a caso sono

legato al motto:

Per Aspera ad Astra

Ci rivedremo allora per la prossima puntata di questo racconto della

realizzazione della mia nuova workstation fotografica.

E con questo vi saluto e vi rimando alla prossima puntata di questa mia

progettuale avventura!





A presto!