La situazione per chi è costretto a cercare proprio in questi mesi di farsi un computer nuovo è ancora grave. Probabilmente peggiore di quanto non fosse a gennaio. Difatti ai ritardi della produzione dovuti all’eccesso di domanda rispetto alle capacità produttive normali, si sono aggiunti prima i miners di criptovaluta, i quali non solo si sono accaparrati grandi quantità di schede grafiche, di ogni marchio, ma hanno cominciato a farsi rastrelliere da mining anche con i nuovi laptop forniti delle più recenti schede grafiche in versione mobile.
Se si guarda Amazon Italia nei giorni e nei momenti sbagliati (la domenica sera, per esempio), non solo si trovano solo Nvidia RTX 3070 o 3080 a prezzi ben superiori i mille euro, ma oramai a prezzi gonfiati sino alle stelle ci sono anche le schede delle passate generazioni sempre prodotte sia da Nvidia che da AMD. Ho visto una Radeon 5700 xt passare dai circa 500 euro in cui era ai circa1600! Si vedono comparire di nuovo vecchi catorci di schede come la gtx 1050ti o addirittura la gtx 710!
Una situazione snervante che però può essere fronteggiata con un minimo di criterio.
In primis, sia processore che scheda grafica non è detto che debbano essere di ultima generazione. Anche un Ryzen serie 3000 va molto meglio del mio vecchio I7 di quarta generazione. Sicuramente anche una RTX serie 2000 o magari anche una gtx 1080 va meglio della mia spompatissima 960 da 2 gb. Il vantaggio di un computer da assemblare oggi è che a mesi di distanza posso sempre sostituire diversi suoi elementi con i più nuovi.
Da segnalare, poi, un dato di ragionevole speranza per il vicino futuro. Le criptovalute prima o poi smetteranno di salire e salire di valore. Come sempre è accaduto, l’attività del miner di criptovalute non sarà più redditizia, e allora vedremo EBay inondata di RTX 3080 e 3090 a prezzi stracciati.
Poi, si possono trovare, anche su Amazon Italia delle occasioni per schede grafiche di generazione passata a prezzi più ragionevoli e alcune di queste presentano anche l’indicazione di finanziabilità.
Infine, a quanto pare i processori Ryzen serie 5000 stanno tornando alla normalità dei prezzi proposti da AMD. Oramai il 5600x ha prezzi normali, assai vicino alle sue valutazioni più consone è anche il 5800x. Detto questo, certo, il 5900x naviga ancora a circa 300 euro sopra il prezzo di fabbrica e il 5950x non sono riuscito neanche a trovarlo.
A un certo punto, però, il 5800x, processore da otto core e sedici thread, dovrebbe andarmi più che bene e sarebbe una soluzione superiore, in prestazioni, alle offerte Intel, delle quali solo le costosissime serie xeon hanno prestazioni migliori (certo, il 5900x straccia anche gli Intel serie ze, ma direi che potrei accontentarmi).
Conclusioni