Progetto I - nuova workstation, pt. 4b

Bentornate e bentornati in questa seconda parte dei miei acquisti di marzo

per il progetto di realizzazione della mia nuova workstation da fotoritocco.

Sperando di riuscire a chiudere la lista dei componenti pc che mi restavano

entro marzo, mi ero impegnato ad acquistare gli elementi più costosi e difficili

da trovare: la scheda grafico e il processore. Risolto il primo compito, come

descritto nella puntata precedente. Ora tocca raccontare, più concisamente

che posso, tutto quello che ho dovuto affrontare per entrare in possesso del

processore.

 

Micione assiso e in attesa; ph: Francesco Coppola

Micione assiso e in attesa; ph: Francesco Coppola

Non si sarebbe certo detto, a guardare il listino prezzi dei processori AMD

che i modelli a 6 e 8 core dell’ultima serie, tornati da qualche tempo al

prezzo indicato dal produttore, sarebbe stato difficile ottenere l’arrivo a

casa della cpu iniziale della mia nuova workstation. Non difficile come

la benedetta scheda grafica, almeno. Così pensavo, ma mi sbagliavo.

 

Prima di farvi il resoconto di questo avventuroso acquisto in piena epoca

pandemica, lasciatemi parlare dell’oggetto che ho ora qui accanto a me.


Il Ryzen 5600x è un processore da sei core e dodici thread, un guadagno

relativo 8in termini di numero di core) rispetto al vecchio Intel I7 4790k che mi

ha servito sino a ora, ma più sostanzioso di quanto i numeri delle specifiche

potrebbero suggerire dal punto di vista delle prestazioni.

 

Inutile stare a citare cose come, le velocità di frequenza, minima e massima.

Grazie alla rinnovata architettura Zen 3 e alla litografia produttiva a 7nm, infatti,

le Informazioni per Clock (IPC) a parità di MHz di cui sono dotati tutti i Ryzen

serie 5000 sono da leadership nel mercato. Il tutto, oltretutto, con minore

consumo energetico e riscaldamento rispetto a Intel.

Il 5600x è, nello specifico, un campione assoluto di efficienza energetica, sia

in stock che in eventuale over clock.

 

Rispetto alla generazione precedente della concorrenza (la 10th), questa

cpu brilla per prestazioni, sia in game che nelle applicazioni professionali.

I nuovi Intel 11th gen. (lanciati sul mercato la settimana scorsa) hanno

modificato parzialmente questo posizionamento, almeno per quel che

riguarda i modelli di fascia entry level, avvicinandosi nelle prestazioni del

5600x, ma senza superarlo e, comunque, dato l’apparente flop degli Intel

11 gen di medio e alto costo, resta sempre valida la prospettiva che mi sono

dato – a disponibilità e prezzi normalizzati – di prendere fra qualche mese un

Ryzen 5800x o, magari, il 5900x. (12 core e 24 thread)

Il prezzo del 5800x, da noi, seppur variabile di giorno in giorno (segno che

ancora le scorte non sono del tutto sufficienti per mantenere il prezzo al

livello stabilito dalla fabbrica), si può trovare a quei circa 450 euro, il quale è

il suo prezzo di fabbrica. Avendo pagato già la scheda grafica per oltre 300

euro, mi sarei però trovato in difficoltà col mio conto corrente. Conoscendo

l’esistenza di un paio di ausili al pagamento su Amazon, contavo di sfruttarle

per prendere subito un processore di fascia più alta.

Conti fatti senza conoscere l’effettivo funzionamento di tali ausili. I quali

descriverò più sotto.

La ricerca infruttuosa di una soluzione per il pagamento a rate

Ryzen 5 5600x, in mio possesso; ph: Francesco Coppola

Ryzen 5 5600x, in mio possesso; ph: Francesco Coppola

Per amore di concisione questa parte sarà solo un riassunto didascalico

della mia frustrante esperienza durata oltre una settimana di tentativi

diversi e sui vari portali di cui più avanti parlerò.

Cinque rate su Amazon.it: Se si ha l’abbonamento a Prime da almeno un anno, si

è cittadini italiani, non si hanno problemi di pagamento passati con Amazon,

su alcuni articoli che presentano nella loro pagina l’apposito avviso, è possibile

suddividere il costo di un prodotto in cinque rate senza costi aggiuntivi (non si tratta

di un finanziamento). In questo modo ho preso i 16gb di RAM, per esempio, che

il mese scorso stavo ancora pagando e quindi questa soluzione non era a mia

disposizione.

CrediLine di Cofidis: l’altra possibilità di rateizzazione presente sull’Amazon

italiano è questa. Assomiglia più al classico finanziamento, con la possibilità

di pagare a rate i prodotti indicanti tale possibilità con CreditLine, sino a 24 rate

fra i 100 e i 1500 euro di costo di un singolo o gruppo di prodotti. Non richiede

l’esibizione di una busta paga, bensì di alcuni documenti, fra cui la Carta

Regionale dei Servizi, la Patente o in alternativa il Passaporto e l’Iban, per lo

scalo direttamente in conto delle rate.

In questo caso vi sono dei costi da pagare: il TAEG al 12,84%, più una

commissione. La patente che richiedono loro, inoltre, è specificamente quella

in formato tessera.

Là dove ho sbattuto il muso ripetutamente è il fatto che Cofidis non accetta le

vecchie patenti in formato cartaceo. Figuriamoci se ho un passaporto in corso

di validità.

E-price: Qui è presente il Tasso Zero di Findomestic, una soluzione per

suddividere un pagamento entro 20 rate a TAEN e TAEG azzerati, con attivazione

pratica del tutto on line.

Per quanto non venga citato sul sito in questione, Findomestic richiede per forza

di cose l’esibizione di una busta paga. Cosa scoperta, a un certo punto, subito e

cuore messo in pace senza alcuno stress.

3 o 4 rate con ONey: Usando la propria carta di credito e solo quella. La

rateizzazione non comporta costi aggiuntivi.

Assicuratevi che la vostra carta di credito sia attiva e abilitata ai pagamenti on

line, che abbiate il suo PIN, o vi ritroverete come il sottoscritto a fare tentativi

a vuoto ripetuti senza capirci nulla. Magari, se avete l’homebanking controllate

dal pc lo stato di attivazione della vostra carta, perché a giudicare da quel che

mostrava la mia app sul cellulare, non c’era modo di comprendere cosa non

andasse, né chiamare il numero verde della carta di credito è servito a nulla.

Ollostore: Anche qui c’è il Tasso Zero di Findomestic, ma solo per ordini sopra i

1000 euro. Da segnare che su questo store si trovano forse i prezzi migliori del

panorama italiano (e non solo), solo che non è possibile ordinare il pezzo sul

momento, solo ordinarlo entro una certa data. Il negozio in seguito si impegnerà

a recapitarvelo il prima possibile. Cosa ciò può significare, lo spiegherò nella

sezione successiva.

HWonline: Offre anche lui due possibilità di rateizzazione, la prima è Rate in rete

della Consel, la quale prevede una suddivisione di un acquisto fra le 6 e le 48 rate,

con un costo da suddividere minimo di 500 euro e un massimo di 7999.

Manco a dirlo, a parte un gran numero di documenti, bisogna mostrare copia di

una busta paga. Sapevo già quindi non andava bene per me e la evitai.

Pagodil: Si tratta del secondo metodo di pagamento agevolato presente su

HWonline, in collaborazione con Cofidis. Prevede 6 rate senza interessi e con

primo pagamento a 30 giorni.

Considerando chi è l’ente finanziante di questo sistema, la mia

vecchia patente cartacea non è piaciuta.

SferaUfficio: L’unica possibilità di agevolare l’acquisto su questo store on

line è rappresentato dal finanziamento vecchio stile Findomestic. Non ho

quindi neanche pensato di usarlo.

Quindi, a un certo punto mi sono dovuto arrendere all’idea che non potevo

alleggerire il peso dell’acquisto e che avrei dovuto comperare il processore

pagandolo sull’unghia. Solo che a quel punto i 450 euro del 5800x mi venivano

troppi (per motivi sopra già esplicati). Ho dovuto scegliere quindi il 5600x, più

economico, e accettare l’aiuto che mi aveva già offerto da qualche giorno il mio

carissimo amico di lunga data, Giuseppe.

E fu così che, andando su Sferaufficio punto com ho ordinato il mio AMD Ryzen

5 5600x. Tutto a posto e avventure finite, quindi?

Non proprio.

Si fa presto a dire “ordine effettuato”

Come già scritto, i prezzi dei processori Ryzen, almeno per i modelli a 6 e 8

core, si sono normalizzati da qualche settimana, questo mi ha portato a

ritenere che le quantità di questi modelli fossero aumentate, tanto da non

comportare problemi e difatti non me ne aspettavo.

Siamo in pandemia, però, e questo implica che tutto il mondo sta cercando

componenti per pc (fra le altre cose) e i processori AMD serie 5000 sono i più

ricercati, di qui ne deriva il fatto che le spedizioni si possono, beh, perdere…

Il primo magazzino fornitore dello store in cui ho fatto l’ordine del mio 5600x,

infatti, dopo circa dieci giorni dall’ordine, non è stato più disponibile. Ho

ricevuto quindi una telefonata dal signor Sfera Ufficio, il quale mi proponeva o

di fare un secondo tentativo (con un altro loro fornitore) oppure potevo

richiedere il rimborso della soma impegnata. Con il tono di voce più triste che

mi sono sentito fare, scelsi di fare un secondo tentativo.

Per fortuna, le sorprese a questo punto – per me – sono finite e il preziosissimo

processore è finalmente nelle mie mani. Fu, però, una lunga, lunga, avventura.

Da qui in poi

A questo punto del mio lungo progetto, la gran parte dei pezzi del mio nuovo pc

– almeno nella sua versione iniziale – sono in mio possesso. Mi mancano solo il

case (ciò entro cui vengono messi i vari pezzi del pc, per chi non lo sapesse) ed

eventuali ventole aggiuntive – anche per il mio dissipatore del processore – e la

pasta termica da piazzare fra processore e dissipatore.

Essendo il case un elemento ingombrante e di difficile piazzamento a

medio/lungo termine in casa, prima di ordinarlo sto cominciando a

cercare qualcuno che possa fare tutta l’operazione di assemblaggio,

installazione di Windows 10 e primo aggiornamento dei vari

driver (chipset, scheda madre, scheda video, almeno), pagando

ovviamente.

Una volta ottenuto un accordo e un appuntamento, farò l’ordine di quanto mi

manca.

I provvedimenti locali contro il covid, certo, sono un ostacolo al

compimento di questo ultimo passo. Non dovrei uscire dal mio comune, che

è piccolo e non è facile trovarvi qualche tecnico adatto al mio bisogno entro i

suoi confini.

Che gusto ci sarebbe, però, a finire un processo lungo diversi

mesi, se anche l’ultimo passaggio non risulta problematico?

Aspettatevi quindi ancora altre puntate di questo diario realizzativo di

questo progetto, e

Come sempre

Per Aspera ad Astra!