Extrashoot II - Playing with Sofia 2
Bentornate e bentornati
a questo appuntamento del lunedì per
la condivisione di alcuni sviluppi dal mio
ultimo modelshoot pre elaborazione
Portfolio, realizzato a Milano con la
model Sofia Pedrazzoli Gimenez.
Questa volta vi presento ritratti
realizzati con un paio di obiettivi
vintage, il Vivitar 24mm f 2.8 MC
e il Pentax Takumar 135mm f 2.5
Bayonet, ne consegue che il focus
è stato acquisito in queste immagini
solo con messa a fuoco manuale.
Questo perché, personalmente, ero in
uno stato di sperimentazione totale.
Nulla era stato preparato prima e volevo
-con l’ultimo modelshoot del 2021 -
divertirmi a trovare immagini in situazioni
sfidanti e sperimentando in ogni maniera
a me immaginabile.
A parte il fatto, ovviamente, che
non sono in possesso di obiettivi moderni
delle lunghezze focali intorno ai 24mm e i
135mm. Si usa, naturalmente, quel che si
ha.
Con soddisfazione, potrei però aggiungere.
Non trovate pure voi?
Dopotutto, come gli obiettivi di una volta,
non ne fanno più, semplicemente perché
la filosofia odierna di progettazione e
costruzione non segue più gli antichi
paradigmi.
Una volta si pensava a effetto 3d,
microcontrasto, resa colori e - anche -
risolvenza (sharpness in inglese), oggi
giorno puntano tutto solo sull’ultima
caratteristica, a scapito spesso della
resa tridimensionale, colori e carattere
Anyway,
questo è quanto per oggi e ne abbiamo
ancora un po’ di appuntamenti davanti
a noi.
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Extrashoot II - Playing with Sofia
Bentornate e bentornati a tutte/i voi,
rieccoci qui a iniziare l’ultimo, pre
completamento primo Portfolio,
modelshoot. Questa volta si tratta di
un progetto del tutto improvvisato con
la modella Sofia Pedrazzoli a Milano.
Questo ultimo modelshoot è avvenuto in
un appartamento di Milano senza una idea
precisa in mente, tranne quella di sperimentare
sodo con la poca Luce Naturale presente in
quel nuvolosissimo pomeriggio che ci capitò
quel giorno, oltre a qualche prop e gli outfit
portati dalla stessa Sofia.
Potrà non sembrare dalla luminosità
presente negli scatti che vedete ora sul
presente articolo, ma vi assicuro che di
Luce ce ne era davvero poca.
Neanche mi ero portato dietro uno solo
dei vari pannelli riflettenti di cui dispongo.
Questo per testimoniare in pratica, la non
solo mia idea che non esiste una ‘Buona
Luce’ e una che è invece ‘Cattiva’. Esiste
solo la Luce, in scarsità o abbondanza
(e sfumature intermedie).
Ciò soprattutto grazie alle qualità di gamma
dinamica e recupero ombre che i moderni
sensori, come quella della mia Pentax K1,
sono capaci di fare, anche con la minima
delle luci.
E questo che ora chiude l’attuale post
non è che l’inizio, per rompere il ghiaccio,
del modelshoot.
Restate sintonizzati che, lunedì prossimo,
ne vedrete ancora delle belle!
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Extrashoot I - Highlights
Bentornate e bentornati,
a voi che seguito questo blog! Siamo oggi
giunti al momento di condividere la
selezione degli scatti che, secondo me,
sono riusciti meglio dal modelshoot realizzato
a Milano nella location della model
Giorgia F. Rossi, con protagonista l’ottima
model Jessica Bianco
Dei 22 scatti sviluppati e condivisi qui,
come potete vedere, ne ho selezionati
dieci. Si può parlare forse di un successo
del modelshoot? Non saprei dire. Questa
è solo una fase intermedia di selezione,
dopotutto.
La fase di selezione, da singolo modelshoot
al benedetto Portfolio, è lunga e piena di
dubbi, ripensamenti, pause e riavvii.
Il processo creativo, dopotutto, non è
paragonabile a un normale processo di
altro lavoro.
Questo è quanto per ora.
Rinnovo i ringraziamenti a Giorgia per la
ospitalità e a Jessica per la partecipazione
a questo progetto e mando a voi i miei più
calorosi saluti.
Ci rivediamo la settimana prossima per il
secondo extrashoot!
Per Aspera ad Astra!
Extrashoot I - Intimate Jessica
Ben ritrovate e ritrovati in
questo lunedì di condivisione dei ritratti realizzati
a Milano nell’appartamento messo a disposizione
dalla model Giorgia F. Rossi, ove il soggetto
immortalato è l’avvenenza della model
Jessica Bianco.
Eccoci quindi, oggi, alla prima di due parti
ove io e Jessica ci siamo dedicati alla
Lingerie Photography, sempre sfruttando
la Luce Naturale che pioveva dalle grandi
finestre poste sul tetto.
Come obiettivi utilizzati, in questi primi scatti,
siamo col caro vecchio Vitvitar 24mm f 2.8 MC,
obiettivo vintage a focus manuale e bello largo,
utile per quanto si fanno scatti a tutta figura in
ambienti di interni non proprio spaziosi.
In questa primo approccio al ritratto in intimo
abbiamo esplorato più che altro pose sdraiate,
allungate, per un mood rilassatamente
sensuale.
Come potete vedere, mi sono pure concesso
una breve escursione nel Bianco e Nero e ciò
nel bel mezzo di una sezione di modelshoot
tutta a colori. Che volete farci, non sono ancora
un professionista e ancora mi metto a cercare,
sperimentare.
Non poteva naturalmente mancare una
ripresa dall’alto, che Jessica ha interpretato
egregiamente. Non trovate?
Per concludere, un ritratto con i piedi (del
sottoscritto, intendo) ben piantati per
terra e utilizzando per la prima volta il mio
preziosissimo Pentax D-Fa* 50mm f 1.4.
Una lunghezza focale più stretta, quindi, e
una maggiore resa dei dettagli, per un
risultato che spero possa piacervi.
Questa è quanto per la corrente settimana.
Sperando di avervi allietato gli occhi,
vi rimando alla prossima, e ultima, puntata
dell’attuale progetto con l’ottima Jessica.
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Scatti sperimentali con sfondo nero e Luce Naturale, parte VI
Rieccoci, quest’oggi a
condividere un altro - breve - pezzo del modelshoot
realizzato con la la collaborazione della professionale
e splendida modella Chiara Lesopo. Enjoy!
Questa volta ho da condividere con voi solo
tre immagini, ma dovreste poter notare una
certa differenza con le precedenti.
Ciò perché, in primis, ho scattato le presenti
con il mio vecchio 24mm f 2.8 manuale e l’ho
utilizzato per dei ritratti ravvicinati, cosa che
normalmente non si fa, a causa della discreta
distorsione dei lineamenti del soggetto
immortalato.
Come sapete, però, io sono un tipo a cui piace
sperimentare e toccare con mano i limiti della
Fotografia. Voglio appurare da me medesimo
cosa e come sia meglio fare o non fare
nell’attività fotografica.
Da quanto ho potuto constatare, quindi,
posso tranquillamente affermare che fare
ritratti ravvicinati con un 24mm a una
modella è difficile, ma non impossibile.
Quando riesce, però, un ritratto così ha
anche maggior forza. Ne vale quindi la
pena tentare.
Un’altra sfida che ho affrontato in questa
fase del modelshoot, è la compressione
imposta da Istagram alle immagini che lì
si condividono. A maggior ragione se le
stesse non rispettano i rigidi parametri
di Aspetto di Forma e di risoluzione di
quella piattaforma.
Cosa che trovo francamente disturbante,
ma a cui ho provato a ovviare a partire da
questi scatti che oggi vi mostro.
Va detto, però, che il mio scopo è quello di
apprendere a sviluppare e impostare le
immagini per la stampa e per i vari formati di
stampa. Non mi interessa e non ho intenzione
di sviluppare, invece, per Instagram la qual
cosa è in sé del tutto priva di senso.
Questo è quanto, per oggi,
Ci rivedremo lunedì prossimo per l’ultima
parte di questo lungo esercizio di stile
fotografico.
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Lockdown dreaming, part 3 - final
Bentornate e bentornati
a voi che mi seguite, per la prima volta o da tempo. Oggi vi porto gli ultimi sette scatti
dal modelshoot realizzato in un Air B&B di Milano Affori con la model Sofia Pedrazzoli.
Arrivati al finale di questo progetto fotografico, eccoci
all’ennesima realizzazione che la grande voglia di uscire,
sentire il sole sulla pelle, incontrare persone, che abbiamo
potuto avere, ce la siamo dovuti tenere dentro. Tante volte
è questo quello che è accaduto da inizio 2020 sino all’altro
ieri.
Cosa fare, in questi giorni di clausura casalinga, quindi? Quante volte
Ci si è adagiati sul divano o a letto chiedendoci cosa fare?
I sentimenti rivolti al mondo esterno e difficili da riportare nel recinto
dei possibili impegni/divertimenti di casa.
Almeno per quel che mi riguarda, la risposta a simili dubbi è stata dirmi
di non fare sforzi. Rilassati e riposa, mi son detto spesso. Quanti
sonnellini mi sono fatto in lockdown!
Poi, però, anche i sogni in questo periodo vengono influenzati dalla realtà
bloccata e incerta, che ho vissuto da sveglio.
Come nuotare nella nebbia. Nessuna indicazione di uscita in vista. Sempre
racchiusi in una indistinta caligine. .
Tutto il mio desiderio, tutta la mia passione, rinchiusa/muta, un’energia
che monta giorno dopo giorno. Finché anche il sogno urla, Basta!
Sono la voglia di realizzare, di creare, di fare. La vita recintata è monca, la
Completezza è fuori, è nell’incontro, nel condividere progetti per renderli
Realtà tangibile.
Ecco qua, questo lunghissimo periodo di inattività espettorato.
Catarsi e superamento. Il primo modelshoot di questa nuova stagione
di progetti con modella non poteva che essere una rappresentazione
del mood per più di sette mesi,
Sperando che questo modelshoot sia stato di vostro gradimento,
vi saluto e vi rinvio alla prossima settimana quando esporrò una
selezione e possibile impaginazione degli scatti di questo lavoro.
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Shooting highlights, qualche parola finale sullo shooting con Jessica Bianco
Benvenute e benvenuti a questa nuova rubrica del mio photoblog.
Le shooting highlits saranno, da oggi in poi, pubblicate la domenica seguente alla condivisione dell’ultima parte di ogni modelshoot. Ciò perché, come avrà sicuramente notato chi mi segue da tempo, mi ci vogliono diverse settimane per completare sviluppo e condivisione delle fotografie che ho portato a casa da un set. Finisco anche per condividere molte foto, ma quale sarebbe la selezione di queste, nel caso dovessi proporle per un editorial?
Oltretutto, questo che ho appena concluso, è il primo shooting in cui utilizzavo (per ritratti, almeno) la mia nuova Pentax K 1, la Full Frame di Pentax: come m sono trovato a usarla, e gli obiettivi che ho utilizzato?
La selezione degli scatti
Eccovi quindi la mia selezione da questo ultimo set di Ritratto in Luce Naturale con l’ottima Jessica Bianco, fra.piazza Gae Aulenti e la BAM - Biblioteca degli alberi di Milano. So che questa selezione presenta alcune criticità.
La prima è che in teoria, non dovrebbe esserci tanta varietà fra foto in BN e a colori, nemmeno va tanto bene che ce ne siano tre in orientamento Ritratto e altrettante in orientamento Paesaggio. Un impaginatore da rivista cartacea potrebbe ricavarne un gran mal di testa, solo per questo fatto.
Controllando, come faccio da anni, le ultime uscite di campagne ed editorial dalle varie maggiori riviste di moda, però, certe barriere con la tanta pubblicazione che si fa sul web (anche per le maggiori riviste), certi errori sono un po’ meno sentiti.
Mi riprometto, sentitamente, di migliorare nella coerenza di colore, formato e orientamento.
Per i colori sono comunque sufficientemente soddisfatto, abbastanza anche degli scatti in BN, una certa consistenza comincia a vedersi e questo è un bene.
Scattare con la K 1
La Full Frame di casa Pentax che ho iniziato a utilizzare è un oggetto importante, per peso (complessivo e specifico), e dimensioni. Senza batteria e schede di memoria va sui nove etti, circa. In combinazione con un obiettivo pesante come l’FA 100mm f 2.8 macro che ho utilizzato (6 etti di suo), porta il peso da brandire oltre il chilogrammo e mezzo. Sicuramente la combinazione più pesante che abbia mai dovuto gestire, ma sapete una cosa? Non mi ha pesato, tanto che ancora non ho una strap per aiutarmi a maneggiare la macchina, nè da collo, nè da polso.
Esiste, infatti, una differenza fra oggetto pesante ma bilanciato e attrezzatura sbilanciata - sebbene teoricamente più leggera in partenza.
La moda attuale, vedete, spinge verso la compattezza, anche a scapito di cose come durata della batteria, build quality, presenza di mirini, eccetera. Un giorno, forse, i venti del marketing cambieranno, nel frattempo chi è interessato più a sapere come ci si sente utilizzando sul campo un attrezzo di lavoro, posso solo dire che tutto il peso lo sentivo ben bilanciato fra le mani.
Di sicuro i sei etti di obiettivo mi sarebbero pesati maggiormente se l’avessi dovuto utilizzare, puta caso: su una di quelle saponette mirrorless da neanche 500 grammi. Sarebbe stato un peso sbilanciato sul davanti, avrei dovuto costantemente fare forza sulle braccia per evitare che la macchina mi scivolasse di mano. Nah! Va tutto bene, con il peso specifico, e la notevole resistenza alle intemperie della mia cara K 1!
La cosa migliora, notevolmente, quando ho utilizzato l’altro obiettivo impiegato in questo set: il vecchio 50mm f 1.4 a focus manuale. Uno scherzo da gestire. Stabilizzato e non impossibile da focheggiare a mano - anche a tutta apertura, grazie alla stabilizzazione sul sensore del corpo macchina e i suoi ausili alla messa a fuoco.
Da questo shooting, francamente, non mi sento di dover riportare niente. Vedremo nei prossimi quali sensazioni utilizzando la mia k1.
L’uso del 100mm f 2.8 Macro
Il vecchio FA 100mm f 2.8 macro, ha messo a fuoco accuratamente, con la velocità che mi aspettavo e senza darmi problemi di sorta. Il dettaglio e micro contrasto che ha dato alle immagini che ho catturato con lui sono abbondanti e avvincenti, da vera ottica Macro degna di questo nome. Certo, nel ritratto stretto questo costringe a un lavoro maggiore in fase di post produzione, ma qui possiamo sicuramente citare il detto latino: melius abundare quam deficere.
Tutto bene, quindi.
Conclusioni
Il modelshoot con Jessica Bianco è stato sia il primo che ho realizzato con la mia nuova Full Frame,
Fu anche il primo shooting che ho prodotto dal lock down e dalla asportazione della mia cistifellea, con ulteriore mese di riposo forzato in casa,
Che dire? Coloro i quali sono costretti per motivi di salute, o meno - come il sottoscritto - a privarsi di cibi saporiti e che dopo tanti mesi li assaggiano di nuovo, ecco, quello è il sapore che mi ha dato questo lavoro: un pieno, pastoso, squisito piacere di scattare con una brava modella, che ha scattato come una soldatessa sotto il sole di fine luglio, senza lamentarsi - nemmeno di avere il sole negli occhi!
Cosa ve ne pare di questo nuova rubrica del mio blog? Vi piace?
Spero tanto di sì!
Domani comincio la condivisione di un altro progetto,
altra modella, altro contesto, altro uso della luce. Rispetto a questo, ancora più vario per l’uso di tanti obiettivi diversi (mi ero portato un po’ tutto il corredo in quella occasione). Un concept di shooting non nuovissimo, ma essendo il terzo che ho realizzato dentro un appartamento, insomma, aveva ancora quell’aria di novità che al tempo mi intrigava/intimoriva.
Come tutte quelle volte in cui esci dalla tua comfort zone e vai, senza reti, incontro a un’occasione che non puoi perdere.
Sarà divertente, ve lo prometto!
A domani allora e
Ad Majora!
Una passeggiata al parco con Miriam, parte 2
Ben ritrovate e ritrovati in questo lunedì di condivisione di scatti provenienti dai miei shooting,
oggi continuiamo la passeggiata al Parco della Villa Reale di Monza insieme con la grazia dell’ottima model Miriam Muffato.
Dopo aver sperimentato ancora un poco nella zona dell’arcata in cui feci posare Miriam alla fine della precedente puntata, ci inoltrammo di nuovo nelle zone più boschive, a cercare contestualizzazioni fra le foglie e la Luce naturale.
Naturale bellezza in naturale Luce, questa è la visione che cerco continuamente di realizzare. Un tema vasto, ampio, profondo che può conoscere innumerevoli manifestazioni. Almeno, quando scatto in esterna, e talvolta in interna.
Di nuovo, qui di seguito, la Luce naturale che filtra dai rami, come sfondo. Così:
e così:
Per poi uscire dall’area boschiva - passando dal 50mm f 1.4 al Takumar 135mm f 2.5 - ho esposto la mia musa al controluce, ma questa volta con un piccolo “effetto speciale” causato da una caratteristica che è venuta crescendo col tempo dentro il mio obiettivo.
Una caratteristica per cui altri fotografi avrebbero tentato di toglierla oppure, non riuscendoci, l’avrebbero buttata via, io invece la trovo preziosa - unica - e la uso quando posso nei miei ritratti.
Forse sbaglio?
Fatemi sapere, che sono molto curioso di sapere quanto vi possa convincere questo look e se vi causa qualche positivo feel.
Con ciò finisco e il presente shooting, e anche tutto il grande pregresso di scatti che mi sono portato dietro (per varie vicende di Vita) dall’anno scorso.
Novità sono in pentola e il fuoco, sotto, è acceso. Vi rimando a un prossimo post in cui vi parlerò dei miei piani per il futuro.
Sino ad allora vi saluto e
a presto!
Per Aspera Ad Astra!
Una passeggiata al parco con Miriam
Benvenute e benvenuti alla prima parte di questo modelshoot - l’ultimo arretrato dall’anno scorso - che ho realizzato al Parco della Villa Reale di Monza, in compagnia della alt model Miriam Muffato.
Si era in inizio settembre, lì al Parco di Monza, era un pomeriggio di una calda e luminosa giornata e io non avevo un piano ben definito in mente. Volevo più che altro fare degli esperimenti con gli obiettivi creativi a mia disposizione. Tentativi di difficile realizzazione ma che ero disposto a provare, a sbagliare e sbagliare, perché guai a considerarsi arrivati. Bisogna sempre spingere i limiti della propria tecnica di scatto, oltre che di sviluppo.
Quel che invece è successo, ho solo fatto dei testi di luce facendomi più che altro guidare dalla grazia e dalla simpatia di Miriam. Di cui, devo ammettere, sono rimasto stregato.
Sul momento non ne ero tanto cosciente, intento come ero a fare prove, ma in fase di sviluppo posso affermare da ora che mi ha fatto venire una certa idea di scatto - del tutto diversa da quelle che qui presento e presenterò. Qualcosa di pittorico, se mi riuscirà di realizzarlo.
Non vi succede mai a voi, di incontrare una persona e di pensare: hey, io quella l’ho già vista da qualche parte? E quella parte essere poi un dipinto?
Beh, inutile parlarne ora. Dopotutto sono ancora nell’ultima fase della mia convalescenza post operazione, devo aspettare a lungo prima che mi arrivi a casa il Pentax HD D-FA * 50mm f 1.4 AW che ho ordinato la settimana scorsa e a causa di questo investimento dovrò attendere che passi tutto luglio prima che possa permettermi di pagare nuove shooting. L’idea, però, c’è e il tempo in più che ho servirà a limarla e definirla meglio.
Naturalmente, conoscendo in una certa misura il Parco di Monza, ho delle location fisse da cui scattare modelle, non vi stupite quindi se quando scatto qui, questa idea di foto torna e ritorna.
E questo è quanto - per oggi.
Sperando abbiate gradite questo primo assaggio di Miriam, vi invito alla seconda puntata a fra due settimane.
A presto quindi!
Per Aspera ad Astra!
Sensualità casalinga con Francesca Matisse, 2
Benvenute e benvenuti,
a questa seconda puntata della condivisione degli scatti selezionati dallo shooting di inizio settembre realizzato con la modella Francesca Matisse.
Questa seconda fase mi vede già impegnato da qualche tempo a scattare e, se le foto iniziali erano un riscaldamento, un prendere le misure di ambiente, luce e soggetto, qui, una volta trovata più interessante la zona prossima alle finestre, ho cominciato ad approfondire il concetto e a lavorarci su.
Questo è quanto capita spesso durante uno shooting con modella: si trova un ambito di illuminazione naturale e uno sfondo che piacciono e allora si cominciano a prendere diversi scatti, provando angolazioni di ripresa e pose differenti.
Così, l’interazione fra fotografo e modella prende un nuovo abbrivio, dire chi suggerisce le pose e chi segue è arduo. Il fotografo si concentra su quel che vede dal mirino, deve scegliere, provare, sperimentare in fretta angolo, inquadratura verticale od orizzontale, oltre a tanti altri elementi. In queste occasioni si fa click a ripetizione, senza nemmeno il tempo di controllare dallo schermo della macchina fotografica se gli scatti sono correttamente esposti, o se si è sbagliato l’inquadratura.
Sono questi i fuochi di uno shooting memorabile in cui l’interazione creativa si accende e la danza di ritraente e ritratta assume un altro tenore e calore.
Così come potrete personalmente appurare pure voi,
fra due lunedì, quando condividerò la terza parte di questo modelshoot.
A presto, quindi,
statevi accorti e tenetevi al sicuro dal virus che imperversa oramai per il mondo intero,
e
Ad Majora!
Sensualità casalinga con Francesca Matisse, 1
Bentornate/i su questo blog,
finiti gli scatti da condividere dello shooting precedente, è venuto il momento di cominciare a proporvi la prima parte della sessione di scatti realizzata lo scorso settembre: le foto tratte a Francesca Matisse in un appartamento del monzese.
Il presente shooting rappresenta il mio primo, deliberato, accesso al mondo della Fotografia di Intimo o Glamour che dir si voglia, un inizio di un nuovo tipo di Portfolio. Il mio “piano B”, diciamo, nel caso non riesca a entrare nel novero dei Ritrattisti di Moda.
Naturalmente, pervengo a questi scatti sempre come fotografo in Luce Naturale e che fa largo uso di vecchi obiettivi vintage con focus solo manuale. Continuo a prediligere la resa d’immagine delle vecchie ottiche, con il loro carattere, separazione morbida dei piani, con del Color Fringing, magari, ma senza l’eccesso di definizione degli obiettivi più moderni.
Sperimento tutti i punti di ripresa che posso e cerco quelli più efficaci per rendere al meglio la Bellezza femminile.
Ovviamente, trattandosi del primo shooting pensato per questo genere di scatti (contrariamente ai precedenti dove avevo pur realizzato scatti Glamour o di Nudo, ma per combinazione), non mi aspetto di certo di ottenere dei risultati eccelsi.
Certo, ho oramai qualche esperienza nel fotografare e nello sviluppare foto e ritratti, ma la figura intera, quando è in scena molta pelle è una sfida in più che devo ancora arrivare a padroneggiare. Ci vorrà tempo, e molti altri scatti perché possa considerarmi un adepto di questo genere.
Si tratta comunque, di un’estensione della mia attrazione verso la figura femminile, libera, indipendente, forte/fragile, necessaria alla Vita, così come ho sempre provato in me l’attrazione per quel che è sia Naturale che Femminile.
Spero che queste prime foto vi abbiano intrattenuto e altre ne verranno al prossima appuntamento, fra due lunedì.
A presto quindi e
Ad Majora!
Scatti con Jessica, parte 3, finale
Bentornati in questo lunedì di condivisione degli scatti,
torniamo quindi in compagnia dell’ottima Jessica Bianco, al Parco della Villa Reale di Monza, in un giorno di fine agosto caldo e luminoso.
Dopo la parentesi nel pieno del parco, condivisa la scorsa settimana, andammo vicino alla struttura della Villa Reale, per sfruttarne gli elementi architettonici come sfondo.
E lì abbiamo lavorato la scena per un certo tempo, così come sopra, e negli scatti successivi.
E ancora una volta qui:
Il sole era oramai basso all’orizzonte, dopo che abbiamo finito di sperimentare sulle scale. Minacciava pure di piovere, quindi ci siamo precipitati verso il grande prato a fianco della Villa Reale per sfruttare le ultime gocce di luce, prima che cominciasse a piovere seriamente.
Devo dire, che abbiamo fatto appena in tempo. Eseguite le prime prove, di luce e inquadratura, le prime grosse gocce hanno cominciato a cadere, c’è stato giusto il tempo di provare un ultimo scatto.
Siamo poi scappati al bar della Villa per ripararci dalla pioggia e salutarci. Fu una bella esperienza che mi ha fruttato degli scatti da Portfolio, ne sono certo. Quando sarò di nuovo in grado di fotografare, sicuramente una nuova idea di shooting con Jessica la vorrei mettere in pratica.
Questo è quanto, per oggi. Vi rinvio a fra due lunedì per far la conoscenza con una nuova modella e un nuovo shooting.
Alla prossima, quindi, e
Ad Majora!
Un primo assaggio di Jessica
Attendendo che si risolvano i miei problemi di salute, di cui avevo già parlato in un post precedente, comincio oggi a presentare i primi scatti dallo shooting con la model Jessica Bianco, realizzato in fine agosto al Parco di Monza.
Si era quindi in quel del Parco della Villa Reale di Monza per uno shooting che nelle mie intenzioni era sperimentale. Volevo infatti portare avanti le mie tecniche di scatto in Luce Naturale con i vari obiettivi, per vedere quali risultati, quali look, riuscivo a ottenere.
E in effetti, soprattutto nella prima fase di questa sessione di scatto, giocare con gli obiettivi è quanto ho fatto. I risultati - come è anche naturale che sia - hanno intanto cominciato a mostrarmi i limiti e il “non fare” più che altro. Va bene così, se fossero tecniche semplici da applicare, le farebbero tutti, no? Che gusto e utilità ci sarebbe se no? Dovrò sperimentare ancora, non appena potrò,
In ogni caso, una volta sul posto - come sempre faccio - ho cominciato a lavorare sulle pose e l’illuminazione: a lavorare la scena. Una volta visto, cioè, che certi obiettivi che mi ero portato dietro non fornivano quel look che cercavo, per come li avevo utilizzati, non ho chiuso baracca, non sono rimasto attaccato all’aspettativa di un risultato che non arrivava. Semplicemente ho proseguito, cercando ispirazione, a mano a mano che si scattava.
Quindi la soddisfazione nello scattare non ha tardato a venire, come potete bene vedere voi stessi.
Così, nel chiudere questa prima parte del modelshoot con la brava Jessica, posso dire che la giornata fotografica ha preso l’abbrivio e oramai siamo diretti verso qualcosa di inaspettato e, spero, d’impatto!
A presto quindi, e
Ad Majora!