A che punto siamo

Premessa

 

Per chi, comprensibilmente,

 

potrebbe sentirsi un attimo

 

confuso dalla mia produzione

 

fotografica che vado

 

mostrando da questo blog da

 

qualche tempo, fra progetti

 

per il completamento del mio

 

Portfolio, pratica di Ritrattistica

 

a pellicola, model shootout e

 

workshop.

Me medesimo un cincinin ante i 50; ph: Francesco Coppola

Qualcuno potrebbe chiedersi:

 

ma non hai fretta di finire il

 

Portfolio, concentrarti solo su

 

quello per cominciare il prima

 

possibile a vedere se riesci a

 

collaborare con almeno

 

una agenzia di moda

 

milanese?

 

 

Non dovrei, in vista del

 

completamento del Portfolio,

 

mostrare qualche scatto nuovo

 

da inserire, aggiornando le

 

pagine su questo sito

 

dedicate ai ritratti che del

 

Portfolio fanno parte,

 

occupandosi così di avere

 

un sito più vitale e

 

aggiornato (che sarebbe

 

l’ideale per la gestione di

 

un qualsiasi sito)?

 

 

Ora, per quanto chi ha

 

simili dubbi e si confonda a

 

seguire quanto sto facendo,

 

ha tutta la mia comprensione,

 

ma permettetemi di

 

chiarirvi il contesto in cui

 

mi trovo a operare e,

 

sono abbastanza

 

fiducioso che potrete

 

meglio apprezzare quanto

 

sto facendo.

 

 

Punto 1

Do not disturb the sleepy cat; ph: Francesco Coppola

Partiamo dall’inizio, cioè

 

dai giudizi che ho ottenuto

 

con la mia prima bozza di

 

Portfolio, quella dalla

 

qualche ho ricavato i 15

 

ritratti che ho su questo

 

sito: con maggiore

 

attenzione ad alcune

 

tecnicalità espositive e

 

compositive, mi è stato

 

suggerito di lavorare con

 

modelle di agenzia, e

 

fare progetti più narrativi.

 

Da questo punto di vista,

 

partecipare a workshop e

 

altri eventi collettivi, mi

 

permette di conoscere

 

persone diverse, fra le quali

 

questi un paio di modelle di

 

agenzia le ho conosciute e le




vedrete, un giorno o l’altro, su

 

questo sito. Quindi, concedermi

 

ai workshop è servito proprio

 

a una delle richieste dei miei

 

Lettori professionali del

 

Portfolio.

 

 

Punto 2

Beats workin; ph: Francesco Coppola

 Ma perché fare esercitazioni con

 

il Ritratto a Pellicola e perché tutti

 

questi esperimenti?

 

A questo posso rispondere che,

 

come immagino, qualsiasi nuovo

 

fotografo che dopo anni di studi

 

e di pratica comincia a

 

guardare diversamente cose come:

 

Luce, Composizione, uso di

 

prop, fonti di ispirazione, etc.

 

e tutto questo porta, o almeno

 

per me così è stato, a sperimentare,

 

a cercare nuove tecniche, nuovi

 

look, una mia voce autoriale.

 

Perché? Perché in questi tempi di

 

IA e di democratizzazione spinta

 

dell’atto di fare istantanee, al

 

ritrattista di moda si chiede di

 

essere, più che mai, non solo e

 

non tanto tecnicamente corretto,

 

ma anche originale.

 

 

Se un famoso marchio di jeans

 

Ha dichiarato che le sue

 

campagne promozionali le farà

 

fare principalmente da IA, beh

 

quello è un marchio di street

 

wear, resta l’Alta Moda, e con

 

quelli immaginifici e ricchi di

 

risorse bisogna esserlo.

 

 

Da questo punto di vista, ancora,

 

per me, tutto è uno stile e tutto

 

può essere utile per raccontare una

 

storia e provare a evocare dei

 

sentimenti.

 

 

Punto 3:

You’ve got my attention humy; ph: Francesco Coppola

Ultimo argomento che, presumo,

 

potrebbe spiazzare qualcuno: perché

 

esercitarsi anche con la Nude Art?

 

Non è altra cosa, e quindi una

 

distrazione dal Fashion?

 

La risposta più veloce che posso

 

dare qui è un bel no: vi sono

 

diversi autori operanti nella

 

Fotografia di Moda che

 

applicano l’Art Nude e, fra i

 

vari brand non ci sono solo

 

quelli di vestiti, ma un elegante

 

e originale nudo può essere

 

richieste - potenzialmente -

 

anche da marchi di profumi,

 

gioielleria, accessori, etc.

 

 

Torno a ribadire: quanti più

 

look uno sa realizzare, tanto

 

meglio sarà per la sua futura

 

carriera.

 

Inoltre, e qui davvero chiudiamo,

 

abbiate pazienza ancora per lo

 

ultimo concetto: considerate

 

quanto è comunque difficile

 

riuscire a entrare nella Fotografia

 

di Moda: anche se dovessi

 

superare l’iniziale vaglio del

 

mio Portfolio e cominciare così

 

una collaborazione con una

 

agenzia, non sono previsti

 

guadagni all’inizio. Anche se,

 

certo, almeno si smette di

 

pagare personalmente per

 

locations, cachet di modelle

 

e di eventuali altre

 

collaborazioni.



Solo col tempo, e mostrando

 

una costante capacità di saper

 

fare i lavori richiesti, e nel mentre

 

si conoscono vari operatori

 

del settore, può avvenire

 

qualche sostituzione per un

 

editorial sponsorizzato o

 

campagna il cui fotografo che

 

doveva fare quel lavoro, si

 

trova impossibilitato a fare quel

 

lavoro. E le carriere in quel

 

settore cominciano con le

 

sostituzioni.

 

 

Detto questo, e alle soglie

 

dei miei 50 anni, non vedo

 

di fronte a me una possibilità

 

di guadagnare. Attualmente

 

sopravvivo solo perché c’è

 

ancora la mia ottantottenne

 

madre, ma quanto ancora

 

potrà durare?

 

 

Quindi, per me fare pratica

 

e sperimentazione nello

 

Art Nude è anche un modo

 

per fare un tentativo - previa

 

apertura di Partita IVA - di

 

vendere foto attraverso

 

questo sito e, forse, anche

 

su Etsy.

 

 

Sto anche valutando, con

 

molta calma, di poter fare

 

qualcosa col mio canale

 

YouTube: dei vlog con

 

argomenti di Fotografia

 

creativa di Bellezza e

 

BTS o per dirla alla

 

italiana, video di Dietro

 

le quinte da futuri

 

modelshoot che

 

organizzerò.

 

 

Anche partecipazioni a

 

riviste specializzate nel

 

Beauty, Glamour e

 

Nude Art, credo che in

 

prospettiva potrò farlo.

 

 

Conclusioni:

U talk, I zzzzz; ph: Francesco Coppola

Può darsi che ci sia qualche

 

Professionista del Ritratto


Fashion, che nello stadio in


cui mi trovo io ora, si


concentrerebbe solo su quei

 

progetti per finire il Portfolio.

 

 

Io, evidentemente, per tutti

 

i motivi di cui sopra ho scritto,

 

sono più il tipo che in vista di

 

provare a fare il Grande Salto,

 

moltiplico le esperienze

 

fotografiche, le persone che

 

incontro, i luoghi in cui scatto

 

e gli esperimenti a cui mi

 

dedico.

 

Non ha senso, secondo me,

 

inserire nella sezione “lavori”

 

qualche ritratto uscito fuori

 

da un workshop dove ho

 

sperimentato qualche nuova

 

tecnica di illuminazione o mi

 

sono inventato un nuovo

 

filtro creativo, proprio per

 

la natura sperimentale e di

 

per sé non progettuale e

 

non narrativa, di questi

 

scatti non avrebbe senso

 

inserirli a pur ipotetico

 

nuovo elemento del mio

 

Portfolio.

 

 

Per le tempistiche sulla

 

fine della raccolta delle

 

foto per il mio Portfolio,

 

guardate, io spero tanto di

 

poter mettere un punto e

 

partire a selezionare gli

 

scatti migliori entro

 

questa estate (sarebbe

 

entro le prime tre

 

settimane di settembre).

 

 

Il prossimo autunno quindi,

 

mi passo lo sfizio di un

 

altro passaggio di Letture

 

Professionali e, se vanno

 

bene quelle, partirò a

 

mostrare alle agenzie il

 

benedetto Portfolio

 

verso ottobre o

 

novembre, ma anche

 

dicembre andrebbe bene.

 

 

Tanto, comunque, dalle

 

notizie che sono riuscito

 

Finalmente a ottenere sulla

 

Partita IVA, a quanto pare

 

mi conviene aprirla a inizio

 

dell’anno nuovo.

 

 

Come vedete, il sentiero

 

che sto seguendo ha le sue

 

misteriose sincronie e

 

tutto può tornare ad

 

allinearsi correttamente.

 

 

Vero, in questo paese


realizzare i propri è

 

cosa particolarmente

 

ardua, ma qualcuno

 

può sempre riuscirci e

 

io ambisco ardentemente

 

a essere uno di questi.

 

 

Statemi bene e a presto!

 

 

 

Per Aspera ad Astra!