A che punto siamo
Premessa
Per chi, comprensibilmente,
potrebbe sentirsi un attimo
confuso dalla mia produzione
fotografica che vado
mostrando da questo blog da
qualche tempo, fra progetti
per il completamento del mio
Portfolio, pratica di Ritrattistica
a pellicola, model shootout e
workshop.
Qualcuno potrebbe chiedersi:
ma non hai fretta di finire il
Portfolio, concentrarti solo su
quello per cominciare il prima
possibile a vedere se riesci a
collaborare con almeno
una agenzia di moda
milanese?
Non dovrei, in vista del
completamento del Portfolio,
mostrare qualche scatto nuovo
da inserire, aggiornando le
pagine su questo sito
dedicate ai ritratti che del
Portfolio fanno parte,
occupandosi così di avere
un sito più vitale e
aggiornato (che sarebbe
l’ideale per la gestione di
un qualsiasi sito)?
Ora, per quanto chi ha
simili dubbi e si confonda a
seguire quanto sto facendo,
ha tutta la mia comprensione,
ma permettetemi di
chiarirvi il contesto in cui
mi trovo a operare e,
sono abbastanza
fiducioso che potrete
meglio apprezzare quanto
sto facendo.
Punto 1
Partiamo dall’inizio, cioè
dai giudizi che ho ottenuto
con la mia prima bozza di
Portfolio, quella dalla
qualche ho ricavato i 15
ritratti che ho su questo
sito: con maggiore
attenzione ad alcune
tecnicalità espositive e
compositive, mi è stato
suggerito di lavorare con
modelle di agenzia, e
fare progetti più narrativi.
Da questo punto di vista,
partecipare a workshop e
altri eventi collettivi, mi
permette di conoscere
persone diverse, fra le quali
questi un paio di modelle di
agenzia le ho conosciute e le
vedrete, un giorno o l’altro, su
questo sito. Quindi, concedermi
ai workshop è servito proprio
a una delle richieste dei miei
Lettori professionali del
Portfolio.
Punto 2
Ma perché fare esercitazioni con
il Ritratto a Pellicola e perché tutti
questi esperimenti?
A questo posso rispondere che,
come immagino, qualsiasi nuovo
fotografo che dopo anni di studi
e di pratica comincia a
guardare diversamente cose come:
Luce, Composizione, uso di
prop, fonti di ispirazione, etc.
e tutto questo porta, o almeno
per me così è stato, a sperimentare,
a cercare nuove tecniche, nuovi
look, una mia voce autoriale.
Perché? Perché in questi tempi di
IA e di democratizzazione spinta
dell’atto di fare istantanee, al
ritrattista di moda si chiede di
essere, più che mai, non solo e
non tanto tecnicamente corretto,
ma anche originale.
Se un famoso marchio di jeans
Ha dichiarato che le sue
campagne promozionali le farà
fare principalmente da IA, beh
quello è un marchio di street
wear, resta l’Alta Moda, e con
quelli immaginifici e ricchi di
risorse bisogna esserlo.
Da questo punto di vista, ancora,
per me, tutto è uno stile e tutto
può essere utile per raccontare una
storia e provare a evocare dei
sentimenti.
Punto 3:
Ultimo argomento che, presumo,
potrebbe spiazzare qualcuno: perché
esercitarsi anche con la Nude Art?
Non è altra cosa, e quindi una
distrazione dal Fashion?
La risposta più veloce che posso
dare qui è un bel no: vi sono
diversi autori operanti nella
Fotografia di Moda che
applicano l’Art Nude e, fra i
vari brand non ci sono solo
quelli di vestiti, ma un elegante
e originale nudo può essere
richieste - potenzialmente -
anche da marchi di profumi,
gioielleria, accessori, etc.
Torno a ribadire: quanti più
look uno sa realizzare, tanto
meglio sarà per la sua futura
carriera.
Inoltre, e qui davvero chiudiamo,
abbiate pazienza ancora per lo
ultimo concetto: considerate
quanto è comunque difficile
riuscire a entrare nella Fotografia
di Moda: anche se dovessi
superare l’iniziale vaglio del
mio Portfolio e cominciare così
una collaborazione con una
agenzia, non sono previsti
guadagni all’inizio. Anche se,
certo, almeno si smette di
pagare personalmente per
locations, cachet di modelle
e di eventuali altre
collaborazioni.
Solo col tempo, e mostrando
una costante capacità di saper
fare i lavori richiesti, e nel mentre
si conoscono vari operatori
del settore, può avvenire
qualche sostituzione per un
editorial sponsorizzato o
campagna il cui fotografo che
doveva fare quel lavoro, si
trova impossibilitato a fare quel
lavoro. E le carriere in quel
settore cominciano con le
sostituzioni.
Detto questo, e alle soglie
dei miei 50 anni, non vedo
di fronte a me una possibilità
di guadagnare. Attualmente
sopravvivo solo perché c’è
ancora la mia ottantottenne
madre, ma quanto ancora
potrà durare?
Quindi, per me fare pratica
e sperimentazione nello
Art Nude è anche un modo
per fare un tentativo - previa
apertura di Partita IVA - di
vendere foto attraverso
questo sito e, forse, anche
su Etsy.
Sto anche valutando, con
molta calma, di poter fare
qualcosa col mio canale
YouTube: dei vlog con
argomenti di Fotografia
creativa di Bellezza e
BTS o per dirla alla
italiana, video di Dietro
le quinte da futuri
modelshoot che
organizzerò.
Anche partecipazioni a
riviste specializzate nel
Beauty, Glamour e
Nude Art, credo che in
prospettiva potrò farlo.
Conclusioni:
Può darsi che ci sia qualche
Professionista del Ritratto
Fashion, che nello stadio in
cui mi trovo io ora, si
concentrerebbe solo su quei
progetti per finire il Portfolio.
Io, evidentemente, per tutti
i motivi di cui sopra ho scritto,
sono più il tipo che in vista di
provare a fare il Grande Salto,
moltiplico le esperienze
fotografiche, le persone che
incontro, i luoghi in cui scatto
e gli esperimenti a cui mi
dedico.
Non ha senso, secondo me,
inserire nella sezione “lavori”
qualche ritratto uscito fuori
da un workshop dove ho
sperimentato qualche nuova
tecnica di illuminazione o mi
sono inventato un nuovo
filtro creativo, proprio per
la natura sperimentale e di
per sé non progettuale e
non narrativa, di questi
scatti non avrebbe senso
inserirli a pur ipotetico
nuovo elemento del mio
Portfolio.
Per le tempistiche sulla
fine della raccolta delle
foto per il mio Portfolio,
guardate, io spero tanto di
poter mettere un punto e
partire a selezionare gli
scatti migliori entro
questa estate (sarebbe
entro le prime tre
settimane di settembre).
Il prossimo autunno quindi,
mi passo lo sfizio di un
altro passaggio di Letture
Professionali e, se vanno
bene quelle, partirò a
mostrare alle agenzie il
benedetto Portfolio
verso ottobre o
novembre, ma anche
dicembre andrebbe bene.
Tanto, comunque, dalle
notizie che sono riuscito
Finalmente a ottenere sulla
Partita IVA, a quanto pare
mi conviene aprirla a inizio
dell’anno nuovo.
Come vedete, il sentiero
che sto seguendo ha le sue
misteriose sincronie e
tutto può tornare ad
allinearsi correttamente.
Vero, in questo paese
realizzare i propri è
cosa particolarmente
ardua, ma qualcuno
può sempre riuscirci e
io ambisco ardentemente
a essere uno di questi.
Statemi bene e a presto!