graviterà.
Chiudendo il cerchio - le highlights
Ben ritrovate e ritrovati,
carissimi lettori, alla condivisione delle
highlights riguardanti il modelshoot con
la model Mia Carvene realizzato a
Milano nella location messa a
disposizione da Giorgia Rossi, che
ringrazio tanto per la disponibilità.
Sembra essere passato, a me, molto
più tempo a chiudere questo cerchio,
che non con altri shooting. Sarà anche
che questo è lo shooting di chiusura
della mia raccolta di foto per il Portfolio.
Ho passato, come dovuto, anche un
certo tempo a meditare a come
effettuare al meglio la presente
selezione, ma alla fine mi sono
attenuto allo spirito di ricerca di
ritratti per il Portfolio.
Da questo punto di vista le
immagini da preferire non sono
quelle più riuscite
tecnicamente, ma quelle che
raccontano meglio una storia.
E la storia di questo modelshoot è
il rapporto fra l’avvenenza di Mia
toccata dai raggi di gloriosa Luce
solare.
Questo il mio racconto, ciò è
quanto amo di più rappresentare,
e nel bene o nel male, preferisco
venire valutato - come Fotografo -
mostrando questo tipo di
immagini.
Ciò perché, se non lo sapete, il
Fotografo non è solo il tizio con
una qualche forma di macchina
fotografica in mano, che pigia
bottoni. Neanche è, solo, il mago
di Photoshop.
Il Fotografo è la sua ricerca nella
Luce, il suo linguaggio per immagini.
Dopotutto, si sa, l’Arte è sempre un
fatto - alla base - di linguaggio
creativo.
E questo è quanto per oggi.
Altri due modelshoot ‘extra’,
rimangono da sviluppare e
condividere.
Inoltre, spero questo mercoledì di
riuscire a pubblicare il mio benedetto
primo articolo di Meditazioni
fotografiche. Il periodo festivo non
aiuta, ma ci sto lavorando nei ritagli
di tempo e spero di trovarne di nuovi
da qui a mercoledì.
Stay tuned e,
a presto!
Per Aspera ad Astra!
Chiudendo il cerchio 5, finale
Ben ritrovate e ritrovati,
carissimi, a questa ultima parte del modelshoot
realizzato a Milano nella location di
Giorgia F Rossi e con protagonista la
bravura e la avvenenza della model
Mia Carvene.
Il palco per questa ultima fase di set
permane essere il tavolo presente
nell’appartamento della Rossi, un
tavolo, un palco, un’ara per celebrare
la femminile avvenenza e sensualità.
E il sole ci regalava sempre i suoi
raggi di gloriosa Luce. Era la fine
dello shooting, il clou dello
stesso. Pose, mosse e click fluivano
liberamente, ben poco dovevo
dirigere.
E una considerazione personale:
Ah ricordi! Benedetti/maledetti ricordi!
Se non vivi non ne hai. Se non hai gioito
in buona compagnia, non vieni ferito
al cuore. E le ferite al cuore possono
servire a prendere per le corna il
dolore e a tramutarlo in Bellezza.
Naturalmente, provvederò ad
autocensurare in vista della condivisione
sui socialdel signor Zuckenberg lo scatto
qui sopra. Sono il solo ad avvertire la idiozia
capezzolofoba che impera in quelle
piattaforme?
Salutiamo quindi la nostra eroina.
Con questo ultimo scatto ho
chiuso con modelshoot e
raccolta di ritratti per il Portfolio.
Ho chiuso il cerchio.
Mancano ovviamente
ancora le highlights del presente
lavoro, ma bene o male da ora in
poi potrò dedicare spazi di tempo
durante le prossime settimane, per
la selezione degli scatti migliori
da inserire nel Portfolio.
Non che abbia finito con i
modelshoot: ne ho ancora 2 da
mostrarvi, ma ora il Porrfolio
assume una priorità che prima
non potevo dedicargli.
Ne vedrete quindi ancora e per
diversi mesi, delle belle!
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Lockdown dreaming, highlights
Ben ritrovate e ritrovate!
Come da recente tradizione, dopo aver condiviso qui il modelshoot con Sofia,
Pedrazzoli, mi accingo ora a presentarne la selezione della selezione, con una
vaga e non proprio corretta impaginazione.
Questo ovviamente viene fatto nella prospettiva che mi
porterà a creare il mio primo Portfolio di Ritratto, uno che
verrà sottoposto ,.inizialmente. a un paio di Letture Portfolio
professionali.
E dopo queste Letture, beh, verrà il tempo di prendere il coraggio
a due mani e proporre quello che sarà, nella sua forma finale e più
perfezionata (si spera), il mio definito Portfolio da Ritrattista alle
agenzie.
Questo perché, come sapete, un buon Portfolio può
aprire porte che un curriculum vitae non si sogna
nemmeno. La migliore pratica di marketing cui possa
mai pensare è proprio questa: farsi un buon Portfolio.
Dopo verrà tutto il resto.
Intanto, dalla prossima settimana, comincerò a
condividere la prima parte di un nuovo modelshoot.
State sintonizzati, quindi, sulle presenti pagine e
a presto!
Per Aspera ad Astra!
Site News - Ricominciamo
Ben tornate e tornati miei fedeli lettori, scrivo qui per informarvi che, mentre c’è chi può chiude le attività e va in vacanza, io riapro i battenti e ricomincio a scattare, prendendo al contempo in mano quanto ho prodotto di immagini sino a ora realizzate per fare – finalmente – la scelta degli scatti che comporranno il mio primo Portfolio di Ritratto, da stampare e presentare poi in almeno un paio di letture Portfolio professionali. Il tutto mentre marcio chilometri su chilometri, quotidianamente, giacché questa è l’attività che la dipartita della mia cistifellea mi ha lasciato da fare per recuperare (in qualche misura) capacità di nutrirmi come una volta potevo fare.
Per cominciare a ricominciare:
Il ritorno agli shooting con modelle comporta l’inizio dell’uso della mia nuova macchina Full Frame, la Pentax K 1 e di quello che sino a ora sono riuscito a procurarmi in termini di ottiche. Purtroppo, il mio corredo non è ancora completo. Ciò anche perché nonostante abbia ordinato, già giorno 23 giugno scorso, il mio nuovo obiettivo di punta: il Pentax HD D-FA* 50mm f 1.4, lo sto ancora aspettando. A quanto parte non se ne trovano copie in mano al distributore europeo.
Ho, per fortuna, il 100mm macro, che si è comportato assai bene durante gli scorsi shooting (avrete modo di vedere a breve).
Comunque sia, questa fase di acquisizione di obiettivi è per continuare a spaziare dal Ritratto, al Ritratto Fashion, Glamour (lingerie e swimwear) e al Nudo artistico.
In marcia, ogni mattino, lungo la Martesana
Fu così che, passato un mese dalla operazione che mi tolse la cistifellea calcolotica, ho cominciato a esplorare – ogni giorno della settimana – la via ciclo-pedonale che passa lungo il canale della Martesana, il tutto mappato da uno sportwatch Garmin per valutare il mio stato di salute ad ampio ed approfondito spettro.
Si tratta di un cammino abbastanza lungo, il quale si dilunga dalle vicinanze di casa mia sino a Trezzo sull’Adda per diverse decine di chilometri, affollato da ogni sorta di ciclisti, pescatori, passeggiatori di cani a piedi e in bicicletta, podisti, una varia umanità a cui si aggiungono le varie gallinelle d’acqua, anatre, almeno un airone cenerino, un po’ di pesci e un coniglio grigio che ho avvistato in un tratto poco frequentato proprio stamani.
Di questo e di altro parlerò in un nuovo post nei prossimi giorni, con un po’ di scatti realizzati col mio Samsung S9+.
Nuovi shooting
Domenica e lunedì scorso ho avuto i primi due shooting con modelle dall’anno scorso.
Gli shooting fatti sono stati una liberazione per me. La nuova macchina fotografica è stata una mia estensione, senza frapporsi alle mie intenzioni di scatto, ed è stata una gioia da usare, anche col nuovo e pesante 100mm macro. Quando vedrete i nuovi shooting sono certo che noterete una certa differenza con i miei scatti precedenti. Rivedrete Jessica e conoscerete Giorgia, ma ho ancora uno shooting da fare. Uno molto importante, da organizzare ancora ma che prevederà la collaborazione con una modella che seguo da anni e che mi ispira tantissimo. Ve ne parlerò meglio a tempo debito, soprattutto quando avrò trovato uno studio utile ai miei progetti di illuminazione e aperto in agosto.
Ovviamente l’appuntamento con la condivisione degli shooting resta sempre fissato al lunedì.
Avvio della fase selezione e stampa scatti per il primo Portfolio di Ritratto mio
Mentre quindi mi tengo in forma, riprendo a scattare e a sviluppare ritratti, sono al punto in cui è più razionale cominciare a mettere insieme gli scatti che comporranno il mio Portfolio da Ritrattista. Ho ultimato da qualche tempo di sviluppare le foto realizzate con la mia attrezzatura precedente, lungo un paio d’anni circa di attività.
La prima collezione consisterà di 40 o 50 foto, la versione finale e da stampare si aggirerà fra le 20 e le 25 al massimo.
Vedrete, quindi, altre serie di post miei, a mano a mano che deciso quali scatti fra i miei entreranno a far parte del mio Portfolio ipotetico.
Questo è quanto, per ora.
Vi ringrazio dell’attenzione concessami e,
ci vediamo a presto!
Per Aspera ad Astra, et Ad Majora!
Una passeggiata al parco con Miriam, parte 2
Ben ritrovate e ritrovati in questo lunedì di condivisione di scatti provenienti dai miei shooting,
oggi continuiamo la passeggiata al Parco della Villa Reale di Monza insieme con la grazia dell’ottima model Miriam Muffato.
Dopo aver sperimentato ancora un poco nella zona dell’arcata in cui feci posare Miriam alla fine della precedente puntata, ci inoltrammo di nuovo nelle zone più boschive, a cercare contestualizzazioni fra le foglie e la Luce naturale.
Naturale bellezza in naturale Luce, questa è la visione che cerco continuamente di realizzare. Un tema vasto, ampio, profondo che può conoscere innumerevoli manifestazioni. Almeno, quando scatto in esterna, e talvolta in interna.
Di nuovo, qui di seguito, la Luce naturale che filtra dai rami, come sfondo. Così:
e così:
Per poi uscire dall’area boschiva - passando dal 50mm f 1.4 al Takumar 135mm f 2.5 - ho esposto la mia musa al controluce, ma questa volta con un piccolo “effetto speciale” causato da una caratteristica che è venuta crescendo col tempo dentro il mio obiettivo.
Una caratteristica per cui altri fotografi avrebbero tentato di toglierla oppure, non riuscendoci, l’avrebbero buttata via, io invece la trovo preziosa - unica - e la uso quando posso nei miei ritratti.
Forse sbaglio?
Fatemi sapere, che sono molto curioso di sapere quanto vi possa convincere questo look e se vi causa qualche positivo feel.
Con ciò finisco e il presente shooting, e anche tutto il grande pregresso di scatti che mi sono portato dietro (per varie vicende di Vita) dall’anno scorso.
Novità sono in pentola e il fuoco, sotto, è acceso. Vi rimando a un prossimo post in cui vi parlerò dei miei piani per il futuro.
Sino ad allora vi saluto e
a presto!
Per Aspera Ad Astra!
Rotondità e morbidezza
Ben tornate e tornati a questo appuntamento con i risultati degli shooting eseguiti questa estate!
Qui dove abito passano giornate indaffarate sotto svariati fronti e punti di vista, ma ancora ritorno a quella bollente giornata di agosto, quando oramai lo shooting in corso con la model Micaela aveva superato ogni iniziale prudenza e possibile imbarazzo e si era avviato verso climi ben più torridi.
Questo, al solito, comporta una certa prudenza nella condivisione da parte mia. Qui pertanto condivido le versioni censurate degli scatti, i quali saranno però visibili, quanto prima, in versione integrale nella apposita pagina portfolio desinata al Nudo, protetta da password..
Che si deve fare con questo stupido puritanesimo anglosassone dei principali social! Mah!
Con questa parte siamo più o meno giunti a metà shooting, il quale continuerà la sua programmazione fra due lunedì.
Novità sono però in corso d’opera e dovremmo poterci rivedere in questi giorni per qualche news, e qualche nuova considerazione.
A presto quindi, miei lettori!
A presto e - come sempre
Ad Majora!
Sulle modelle 3 (Panoramiche #9c)
Introduzione
E così ce la si è fatta. Avuto il primo contatto positivo con la modella si è stabilito un dialogo che ha fissato le condizioni di scatto, il tipo di progetto da realizzare e il come realizzarlo. Scansati giorni piovosi e le invasioni delle cavallette, ora si ha il suo numero di smartphone e ci si tiene in contatto via Whatsapp. Siamo di fronte alla scrivania con tutta l’attrezzatura pronta a venire caricata in borsa prima di uscire. Ne consegue una prima domanda:
Cosa portare?
In primis la testa, il cuore e spirito. Prima di tutto la considerazione e il rispetto per il soggetto che si va a fotografare, insieme col desiderio di elevarla a una dimensione congelata ed eterna nel tempo. Si vogliono creare foto memorabili, uniche, emozionanti. Non si parte certo per andare a un simile appuntamento con lo spirito del “tanto per fare”.
Suggerisco, vivamente, a questo proposito, di andarsi a guardare la puntata del Photo Factory Modena con Toni Thorimbert. Non è un genere semplice questo, ed è bene che se ne abbia coscienza.
Soggetto e Fotografo, prima dello scatto sono creature diverse da quelle che scatteranno – in sintonia – insieme, così come ancora diverse saranno una volta ultimato la sessione di scatto. Entreranno nel bagaglio del Fotografo nuove casistiche e reazioni a spunti, tecniche e idee che dalla volta successiva egli potrà richiamarle alla memoria per reagire prima e meglio alle più svariate situazioni. Si cresce professionalmente, insomma.
Chiaro è, questa attività può e deve essere percepita come un divertimento, ma ci si deve intrigare nell’inquadrare la modella, suggerirle pose, incontrare e sfruttare spunti che appaiono/scompaiono, farle vedere gli scatti dallo schermo della macchina, perché così poi ci si coordina meglio. E poi, ovviamente c’è l’altra metà dell’opera che deve divertire: la post-produzione.
Prima di decidere cosa portare allo shooting, poi, proprio per fare una scelta accurata, bisogna conoscere bene i propri mezzi, pregi e limiti, vedere poi l’effetto che fanno in uso.
Per il resto, i consigli tecnici lasciano un po’ il tempo che trovano. Ci sono fior di Fotografi che non fanno ritratti con obiettivi più grandangolari del 28mm e più tele del 50mm. Altri spergiurano che si devono utilizzare solo lunghezze focali fra gli 85 e i 135mm, ma è possibile trovare chi si diverte un mondo usando – sempre per i ritratti – obiettivi grandangolari o teleobiettivi spinti (200 o 300mm).
Alcuni pregiano lenti super risolventi già a tutta apertura, ma chi fa Moda, magari, non necessità né di grandi aperture, né di un eccesso di dettaglio. Qualcuno crede che l’avanzamento tecnologico nella costruzione degli obiettivi porti solo a fotografie sempre migliori. Per tanti altri, però, la qualità degli obbiettivi di una volta è peculiare e andata perduta.
Tutto sta nel sapere cosa si vuol fare, quale risultato finale ottenere. Quale look imprimere nello scatto. Quale Feel esso debba trasmettere.
Prima di uscire a scattare, infatti, bisognerebbe avere una cultura di film e servizi fotografici e video musicali delle varie epoche. Spesso per ottenere la “voce del brand” richiesta, si fa riferimento a un’epoca particolare dei trend fashion, a qualche film e a dei gruppi del tempo.
Per non parlare del fatto che bisogna conoscere i comportamenti della Luce, che sia Naturale o ambientale o artificiale. Come Luci e Ombre possono cambiare forme e colori.
A proposito di Colori, conoscerne la psicologia è importante, è parte del Linguaggio creativo.
Tanti sono gli strati di lettura e interpretazione possibile di un Ritratto, dopotutto, cosa si credeva? Che contasse solo la gradevolezza del soggetto e quanta pelle scoperta se ne ritrae?
Detto ciò, sì, viene l’elenco:
macchina fotografica, va bene; obiettivi – ottimo! Più di uno? Uno solo? Dipende.
Più di una batteria e diverse schede di memoria, certamente.
Flash e stativi, se si usano. Pannelli riflettenti e traslucidi, magari se si usa la Luce Naturale.
Poi c’è il piccolo prontuario del Ritrattista creativo: filtri, gel, sfere di cristallo, prismi, specchi, bombe fumogene, e via discorrendo in un lunghissimo elenco.
Serve inoltre una o più copie della Liberatoria per soggetto adulto, altrimenti minorenne se si sta fotografando un soggetto minorenne – col consenso e sotto il controllo di almeno un genitore. Questa Liberatoria è necessaria perché il Fotografo possa pubblicamente esporre l’immagine del soggetto e va compilata sia che si scatti in TF, che a pagamento.
Conclusioni
Considerate che, secondo almeno la mia personale esperienza, di foto veramente buone in uno shooting ne escono pochine. Si torna a casa con qualche centinaio di scatti, per poi finire a selezionarne una dozzina su cui lavorarci su in post, da cui ne usciranno sì e no quattro prime scelte e altrettante seconde (detto così, forfettariamente). Foto da Portfolio? Se ne avranno mediamente anche meno.
Visto e considerato che un Portfolio contiene dai 20 ai 25 scatti, potete avere una vaga idea di quant’è lunga la strada per farsene uno e cominciare ad affrontare la Gran Prova di presentare questo succo di Vita, Esperienza e Passione ad Agenzie con cui si ha una, e una sola, occasione per farsi valutare.
Ma questo è l’arduo cimento, questo il salato premio nel riuscire – uno su mille (o dieci, magari anche centomila).
E per oggi questo è quanto.
Seguirà, la prossima settimana, la trattazione sulla postproduzione e il rapporto fra questo e la modella fotografata.
A presto quindi, o lettore!
Ad Majora!
In movimento
Vediamo,
La k3Ii ce l’ho, con su il Vivitar 24mm f 2,8 MC, per gli scatti a tutta figura, che mi porto poi? Uhm, vediamo, ovviamente anche l’smc 50mm f 1.4 e il 70mm limited. Un setting minimale, ma completo. Cos’altro poi? Oh sì, batteria di riserva, schede di memoria di riserva, panno per pulizia delle lenti…
Ebbene sì, sono attualmente indaffarato a prepararmi per un breve viaggio in Sicilia. Lì scatterò in collaborazione con miss Roxy (@roxybarby_), sfruttando un viaggio per mia madre.
Ho già scattato con Denise e Laura nei giorni scorsi, e seguiranno nelle prossime settimane lavori anche con Cate e Sofia, a fine mese toccherà a Melissa e Vale.
Insomma, come avrete notato: è esplosa l’estate e con essa anche le occasioni di scatto. Da un’agenda di appuntamenti deserta per mesi, siamo passati a una vagamente intasata.
It never rains here, it just comes pouring down, per dirla con i Dire Straits
Il tutto con un mix di collaborazioni TF, ma non solo.
Si fa, per completare un Portfolio e finalmente sottoporsi al giudizio dei professionisti, ci si deve un poco sacrificare.
Ma il tutto verrà a buon fine e a Maggior Gloria,
per fartene vedere, caro lettore, sempre delle belle!
A presto e
Ad Majora!
Gli scatti selezionati per il Portfolio dagli ultimi tre shooting (sul Portfolio #6)
Fra dicembre 2018 e il 3 gennaio 2019 ho condotto i miei ultimi tre shooting con altrettante modelle non professioniste. Dopo una lunga pausa incorsami per problemi occorsimi, ora ho finalmente ultimato lo sviluppo e la pubblicazioni di quei tre set, è giunto quindi il momento di vedere cosa posso trarre di buono da queste esperienze.
Per chi non mi avesse seguito, in parte o del tutto, mi riferisco a quanto fatto ed esposto in tre post con Martina Mereu (@maartimerry), Parte 1, Parte 2, Parte 3:. il set a “sorpresa” svoltosi alla Darsena dei Navigli di Milano con Alessia Petrini (@aljesha_289) e infine lo shooting di gennaio svoltosi nella medesima zona con Alexandra Iovita (@alexandra.iovita).
In ordine di set, quindi, presento quelle foto che - secondo me - possono entrare a far parte del mio Portfolio in costruzione.
Non poteva certo mancare la copertina del mio progetto fotografico in cui ho espresso la tribolazione dopo la fine del mio rapporto finito male, dopo circa 11 anni di relazione.
…e quindi la tribolazione di questo lavoro ci sta tutta.
Così come la realizzazione di dover bastare a me stesso…
…e a un certo punto che mi sta anche bene così.
E veniamo ora ai due scatti con Alessia Petrini, questo qua sopra e il seguente.
Seguono ora i due scatti realizzati insieme ad Alexandra Iovita
Ed eccole qua: 8 foto. Tante, forse, ma bisogna considerare anche la lunghezza maggiore del primo progetto fatto con Martina. Qui ho raccolto quelle che ritengo, e spero essere, gli scatti più narrativi fatti con le tre modelle che hanno collaborato con me. Non conta che siano tecnicamente perfette o più o meno gradevoli, devono trasmettere sensazioni, emozioni, raccontare storie. Esprimere un mio stile. Il più possibile.
Seguirà ora un periodo di lavoro sul sito, in cui sdoppierò la pagina del Portfolio per avere una pagina con sole foto a colori e un’altra con soli scatti in Bianco e Nero. Una volta arrivato ad almeno 50 di queste foto sarà il momento di fare una cernita e di ricavarne le 25 stampe da portare con me, in prima battuta a una lettura professionale di Portfolio, poi da presentare come mio Portfolio alle agenzie.
E questo, finalmente, dopo lunghi lunghi mesi, è quanto per quel che riguarda questi tre model shoot.
Da questa settimana inizio una nuova stagione di collaborazioni, quindi, state sintonizzati su questo sito che, ne vedrete delle belle!
A presto e
Ad Majora!
Shooting con Alexandra Iovita
Benvenuti in questo 2019 che passeremo insieme sempre vedendo delle Belle,
Dopo il matrimonio a cui ho lavorato (come secondo fotografo) del 29 dicembre e un funerale in famiglia del 31, giorno 3 finalmente è arrivato il momento di conoscere fotograficamente la modella e MUA Alexandra Iovita.
L’idea dello shooting era “Riflessi d’inverno”, da ricercare soprattutto per ritratti stretti, e per l’occasione ho anche acquistato i miei primi specchi, ma ovviamente abbiamo giocato anche con le vetrine, tutto ciò in un gelido pomeriggio alla Darsena dei Navigli di Milano.
Il freddo, decisamente, mordeva e ci siamo presto dovuti rifugiare in un bar della zona per prendere un salvifico caffè. Lo scatto che qui condivido proviene proprio da questa pausa. Per il resto si è sperimentato molto, come sono solito fare ma questa volta anche di più. Il primo approccio mio del ritratto specchiato è stato… un primo approccio, ecco: necessito sicuramente di approfondire la materia. Magari non all’aperto, ma in ambiente chiuso (appartamento, studio o altro).
In ogni caso, mi trovo ora a gestire lo sviluppo degli scatti effettuati in tre shooting e un matrimonio, quindi sospendo qui, per questo mese, la mia pratica da ritrattista di modo da poter portare le mie due Pentax K3 e K3ii in assistenza, per l’annuale servizio di pulizia sensore e con l’accelerazione (benvenutissima) degli impegni dello scorso dicembre ho dovuto rinviare.
Riprenderò da febbraio, con nuove idee e nuovi progetti.
Ovviamente, riprenderò a pubblicare panoramiche ogni venerdì e, non appena saranno completati gli sviluppi degli shooting, li posterò qui in risoluzione minima.
Ci andiamo leggendo presto, caro lettore,
a presto e Ad Majora!
I primi ritratti da indipendente (sul Portfolio #2)
Comincio qui a trattare la mia esperienza nel scattare con modelle in shooting organizzate da me e in regime di TF-CD (vecchia definizione che significa: Tempo per Foto su CD, è il supporto a essere oramai desueto). Rapporto con modelle, contrattempi logistico-climatici, scattare con obiettivi vintage e di post-produzione, di questo e delle prime foto fatte in questo modo parlerò in questo post.
In realtà è da febbraio di questo anno che ho provato a cominciare questa pratica - subito dopo aver concluso, cioè, il corso di Ritratto Moda con Nicola Casini - ma, vuoi perché ancora non mi conosceva nessuno, vuoi perché preferisco scattare in Luce Naturale in un parco o comunque all’aperto, quando la scorsa primavera si è rivelata essere assai piovosa, sono riuscito a organizzare il primo set con Alessia Cerioli solo in giugno.
Scattare in un set che si è organizzato in autonomia alza il livello di difficoltà, in quanto sta a te relazionare e concordare con la modella luogo, orario e tipo di outfit (abiti) da far indossare prima dello scatto, organizzare la logistica e una volta in sede non hai nessuno a darti suggerimenti e linee guida, devi sfruttare quello che c’è in loco e sai razionalmente oltre a quel che ti detta il tuo istinto.
In questo modo si faranno anche tanti errori, ma sono preziosissimi errori. Questa è l’occasione per imparare appieno, ma anche per sperimentare - se così si vuoi fare. Personalmente la sperimentazione è alla base della mia pratica fotografica. Non, però, senza criterio, bensì un tentare cosa si può fare con la Luce Naturale. Sono anche un patito dei vecchi obiettivi vintage: uso regolarmente il vecchio Vivitar 24mm f 2,8 MC che mi accompagna dai miei primi scatti in analogico, ma scatto anche regolarmente con un smc Pentax 50mm f 1,4 e un Super Takumar 135mm f 2,5 (bayonet), in situazioni particolari impiego anche un Konica AR 40mm f 1,8 (soft focus) e devo ancora sbizzarrirmi a provare pienamente uno Jupiter 9 85mm f 2. (Dell’uso di queste ottiche manuali del passato, in sé e in rapporto con le nuove sarà argomento che tratterò approfonditamente in futuri post di questo blog).
Esplorare il ritratto in Luce Naturale, vedete, non è cosa banale. Si tratta di una pratica di difficile esecuzione e sulla quale vi sono opinioni difformi nel mondo della Fotografia, anche fra i professionisti. Vi è un popolo intero di fotografi che consigliano di scattare col flash, per evitare che in foto sul soggetto appaiano forti, sgradevoli, ombre. Come vedete nello scatto qui sopra, io ho invece deciso di studiare il problema partendo proprio accogliendo le ombre nei miei ritratti. Gradevole o meno che sia, dovranno faticare a convincermi che sia meglio eliminare le ombre del tutto rendendo lo scatto così, al mio occhio, contraffatto.
Così facendo, la Luce fa anche regali. Come quello sopra rappresentato: la trasparenza nel vestito indossato da Alessia. Un tema che ho seguito lungo le due-tre ore di shooting che abbiamo fatto insieme. Queste sono i due scatti da quell’esperienza che ho deciso di includere nel mio portfolio in costruzione.
E poi arriva quella situazione speciale che mai ti saresti aspettato. Scrivevo più sopra: i miei tentativi di scattare in primavera furono funestati dal mal tempo. Anche quando stavamo pianificando lo shooting con la fotografa e modella Martina Mereu (sopra rappresentata) minacciava pioggia, ma con lei ci siamo aggiornati al giorno stesso, per vedere come sarebbe esattamente andato il clima. Entro in auto e l’avvio quando mi arriva il suo messaggio “Qui comincia a piovere, meglio non salire in montagna (come avevamo pianificato). Che facciamo?” un brivido freddo mi percorre la spina dorsale. Non un’altra volta, sussurro mentre le scrivo: “E se rimanessimo in riva al lago, vicino casa tua? Male che vada sei vicino casa.” e così l’accordo andò. E fu una magica giornata!
Racconterò più a fondo questo shooting così come lo farò con gli altri, a tempo debito, basti dire qui che ritengo questa sessione di ritratto la migliore che mi sia mai capitata di fare e, difatti, ne ho tirato fuori tanti di quegli ritratti che mi sono piaciuti da trovare difficile stabilire quale vada in Portfolio e quale no.
Fu in questa occasione che scoprii con enorme piacere come venivano i ritratti ambientati col mio vecchio Vivitar 24mm f 2,8 MC: l’angolo di visuale equivalente a circa 35mm mi permetteva inquadrature che ho definito in seguito “narrative”. Un tipo di Fotografia che di sicuro vorrò testare di nuovo, magari dopo che mi sarò potuto permettere l’acquisto del 21mm Limited, il “Pittore” fra gli obiettivi Limited di casa Pentax.
Naturalmente, dato il periodo dell’anno, in riva al lago gli spunti venivano forniti anche dagli alberi in fiore. Quindi ho diretto lì l’ottima Martina, e posso dire che avevo già in mente il mood e il tipo di post-produzione che avevo in mente.
Ah sì, perché ovviamente la post-produzione c’è ed è fondamentale. Le fasi della Fotografia (direi, per quasi tutte le sue specializzazioni) sono 1. Pianificazione, 2. Scatto. 3. Sviluppo. 4. Consegna. Un altro argomento che affronterò in futuri post (più di uno probabilmente) è quello che riguarda e il rapporto, utilità e uso dei formati Jpg, contro il RAW, l’altro sarà una panoramica sulle “guerre di religione” che sono scoppiato nel mondo dei foto amatori sull’uso della post produzione.
Vi basti qui sapere, personalmente, uso sempre la suite Adobe per fotografi, e che un giorno - quando potrò permettermelo - prenderò e affronterò l’apprendimento anche di Capture One.
E con questo chiudo questa trattazione dei primi due model shooting che ho organizzato per conto mio e svolti in regime di TF.
Spero, lettore, che quanto mostrato sia stato di tuo gradimento e ti rinvio, alla prossima occasione per parlare di Fotografia, Ritratti, Modelle, Attrezzatura, Postproduzione e quanto altro qui condividerò.
A presto!