Dafne in HP5+ parte 1

Ben incontrate e

incontrati in

questa prima

condivisione di

ritratti dallo

ultimo set realizzato

in agosto e realizzato

allo Showroom Orodi

in Limbiate con la

modella

Dafne Boshnjaku

Dafne in HP5+ 1; ph Francesco Coppola

L’attrezzatura utilizzata

qui è il vecchio e, oramai,

fidato muletto che era di

mio padre: la Minolta

SrT 101 con il suo

Minolta Rokkor MD

55mm f 1.7.

Dafne in HP5+ 2; ph Francesco Coppola

L’idea dietro a

questo modelshoot

era in tutta semplicità,

continuare a

esercitarmi nello

scattare con

attrezzatura vintage

e uso di pellicola BN.

Dafne in HP5+ 3; ph Francesco Coppola

Ciò detto, sempre,

nell’ottica di

ritratti che mirano

ad esaltare la

bellezza e lo spirito

della modella che

sta posando per me.

Dafne in HP5+ 4; ph Francesco Coppola

Cosa che, al

contrario di

quanto non si

pensi comunemente

non è così semplice.

Dafne in HP5+ 5; ph Francesco Coppola

Il risultato finale

di un ritratto non

è mai il solo frutto

dell’avere un bel

soggetto davanti

all’obiettivo e al

premere qualche

bottone.

Dafne in HP5+ 6; ph Francesco Coppola

Dalla scelta della Luce

e di come utilizzarla,

a suo o contro il suo

favore, per illuminare

il soggetto, a quella

dello sfondo e ancora

dell’outfit e di come

farlo indossare, alla

interazione con la

modella che si

evince poi dalla posa e

dall’espressione che

lei offre all’obiettivo.

Vogliamo poi parlare

della messa a fuoco in

manuale? Con le

miriadi di fotografi

odierni che se non

usano una macchina

che mette a fuoco per

loro non saprebbero

come Fare?

Tutto questo di cui

sopra scritto, che è

anche meramente

tecnico, viene a

monte della ricerca

fondamentale di un

Ritratto: evocare un

sentimento.

E questo era l’esercizio

che, con questo primo

post, ho fatto in fine

agosto 2023 con la

brava Dafne!

Alla prossima settimana

per la seconda parte!

Per Aspera ad Astra!

Lorih Analogica, parte 3

Ben ritrovate e ritrovati

in questo terzo, e ultimo,

episodio della

condivisione dei ritratti

a pellicola presi allo

Showroom Orodi in

Limbiate (MB) alla

splendida modella

Lorih Caradonna.

Lorih in HP5+ n. 10; ph: Francesco Coppola

Questo è l’ultimo outfit

che ha indossato per me

l’ottima modella e l’ha

interpretato, secondo

me, alla grande, non

trovate?

Lorih in HP5+ n. 11; ph: Francesco Coppola

Posso, sicuramente, dirmi

soddisfatto dei risultati

ottenuti in questo

modelshoot un po’ in

tutti i sensi. Ringrazio

di cuore Lorih e Serena la

proprietaria dello

showroom per questa

occasione di consolidare

la mia fiducia nelle mie

capacità di scattare a

pellicola e, in

conseguenza

del nuovo lavoro nel

magazzino SDA, passare a

un nuovo corpo macchina

a pellicola Medio Formato.

Lorih in HP5+ n. 12; ph: Francesco Coppola

Lavorando a questo

articolo notavo che

La definizione in queste

immagini, che è certo

contemporanea, è

dovuta solo in parte

(minima) al mio edit, ma

soprattutto è dovuta

alla nuova emulsione

della pellicola ilford,

che ho utilizzato e ciò

perché le aziende che

producono pellicole

oggigiorno sono

riuscite a sopravvivere

al periodo oscuro del

mercato fotografico

analogico (gli anni in

cui linee di produzione

e marchi storici

chiudevano e tutti

sembravano migrare

verso il digitale),

producendo pellicole

per aziende tecnologiche

e scientifiche che

necessitavano di tanta

definizione e queste

pellicole di Ilford e

Adox, e altri marchi,

da queste sono derivate.

Lorih in HP5+ n. 13; ph: Francesco Coppola

La qual cosa si adatta

abbastanza bene al

mercato attuale

della attrezzatura

Fotografica, visto che

il marketing di tanti

produttori e gli

entusiasti del genere,

e poi molti altri

acquirentihanno sempre

chiesto una cosa sola:

più risoluzione, più

dettaglio, da lato a

lato del frame.

Però, ecco, vediamo oggi,

in questi scatti, che più

dettaglio non deve

venire per forza dallo

ultimo modello del

marchio digitale X

o y.

Lo si può ottenere anche

da una attrezzatura di

seconda mano risalente

agli anni ‘70/’80 e che su

E Bay può costare meno

di cento euro.

Con in più, però, il

carattere e la

tridimensionalità

delle immagini dovuta

alla differente

filosofia costruttiva

degli obiettivi della

passata epoca,

Certo, le pellicole e lo

sviluppo delle stesse

costano, ma ciò porta

anche a pensare di più

lo scatto e di

conseguenza, a

attenuare una certa,

istintiva, bulimia del

moderno fotografare.

Ma basta così. elencare

vantaggi su vantaggi sul

fotografare a pellicola

a parole serve solo sino

a un certo punto.

Spero solo che queste

immagini abbiano posto

il loro contributo alla

causa.

Ci vedremo lunedì

prossimo (spero), per un

salto indietro agli

shooting in digitale,

non tanto per un nuovo

progetto per il mio

benedetto Portfolio, ma

sempre sulla scia di

questi modelshoot più

liberi e glamour, con

una congilietta di

Play Boy che vi

presenterò e di cui

potrò parlarvi meglio

e più in profondità fra

sette giorni (nella

misura in cui il mio

lavoro da

magazziniere me lo

concederà)

Statemi bene e

a presto!

Per Aspera ad Astra!

Lorih analogica parte 1

Ben ritrovate e ritrrovati

a questo primo episodio

con i ritratti fatti alla

model Lorih Caradonna

allo Showroom Orodi in

Limbiate, realizzati con

una Minolta SrT 101 e il

suo obiettivo kit: il

Rokkor 55mm f 1,7 MD.

Lorih in HP5+ n. 1; ph: Francesco Coppola

Il giorno in cui ho

potuto realizzare il

presente lavoro era

in maggio, finalmente!

Visto che questo set

ha lo scopo di

recuperare lo

appuntamento andato

allegramente al

pascolo a causa del

problema al

meccanismo di

avanzamento della

pellicola della Pentax

Spotmatic che avevo

considerato, prima di

quell’incidente come

mio corpo macchina

principale da

esercitazione per la

fotografia analogica.

Lorih in HP5+ n. 2; ph: Francesco Coppola

La pellicola che ho

usato è stata la

classica Ilford HP5+,

giusto perché non

volevo correre rischi

dopo tutto quello che

era precedentemente

accaduto.

Lorih in HP5+ n. 3; ph: Francesco Coppola

Detto tutto quanto

sopra ricordato, devo

davvero dirmi

soddisfatto dei

risultati ottenuti con

il “muletto” utilizzato,

dato i dettagli e il

contrasto che mi

hanno permesso di

portare a casa.

Lorih in HP5+ n. 4; ph: Francesco Coppola

Inutile dire che Lorih mi

ha donato una

interpretazione, in pose

ed espressioni di alto

livello di cui la

ringrazio di tutto cuore.

Che dire in conclusione?

Manca davvero qualcosa

a queste immagini,

ottenute senza autofocus

e meno che meno Eye AF?

Con un rateo di scatti che

si aggirava intorno al

singolo al minuto?

Usando un obiettivo kit di

inizio anni 80 e nessuna di

quelle costosissime

ottiche moderne?

Lascio a ognuna e ognuno.

di voi la risposta.

Ci rivedremo lunedì

prossimo con nuovi

ritratti della bellissima

quanto bravissima Lorih

sperando che queste

prime quattro immagini

siano di vostro

gradimento.

A presto!

Per Aspera ad Astra!

PRIMI SCATTI A PELLICOLA CON JESSICA BIANCO, PARTE 4

Ben tornate e tornati su

questa pagina web per l’ultima

condivisione dei ritratti analogici

ottenuti durante il mio primo

(di 3) modelshoot di esercitazione

realizzato al CityLife di Milano con

la model Jessica Bianco.

Primi esperimenti analogici con Jessica 16; ph: Francesco Coppola

Ed eccoci alle ultime 4

condivisioni che chiudono questa

prima esercitazione di Ritrattistica

analogica. Un esperimento che mi

ha dato alcune indicazioni .

Primi esperimenti analogici con Jessica 17; ph: Francesco Coppola

La prima è che devo temere

un po’ meno di non riuscire a

mettere a fuoco o a ottenere

esposizioni corrette.

Primi esperimenti analogici con Jessica 18; ph: Francesco Coppola

La seconda è che meno mi

preoccupo di provare esposizioni

diverse (basate su diversi

congegni che misurano la Luce)

più mi posso concentrare sul

creare un ritratto con una

composizione e una

interazione con la modella

degna per un vero e buono

Ritratto.

Primi esperimenti analogici con Jessica 19; ph: Francesco Coppola

La terza ed ultima è che

in fase di scansione delle

immagini devo fare di

meglio e riempire di più

il frame con il negativo da

trasferire in digitale.

Questo perché anche la

scansione digitale di un

negativo mantiene alcune

caratteristiche della

pellicola, e richiede anche

una particolare post

produzione.

Ora, chiudendo qui, in

questa settimana mi

occuperò della scansione

del secondo modelshoot

a pellicola, quello fatto in

collaborazione con la

model Naomi Momsen.

Mentre lunedì prossimo

sarà tempo di highilights

del presente modelshoot.

A presto quindi!

Per Aspera ad Astra!

PRIMI SCATTI A PELLICOLA CON JESSICA BIANCO, PARTE 3

Ben tornate e tornati in

queste pagine per il terzo

appuntamento con la

condivisione dei ritratti a

pellicola realizzati durante

il mio primo modelshoot

realizzato come esercitazione

per la Fotografia analogica,

con la model Jessica Bianco

al CityLife di Milano.

Primi esperimenti analogici con Jessica 11; ph: Francesco Coppola

Come potete notare anche

voi in questo post, stavolta

i ritratti ricavati sono più

a fuoco e con una migliore

composizione.

Primi esperimenti analogici con Jessica 12; ph: Francesco Coppola

Ciò perché, col tempo, mi sono

affidato via via più all’applicazione

da smartphone per calcolare

la giusta esposizione, più che

quanto facevo prima: provare

prima uno scatto usando lo

esposimetro della K1, poi un

altro con la misurazione

ottenuta dall’applicazione, poi

segnare sul taccuino quali

impostazioni ho usato e

scattare.

Primi esperimenti analogici con Jessica 13; ph: Francesco Coppola

La Fotografia Ritrattistica richiede

di tenere conto di già così tante

variabili che proprio non ha

necessità di aggiungere altre

complicazioni. Quindi è solo

naturale che mentre semplificavo

il processo di produzione delle

immagini, migliori sono i

ritratti che ne ho ricavato.

Primi esperimenti analogici con Jessica 14; ph: Francesco Coppola

E di soddisfazione finalmente

questi scatti me ne stanno dando

e molta, soprattutto il qui sopra

ritratto dell’ottima Jessica! Voi

non trovate che sia uno dei

migliori sino a ora condiviso?

Primi esperimenti analogici con Jessica 15; ph: Francesco Coppola

E questo dell’esercitazione in

corso è, ritengo, il risultato più

importante e cioè: una volta

tolta ogni sovrastruttura e

allungamento inutile del

workflow riesco a fotografare

bene (per messa a fuoco ed

esposizione, almeno) così

come riesco a fare in digitale.

Un gran bel viatico per le

prossime puntate con la mia

Fotografia analogica.

Si avvicina, anche, il momento

in cui potrò effettuare lo

investimento per l’acquisto

della agognata Pentax 6x7 MLU

con cui partirà propriamente

la mia vera narrativa ad immagini

ruotante sulla Bellezza femminile

e naturale.

Stay tuned, quindi, che ne vedrete

come sempre promesso, delle

belle!

Per Aspera ad Astra!

Primi scatti a pellicola con Jessica Bianco, parte 2

Ben tornate e tornati

in queste pagine web con la

condivisione di altri sei ritratti

analogici realizzati il 10 settembre

scorso con la model Jessica

Bianco in quel del CityLife di

Milano.

Primi esperimenti analogici con Jessica 5; ph: Francesco Coppola

Questa settimana tutti gli

scatti sono stati fatti lungo

questa scala (e vedrete anche

la prossima volta quali

altri spunti ci ha offerto

questa struttura), ciò dovuto

al fatto, soprattutto, che il

sole faceva capolino da

una parziale apertura fra

le nubi alla sinistra di dove

ci trovavamo noi.

Primi esperimenti analogici con Jessica 6; ph: Francesco Coppola

Si continuava quindi a

misurare la Luce che

accarezzava Jessica, sia con

l’applicazione da smartphone

che avevo scaricato giorni

prima, oltre che con lo

esposimetro della mia K1,

per poi mi segnare su un

taccuino tempi e apertura

del diaframma impiegati,

di modo da potermeli

ricordare e studiare ex

post gli effetti di quei

parametri sulle foto fatte

e sviluppate.

Primi esperimenti analogici con Jessica 7; ph: Francesco Coppola

Certamente, data la scarsa

luminosità presente in area e

nonostante l’ISO della pellicola

fosse a 400, ero costretto a

scattare a tutta apertura, per

ottenere dei tempi di scatto

decenti, ciò influisce sul look

complessivo piuttosto soft di

questi ritratti.

Primi esperimenti analogici con Jessica 8; ph: Francesco Coppola

E chiudere il diaframma

avrebbe sicuramente giovato

di più in questo trittico di

esperimento estemporaneo

che mi è venuto di praticare

all’impronta.

Primi esperimenti analogici con Jessica 9; ph: Francesco Coppola

Comunque sia, nonostante il

carattere di esercizio di questo

set, posso sicuramente considerarmi

soddisfatto dei tanti scatti lavorabili

che ho ottenuto e ciò nonostante

il secondo rullino abbia avuto dei

problemi meccanici per i quali esso

non si è staccato correttamente dal

meccanismo di avanzamento della

Spotmatic, così che - aprendo

poi a casa la macchina per

toglierlo e metterlo nel suo

scatolo -, ho quindi scoperto

che la pellicola era rimasta fuori

ed esposta alla luce dentro la

macchina.

Primi esperimenti analogici con Jessica 10; ph: Francesco Coppola

Un incidente che, nonostante la

mia prontezza di spirito che mi

ha fatto subito chiudere di nuovo

il corpo macchina, e ciò mi ha

fatto bruciare alcuni scatti, ma

non l’intero rullino.

Difatti questo non è certo

l’ultimo di quelli che ho da

mostrarvi da questo modelshoot

d’esercizio.

Aspettatevi di vedere nuovi

ritratti condivisi qui lunedì prossimo!

A presto!


Per Aspera ad Astra!

Primi scatti a pellicola con Jessica Bianco

Ben ritrovate e ritrovati!

Eccomi qui, finalmente, a mostrarvi i primi

quattro ritratti della model Jessica Bianco

realizzati in settembre al City Life di

Milano.

Primi esperimenti analogici con Jessica; ph: Francesco Coppola

Quindi, eccovi quattro primissime

prove di scansione e sviluppo in

digitale di questi negativi. Di certo

non sono i migliori che avrei potuto

ricavare, ma considerate che quando

si scatta a pellicola per ottenere un

buon ritratto contano non solo la

bravura nel scattare e nello sviluppare

chimicamente le pellicole, ma contano

anche scansione e stampa, passaggi

entrambi che possono cambiare l’esito

di uno scatto.

Primi esperimenti analogici con Jessica 2; ph: Francesco Coppola

Queste foto contengono, come potete

vedere, molta grana, cosa che riconosco

essere un po’ strana, essendo la

pellicola usata la Ilford HP5+, che è un

tipo di rullino a grana abbastanza fine,

di meno di quella presente qui con tutta

probabilità.

Primi esperimenti analogici con Jessica 3; ph: Francesco Coppola

Penso che ciò dipenda da come ho

scansionato i negativi, probabilmente

dalla distanza del rullino dall’obiettivo,

avrei dovuto avvicinarlo di più,

riempiendo il più possibile il frame con

il frame.

Primi esperimenti analogici con Jessica 4; ph: Francesco Coppola

Poi, certo, dipende anche dai passaggi

in Photoshop che ho applicato in questi

scatti, per esempio: i primi tre che ho

presentato qui sono stati trattati in un

modo, mentre l’ultimo è stato fatto in

un altro, più leggero - volendo.

Sono contento, comunque, che grossi

problemi di messa a fuoco e di

esposizione non si sono verificati. E

questo è un buon viatico per le

prossime elaborazioni.

Ci si vede quindi alla prossima

settimana per nuove condivisioni!

A presto!

Per Aspera ad Astra!