Bellezze all'atelier Forte 2, Valeria parte 1
Ben ritrovate e ritrovati in
questa prima parte della
seconda modella, Valeria
che ho immortalato
durante lo shootout allo
atelier Forte in Milano
Lambrate
Qui il primo dei due ambienti
che abbiamo
fotograficamente esplorato
è una specie di garage con
auto d’epoca o almeno,
quel che ne resta.
Con una sola luce
continua è con questa
rovina d’auto di
epoca è quanto
abbiamo avuto a
disposizione per
immortalare la
grazia di Valeria.
E noi, cioè il sottoscritto
e l’altro fotografo che
con me ha condiviso
questi esercizi di
ritratto creativo ci
abbiamo dato dentro,
con un’idea di luogo
dove scattare e
conseguente
illuminazione a testa.
La mia idea di ritratto
creativo la vedrete la
prossima settimana, ma
per il momento questo
è quanto sono riuscito
a creare col primo
spunto.
Con speranza che
possa avervi
interessato quanto
qui mostrato vi
rinvio alla
prossima puntata di
questo viaggio
nella bellezza per la
seconda parte di
questo micro-shoot
con Valeria.
Statemi benone e
a presto!
Per Aspera ad Astra!
BELLEZZE ALL'ATELIER FORTE 1, DANIELA PARTE 2
Per questa parte di
esercitazione
fotografica ci
troviamo allo
interno di una
delle stanze dello
Atelier e lì ho
sfruttato la
abbondanteLuce
Naturale che le
finestre facevano
entrare dentro
L’effetto ottenuto mi
piace, personalmente
parlando. molto.
Spero che sia anche
per voi lo stesso.
Siamo quindi giunti
a concludere
questa prima parte
dello shootout di
settembre scroso
con questo ultimo
ritratto di Daniela.
Alla prossima settimana
quando comincerò a
presentarvi Valeria.
Statemi benone e
a presto!
Per Aspera ad Astra!
Bellezze all'atelier Forte 1, Daniela parte 1
Ben trovate e trovati a
tutte e tutti voi che,
nonostante il giorno
festivo e il giorno più
pescioso dell’anno, vi
siete collegati su
queste pagine in cerca
di Bellezza.
Le immagini che daoggi
in poi vi proporrò
provengono da un
evento organizzato dal
fotografo Massimiliano
Uccelletti insieme a
Serena Andreetto dello
showroom orodi.
L’evento in questione è
stato uno “shootout”,
vale a dire, diversi
fotoamatori che
fotografavano sei
modelle in
altrettante stanze
della grande villa
alle porte di Milano.
Non Sapevo esattamente
in cosa sarebbe
consistito l’evento e
gran parte delle
modelle, cosa che mi
ispirava tantissimo ed
ero pronto a prendere
ciò che mi veniva
offerto come una
divertente sfida.
Con lei abbiamo quindi
cominciato a cercare
idee creative per
esaltarne l’attraenza.
Qui siamo in esterna ma
c’è altro materiale da
mostrarvi ambientato
all’interno del primo
ambiente che abbiamo
potuto foto-esplorare.
Una bella esperienza
che ho trovato molto
piacevole da
affrontare, anche
perché svoltasi
durante l’ultima
fase del mio lavoro
da magazziniere in
provincia di Pavia.
Riattivare i neuroni
creativi dopo tutta
quella fatica
muscolare, di
sicuro mi ha fatto
bene.
Bene questo per il
momento è quanto,
ci si rivede la
prossima settimana
per un altro poco
di Daniela.
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Le stagioni dell'anima 2 - Primavera, parte 6
E rieccoci qui,
carissime e carissimi!
Da quanto tempo, eh?
Riprendiamo quindi
il racconto iniziato
tempo fa dell’evo
primaverile della
mia anima
psicologica.
L’incontro oggi in
oggetto è uno di
quei testi che ti
cambiano la vita:
mi fu prestata una
copia de Il Signore
degli Anelli di
J.R.R. Tolkien da una
mia compagnia di
scuola poco prima
degli esami di
maturità nel 1993.
Un tomo che finii
durante un trekking
lungo lo anello più
alto della Guardia
Forestale su l’Etna.
Tre settimane dopo
aver iniziato a
leggerlo.
Tempistiche record
per un lento
lettore quale sono
sempre stato.
Quella però non fu
che la prima di una
altra decina di
riletture.
Ogni anno, nella decina
che seguirono l’estate
del mio diploma e
sempre verso l’inizio
dell’autunno mi
ritornavano in mente
le parole della poesia
che inizia il libro:
Tre anelli ai Re degli Elfi, sotto il cielo che risplende,
Sette ai Principi dei Nani nelle lor rocche di pietra,
Nove agli Uomini Mortali che la triste morte attende,
Un Anello per domarli, Un Anello per trovarli,
Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli,
Nella terra di Mordor, dove l’Ombra cupa scende
Sulla spinta di quel
romanzo cominciai
a cercare e leggere
varie opere di
mitologia europea
e non: dal Kalevala
di Elias Lönnrot,
all’Edda, Snorra e
Poetica, per poi
giungere alle Early
Irish Miths and Sagas
e al Gilgamesh e
tante altre opere di
similare genere.
La mia laurea in
Storia che avrei
conseguito lustri
dopo è stata un
lungo processo
che ha avuto
origine da questa
lettura.
Non male come
libro che ti cambia
l’esistenza, eh?
Questo è quanto per
ora, la prossima
settimana
concluderemo questo
progetto, che spero
vi stia intrattenendo.
Statemi Ottimamente e
a presto!
Per Aspera ad Astra!
Le stagioni dell'anima 2 - Primavera - Parte 5
Alla prima parte
della primavera
della mia anima
psicologica
posso certo
Annoverare l’inizio
della mia passione
per la Fotografia.
Si era a quel tempo
alla fine degli
anni ‘80 e io, con
amici del tempo,
frequentavo la
sede locale del
WWF, col quale
abbiamo fatto
escursioni per
la varia natura
della Sicilia, a
partire dai
territori
affaccianti
alla sua costa
orientale, ma col
tempo
allungammo il
passo anche
fuori regione.
Certo, allora i
soggetti che
attiravano la mia
attenzione erano,
per lo più rocce,
piante, chiazze di
muschio e piccoli
insetti. Ma è anche
per questo che,
questo ricordo
rimane adamantino,
genuino, e ho potuto
tornare ad
abbeverarmi al
ricordo di quei
faticosi sentieri.
In quei giorni, però,
fra i boschi o in riva
a un lago, cercando
di capire la Luce che
danzava sullo
specchio liquido o
che filtrava nel
colonnato vivente
degli alberi, ho fatto
i primi passi verso
la sensibilità alla
Luce che
contraddistingue il
mio occhio
fotografico e che,
di recente, mi è stata
anche riconosciuta
in un contest
internazionale di
Fotografia di cui
vi parlerò domenica
prossima
Abbiamo visto lo
incontro con la
musica prog nel
precedente episodio,
mentre qui abbiamo
raccontato dei
miei primi passi
lungo il percorso
della Fotografia,
Nuovi incontri
seguiranno ancora
per le prossime due
settimane, a presto
quindi!
Statemi ottimamente
e
Per Aspera ad Astra!
Le stagioni dell'anima 2 - primavera, parte 3
Eccoci quindi a una
sezione in cui la
nostra anima
felina di casa, nel
suo salotto si trova
a giocare e nel gioco
scoprire, intuire,
delle novità.
La primavera porta
sempre lo
sbocciare di novità,
la Vita avanza e
porta nuovi stimoli,
nuove energie.
Un po’, insomma la
primavera ci
cambia, ci fa
crescere, anche
se più in un senso
psicologico,
inizialmente
almeno, che
altro.
E allora anche la
nostra anima
psicologica sente
che è tempo di
cambiare abito.
Gattina di
appartamento non
più, da ora in poi:
è tempo di
maturare in
qualcosa di
diverso.
Dalla prossima parte di
modelshoot vedremo a
cosa la porta questa
maturazione, cosa
incontrerà lungo il
suo cammino.
Per il momento, questo
è quanto, sperando che
ciò che vi ho mostrato
sia stato di vostro
interesse.
Statemi ottimamente e
a presto!
Per Aspera ad Astra!
Le stagioni dell'anima 2 - Primavera, parte 2
Continuiamo, quindi, con
la vita da “gatta” della
nostra protagonista e in
questa fase lei si diverte
giocando come ogni
felino di casa fa.
Quanti cicli
alba-tramonto passa
uns micia di casa
così? Quanta vita passa
chiusa fra quattro
mura?
Quanti equilibrismi sopra
il caos, quanto turbinare
di materia oscura prima
che una massa critica
venga raggiunta e una
scintilla possa
scattare.
Prima ancora, eoni
prima che nasca una
stella danzant?.
che senso ha tutto
questo vaneggiamento?
Beh, questa è stata solo
la seconda parte di un
modelshoot che non è
ancora arrivato
neanche alla metà del
suo percorso.
Ci sono possibilità,
sebbene non possa
garantire niente,
che tutto sarà più
chiaro alla fine.
Intanto, ci vediamo
lunedì prossimo
per la terza fase
del modelshoot
A presto!
Per Aspera ad Astra!
DAFNE in HP5+, parte 3 (finale)
Ben tornate e ben
tornati in questo terzo
e ultimo appuntamento
con l’esercitazione di
ritratti a pellicola
realizzato in fine
agosto alla modella
Dafne Boshnjaku
in quel dello
showroom orodi a
Limbiate (MB)
La pellicola utilizzata
è sempre la Ilford HP5+
esposta su Minolta
SrT 101 tramite
Minolta MD Rokkor
55mm f 1.7, il tutto poi
sviluppato in camera
oscura in Bottega
Immagine di Milano da
Stefano Bernardoni.
Come potete vedere
da voi questa ultima
sezione di modelshoot
sarà meno vestita
anche per testare come
la Luce Naturale che
filtrava dalla finestra
poteva rendere sulla
pelle del soggetto.
Questo anche perché,
un bel giorno,
quando avrò ultimato
lo sviluppo di tutto
quanto immortalato
sino a oggi, potrò
mostrarvi a che
punto sono giunto
nell’utilizzo della
Luce sul corpo delle
modelle.
Quello che credo
costituirà un mio
personale
avanzamento nel
ritrarre soggetti
che, come avrò modo
di riferirvi a tempo,
debito mi porterà a
immaginare una
nuova linea di
produzione
fotografica, con un
fine ben preciso.
Ma non corriamo troppo
oltre: diversi pianeti si
devono ancora allineare
correttamente perché
certe porte si
schiudano.
Per ora salutiamo la
brava Dafne, che così
ha collaborato con
me e la ringrazio per
il suo contributo.
Da lunedì prossimo,
suonino le trombe!
comincerò a
Mostrarvi la prima
parte de
Le stagioni dell’anima
2 - Primavera.
U-hu! Non vedo l’ora!
Non avete idea
quanto!
Statemi squisitamente
e a presto!
Per Aspera ad Astra!
Salutando il 2023
Guardando indietro all’anno che sta finendo
Ben tornate e tornati in questo
articolo riassuntivo di quanto
avvenuto a me, sia dal punto di
vista fotografico, che dal
punto di vista personale.
perché senza il personale non
ci sarebbe la mia Fotografia,
così come è questa stessa a dar
senso e positività al monastico
personale attuale ed è proprio
da questo ultimo argomento
che inizieremo.
Il personale, lavoro e salute
Già, questi due e solo questi
due aspetti hanno visto
accadimenti degni di
menzione.
Non è stato, questo 2023, lo
anno in cui ho iniziato a
lavorare da magazziniere,
ma questa attività
– volta a finanziare la mia
attività fotografica.
Da questo punto di vista ho
fatto diversi cambi di
azienda in cui ho lavorato:
Amazon, Estée Lauder e
SDA – Poste Italiane, quindi
ho potuto saggiare il
trattamento ricevuto dai
lavoratori da aziende. sia
estere che italianissime,
o dovrei dire italiotissime.
Capirete dall’ultima parola
utilizzata che ho poco
gradito la mia esperienza
lavorativa e non posso certo
sapere se quanto vissuto lì
sia la normalità dei non
pochi magazzini che possiede
quella compagnia. Non ho
certo modo di appurare che
il paternalismo e la gestione
approssimativa, con
conseguente minore sicurezza
nell’operare in quei contesti,
dico solo che quanto vissuto
lì mi è servito, personalmente,
per gettarmi con ancora più
convinzione ed energia nel
mio sogno di diventare
fotografo ritrattista.
Ho proprio l’ostilità ben
attizzata a certa dirigenza e
se non voglio vivere troppo a
lungo queste esperienze, beh,
sarà bene che ci dia dentro
con la realizzazione dei
miei progetti.
Dal punto di vista della
salute, ebbene,
fortunatamente, non ho
che da darvi solo buone
notizie, eppure la
dimensione della
preoccupazione vissuta
nell’ultimo quarto
d’anno può essere
misurata dal quadro
che avevo fra fine
settembre e inizio
ottobre:
Nel settembre in cui
terminavo la mia ultima
esperienza lavorativa io
e mia madre siamo finiti
nel limbo dei “senza
assistenza sanitaria”, visto
che la nostra solita
signora medico di famiglia
che ci aveva assistito sin
da agosto 2016 era andata
in pensione da un mese e
nuovi medici erano attesi,
ma non se ne sarebbero
visti ancora a lungo.
Alla fine l’ASL locale ha
risolto il problema
riaprendo le liste
degli assistiti per i
vecchi medici curanti
ancora attivi su Cologno,
almeno per le persone più
fragili, fra cui rientra la
mia ultraottantenne
madre. Tant’è che ora
come ora ci sono medici
di base a Cologno che
hanno oltre 3000 assistiti.
In più le tessere sanitarie
nostre, rinnovate di recente,
avevano dei codici che non
sarebbero stati registrati
dal servizio di prenotazione
regionale per i vaccini cosa
durata sino a, almeno,
novembre.
L’eccellenza Lombarda,
tsk!
Inoltre mia madre era sul
finire di un lungo ciclo di
controlli cardiaci (e non
solo) di cui l’unica cosa
emersa era una TAC che
dava alla sua carotide
sinistra un’occlusione
pari al 75%,
A questo si sono aggiunti
dolori inguinali e febbre,
in fine settembre, che
anno acceso all’improvviso
il sospetto che la sua
protesi all’anca, vecchia
di dieci anni, potesse avere
cominciato a deteriorarsi,
causando quei sintomi.
La serie quindi, di ricerche
di: medico di base,
prenotazione di svariate
visite ed esami medici,
viaggi in una mezza
dozzina di ospedali (fra
Milano e Varese) ritiro
referti da tutti questi
posti.
Ci ho messo, quindi, da
inizio ottobre a circa
metà dicembre, a
risolvere i problemi
che potevo e ad
ottenere tutti i
responsi
medico-oracolari per
la salute di mia madre.
Ah, dimenticavo, in tutto
questo c’è stato anche il
mio controllo al cuore,
visto che questo 2023
è corrisposto al
decennale della
certificazione della mia
ipertensione diastolica.
Beh, sappiate che questo
anno, sano come un pesce
(iperteso, senza cistifellea
e con rognosi problemi di
pelle) posso felicemente
riferire che sia mia madre
che il sottoscritto
stiamo bene.
l’ostruzione alla
carotide di mia madre è
stata riscontrata essere,
dopo ecocolordoppoler a
circa il 60% e il flusso di
sangue nella parte è
regolare, inoltre la sua
Protesi e l’osso a cui
questa è avvitata sono
in piena forma inoltre il
mio cuore è così sano che
- come ha detto la
cardiologa che mi ha
visitato - che non sembra
nemmeno quello di un
iperteso.
Inoltre abbiamo risolto
pure il problema della
prenotazione dei vaccini
e li abbiamo fatti: sia
quello contro l’influenza
sia l’aggiornamento per
quello contro il covid,
entrambi e al contrario
di quanto avvenuto l’anno
scorso, durante queste
feste natalizie stiamo
benissimo!
Posso considerare questo
un successo!
Per l’anno che viene
non mi resta da fare
altro che rimettermi
a percorrere in
velocità il naviglio
della Martesana, per
recuperare forma.
Ciò almeno lo
potrò fare dopo la
visita dal podologo,
il 2 gennaio, dove
devo farmi visitare
per un ultimo
ricordino ottenuto
nel magazzino
SDA, vedremo
dopo quanto tempo
potrò tornare a
sforzare i piedi.
Finisce quindi quanto ci
era da riferire per la
sezione personale del
riassunto del mio 2023.
Il lato fotografico, esercitazioni e progetti
Il 2022 mi aveva visto
completare una primissima
bozza di Portfolio e i
responsi che ne avevo
ricavato mi avevano
proiettato in avanti, a
provare a completare una
nuova e migliore versione
del mio Portfolio per poi
presentarlo alle Agenzie
di Moda e cominciare,
andando tutto bene, a
collaborare con loro nel
vero e proprio percorso
iniziale da Fotografo di
Moda.
Lo sforzo nel 2023 è
stato intenso ma, lo
ammetto, può apparire
confuso.
Difatti, piuttosto che
concentrarmi nella
realizzazione dei progetti
per il mio Portfolio, di cui
ne ho realizzato solo uno,
che è quello realizzato con
Mariacristina Bona e che
vi ho già mostrato, invece
ho fatto un bel po’ di
set di esercitazione a
pellicola, ma anche no,
partecipando a un paio
di shootout (eventi dove
diverse modelle e
fotografi si riuniscono in
una location e c’è la
occasione di conoscere
nuovi posti e modelle) in
cui ho usato la mia
attrezzatura digitale.
Oltre a un paio di occasioni
proveniente da altra
organizzazione in cui
ho avuto dei modelshoot
one to one con nuove
modelle in cui ho usato
sia macchine a pellicola
sia la mia Pentax K1.
Inoltre, il lavoro da
magazziniere mi ha
portato via molto tempo,
soprattutto durante la
ultima esperienza in
SDA.
Non per niente, con lo
sviluppo di questi lavori
sono ancora alle prese
con i modelshoot fatti in
agosto.
E come dimenticare il
grande furto del mio
vecchio account
Instagram? Mi stavo
giusto avvicinando
ai 1000 follower e
non so quando il
nuovo account che
sono stato costretto
a creare lì tornerà a
quei livelli!
Non per niente
questo anno non
realizzerò un
MyBest9 2023, non
vi trovo il senso,
men che meno
la motivazione.
Ma questa vicenda
una sua lezione me
l’ha comunque
fornita: Instagram,
quella piattaforma
che non protegge la
nostra identità (a
meno che non si
paghi, novità uscita
fuori dopo il furto
che ho subito), non
è importante: non è
il mio Portfolio,
ne è solo un riflesso.
Non è nemmeno
l’unico posto dove
si possono mettere
in mostra le proprie
foto, nemmeno - se
è per questo - quello
dove le fotografie
sono più ritenute
in un minimo
riguardo.
Per questo motivo
questo sito è a
pprodato anche in
altre piattaforme,
più adatte ai
fotografi che non
più, oramai,
Instagram.
posso comunque tentare di
disperdere la confusione
invitandovi a considerare
quanto mi è stato detto dai
due Lettori Professionali del
mio primo Portfolio.
Il primo, infatti, Nicola
Casini, oltre ad approvarmi
più immagini di quanto non
mi aspettassi, mi ha
consigliati di continuare a
lavorare ingaggiando
modelle da agenzia, questo
perché i selezionati vogliono
vedere nei portfolio che
valutano, il tipo di modella
che loro trattano.
La seconda, però, Barbara
Silbe, mi ha caldamente
consigliato di cominciare
a introdurre una narrativa
nella produzione fotografica.
Da questi impulsi, le non poche
idee che mi sono venute sono
stati diversi progetti di
racconto fotografico in cui
provo a raccontare chi sono e
in quale ambiente mi trovo ad
abitare.
Un progetto narrativo richiede,
per essere realizzato, una
location adatta e dei soggetti
il più possibile vicini a come li
ho immaginati nella mia mente,
ciò non vale e sempre per tutti
i lavori di cui ho un moodboard
pronto o presto approntabile,
ma di sicuro per la serie
Le stagioni dell’anima, sì,
eccome!
Diciamo quindi che in questo
2023 ho esplorato – in ampio
raggio – diverse opzioni, fra
posti e modelle e ne ho
trovati, degli uni e delle
altre, che l’anno prossimo
mi porteranno a realizzare
già in gennaio altri
due progetti narrativi.
Non solo, visto che il primo
comandamento della mia
Fotografia è quello di
tirarmi fuori dalla vita
misera e arida in cui mi
trovo (esprimendo quanto
scaturisce dalle numerose
ferite che segnano corpo
e spirito miei), altra cosa
che ho fatto
– quotidianamente – è
annusare l’aria che tira,
vedere quali possibili
alternative possa trovare,
oltre al percorso di
avvicinamento alla
Fotografia di Moda, per
poter sostenermi in
futuro con i Ritratti che
produco.
Difatti, a questo articolo, che
certo è troppo lungo, seguirà
un altro, l’anno prossimo, in
cui vi parlerò dei prossimi
progetti e di quali direzioni
prenderanno.
Continuerò a esercitarmi come
uno scattino alle prime armi?
Continuerò il “confusionario”
produrre set in digitale e a
pellicola senza alcun,
apparente, senso?
Comincerò a mostrarvi, su
queste pagine, le benedette
modelle di agenzia?
Beh, non temete, a queste e
ad altre domande risponderò
la settimana prossima e
questo sarà anche il
completamento di quel duo
di articoli che avevo iniziato
a produrre poco tempo fa e
che era rimasto in sospeso.
Conclusioni
Si sta chiudendo un anno
importante, dove ho affrontato
sfide, ho esplorato e
sperimentato tanto. nel
complesso posso dire di
essermela cavata abbastanza
bene, tutto sommato.
Il 2023, inoltre, proprio a
causa delle sperimentazioni
svolte mi ha dato delle
indicazioni utili che
influiranno sul Look and
Feel che troverete nei
progetti che realizzerò
l’anno prossimo.
Dopo il periodo che
ha preteso che mi
occupassi solo di
questioni sanitarie, ho
necessità di tornare a
lavorare, perché quei
sogni di bellezza
spiritual-carnale che ho
in mente, per venire
tramutati in immagine
necessitano ancora, anzi,
più di prima, di soldi.
Alla prossima settimana
per le prospettive che
vedo, intravedo e
stravedo per il 2024.
Per ora posso lasciarvi
con un classico augurio
di Buona fine e miglior
Inizio d’anno!
Per Aspera ad Astra!