Lorih Analogica, parte 3

Ben ritrovate e ritrovati

in questo terzo, e ultimo,

episodio della

condivisione dei ritratti

a pellicola presi allo

Showroom Orodi in

Limbiate (MB) alla

splendida modella

Lorih Caradonna.

Lorih in HP5+ n. 10; ph: Francesco Coppola

Questo è l’ultimo outfit

che ha indossato per me

l’ottima modella e l’ha

interpretato, secondo

me, alla grande, non

trovate?

Lorih in HP5+ n. 11; ph: Francesco Coppola

Posso, sicuramente, dirmi

soddisfatto dei risultati

ottenuti in questo

modelshoot un po’ in

tutti i sensi. Ringrazio

di cuore Lorih e Serena la

proprietaria dello

showroom per questa

occasione di consolidare

la mia fiducia nelle mie

capacità di scattare a

pellicola e, in

conseguenza

del nuovo lavoro nel

magazzino SDA, passare a

un nuovo corpo macchina

a pellicola Medio Formato.

Lorih in HP5+ n. 12; ph: Francesco Coppola

Lavorando a questo

articolo notavo che

La definizione in queste

immagini, che è certo

contemporanea, è

dovuta solo in parte

(minima) al mio edit, ma

soprattutto è dovuta

alla nuova emulsione

della pellicola ilford,

che ho utilizzato e ciò

perché le aziende che

producono pellicole

oggigiorno sono

riuscite a sopravvivere

al periodo oscuro del

mercato fotografico

analogico (gli anni in

cui linee di produzione

e marchi storici

chiudevano e tutti

sembravano migrare

verso il digitale),

producendo pellicole

per aziende tecnologiche

e scientifiche che

necessitavano di tanta

definizione e queste

pellicole di Ilford e

Adox, e altri marchi,

da queste sono derivate.

Lorih in HP5+ n. 13; ph: Francesco Coppola

La qual cosa si adatta

abbastanza bene al

mercato attuale

della attrezzatura

Fotografica, visto che

il marketing di tanti

produttori e gli

entusiasti del genere,

e poi molti altri

acquirentihanno sempre

chiesto una cosa sola:

più risoluzione, più

dettaglio, da lato a

lato del frame.

Però, ecco, vediamo oggi,

in questi scatti, che più

dettaglio non deve

venire per forza dallo

ultimo modello del

marchio digitale X

o y.

Lo si può ottenere anche

da una attrezzatura di

seconda mano risalente

agli anni ‘70/’80 e che su

E Bay può costare meno

di cento euro.

Con in più, però, il

carattere e la

tridimensionalità

delle immagini dovuta

alla differente

filosofia costruttiva

degli obiettivi della

passata epoca,

Certo, le pellicole e lo

sviluppo delle stesse

costano, ma ciò porta

anche a pensare di più

lo scatto e di

conseguenza, a

attenuare una certa,

istintiva, bulimia del

moderno fotografare.

Ma basta così. elencare

vantaggi su vantaggi sul

fotografare a pellicola

a parole serve solo sino

a un certo punto.

Spero solo che queste

immagini abbiano posto

il loro contributo alla

causa.

Ci vedremo lunedì

prossimo (spero), per un

salto indietro agli

shooting in digitale,

non tanto per un nuovo

progetto per il mio

benedetto Portfolio, ma

sempre sulla scia di

questi modelshoot più

liberi e glamour, con

una congilietta di

Play Boy che vi

presenterò e di cui

potrò parlarvi meglio

e più in profondità fra

sette giorni (nella

misura in cui il mio

lavoro da

magazziniere me lo

concederà)

Statemi bene e

a presto!

Per Aspera ad Astra!

Lorih analogica parte 2

Ciao e ben ritrovate e

ritrovati in queste

pagine!

Oggi vi propongo la

seconda

parte (di tre) degli

scatti a pellicola che

ho realizzato

con la model

Lorih Caradonna

allo Showroom Orodi

in Limbiate (MB).

Lorih in HP5+ n. 5; ph: Francesco Coppola

Eccovi quindi cinque

ritratti, più o meno

stretti, fatti alla

splendida e assai

brava model Lorih,

fatti sempre con la

Minolta SrT101 e il

suo obiettivo kit: il

55mm f 1.7 MD Rokkor,

su pellicola Ilford

HP5+.

Lorih in HP5+ n. 6; ph: Francesco Coppola

Ancora una volta,

anche se potrei

sembrarvi un disco

rotto: ecco a voi

una qualità di

immagine ottenuta

con attrezzatura

dal costo inferiore

ai 100 euro (sul

mercato di seconda

mano attuale).

Lorih in HP5+ n. 7; ph: Francesco Coppola

Quindi vi suggerisco

di chiedervi: ho

davvero bisogno di

spendere tanti soldi

in corpi macchina e

obiettivi odierni,

farsi spingere dal

marketing

commerciale dei vari

brand, se magari

siete agli inizi della

vostra esperienza

nella Fotografia?

Oppure anche se siete

degli entusiasti che

hanno individuato

nel Ritratto la loro

vera passione e

direzione di

trasformare in

carriera?

Lorih in HP5+ n. 8; ph: Francesco Coppola

Forse non lo sapete,

ma pare che al giorno

di oggi (e da qualche

anno, pure) tutte le

idee su come si

dovrebbe

fotografare, pare

provengano dal

mondo della

Fotografia

architettonica,

sportiva o

fotogiornalismo.

Tutto deve essere

eseguito in meno di

un battito di ciglio,

cogliendo 1000 frame

al secondo, tutti

perfettamente a

fuoco, super definiti

e senza alcuna

traccia di “difetti”

quali aberrazioni

cromatiche,

vignettature,

distorsioni.

Lorih in HP5+ n. 9; ph: Francesco Coppola

Come fotografo

creativo di Ritratto

Beauty

abbraccio i “difetti”

dei vecchi obiettivi,

la lentezza dello

scattare, la sfida di

mettere a fuoco in

manuale, la grana

della pellicola, che

se non è uno scatto

su rullino, in post,

anche in digitale ne

aggiungo a

carrettate.

Perché a sopravvivere

deve essere l’Arte

della Fotografia,

quella che ha preso i

primi passi dai

dagherrotipi ed è

giunta a noi senza

particolari

interruzioni o

inghiottitoi di

memoria del passato,

come invece pare stia

accadendo in questi

anni perfettini e

vuoti di contenuto.

Questo e altro vi

mostro e vi mostrerò,

anche in futuro.

Statemi bene e a

presto!

Per Aspera ad Astra!

Lorih analogica parte 1

Ben ritrovate e ritrrovati

a questo primo episodio

con i ritratti fatti alla

model Lorih Caradonna

allo Showroom Orodi in

Limbiate, realizzati con

una Minolta SrT 101 e il

suo obiettivo kit: il

Rokkor 55mm f 1,7 MD.

Lorih in HP5+ n. 1; ph: Francesco Coppola

Il giorno in cui ho

potuto realizzare il

presente lavoro era

in maggio, finalmente!

Visto che questo set

ha lo scopo di

recuperare lo

appuntamento andato

allegramente al

pascolo a causa del

problema al

meccanismo di

avanzamento della

pellicola della Pentax

Spotmatic che avevo

considerato, prima di

quell’incidente come

mio corpo macchina

principale da

esercitazione per la

fotografia analogica.

Lorih in HP5+ n. 2; ph: Francesco Coppola

La pellicola che ho

usato è stata la

classica Ilford HP5+,

giusto perché non

volevo correre rischi

dopo tutto quello che

era precedentemente

accaduto.

Lorih in HP5+ n. 3; ph: Francesco Coppola

Detto tutto quanto

sopra ricordato, devo

davvero dirmi

soddisfatto dei

risultati ottenuti con

il “muletto” utilizzato,

dato i dettagli e il

contrasto che mi

hanno permesso di

portare a casa.

Lorih in HP5+ n. 4; ph: Francesco Coppola

Inutile dire che Lorih mi

ha donato una

interpretazione, in pose

ed espressioni di alto

livello di cui la

ringrazio di tutto cuore.

Che dire in conclusione?

Manca davvero qualcosa

a queste immagini,

ottenute senza autofocus

e meno che meno Eye AF?

Con un rateo di scatti che

si aggirava intorno al

singolo al minuto?

Usando un obiettivo kit di

inizio anni 80 e nessuna di

quelle costosissime

ottiche moderne?

Lascio a ognuna e ognuno.

di voi la risposta.

Ci rivedremo lunedì

prossimo con nuovi

ritratti della bellissima

quanto bravissima Lorih

sperando che queste

prime quattro immagini

siano di vostro

gradimento.

A presto!

Per Aspera ad Astra!

Elisa dietro la persiana, parte 2, shooting end

Ben ritrovate e

ritrovati, carissime e

carissimi, a questa ultima

condivisione di quattro

ritratti creativi realizzati

in digitale con la model

Elisa Bassani immortalata allo

studio di Alessio Mapelli in

quel di Vimodrone.

Elisa digital BW portrait 13; ph: Francesco Coppola

Eccoci quindi alla

chiusura di questo

modelshoot che mi ha

fornito l’occasione di

togliere la ruggine dai

miei neuroni creativi,

della quale sono grato

sia alla modella che al

proprietario dello

studio.

Elisa digital BW portrait 14; ph: Francesco Coppola

Qui potete, oltretutto,

osservare la resa - in

questo contesto così

particolare - dell’85mm

f 1.4 star che ho

utilizzato per realizzare

le immagini che qui

vedete.

Elisa digital BW portrait 15; ph: Francesco Coppola

Avvenuto dopo la fine

del mio contratto di

lavoro di un mese al

Magazzino Estee Lauder,

di Cassina de pecchi sono

stato felicissimo di

tornare a dedicarmi alla

Fotografia di ritratto,

con un soggetto nuovo

per me e che si è reso

disponibile alle mie

sperimentazioni.

Elisa digital BW portrait 16; ph: Francesco Coppola

Quindi, saluto Elisa

preparandomi a cominciare

il lavoro sul prossimo

progetto, che potrete

ammirare qui già da lunedì

prossimo.

Nel frattempo, come sa chi

mi segue su Instagram

sull’account fcphotography2023

(quello nuovo e unico da cui

condivido i miei lavori

fotografici, dopo il furto

di identità subito su quella

piattaforma social) sono da

poco felice proprietario di

una Pentax 6x7 che comincerò

a mettere alla prova già da

domenica prossima, con una

conoscenza di lunga data di

questo sito: la model

Jessica Bianco.

Il 13 e il 27 del moso prossimo

ho altri due modelshoot

prenotati. Non male per un

mese che si ritiene

solitamente essere scarico

e di riposo!

Per Aspera ad Astra!

Elisa dietro la persiana

Ben ritrovate a tutte e tutti!

Oggi vi porto il primo assaggio

dell’ultimo set in cui ho

immortalato la modella

Elisa Bassani, nello studio

di Alessio Mapelli in quel di

Vimodrone.

Elisa digital BW portrait 10; ph: Francesco Coppola

Dovuto al pessimo turno

al magazzino ove sto

lavorando - e che non è

cambiato rispetto alla

scorsa settimana, nè lo

farà per la prossima

- sono costretto a

limitare i miei sviluppi

al minimo utile, cioè i

tre che vedete oggi.

Elisa digital BW portrait 11; ph: Francesco Coppola

Quello che cominciate a

vedere oggi qui, è solo

l’inizio del lavoro che

ho fatto sul campo:

studiare la scena,

l’illuminazione, le

linee della persiana e

quel che potevo fare

per esaltare le doti,

estetiche ed

interpretative di

Elisa.

Elisa digital BW portrait 12; ph: Francesco Coppola

I ritratti che vedete qui

sono stati realizzati

oltretutto col 35mm f 2

che avevo usato sino a

quel momento dalla

precedente parte di

modelshoot.

Nel prossimo trittico di

ritratti potrete vedere

cosa ho ottenuto quando

ho cambiato obiettivo

e ho ottenuto una

maggiore cognizione

del set.

Ci vedremo

la prossima settimana

sempre su queste pagine!

A presto!

Per Aspera ad Astra!

Intima Elisa in Bianco e Nero

Ben ritrovate e ritrovati,

carissime e carissimi, eccovi

qui altri tre ritratti in

Bianco e Nero digitale della

model Elisa Bassani realizzati

allo studio del fotografo

Alessio Mapelli a Vimodrone.

Elisa digital BW portrait 7; ph: Francesco Coppola

Il lavoro profano a cui mi

sto sottoponendo è avido

del mio tempo, energie e

sudore, lasciandomi ben

poco tempo da dedicare

alla mia Fotografia,

per questo motivo sono

costretto a limitare a

tre il numero dei

ritratti che condivido

qui.

Elisa digital BW portrait 8; ph: Francesco Coppola

Per giunta, essendo il

magazzino situato nella

bassa pavese, godrò di

temperature prossime ai

39 gradi durante lo

svolgimento delle mansioni.

Mi porterò più acqua del

solito, spero basti per

tornare a casa sano e

salvo.

Elisa digital BW portrait 9; ph: Francesco Coppola

Ma questo sacrifizio da

artista ripagherà e presto

potrò darvi l’annuncio di

un importante nuovo

investimento per il salto

di qualità della mia

Fotografia a pellicola.

La fase 2, se vogliamo dire

e yum, yum! Vado a lavoro

pensando a quel che potrò

realizzare in Medio

Formato!

Ah! State sintonizzati

perché ne vedrete delle

belle e sempre più belle!

A presto!

Per Aspera ad Astra!

Elisa a colori

Ben tornate e tornati

a questa nuova puntata dei

ritratti realizzati a Vimodrone

nello studio di Alessio Mapelli

con la modella Elisa Bassani,

in Luce Naturale e

utilizzando la Pentax K1 e

il mio nuovo Pentax HD

35mm f 2

Elisa a colori 1; ph: Francesco Coppola

Col cambio di outfit e avendo

Elisa scelto questo vestitino,

non potevo non lasciare i

ritratti a colori, soprattutto

scattando in Luce Naturale.

Elisa a colori 2; ph: Francesco Coppola

C’era anche da vedere quale

resa dava il mio nuovo 35mm,

visto che l’ho preso da poco

e credo che questo sia il

primo modelshoot in cui

utilizzo.

Elisa a colori 3; ph: Francesco Coppola

Ovviamente, ottica nuova,

comporta anche la ricerca

della migliore distanza dal

soggetto con cui

utilizzarla. Quell’angolo di

ripresa in cui l’obiettivo da il

meglio di sè.

Elisa a colori 4; ph: Francesco Coppola

E, credo personalmente, di

averlo trovato, voi cosa ne

pensate?

Elisa a colori 5; ph: Francesco Coppola

Questo modelshoot,

dopotutto, non ha alcun un

intento narrativo o alcuna

pretesa, valgono come

esercitazione (a pellicola

soprattutto).

Queso è quanto per ora,

vi rimando alla prossima

settimana per una nuova

parte di scatti con la

nostra brava modella.

Statemi bene e

a presto!

Per Aspera ad Astra!

Primi scatti con la K1 a Elisa, parte 1

Ben ritrovate e ritrovati

in questa prima parte

della parte in digitale

del modelshoot che ho

realizzato con la model

Elisa Bassani allo

studio del fotografo

Alessio Mapelli in quel

di Vimodrone.

Elisa digital BW portrait 1; ph: Francesco Coppola

Sono arrivato a questo

modelshoot alla fine

di un mese di lavoro

presso un magazzino a

circa un quarto d’ora

da casa, con il quale

non sono stato in grado

di organizzarmi per

comperare i rullini in

tempo, così, solo una

prima parte di ritratti

in questa occasione

(quelli che avete già

visto le scorse

settimane) sono stati

realizzati a pellicola.

Elisa digital BW portrait 2; ph: Francesco Coppola

E quindi oggi iniziamo

la condivisione dei

ritratti che ho

realizzato con la

Pentax K1.

Elisa digital BW portrait 3; ph: Francesco Coppola

Quindi, cominciamo a

poter valutare la

differente resa di una

attrezzatura degli

anni ‘70 e della pellicola

di emulsione odierna

della Rollei, con quella

della moderna K1 e degli

obiettivi di classe Star

(quella professionale)

di questo marchio.

Elisa digital BW portrait 4; ph: Francesco Coppola

Ciò essendo, però, coscienti

del fatto che alla fin fine,

si possono fare buoni

ritratti con qualsiasi

mezzo, anche con

smartphone più recenti.

Elisa digital BW portrait 5; ph: Francesco Coppola

Rese diverse contano

solo in chiave stilistica,

almeno nella

Ritrattistica Beauty e

Fashion. Tutto si legge in

chiave del Look and Feel,

contano più le idee, le

emozioni che una

immagine può suscitare

(o meno).

Elisa digital BW portrait 6; ph: Francesco Coppola

Ma dopotutto, chi si

attacca agli aspetti

tecnici e basta in un

ritratto difficilmente

è un professionista del

settore.

Quale atmosfera da un

tipo di attrezzatura

rispetto a un’altra ha,

invece, senso e serve in

previsione

- auspicabilmente - di

un progetto da realizzare.

Spero di risultare utile o

almeno informativo, e di

trovarvi qui. la settimana

prossima, quando

condividerò la seconda

parte di questi ritratti!

A presto!

Per Aspera ad Astra!

Elisa in Rollei superpan 200, parte 3

Benvenute e benvenuti,

alla terza parte del mio

modelshoot con la model

Elisa Bassani fatto a

Vimodrone allo studio del

fotografo Alessio Mapelli.

Elisa in rollei superpan 200, 10; ph: Francesco Coppola

Questi sono gli ultimi scatti

a pellicola che, però, non

sono, però, gli ultimi con

Elisa, difatti ne seguiranno

- dalla prossima settimana -

un bel po’ di altri realizzati

in digitale con il mio corredo

Pentax.

Elisa in rollei superpan 200, 11; ph: Francesco Coppola

Qui abbiamo anche ultimato i

ritratti fatti con il primo outfit

indossato la modella, ne seguono

ora due che vi danno un primo

assaggio del secondo.

Elisa in rollei superpan 200, 12; ph: Francesco Coppola

Così potrete confrontare

la resa dell’immagine fra

digitale e analogico - per

quanto, ovviamente, sia

possibile fare ciò su file

visti sullo schermo di

uno smartphone o di un

qualsiasi altro piccolo

schermo.

Elisa in rollei superpan 200, 13; ph: Francesco Coppola

Quindi, sperando che le

presenti immagini siano

di vostro gradimento, vi

invito a tornare su queste

pagine per l’inizio della

seconda fase di questo

modelshoot.

A presto!

Per Aspera ad Astra!

Elisa in Rollei superpan 200, parte 2

Ben rivisti carissime

lettrici e carissimi lettori,

alla seconda parte del mio

modelshoot di esercitazione

a pellicola realizzato al

Chillax Studios in Vimodrone

del fotografo Alessio Mapelli

e la modella è sempre

Elisa Bassani.

Elisa in rollei superpan 200, 4; ph: Francesco Coppola

Come ovvio e sin dalla

precedente condivisione, a

parte la pellicola adoperata

in questa occasione, il resto

dell’attrezzatura usata è

stata la Minolta SrT 101 e il

suo obiettivo kit: il Minolta

Rokkor PF 55mm f 1.7.

Elisa in rollei superpan 200, 5; ph: Francesco Coppola

Questa parte di

modelshoot completa il

primo outfit indossato

da Elisa, ne seguiranno

altri, dalla prossima

settimana, con altro

Look and Feel.

Elisa in rollei superpan 200, 6; ph: Francesco Coppola

In questa fase, quindi,

quella che oggi condivido

con voi, non era

esattamente previsto,

visto che come talvolta mi

capita, vado a un

modelshoot senza un

programma prefissato e

punto più che altro sulla

improvvisazione, (se si vuol

diventare professionisti Nel

settore Fashion, saper

Improvvisare può salvarti

la ghirba, fotografo avvisato,

fotografo mezzo salvato)

quindi, grazie alla presenza

del grosso orsacchiotto di

peluche che era in studio,

abbiamo giocato un poco con

il concetto di malizia.

Elisa in rollei superpan 200, 7; ph: Francesco Coppola

Malizia, il piacere di

attrarre la Attenzione

senza, con questo Essere

disponibili a farsi ghermire,

una sfida, spesso rivolta

anche contro le proprie

insicurezze interne.

Elisa in rollei superpan 200, 8; ph: Francesco Coppola

Un meccanismo che può

essere Di Prima affermazione

del sé Femminile, che di

conferma o di ritorno a uno

stato di forma che fa sentire le

donne pronte ad addentare di

nuovo il mondo.

Elisa in rollei superpan 200, 9; ph: Francesco Coppola

Nel secondo caso, quindi,

ad Applicarsi al gioco

della Seduzione possono

essere donne Adulte, mature

e non porrei Limiti d’età, se

non proprio la Più conclamata

vecchiaia.

 

 

Si pensava, un tempo, che le

Donne, dopo una certa età,

e dopo aver fatto le proprie

esperienze amorose, trovino

uno stato di pace dei sensi,

ma la mia esperienza

personale mi porta a ritenere

che non è più così, o almeno,

non c’è una legge prefissata.

C’è solo la domanda che in

Una relazione conta moltissimo:

“Hai fame?”

Per Aspera ad Astra!

Naomi Momsen in Rollei RPX 400, part 3

Ben ritrovate e ritrovati!

L’account instagram potrà anche

essere stato tolto dal mio controllo,

ma la vera

fonte dei miei ritratti, il posto da cui

tutto parte è questo sito, quindi il

programma delle condivisioni

continua come sempre!

Oggi chiudiamo il percorso di

esercitazioni fotografiche a

pellicola realizzato allo

showroom orodi di Limbiate

con la splendida model

Naomi Momsen.

Naomi in Rollei RPX 400, 12; ph: Francesco Coppola

In questa parte tratteremo quegli

scatti che hanno presentato

alcune problematiche, come

l’evidente light leek presente

in questo ritratto e nel

successivo.

Naomi in Rollei RPX 400, 13; ph: Francesco Coppola

Non so come li vedete voi, ma

a me questi scatti danno un

senso di dolce malinconia e

mi piacciono nonostante

tutto.

E anche i piccoli difetti della

pellicola: i tagli le

imperfesioni hanno il loro

fascino, non trovate?

Naomi in BN digitale, 1; ph: Francesco Coppola

Ciò detto, naturalmente, si

apprezza sempre quando lo

scatto riesce, nitido e senza

alcun problema. Dipende

sempre da quel che si cerca

da un modelshoot, quale

Look and Feel si vuole

evocare.


Ma anche in confronto ai

ritratti realizzati in digitale

la differenza si nota!

Naomi, ritratto BN digitale 2; ph: Francesco Coppola

Non che i ritratti a

pellicola 35mm siano per

forza di cose migliori di

quelli in digitali,

nonostante la grana, i

colori e le tonalità

analogiche che sono ardue

da replicare con i vari

programmi di

post produzione digitale.

C’è posto per l’una che

per l’altra via di produzione

di immagini, e conta sempre

più l’idea, il Look and Feel

di qualsivoglia

considerazione più tecnica.

Almeno sino a quando non

entra in ballo la Ritrattistica

fatta con macchine a pellicola

di Medio e Grande formato,

allora non c’è storia (mi sto

ancora sognando la Pentax

6x7, si vede?)

A presto comunque, qui per

ora abbiamo finito, con molti

ringraziamenti alla splendida

Naomi Momsen con cui è

sempre un piacere

collaborare!

Ci si vede a breve per alcune

notizie riguardanti il mio

profilo Instagram hackerato

e le contromisure che ho

preso.

Per Aspera ad Astra!

Naomi Momsen in Rollei RPX 400, part 2

Ben tornate e ben tornati nella

seconda parte del mio shooting

di esercizio, principalmente a

pellicola, in cui ho ritratto la

splendida model Naomi Momsen,

in quel dello Showroom Orodi

in Limbiate.

Naomi in Rollei RPX 400, 6; ph: Francesco Coppola

Cosa mancava a me da

provare a realizzare in

un modelshoot a pellicola?

Beh, il movimento del

soggetto naturalmente.

Naomi in Rollei RPX 400, 7; ph: Francesco Coppola

Ricordo ancora, con mio

personale divertimento,

quando studiavo in un

workshop a Milano l’uso

di Adobe Lightroom e il

mio compagno di corso

(utilizzatore di uno dei

vari marchi di macchine

e obiettivi fotografici

mainstream) mi

commentava il mio

corredo di allora (una

Pentax K3 con su un

Takumar 135mm f 2.5

Bayonet) affermando che

“non si possono ottenere

immagini nitide

focheggiando in manuale

quando hai dei soggetti in

rapido movimento”.

Naomi in Rollei RPX 400, 8; ph: Francesco Coppola

Come se foto di

stormi di uccelli o

di modelle in

movimento non si

facevano prima dello

avvento delle macchine

fotografiche digitali!

Scempiaggini!

Naomi in Rollei RPX 400, 9; ph: Francesco Coppola

Queste idee limitanti

vengono quando invece

di studiarsi i maestri della

Fotografia, si seguono solo

le marchette dei produttori

di attrezzatura fotografica.

Naomi in Rollei RPX 400, 10; ph: Francesco Coppola

Quindi anche con una

macchina fotografica degli

anni ‘70, priva di qualsiasi

scatto a raffica (hai voglia

di andare veloce con il

pollice a tirare avanti la

leva di avanzamento della

pellicola! Lol!) puoi far

divertire la tua modella e

farla tornare bambina,

saltando sul letto e

improvvisando una danza

di pura e semplice felicità,

ottenendo comunque degli

scatti a fuoco e nitidi, basta

solo sapere come fare.

Naomi in Rollei RPX 400, 11; ph: Francesco Coppola

E queste sono solo

delle esercitazioni!

Non vedo l’ora di

trovare un altro

lavoro, così da potermi

poi permettere l’acquisto

del mio cavallo di

battaglia 6x7 e allora…

Beh, questo è quanto per

oggi, ci rivedremo la

prossima settimana per un

ultimo appuntamento con

il presente set e con la

bellezza di Naomi!

A presto!

Per Aspera ad Astra!

Stagioni dell'anima I - Inverno, fine stagione

Ben ritrovate e ritrovati,

carissimi per questo finale

appuntamento con la

condivisione dei ritratti che

ho fatto alla model d’agenzia

Maria Cristina Bona alla

Bottega Immagine di Milano.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 22; ph: Francesco Coppola

Questo ultima parte

di modelshoot la avrei

condivisa la scorsa

settimana, ma l’ultima

settimana di lavoro

full time al magazzino

della Estee Lauder non

mi ha aiutato a ultimare

lo sviluppo degli scatti

che ora potete qui

vedere.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 23; ph: Francesco Coppola

Per quanto riguarda

invece il tema del set

concettuale e

narrativo: siamo alla

fine di una lunga

stagione di

tribolazione emotiva.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 24; ph: Francesco Coppola

Trattandosi, però, di

uno stato d’animo e

non di un romanzo,

non c’è un vero e

proprio finale di cui

raccontare.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 25; ph: Francesco Coppola

C’è solo uno sfumare via

dei pensieri e del loro focus

su un dato tema: la fine

ingloriosa di una relazione

che aveva promesso ben

altro, oltre al passaggio a

un diverso clima, con le

sue giornate di diversa

temperatura di base, con

il suo alternarsi vivace di

giorni di pioggia e giorni

di sole ancora troppo

debole.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 26; ph: Francesco Coppola

Perciò bye bye inverno,

ben ritrovata primavera,

da quanto tempo non ci

si vedeva?

Beh, la vedrete, la primavera

delle mie stagioni dell’anima,

quando avrò trovato modella

di agenzia adatta e location,

avrò fatto gli scatti e avrò un

minimo di immagini da potervi

proporre.

Per la settimana prossima, ora

che sono di nuovo disoccupato

e ho più tempo per la mia

attività fotografica, torneranno

le esercitazioni a pellicola

con modelle indipendenti.

A partire dal, confido gradito,

ritorno della splendida model

Naomi Momsen.

A presto quindi!

Per Aspera ad Astra!

Stagioni dell'anima I - Inverno, parte IV

Ben ritrovate e ritrovati,

eccovi, dopo lunga attesa,

la quarta parte del mio

progetto di concept

fashion photography

realizzato a Bottega

Immagine con la

modella Maria Cristina

Bona

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 16; ph: Francesco Coppola

Dicevamo, nel precedente

epidosio, il rovello nato

da certe separazioni

lasciate senza spiegazioni

dura, troppo a lungo dura,

ma prima o poi arriva a una

sua naturale conclusione.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 17; ph: Francesco Coppola

Alla fine, lasciati a se stessi,

una risposta ce la si da e con

quella ci si deve pur vivere.

Pazienza, ma anche basta con

questa tortura.

Solo.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 18; ph: Francesco Coppola

Mentre ci si rende conto

che una fase, una

stagione dell’anima

comincia a sfumare via,

resta comunque da

decidere come ci si pone

rispetto a un importante

pezzo della propria vita

passata, con tutte le

energie, tempo, attenzioni

capacità di dedicarso che

si sono spese: Il meglio di

noi, dato a chi a un certo

punto non sapeva più cosa

farsene.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 19; ph: Francesco Coppola

‘Mi sono sbagliato’ una

frase di tre parole così

pesante da maturare e

da dire.. Un bello sbaglio

durato troppo a lungo,

Non siamo soli, certo.

quando ci rendiamo conto

che abbiamo dato troppo

valore a chi non ne dava a

noi. Queste cose succedono,

fanno parte della vita, Non

avevamo forse fame di vita?

e nella vita capita che le

persone con cui stabiliamo

relazioni ci affibbiamo dei

ruoli, come costumi da

teatro. E qualche volta

tocca ricordare agli altri

che, no, non siamo quello

che loro pensano di noi.

Chi vi scrive può sicuramente

far vivere una relazione a

una donna come se fosse in

una eterna vacanza. Ma non

sono solo quello, nessuno

di noi lo è.

Se veramente di amore si

parla, allora si vive il facile

e il difficile, il premio e la pena,

la scoperta e la noia, almeno se

si vuole essere dei costruttori

di qualcosa di più grande e non

solo dei turisti delle vite

altrui.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 20; ph: Francesco Coppola

Si può rimanere amici dopo

la fine di una relazione?

Dipende, per la mia

personale esperienza,

la risposta è proprio no.

Non che abbia (più) nulla

contro lei che fu una

compagna di cammino per

11 anni. Semplicemente non

ho più tempo per simili

storie.

A certe donne piacciono i

romanzi con dentro

relazioni tormentate,

lascia e piglia, tossiche.

Io no, io amavo leggere

storie epiche, eroiche,

magari fantastiche, ma

sempre dove era presente

un arco narrativo del

personaggio che lo

portava alla propria

crescita.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 21; ph: Francesco Coppola

Ora basta inverno, è tempo

di muoversi oltre, fra

strade lontane dal mare,

tutte curve, sassi e inciampi,

ma sicuramente più sane di

certe paludi.

E’ tempo di provvedere al

mio futuro.

E per questo, vi dico, che

ci vedremo alla prossima

occasione, con ancora un

ultimo tratto di questo

progetto foto-narrativo.

A presto!

Per Aspera ad Astra!

Stagioni dell'anima I - Inverno, parte III

Ben ritrovate e

ritrovati in questo terzo episodio

in cui condivido il mio

progetto del modelshoot

narrativo-concettuale

realizzato alla Bottega Immagine

e in collaborazione con la

modella Maria Cristina Bona.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 12; ph: Francesco Coppola

Oramai assiderata, l’anima

qui ritratta, a lungo soppesa

il perché e il per come ella

è arrivata in questo spazio,

in questo tempo glaciale.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 13; ph: Francesco Coppola

Non c’è altro tempo, non

c’è altro ricordo che le

interessi. Tutta la sua

febbrile attenzione è

rivolta a capire quanto

le è piovuto addosso

senza un reale

preavviso.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 14; ph: Francesco Coppola

E questo che un tempo si

chiamava rovello perdura

in siderali attese. Nel

frattempo qualcosa in lei

si spegne, si eclissa, muore.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 15; ph: Francesco Coppola

una lunghissima fase è,

penosa, ma necessaria,

perché qualcosa bisogna

lasciarlo andare via,

prima di potersi

incamminare oltre.

Qualcosa, anche, deve

scattare: una decisione

va presa e sarà, questo,

il tema della prossima

condivisione.

Al prima possibile, allora!

Per Aspera ad Astra!

Stagioni dell'anima I - Inverno, parte II

Benvenute e benvenuti

in questo secondo episodio della

storia che provo a narrare, con

i ritratti fatti all’ottima

Maria Cristina Bona, in quel

della Bottega Immagine in

Milano.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 7; ph: Francesco Coppola

Dopo aver trattato il primo

ingresso nella stagione

invernale, la nostra anima

ora deve rendersi conto

del perché è lì.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 8; ph: Francesco Coppola

L’istinto iniziale, vedete, è

sempre quello di negare

quanto di improvviso e

traumatico di può

accadere.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 9; ph: Francesco Coppola

Prima o poi, però, la

realizzazione colpisce,

permea, emerge alla

attenzione della mente.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 10; ph: Francesco Coppola

E a quel punto,

semplicemente, qualcosa

dentro di noi, muore.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 11; ph: Francesco Coppola

Non è certo questa la fine

del racconto. Oh no! Ne è

solo una tappa e la prossima

(se riuscirò a sviluppare gli

scatti in tempo) dovrebbe

arrivare lunedì prossimo,

altrimenti accadrà in

quello successivo.

Chiedo scusa per questa

incertezza, ma dalla

scorsa settimana ho

iniziato a lavorare in

un nuovo magazzino,

non lontano da casa

(per fortuna) con turni

di 8,30 ore e questo

impatta sul tempo che

posso dedicare alla mia

Fotografia.

Domenica prossima,

oltretutto, ho un nuovo

modelshoot a pellicola in

programma da fare.

Il tempo a mia disposizione

è semplicemente quello

che è.

Alla prossima, quindi,

e statemi bene!

Per Aspera ad Astra!

Francesca, ritratti a pellicola, parte 3

Benvenute e benvenuti

a questa terza e ultima parte del

mio progetto a pellicola realizzato

con la model Francesca Tartari

allo showroom Orodi in Limbiate

Francesca in Agfa Photo APX 400, 11; ph: Francesco Coppola

Arriviamo quindi all’ultima

condivisione di 4 ritratti a

85mm, dove provavo a

trovare la distanza minima

e l’angolo più efficaci per

questa distanza focale.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 12; ph: Francesco Coppola

C’è un motivo, infatti, se lo

85mm è considerato lo

obiettivo ideale per il

ritratto, cercavo in questa

fase di trovarne la

conferma.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 13; ph: Francesco Coppola

I risultati che ho ottenuto

qui, dipendono anche dal

modo in cui ho scansionato

i negativi e anche come li

ho poi sviluppati su

Lightroom, prima, e su

Phothoshop, dopo.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 14; ph: Francesco Coppola

Si tratta quindi di una bella

curva di apprendimento che

ho solo cominciato a percorrere

e che dovrò continuare ad

affrontare durante i prossimi

modelshoot analogici, di cui

ne ho già in programma tre,

fra aprile e fine maggio.

Posso sicuramente lasciare

da parte, però, i passati timori

di sbagliare esposizione,

mancare la messa a fuoco

manuale o rovinare pellicole.

Ora si cambia pagina.

Tre modelshoot in diversi mesi

potrebbero sembrare pochi, ma

considerate che sono anche

tornato a lavorare su progetti

in digitale per integrare il mio

Portfolio, già per metà approvato

in Letture Professionali l’anno

scorso.

Per quelle un primo modelshoot

è stato realizzato (un primo

esperimento foto-narrativo in

quattro puntate) e ho moodboard

pronti, o in fase di completamento,

per un totale di cinque.

(avere dei moodboard pronti non

è la stessa cosa che trovare la

modella di agenzia ed essermi con

lei accordato, la location in cui

scattare e aver fissato un

appuntamento, ma volendo fare le

cose il più possibile

professionalmente, avere delle

idee forti con cui scattare è già

un bel passo avanti)

Nel complesso, quindi, il

sottoscritto, e questo sito, si

trovano davanti un periodo

molto stimolante che, sin

dalla prossima settimana,

vi farà vedere tante belle

cose.

Staty tuned e

a presto!

Per Aspera ad Astra!

Francesca, ritratti a pellicola parte 2

Ben tornate e tornati

a questo secondo appuntamento

con la condivisione dei ritratti a

pellicola che ho realizzato con la

brava model Francesca Tartari, in

quel di Limbiate (MB) allo

Showroom Orodi.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 6; ph: Francesco Coppola

Ricordo, per chi non avesse ancora

letto i precedenti post riguardanti

questo progetto, che questi scatti

sono stati realizzati con una

Pentax Spotmatic del 1967 con

su uno Jupiter 9 85mm f 2 Preset

e la pellicola usata è stata la

Agfa Photo APX 400, rullino

sviluppato in Bottega Immagine

da Stefano Bernardoni e scansito

con da me con la Pentax K 1 e il

Pentax FA 100mm f 2.8 Macro.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 7; ph: Francesco Coppola

Eravamo perciò nella soffitta

dello showroom e sfruttavo la

Luce Naturale che pioveva, in

un pozzo di Luce creato da un

lucernaio, mentre l’esposizione

l’ho presa usando l’esposimetro

della K1.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 8; ph: Francesco Coppola

Inoltre, se è vero che la natura

di questo set fotografico era, in

generale, niente altro che una

esercitazione da neofita del

ritratto a pellicola; soprattutto

dopo il disastro avvenuto al

precedente set, è anche vero

che, in una precedente

Lettura Professionale del Portfolio,

avevo ricevuto il suggerimentoi di

raccontare storie con le mie

immagini.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 9; ph: Francesco Coppola

Eccoci quindi a raccontare, in

una breve sequenza di ritratti,

che l’Amore viene, spesso e

volentieri, ricordato

attraverso l’odore che la

persona amata ha lasciato

sui suoi vesti, dimenticati

più o meno ad arte a casa del

partner.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 10; ph: Francesco Coppola

Dolce ricordo struggente che ci

fa sentire presente una persona

anche se lontana e i fuochi della

passione sono stati spenti, dopo

il rituale dell’unione celebrato

con tanta passione.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 11; ph: Francesco Coppola

Chi, come il sottoscritto, ha

vissuto una relazione a

distanza, oppure una

clandestina: una di quelle su

cui non si può dire nulla in

pubblico, capirà cosa intendo.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 12; ph: Francesco Coppola

E così, l’esercizio narrativo,

interno all’esercitazione di

progetto ritrattistico a

pellicola, si è svolto.

Manca ancora una ultima

parte di Ritratti, per la

quale vi invito su queste

pagine per lunedì prossimo.

Nel frattempo nuncio vobis,

gaudio maximum, che il

primo modelshoot digitale

ideato e realizzato per

cominciare il completamento

del mio Portfolio si è

tenuto martedì scorso a

Bottega Immagine e con

la model di agenzia

Maria Cristina Bona.

Cose interessanti, quindi,

si stanno preparando e,

u-hu! Non vedo l’ora di

cominciare a mostrarvele!

Ma procediamo con ordine:

a lunedì prossimo per

l’ultima parte di questi

Ritratti analogici!

A presto!

Per Aspera ad Astra!

Francesca, ritratti a pellicola, parte 1

Ben tornate e tornati!

Come promessovi la scorsa

settimana, eccomi qui con

la parte iniziale dei ritratti

selezionati e sviluppati dal

rullino di Agfa Photo APX

400 che ho utilizzato durante

il modelshoot con l’ottima

Francesca Tartari realizzato

allo Showroom Orodi di

Limbiate (MB).

Francesca in Agfa Photo APX 400, 1; ph: Francesco Coppola

Ci trovavamo durante tutta

questa fase di ritratti in

analogico, nella soffitta

a tetto spiovente dello

showroom e traevo

vantaggio della luce che

cadeva, come in un pozzo,

da un lucernaio.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 2; ph: Francesco Coppola

Ovviamente in questo caso,

la resa è dovuta, oltre che

dalla pellicola utilizzata,

anche alla Pentax Spotmatic

del 1967 che ho usato, con

ancora su lo Jupiter 9 85mm

f 2 (Preset).

Francesca in Agfa Photo APX 400, 3; ph: Francesco Coppola

La mia paura di rovinare di

nuovo dei rullini, non

riuscendo a metterli bene

in sede è quindi passata,

dato che - come potete

vedere da voi stessi - siamo

di nuovo di fronte a degli

apprezzabili risultati.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 4; ph: Francesco Coppola

Tanto apprezzabili che

la qui sopra riportata

immagine di Francesca

è il nuovo sfondo del

mio schermo.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 5; ph: Francesco Coppola

E voi xosa ne pensate di

questo modo di convertire

in digitale i miei negativi?

Preferite che tenga o

tolga le varie macchie

presenti nel negativo?

Sono proprio curioso di

saperlo, ci andiamo

aggiornando a presto!

Per Aspera ad Astra!

Francesca, ritratti in digitale, parte 3

Ecco qui,

carissime e carissimi, a questo

terzo ed ultimo appuntamento

con i ritratti fatti alla model

Francesca Tartari realizzati

allo Showroom Orodi di

Limbiate (Mb), realizzati con

la Pentax K 1 e il Pentax HD

50mm f 1.4 SDM Star AW.

Francesca Taerari, Bianco e Nero V; ph: Francesco Coppola

Mentre attendo che mi

arrivino sia gli occhiali da

vista nuovi, che il rimpiazzo

dello strumento di scansione

negativi andato perduto in un

recente riordinamento della

mia camera-studio, ho

sviluppato, sempre con fatica

d’occhi, questi tre ritratti.

Francesca Taerari, Bianco e Nero VI; ph: Francesco Coppola

All’orario in cui abbiamo

scattato questi ultimi ritratti

finali la Luce Naturale era

divenuta troppo debole

per ottenere risultati decenti,

così quella che vedete qui

utilizzata è fornita da due

faretti Led che ho messo

in cerca di dare una maggiore

tridimensionalità al soggetto..

Francesca Taerari, Bianco e Nero VII; ph: Francesco Coppola

Come nel qui sopra condiviso

ritratto, credo, è più

evidente.

Ora non resta che attendere lo

arrivo di quanto mi manca per

tornare a scansire i negativi

del rullino impresso in questa

occasione per cominciare a

lavorare alla parte analogica

del presente modelshoot.

Non vedo l’ora!

A presto!

Per Aspera ad Astra!