Un passo oltre: ws di Art Nude 2
Ben ritrovate e ritrovati,
a tutte e tutti voi a questa seconda puntata
di condivisione dei miei scatti realizzati al
workshop di Art Nude realizzato a Bottega
Immagine, con Davide K Carboni come
maestro e Francesca Matisse come
modella che si è ottimamente posta a
farsi fotografare da noi studenti.
Dopo gli iniziali tentativi di realizzare
scatti decenti, che mi era riusciti più
che altro in stile del Ritratto Beauty,
ho incominciato (spinto dal buon
Carboni) ad andare oltre la
impostazione che avevo e a
trattare diversamente l’inquadratura
della modella.
Nella Fotografia di Art Nude, infatti,
il soggetto va guardato molto più
da vicino, vanno valutate le linee
del corpo e contestualizzarle con
quelle presenti nel contesto in cui
il soggetto sta.
Dopo tutto, il protagonista del
Ritratto di Fashion è l’abito o
l’accessorio, quella del Ritratto
Beauty sono gli occhi e le
espressioni della modella. Nel
Art Nude è il corpo, nulla di
strano.
Avverto, infine, che oggi a pranzo
ho avuto la mia agognatissima
seconda Lettura Professionale del
Portfolio con la foto editor
Barbara Silbe - di cui vi racconterò
in settimana e a cui seguiranno
decisioni e lavori sul sito, oltre che
la ripresa della mia attività
fotografica.
Per ora è tutto,
vi saluto e vi do appuntamento
al prima possibile!
Per Aspera Ad Astra!
Chiudendo il cerchio - le highlights
Ben ritrovate e ritrovati,
carissimi lettori, alla condivisione delle
highlights riguardanti il modelshoot con
la model Mia Carvene realizzato a
Milano nella location messa a
disposizione da Giorgia Rossi, che
ringrazio tanto per la disponibilità.
Sembra essere passato, a me, molto
più tempo a chiudere questo cerchio,
che non con altri shooting. Sarà anche
che questo è lo shooting di chiusura
della mia raccolta di foto per il Portfolio.
Ho passato, come dovuto, anche un
certo tempo a meditare a come
effettuare al meglio la presente
selezione, ma alla fine mi sono
attenuto allo spirito di ricerca di
ritratti per il Portfolio.
Da questo punto di vista le
immagini da preferire non sono
quelle più riuscite
tecnicamente, ma quelle che
raccontano meglio una storia.
E la storia di questo modelshoot è
il rapporto fra l’avvenenza di Mia
toccata dai raggi di gloriosa Luce
solare.
Questo il mio racconto, ciò è
quanto amo di più rappresentare,
e nel bene o nel male, preferisco
venire valutato - come Fotografo -
mostrando questo tipo di
immagini.
Ciò perché, se non lo sapete, il
Fotografo non è solo il tizio con
una qualche forma di macchina
fotografica in mano, che pigia
bottoni. Neanche è, solo, il mago
di Photoshop.
Il Fotografo è la sua ricerca nella
Luce, il suo linguaggio per immagini.
Dopotutto, si sa, l’Arte è sempre un
fatto - alla base - di linguaggio
creativo.
E questo è quanto per oggi.
Altri due modelshoot ‘extra’,
rimangono da sviluppare e
condividere.
Inoltre, spero questo mercoledì di
riuscire a pubblicare il mio benedetto
primo articolo di Meditazioni
fotografiche. Il periodo festivo non
aiuta, ma ci sto lavorando nei ritagli
di tempo e spero di trovarne di nuovi
da qui a mercoledì.
Stay tuned e,
a presto!
Per Aspera ad Astra!
Chiudendo il cerchio 4
Ben tornate e tornati,
cari lettori a questa penultima puntata della
condivisione del mio modelshoot realizzato
nella location di Giorgia F Rossi, in
collaborazione con l’ottima model
Mia Carvene.
Iniziamo oggi, quindi, la fase del mio
progetto di genere Nudo Artistico, o
almeno - essendo questo solo il
secondo esperimento cosciente che
faccio di questo tipo - si tratta di un
tentativo di elevare ad artistico gli
scatti di Nudo che ho preso con Mia.
Ho ripreso quindi l’idea di far
posare la modella sul tavolo da
cucina. Come sapete certe cose
non si devono spiegare, e non
vale solo per le barzellette, ma
anche per questi intenti
comunicativi, chi vuol intendere,
intenda.
Ah, prima che me ne dimentichi: qui,
essendo io il “padrone di casa”,
potete vedere le immagini senza
alcuna censura. I social, purtroppo,
vivono ancora nell’epoca descritta
nel romanzo La lettera scarlatta, e
il loro nemico pubblico numero uno
sono i capezzoli. Quindi sui social
queste foto verranno deturpate dalle
censure che mi trovo costretto ad
applicare.
Che si può fare, dopotutto se si
condividono contenuti che incitano
all’odio, o fake news di ogni tipo
per l’algoritmo non c’è problema, la
cosa veramente fondamentale è che
non si possano vedere capezzoli.
Vabbè, ‘casa loro’, regole loro.
A me qui interessa solo veicolare
emozioni, sentimenti, concetti, e
questo per la cura catartica che
costituisce per me la Fotografia,
una Fotografia che nasce da ferite
così come dalla voglia di andare
oltre, cambiare pagina, farmi una
Vita, pienamente vissuta.
Non è la provocazione quella che
cerco, nemmeno quando condivido
scatti come questi. Si tratta invece di
Bellezza e Ammirazione, Sensualità e
Mistero.
Puoi ammirare un rosa, infatti, la
perfezione dei suoi petali, la trama
e il colore che hanno, inebriarti
del suo profumo.
Così dimentichi, tutto perso nello
atto di osservare, che ogni rosa ha
le sue spine e che afferrare tanta
bellezza, è una pessima idea.
Perché ogni rosa ha le sue spine..
Capito?
Bon, questo è quanto per ora, una
nuova sezione di Nudo (spero)
Artistico arriverà su queste pagine
lunedì prossimo.
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Scatti sperimentali con sfondo nero e Luce Naturale, parte IV
Ben ritrovate e ritrovati
cari lettori di questo blog! Si torna oggi a condividere
un altro pezzo del progetto fotografico sperimentale
realizzato con la splendida e brava model
Chiara Lesopo.
Avendo quindi agguantato l’approccio di post
produzione corretto e soddisfacente sia per me
che per la modella, proseguiamo a vedere come
la Luce Naturale indiretta, o penombra se preferite
chiamarla così, riesce ancora a regalarci Look &
Feel.
Aiuta sicuramente, per questo risultato, disporre di
una macchina fotografica Full Frame, molto
apprezzata e utilizzata anche nella Astro Photography,
ma tenete comunque conto che nel nuovo workflow di
sviluppo, ho attuato il minimo di recupero delle ombre,
lavorando più sui canali colore che sul caro vecchio
slider dell’esposizione globale.
Quindi è tempo d tornare a giocare un po’ con il
concept stesso, per quanto vago possa essere,
di questo modelshoot: il velare e svelare della
intima bellezza femminile immersa nella
circostante oscurità.
Fra l’altro, come probabilmente avrete notato,
composizioni come quelle sopra condivise,
sono poco compatibili con gli alquanto rigidi
parametri di condivisione su Instagram.
Che ci volete fare, non dirò qui che quella
applicazione è il male, per un fotografo in fieri
almeno, solo oso affermare quanto i miei maestri
mi hanno sempre ripetuto: le immagini digitali
che restano solo a schermo (grande, come quello
su cui si sviluppo, o piccino come quello di uno
smartphone) sono immagini potenziali, ancora non
concrete.
Solo stampando una immagine diviene una vera
Fotografia.
Ci saranno i tanti che ancora confondono il
proprio account Instragram per il loro
Portfolio. Saranno tanti e mi fa anche piacere
per loro. Tanto. Io però sono ancora uno di
quelli che scatta, sviluppa e pianifica di
stampare il proprio Portfolio in formato
cartaceo, bello grande, anche.
Condividendo queste immagini sui vari social,
perdono qualcosa? Sta bene, qui le potrete
comunque vedere senza crop e senza malefica
compressione. Fra qualche mese, addirittura,
potreste incontrarmi fra le vie di Milano e, se
ciò sarà di vostro piacere, potrei mostrarvi le
immagini del Portfolio in formato cartaceo.
Me lo porterò dietro, quotidianamente, nella
mia borsa di ogni giorno. Verrà visionato e
valutato dai professionisti del settore e verrà
migliorato, nella misura in cui mi indicheranno
e io riterrò essere più utile.
Vedete, in questa era digitale, la Fotografia seria
almeno in quel settore arduo e competitivo che è
la Fotografia di Moda, Beauty e Commerciale, si
fa ancora con un occhio all’impaginazione su rivista,
o su book, per esposizione in galleria - magari. Non
per restare imprigionate su schermi da pochi pollici.
Dovreste fare la prova, per rendervi conto: ogni volta
che nella città dove abitate, o in una vicina al vostro
paese di residenza, si svolge una mostra fotografica
di qualche grande maestro, andate a dare una
occhiata. Ammirate la differenza, fra una foto stampata
(per esposizione, poi) con quello che riuscite a vedere
sul vostro smartphone.
Ma questo è quanto per oggi,
non vi tedio oltre. La prossima settimana si continua
con questo esercizio di stile. Aumenteremo la
temperatura, e ne vedrete proprio delle belle!
Stay tuned e a presto!
Per Aspera ad Astra!
Francesca, nudes part 2
Ben ritrovate e ritrovati alla seconda puntata di quella parte dello shooting, realizzato in settembre 2019 con la modella Francesca Matisse, in cui ho affrontato deliberatamente il tema del Nudo Artistico.
Se si tiene conto che gli shooting in cui si deve realizzare dalle 6 alle 12 foto per un editorial o un servizio per un marchio, possono venire realizzati anche in mezzora (intendo qui, il tempo di realizzare gli scatti, non la preparazione e post produzione delle foto), non stupisca che in mezza giornata di tempo creativo beatamente speso a scattare con l’ottima Francesca siano usciti così tanti scatti.
Infatti, una volta cominciato a esplorare l’effetto della Luce e delle Ombre disponibili sulla figura intera, ho cominciato a fare i primi (di tantissimi) passi verso i particolari del corpo. Così:
E così:
Come studio iniziale su questo genere, sento di potermi dichiarare moderatamente soddisfatto. So che si può realizzare di meglio, ma è la pratica a rendere consapevoli, a far uscire idee, a fornire l’expertise che mi renderà, un giorno, capace di creare storie di Nudo Artistico compiute.
Per il momento, quindi, chiudo questa parentesi di studio, e vi rimando a fra altri due lunedì, quando riprenderò a condividere scatti più Glamour con un certo outfit che ho procurato a Francesca e che lei ha indossato e interpretato come… beh, come potrete vedere fra un po’.
A presto!
Per Aspera ad Astra et Ad Majora!