Lorenza Caradonna in Kodak Gold 200, parte 2
Ben ritrovate e ritrovati in
questa seconda di tre
parti di modelshoot in
Medio Formato 6x7 con la
model Lorenza Caradonna,
quando la mia Pentax 6x7
costata mille euro (insieme
col suo obiettivo) mi ha
“mangiato” tre rullini su
cinque.
Si era quindi nella casa
della modella, in
provincia di Verona,
costretti a utilizzare,
causa cielo velato, una
luce artificiale, nel
tentativo di dare vita a
un sogno sempre avuto
e mai realizzato.
Cioè vivere i giorni
delle celebrazioni
di fine anno con il
mio amore e solo
noi due.
L’uno per l’altra e
l’altra per l’uno,
ognuno il
regalo dell’altro
in reciproco
donarsi.
L’ho detto in precedenza
che questo progetto
tutto smangiucchiato
dalla mia macchina
fotografica è stato
realizzato con la
Kodak Gold 200? Beh, nel
caso ve lo ricordo ora
e penso si veda nella
tonalità dominante di
queste ritratti.
Ora provate a immaginare
la situazione in cui mi
sono trovato: dopo aver
fatto il viaggio dalla
provincia di Milano a
quello di Verona, dopo
aver pagato, come è
giusto che sia, la
modella, mi ritrovo
rullino dopo rullino,
(tre su cinque), a
dovermi scusare,
ritirarmi in una stanza
con le luci spente e
mettermi ad armeggiare
con il rullino per
riallotolarlo e
chiuderlo alla meno
peggio.
Immaginate di portare a
sviluppare i rullini con
il cuore pesante, e poi
quando lo studio ve li
restituisce sviluppati e
vedere come quasi metà
degli scatti portati a
casa sono come il
seguente.
Ora, vero è che comunque
sono riuscito a portare
diversi ritratti buoni, e
altri decenti, tanto da
poter così mettere
insieme tre puntate di
condivisione qui, ma
quale sarebbe stata la
mia selezione finale
degli scatti da
finalizzare se non avessi
avuto alcun problema e
avessi potuto consumare
non cinque, ma tutti e
sette quelli che mi ero
portato dietro?
Prima di lamentarvi che le
nuove macchine
fotografiche a pellicola
che alcuni marchi stanno
tornando a proporre
“costano troppo”, pensate a
quanto ve lo potete
permettere di avere
avventure simili alla mia
Se il tipo di fotografia
che fate ha dei costi di
produzione non
indifferenti.
Dopotutto, quando pagate
per un corpo macchina di
seconda mano, non pagate
solo per lo strumento con
cui esprimete le vostre
ferite esistenziali, ma così
vi pagate anche il tipo di
esperienza di scatto che
avrete sul set.
La mia costosa Pentax 6x7,
ora come ora, resterà un
imponente e costoso
soprammobile.
Questi i miei due cents
sull’argomento, ci si
vede lunedì’ prossimo
per l’ultima parte di
questo lavoro fatto
insieme all’ottima
Lorenza Caradonna!
Statemi Splendidamente e
a presto!
Per Aspera ad Astra!
Lorenza Caradonna in Kodak Gold 200, parte 1
Ciao e ben trovate e trovati a
tutti voi! Oggi iniziamo la
condivisione di uno
sventurato modelshoot,
risalente alla fine di
novembre 2023, quando mi
sono recato a casa della
model Lorenza Caradonna
con la mia Pentax 6x7 e
sette rullini di Kodak Gold
200
Avevo pensato a un tema
natalizio, dato anche il
periodo dell’anno in cui
eravamo. Niente di
strutturato, ma insomma
l’idea generale era
quella di rappresentare
un Natale vissuto in
coppia, come uno di
quelli che ho
personalmente sempre
desiderato e mai vissuto.
La sfida era quella di
usare, per la prima
volta in assoluto per
me, una pellicola a
colori, per giunta
non velocissima:
quei 200 ISO in un
set d’interni
potevano e sono
stati un problema se,
come poi è successo,
il clima esterno
non collabora.
Il disastro però è
venuto dalla mia
6x7 e dalla
strana “fame di
rullini” che le è
venuta.
Intendo con questo che
il meccanismo di
avanzamento della
pellicola si imballa
in un punto random
del rullino. Quando
ciò accade lo
indicatore di
avanzamento del
rullino si ferma e
la macchina
continua a scattare
sullo stesso frame.
Certo, Se potessi controllare
un simile malfunzionamento
magari sarebbe utile per
ottenere delle creative
doppie esposizioni, ma così
significa solo che di sicuro
non posso utilizzare gli
ultimi frame del rullino,
ma anche che sono
costretto a riallotorale
alla disperata la pellicola,
con tutti i rischi di light
leeks che questo
procedimento comporta.
In precedenza una tale
nefandezza mi era capitata
ma solo per un rullino su
5 o 7 che utilizzavo. Questa
volta, invece, è accaduto
con tre rullini su cinque.
Questa infatti è l’ultima
volta che ho utilizzato
la mia Medio Formato.
Comunque sia, ho
materiale per ancora
altri due episodi, ci
vediamo perciò la
prossima settimana
per la seconda
pnntata di questo
modelshoot.
Statemi splendidamente e
a presto!
Per Aspera ad Astra!
Naomi in Tri-X 400, parte 3
Ma ben ritrovate e ritrovati
in questa terza, e ultima,
parte di modelshoot a
pellicola realizzata allo
Showroom Orodi di
Limbiate (MB) con la
splendida model
Naomi Lucino!
Cambiato outfit, Naomi
torna davanti alla mia
6x7 con la sua energia
e graffiante fascino.
DAL CANTO MIO sono
ben felice di
assecondarla.
Qui siamo oramai solo
in Kodak Tri-X 400 e
il 90mm f 2.8 Pentax
FA Fatto il suo gran
dovere.
E nel chiudere questo
modelshoot sorge un
certo dispiacere,
anche se moderato
dal fatto che
ritroveremo la
ottima Naomi
prossimamente!
E con questo il lavoro
è ultimato, salutiamo
Naomi e prepariamoci,
la prossima settimana,
a iniziare una nuova
storia a pellicola con
altra modella.
Statemi splendidamente
e a presto!
Per Aspera ad Astra!
Naomi in Tri-X 400, parte 2
Benvenute e benvenuti a questa
seconda parte del modelshoot
in Medio Formato analogico
con la model Naomi Lucino e
realizzato allo Showroom
Orodi in Limbiate (MB).
L’attrezzatura usata è
sempre quella delle
precedenti condivisioni:
la Pentax 6x7 col suo
Pentax 67 90mm f 2.8 e
le pellicole utilizzate
sono un misto fra
Kentmere PAN 400
e Kodak Tri-X 400.
Si restava, fra l’altro
anche a sfruttare la
Luce Naturale che
filtrava dalla
finestra della stanza
dove scattavamo.
L’atto di scattare con
una macchina
fotografica Medio
Formato 6x7 di cui
non potevo utilizzare
lo esposimetro è un
processo lento e
complesso.
Potrebbe sembrare che
sia la messa a fuoco
la parte più difficile,
in un simile progetto,
ma in realtà bisogna
anche tenere presente
che si hanno 10 scatti
per rullino, e per
azzeccare la
esposizione bisogna
essere consapevoli
che è meglio esporre
più per le ombre che
non per le alte luci.
Poi c’è anche il formato
e il mirino (alquanto
buio nella versione
che ho io, ma la Pentax
6x7 ha mirini
intercambiabili e in
futuro potrei anche
investire in una
versione migliore),
da considerare dato
che quando si guarda
attraverso un mirino di
una macchina 6x7 si ha
un altro campo visivo
rispetto alle più comuni
macchine 35mm.
Per non parlare del
fatto che una pellicola
così grande può
evidenziare di più
eventuali sfocati da
micro mosso e quindi
sotto una certa
velocità di scatto non
si dovrebbe andare.
Ma i risultati che si
ottengono con una
6x7, da quel tipo di
rullini, oh se
ripagano la sfida e
la fatica che si fa!
Soprattutto quando
si ha come soggetto
l’avvenenza e la
bravura come quella
di Naomi.
Questo è quanto per
questa settimana!
Statemi benissimo e
alla prossima!
Per Aspera ad Astra!
Naomi in Tri-X 400, parte 1
Ben ritrovate e ritrovati, in
questo ultimo lunedì di
luglio inizio a mostrarvi il
modelshoot realizzato lo
scorso ottobre con Naomi
Lucino e al consueto
Showroom Orodi.
L’attrezzatura utilizzata,
come per lo scorso lavoro,
è stata la mia Pentax 6x7
con il 90mm f 2.8 e rullini
di Kentmere 400 e Kodak
Tri-X 400.
Questi lavori autunnali
realizzati in Medio
Formato: il precedente,
questo e il successivo,
sono tutte esercitazioni
finalizzate al prendere
confidenza con il corpo
macchina, il suo diverso
formato. oltre ai vari
rullini utilizzabili (dai
quali dipende non poco
del look finale della
immagine)
Oltre alla celebrazione
della bellezza di queste
modelle non c’è altro
che “vediamo come
viene l’immagine se ti
metti qui, con questa
Luce e in questa posa.”
In questi primi 4 ritratti
la coprostagonista,
infatti, è la Luce
Naturale che filtrava,
bella direzionale,
dalla finestra presente
in stanza (nei prossimi
episodi vedrete che
cambieremo e
proveremo anche
altre soluzioni).
Una nota adesso per
avvertirvi che nel mese
di agosto, pubblicherò
una altra sezione di
questo lavoro il 5
agosto, mentre il 12
salta per vacanza, ma
il 15 aspettatevi una
mia riflessione e
annuncio. il 19 poi vi
mostrerò un primo
assaggio dalla mia
nuova macchina
fotografica (più
informazioni in merito
arriverranno il giorno
di ferragosto) col 26,
infine, chiuderemo la
condivisione dei
ritratti fatti a Naomi.
Statemi benone e a
presto!
Per Aspera ad Astra!
Carlotta in Kodak TRI-X 400, finale
Si scattava sempre con
la mia Pentax 6x7 e il
suo 90mm f2.8, con un
ruullino, stavolta, di
Kodak Tri-X, e quindi
cambiando dal
Kentmere utilizzato
nelle due fasi
precedenti. Ciò per
esercitarmi a usare il
corpo macchina, ma
anche cercare uno
stock di rullini che
possa chiamare “mio”
creativamente.
Quindi, come oramai credo
avrte compreso, qui non si
racconta una storia o si
cerca di trasmettere una
chissà quale emozione o
messaggio. Si tratta solo
di Esercitazioni, niente
altro che prove.
Magari per qualcuno tutti
questi esercizi, esperimenti,
ricerche con diversi mezzi
e medium visivi, senza un
focus narrativo o
comunque progettuale,
può risultare snervante.
Può apparire che non si
arrivi mai a un punto.
Spero che i più possano
apprezzare, invece, come
mostro i vari gradini di
progresso che,
comunque sia, realizzo.
Le scelte che faccio,
creative, di
strumentazione
utilizzata e direzione
visiva presa.
Viviamo in un tempo in
cui il kung fu o se
preferite il “saper fare”
non è più popolare come
una volta, la cultura
dell’immagine è in
ribasso e l‘IA è già
entrata nella
produzione di editorial
e campagne di brand
street e sport fashion.
Sarà per auto indulgenza,
sarà perché sono ancora
una volta inguaribilmente
naif, ma sono convinto che
solo l’Errore può dare una
concreta speranza ai nuovi
fotografi con serie
intenzioni di far della
propria passione una
carriera.
Così si provano tutti i media
su cui si riesce a mettere le
mani, non solo accettando
l’errore, ma andandolo
pure a cercare.
Questi, certo, sono ancora
“giochi” con elmenti basici
di quel che mi prefiggo di
realizzare in tempi, spero,
prossimi. Ma non si arriva
alla Fine Art se prima non
si pratica e non ci si
esercita, non si prova un
numero spaventoso di
diverse soluzioni, fra
antico e moderno.
Con questo ultimo
frammento il modelshoot
realizzato con la ottima
model Carlotta, che
profondamente ringrazio
è ultimato.
A lunedì prossimo per
un progetto similare
ma con la model
Naomi ‘Momsen’ Lucino!
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Carlotta in Kentmere 400, parte 2
Ciao e ben tornate e tornati!
Ci troviamo alla seconda
parte del modelshoot a
pellicola di Medio Formato
con la modella Carlotta
allo showroom Orodi,
stavolta aiutandomi con un
pannello di luci led.
Quindi, questo è il look che
con sufficiente Luce si può
ottenere con una Pentax
6x7, il 90mm f 2.8 e un
rullino di Kentmere Pan
400.
Non so voi, ma personalmente
apprezzo molto il tono moody
che la modella mi ha fornito:
molto moody.
Siamo esseri particolari:
troppo laoro di mente,
troppo separato spesso
dal corpo, il quale che
per quanto si curi, lo si
alleni, cambia, il
continuo confronto
con le aspettative
delle persone che ci
circondano, un senso di
inadeguatezza che è
sempre lì in attesa di
balzarci addosso.
Sembrerà strano, ma anche
le belle ragazze, anche
quelle che fanno le
modelle possono avere i
loro momenti di fragilità,
nessuna donna, per quanto
avvenente e abituata a
vedersi ronzare intorno
tanti corteggiatori, è priva
del tutto del bisogno di
sentirsi dire:
“sei meravigliosa”.
Non siate troppo veloci
a lanciare giudizi su
persone di cui non
conoscete storia,
battaglie e difficoltà,
non date per scontato
chi vi sta accanto,
ricordate ogni tanto
loro che vi sentite
fortunati ad averle
incontrare e a poter
condividere il vostro
cammino con loro.
Alla prossima
settimana per la
prossima, e forse
ultima, puntata di
questo modelshoot.
Statemi bene e
a presto!
Per Aspera Ad Astra!
Carlotta in Kentmere PAN 400
Ben ritrovate e ritrovati carissime
e carissimi, dopo una lunga (ma
proficua) parentesi, torno alle
prime prove di utilizzo della mia
Pentax 6x7 (di cui la presente è
la seconda) per i prossimi tre
modelshoot, ne avremo quindi
per un paio di mesi e anche più.
Avevamo già conosciuto la
modella, difatti Carlotta è
stata una di quelle modelle
fotografate allo Atelier
Forte e ne avevo apprezzato
l’espressività e l’attitudine
alla posa. Ho avuto quindi
piacere a scattare di nuovo
con lei una volta arrivata
allo Showroom Orodi.
In questi ritratti noterete,
non ne dubito, la resa low-
fy di tutti e 5 le immagini
che sto condivido oggi,
cosa che forse potreste
ritenere strana come resa
di una signora macchina
fotografica come la
Pentax 6x7.
Questo però è dovuto in
gran parte alla
situazione climatica in
cui ci siamo trovati a
operare: contavo
infatti, scattando di
pomeriggio, di poter
utilizzare la Luce
Naturale che filtrava
dalle finestre, ma se c’è
stata una costante
questa stagione di mia
pratica fotografica, è
stata la poca
“collaborazione” del
sole e quindi dopo questa
prima parte modelshoot,
ho dovuto introdurre
l’uso di un pannello di
Luce continua led.
Ho deciso quindi di
condividere questi
ritratti, perché
comunque trovo
personalmente che
abbiamo un look &
mood intrigante e
anche perché gli
errori non sono
mai, secondo me,
una morte
definitiva, anzi,
sono aperto agli
sbagli ed è da quelli
che ho già ricavato
spunti creativi.
Non temete, comunque,
dalla prossima
condivisione, lunedì
prossimo, condividerò
ritratti molto più in
linea con quanto ci si
possa attendere con
una 6x7.
Ma il look, questo look,
è proprio da buttar via?
Ditemi pure, che sono
molto curioso del
vostro giudizio.
Statemi benone e a
presto!
Per Aspera ad Astra!
Jessica in Ferrania P30 120mm
Ben venute e venuti
in questa parte finale
del mio set di
esercitazione alla
ritrattistica in Medio
Formato 6x7 con la
splendida modella
Jessica Bianco che
ho immortalato in
piazza Gae Aulenti
con la mia Pentax
6x7 e un paio di
rullini di
Ferrania P30 medio
formato.
Ok, certo il mio
sviluppatore di
rullini, Stefano
Bernardoni, mi
ha detto che da
eseercitazione
utilizzare fra
i primi rullini
di formato 120mm
la P30 di Ferrania
non è stata la
scelta più furba
che potessi fare.
Questo perché un
rullino così poco
sensibile alla Luce
è difficile da
utilizzare in
situazioni tipiche
di Ritratto, come
per esempio il
classico controluce
o altri scenari dove
di Luce ce n’è poca.
Ciò anche perché la
confezione dichiara
un ISO 80, ma in
pratica - e i miei
scatti l’hanno
confermato -
questa emulsione
funziona più come
una a ISO 30.
Ma che ci posso
fare io se quando
ho visto, con mia
sorpresa, che la
Ferrania è
riuscita a portare
sugli scaffali una
versione in
Medio Formato
della sua P30?
Vero è che prima di
tentare di volare
bisogna imparare a
camminare, e quindi
per esercitarsi sono
molto meglio
pellicole con ISO
almeno 400, che
se si rimane sul BN
sono anche fra le
più economiche.
Cosa non male
quando paghi non
solo la modella e
l’eventuale
location (oltre alla
attrezzatura che si
usa) ma anche
pellicola e
successivo sviluppo.
Ma io ho intrapreso
questo mio lungo
viaggio nella
Fotografia aprendo
le porte all’errore
e ai suoi seminali
frutti.
E poi mi piace anche
l’idea di poter
utilizzare una
tecnologia (per
quanto chimica
e non meccanica
oppure ottica)
italiana per
immortalare la
Bellezza italiana.
L’emulsione della
P30, dopotutto nasce
dalla cinematografia
nazionale dell’epoca
d’oro del cinema
neorealista italiano
ed era una tentazione
troppo forte per non
fare pratica anche con
un rullini così difficile
da esporre.
Ma voi come li trovati
questi ritratti della model
Jessica?
Questo è quanto per il
modelshoot di Ferragosto,
quello in cui ho
utilizzato per la prima
volta la Pentax 6x7.
Ci vedremo lunedì
prossimo per un
iniziare a conoscere un
nuovo progetto.
Statemi splendidamente!
Per Aspera ad Astra!