Un passo oltre: ws di Art Nude 2
Ben ritrovate e ritrovati,
a tutte e tutti voi a questa seconda puntata
di condivisione dei miei scatti realizzati al
workshop di Art Nude realizzato a Bottega
Immagine, con Davide K Carboni come
maestro e Francesca Matisse come
modella che si è ottimamente posta a
farsi fotografare da noi studenti.
Dopo gli iniziali tentativi di realizzare
scatti decenti, che mi era riusciti più
che altro in stile del Ritratto Beauty,
ho incominciato (spinto dal buon
Carboni) ad andare oltre la
impostazione che avevo e a
trattare diversamente l’inquadratura
della modella.
Nella Fotografia di Art Nude, infatti,
il soggetto va guardato molto più
da vicino, vanno valutate le linee
del corpo e contestualizzarle con
quelle presenti nel contesto in cui
il soggetto sta.
Dopo tutto, il protagonista del
Ritratto di Fashion è l’abito o
l’accessorio, quella del Ritratto
Beauty sono gli occhi e le
espressioni della modella. Nel
Art Nude è il corpo, nulla di
strano.
Avverto, infine, che oggi a pranzo
ho avuto la mia agognatissima
seconda Lettura Professionale del
Portfolio con la foto editor
Barbara Silbe - di cui vi racconterò
in settimana e a cui seguiranno
decisioni e lavori sul sito, oltre che
la ripresa della mia attività
fotografica.
Per ora è tutto,
vi saluto e vi do appuntamento
al prima possibile!
Per Aspera Ad Astra!
Diario Creativo - La strada per le letture II
Benvenute e benvenuti,
a questo nuovo aggiornamento al
mio nuovo aggiornamento sullo
avvicinamento ai miei appuntamenti
con le Letture Portfolio.
Salve, quello qui sopra in immagine
non è altri che un aspirante Fotografo
professionista che non ha alcun
problema con i contrattempi.
Egli sa che possono accadere sempre,
soprattutto quando si tratta di corsi a
libera iscrizione che potrebbero non
venire partecipati da sufficienti altri
studenti.
Egli comprende che hobbisti ed
entusiasti di questo tipo di Arte, dopo i
recenti mesi di clausura forzata in casa,
non hanno molta voglia di impegnarsi
dei fine settimana.
Questa ferita ambulante, sguardo
sofferto sul mondo della Bellezza in
cerca di redenzione esistenziale
non si formalizza, non fa una piega e
non si arrende.
Ultimata la selezione delle immagini
da mandare in stampa, non fa altro
che sistemare alcuni degli scatti più
vecchi prima del finale invio in
stamperia e intaglia i segni dei giorni
che mancano alla prima delle Letture
che ha previsto sulla corteccia
screziata del cielo notturno.
I contrattempi, dopotutto, sono lo
zucchero del futuro trionfo e questo
simpatico signore riportato nella
foto sopra condivisa a quello mira
e di inezie non si cura.
Restate quindi sintonizzate e
sintonizzati per i prossimi
aggiornamenti, visto che di sorprese
(in ogni senso) possono sempre
capitare. e le buone nuove sono
dietro l’angolo.
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Chiudendo il cerchio - le highlights
Ben ritrovate e ritrovati,
carissimi lettori, alla condivisione delle
highlights riguardanti il modelshoot con
la model Mia Carvene realizzato a
Milano nella location messa a
disposizione da Giorgia Rossi, che
ringrazio tanto per la disponibilità.
Sembra essere passato, a me, molto
più tempo a chiudere questo cerchio,
che non con altri shooting. Sarà anche
che questo è lo shooting di chiusura
della mia raccolta di foto per il Portfolio.
Ho passato, come dovuto, anche un
certo tempo a meditare a come
effettuare al meglio la presente
selezione, ma alla fine mi sono
attenuto allo spirito di ricerca di
ritratti per il Portfolio.
Da questo punto di vista le
immagini da preferire non sono
quelle più riuscite
tecnicamente, ma quelle che
raccontano meglio una storia.
E la storia di questo modelshoot è
il rapporto fra l’avvenenza di Mia
toccata dai raggi di gloriosa Luce
solare.
Questo il mio racconto, ciò è
quanto amo di più rappresentare,
e nel bene o nel male, preferisco
venire valutato - come Fotografo -
mostrando questo tipo di
immagini.
Ciò perché, se non lo sapete, il
Fotografo non è solo il tizio con
una qualche forma di macchina
fotografica in mano, che pigia
bottoni. Neanche è, solo, il mago
di Photoshop.
Il Fotografo è la sua ricerca nella
Luce, il suo linguaggio per immagini.
Dopotutto, si sa, l’Arte è sempre un
fatto - alla base - di linguaggio
creativo.
E questo è quanto per oggi.
Altri due modelshoot ‘extra’,
rimangono da sviluppare e
condividere.
Inoltre, spero questo mercoledì di
riuscire a pubblicare il mio benedetto
primo articolo di Meditazioni
fotografiche. Il periodo festivo non
aiuta, ma ci sto lavorando nei ritagli
di tempo e spero di trovarne di nuovi
da qui a mercoledì.
Stay tuned e,
a presto!
Per Aspera ad Astra!
Godendosi la ritrovata libertà, Highlights
Benvenute e Benvenuti!
In questo post condividerò la selezione di sette scatti tratti dal
Fashion modelshoot realizzato al CityLife di Milano con la model
Jessica Bianco.
Diversi scatti, fra quelli realizzati quel soleggiato giorno
di giugno, mi sono piaciuti. Confermo che è stata una
esperienza ispirata e rivitalizzante. La selezione però
deve essere rigorosa.
Ciò significa che in nessuno degli scatti selezionati deve esserci
alcun problema e difetto. Nessun capello fuori posto o altro
problematica relativo ai capelli, nessun problema dovuto a una
post produzione non abbastanza riuscita.
Ciò, anche, perché da questi scatti potrei trarne un paio
che possono entrare nel mio Portfolio, e il Portfolio non
vive solo nella sua forma digitale, ma soprattutto in quella
stampata e le stampe, si sa, non perdonano, anzi, esaltano
ogni eventuale difettuccio.
Ciò non vuole affatto dire che un buono scatto di Moda
(oppure di altro tipo legato al Ritratto) debba essere
tecnicamente perfetto, per forza. Il discrimine non sta
nella tecnicità ma nella capacità di raccontare una storia
e/o di suscitare un’emozione. Non devono però esserci
elementi che possano distrarre dalla visione
dell’immagine.
Ringrazio con fervore l’incantevole Jessica per la sua
interpretazione in questo mio piccolo ritorno allo Street
Fashion, le auguro ogni bene!
Quanto a noi,
ci rivedremo la prossima settimana, quando comincerò a
mostrarvi le prime immagini di un nuovo modelshoot con
una nuova modella. Sarà per me una sperimentazione
importantissima, che mi sta molto a cuore per gli sviluppi a
breve/medio periodo per .la mia Fotografia e non vedo
l’ora di condividerne i risultati con voi!
A presto quindi!!
Per Apera ad Astra!
Godendosi la ritrovata libertà, parte III
Ben tornate e tornati a questo terzo e
ultimo appuntamento con i nuovi scatti realizzati durante
il modelshoot di giugno realizzato al CityLife di Milano con
la brava e graziosa model Jessica Bianco.
In questa fase ci siamo aggirati fra i nuovi grattacieli di questo
che è uno dei quartieri più nuovi e futuristici della Milano post
Expò. Fra le nuove architetture di questa zona, gli spunti da
sfruttare per un fashion modelshoot, certo non sono mancati.
Bastava girare lo sguardo di pochi metri, perché il mio
occhio fotografico notasse nuove geometrie, linee di
fuga, trame, colori e condizioni di Luce ispitanti.
Ma, dopotutto, lavorando con Jessica era facile
indicarle dove mettersi e cosa fare, avere a disposizione
una modella con esperienza è sicuramente facilita il
lavoro del fotografo!
La Luce, dopotutto, andava migliorando - sia pure di poco -
e permetteva di andare più allo scoperto e sotto il sole
diretto del sole.
Non so quanto e se è chiaro anche a voi che leggete
queste parole su questo blog, quanto per me - per
quella che è la mia situazione economica personale,
almeno - questi momenti sono tutto ciò
che riesco a godermi e a considerare in qualche modo,
una vacanza. Creativa, stimolante, ma sempre vacanza.
Sono sicurissimo che da questo modelshoot usciranno,
almeno, un paio di scatti da inserire nel mio Portfolio in
elaborazione.
Ma dopotutto questo non è che il secondo di vari
altri modelshoot che ho realizzato oppure ho in
programma di realizzare. Almeno sino a settembre.
Lunedì prossimo attendetevi le interessanti highlights
dal presente modelshoot, la cui esposizione è ora
ultimata, ma dopo arriverà altro.
Non ci saranno interruzione agostano, quest’anno,
statene certi, ne vedrete ancora delle belle!
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Godendosi la ritrovata libertà, parte II
Ben ritrovate e ritrovati a un nuovo appuntamento
con il modelshooting che ho realizzato poco tempo fa al CityLife di
Milano con la model Jessica Bianco.
Come già affermato nel precedente post, durante tutto lo shooting ci
siamo mossi dalle zone più esterne e coperte, di quel nuovo quartiere
milanese verso la zona centrale - quella dei palazzi moderni
con le loro architetture contemporanee - e verso zone più scoperte.
Questo mentre trovavo spunti ovunque mi giravo. In effetti,
questa parete che ha fatto da sfondo alla nostra incantevole
Jessica, è situata davanti ai cespugli fioriti con cui si è
concluso il precedente episodio. Praticamente a pochi metri
di distanza.
Naturalmente, una volta trovata una location interessante la
si lavorava appieno, provando sia vari punti di ripresa che
distanze e tagli di inquadratura, angolazioni diverse.
Devo, fra l’altro, ringraziare la modella - oltre che per l’impegno e
le pose che ha assunto - anche per aver avuto l’idea di usare
quegli occhiali da sole che potete vedere nei vari scatti. Un’idea
davvero efficace!
L’interpretazione, voglio dire, non è stata niente male anche
quella. Si può sicuramente parlare, se mi avete seguito sin
qui dalla volta precedente, di una giornata particolarmente
ispirata, sia per il fotografo che per la modella.
Cosa che può sicuramente capitare e sarà di certo
esperienza non solo mia, l’avere delle giornate più
entusiasmanti di lavoro creativo ma - ecco - dopo
i tanti e tanti mesi rimasto fermo a causa della
pandemia e della necessità di raccogliere i pezzi del
mio novo computer da fotoritocco, vivere una simile
esperienza è stato inebriante quanto incoraggiante.
Un lavoro di cui, senza false modestie, credo proprio
che possiamo andare fieri.
E di cui, spero, traerete piacere pure voi.
Questo è quanto, per ora, ci rivediamo lunedì prossimo,
con una terza dose di queste immagini di libera Bellezza!
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Sperimentando in studio con Sabrina, parte IIIa
Benvenute e benvenuti, cari lettori,
in questo lunedì condivido in questo blog una prima parte degli scatti della terza fase del modelshhot con Sabrina, realizzato negli spazi di Bottega Immagine, centro fotografia Milano, con l’assistenza di Stefano Bernardoni.
Gli scatti qui condivisi e i successivi sono tutti realizzati a diaframmi parzialmente o del tutto chiusi del mio Pentax D-FA* HD 50mm f 1.4 AW, questo perché dovendo testare la resa dello stesso, trovo importante quanta diffrazione danno i diaframmi più chiusi. Normalmente è ben presente la morbidezza derivata dai diaframmi più chiusi, detta Diffrazione.
Sono lieto di poter affermare che questa recente ottica di Pentax non ha grossi problemi derivati dalla Diffrazione e quindi si presta assai bene per l’uso in studio.
A questo punto ero libero di badare anche agli altri aspetti dello shooting, soprattutto l’uso dello schema di luce Clamshell e di come meglio usarlo per meglio utilizzarlo per esaltare la bellezza di Sabrina.
Questo è quanto avete solo cominciato a vedere ora, e ancora di più vi mostrerò nelle prossimi parti di questo progetto fotografico.
A lunedì prossimo quindi,
per vederne ancora e sempre delle belle e per giungere
Ad Majora!
Sperimentando in studio con Sabrina
Bentornate e bentornati a questo lunedì di condivisione dei miei progetti fotografici!
Oggi comincio a presentare in una prima di almeno tre parti, la sperimentazione su vari livelli realizzata insieme alla fantastica Sabrina alla Bottega Immagine di Milano, e con l’ausilio di Stefano Bernardoni che mi ha fatto da assistente di sala.
Questo shooting è assai complesso. In primo luogo nasce per sperimentare il mio nuovo Pentax D-FA* HD 50mm f 1.4 AW, di cui volevo testare la resa a diaframmi medi e da tutto chiuso. Poi volevo provare lo schema di luce clamshell lighting per come l’ho visto usare e spiegare (nei mesi di lockdown) dal fotografo internazionale Peter Coulson. Terzo, da anni seguivo ed ero in contatto con Sabrina e speravo da tempo di poterla fotografare, quando ho visto sui social che si proponeva per collaborazioni, non ho perso tempo a contattarla.
L’organizzazione quindi del presente progetto è passata attraverso la produzione di un moodboard da sottoporre alla modella, il pensare a quale studio fotografico avrebbe fornito lo spazio e le luci adatte a questa sperimentazione, contattare Stefano - mio maestro in diverse occasioni durante tanti dei corsi che ho seguito alla Bottega Immagine - e procurare quanto dell’outfit e degli accessori che vedrete indossare in questo shooting.
In questo progetto vedrete scatti realizzati con il su citato 50mm f 1.4 *, ma anche con l’altro obiettivo dotato di AutoFocus (AF) che ho preso per la mia K1, cioè l’smc Pentax 100mm f 2.4 Macro, di cui vedrete i risultati la prossima settimana. Ciò perché, comunque, una volta che c’era da immaginare un progetto, non ho ritenuto di poter fare tutto con la sola ottica normale. Volevo poter fare dei ritratti stretti, non solo mezze e intere figure.
Come idea generale per questo progetto, beh, la vedrete dispiegarsi con gli scatti che condividerò, posso anticipare per ora solo che era mia intenzione giocare con le forme, quanto con i colori, oltre che con le espressioni e il tutto che può dare un Feel, oltre che un Look.
Sono stato felicissimo di sperimentare al momento di fare gli scatti, di collaborare nel luogo ove mi sono formato per un paio di anni, per giunta con una delle modelle con cui ardevo di collaborare da più tempo, poi però è arrivato il momento di tornare a casa, scaricare le immagini sul computer e guardarle allo schermo. Chiedersi, poi, e ora come le sviluppo queste fotografie?
Si sa che progettare e scattare sono due parti del processo di creazione di un progetto fotografico ancora incompleto. L’editing ha la sua importanza e va realizzato consonamente all’obiettivo espressivo ricercato. Il fotografo da cui ho preso l’idea di quello schema di luci, solitamente converte in BN ed elabora con quei toni le sue immagini. Fra l’altro utilizzando Capture One in cui ha a disposizione uno strumento che nella suite Adobe che uso io non esiste. Ho pertanto fatto diversi esperimenti, applicando diversi workflow di sviluppo ai diversi scatti.
Voi quali di queste preferite?
Spero comunque che possiate apprezzare la mia ricerca e l’intento creativo sottostante.
Ci vedremo, comunque, la settimana prossima,
quando potrò mostrarvi la seconda parte di questo modelshoot.
A presto, quindi e
Ad Majora!