Bentornate e bentornati a questo lunedì di condivisione dei miei progetti fotografici!
Oggi comincio a presentare in una prima di almeno tre parti, la sperimentazione su vari livelli realizzata insieme alla fantastica Sabrina alla Bottega Immagine di Milano, e con l’ausilio di Stefano Bernardoni che mi ha fatto da assistente di sala.
Questo shooting è assai complesso. In primo luogo nasce per sperimentare il mio nuovo Pentax D-FA* HD 50mm f 1.4 AW, di cui volevo testare la resa a diaframmi medi e da tutto chiuso. Poi volevo provare lo schema di luce clamshell lighting per come l’ho visto usare e spiegare (nei mesi di lockdown) dal fotografo internazionale Peter Coulson. Terzo, da anni seguivo ed ero in contatto con Sabrina e speravo da tempo di poterla fotografare, quando ho visto sui social che si proponeva per collaborazioni, non ho perso tempo a contattarla.
L’organizzazione quindi del presente progetto è passata attraverso la produzione di un moodboard da sottoporre alla modella, il pensare a quale studio fotografico avrebbe fornito lo spazio e le luci adatte a questa sperimentazione, contattare Stefano - mio maestro in diverse occasioni durante tanti dei corsi che ho seguito alla Bottega Immagine - e procurare quanto dell’outfit e degli accessori che vedrete indossare in questo shooting.
In questo progetto vedrete scatti realizzati con il su citato 50mm f 1.4 *, ma anche con l’altro obiettivo dotato di AutoFocus (AF) che ho preso per la mia K1, cioè l’smc Pentax 100mm f 2.4 Macro, di cui vedrete i risultati la prossima settimana. Ciò perché, comunque, una volta che c’era da immaginare un progetto, non ho ritenuto di poter fare tutto con la sola ottica normale. Volevo poter fare dei ritratti stretti, non solo mezze e intere figure.
Come idea generale per questo progetto, beh, la vedrete dispiegarsi con gli scatti che condividerò, posso anticipare per ora solo che era mia intenzione giocare con le forme, quanto con i colori, oltre che con le espressioni e il tutto che può dare un Feel, oltre che un Look.
Sono stato felicissimo di sperimentare al momento di fare gli scatti, di collaborare nel luogo ove mi sono formato per un paio di anni, per giunta con una delle modelle con cui ardevo di collaborare da più tempo, poi però è arrivato il momento di tornare a casa, scaricare le immagini sul computer e guardarle allo schermo. Chiedersi, poi, e ora come le sviluppo queste fotografie?
Si sa che progettare e scattare sono due parti del processo di creazione di un progetto fotografico ancora incompleto. L’editing ha la sua importanza e va realizzato consonamente all’obiettivo espressivo ricercato. Il fotografo da cui ho preso l’idea di quello schema di luci, solitamente converte in BN ed elabora con quei toni le sue immagini. Fra l’altro utilizzando Capture One in cui ha a disposizione uno strumento che nella suite Adobe che uso io non esiste. Ho pertanto fatto diversi esperimenti, applicando diversi workflow di sviluppo ai diversi scatti.
Voi quali di queste preferite?
Spero comunque che possiate apprezzare la mia ricerca e l’intento creativo sottostante.
Ci vedremo, comunque, la settimana prossima,
quando potrò mostrarvi la seconda parte di questo modelshoot.
A presto, quindi e
Ad Majora!