La coniglietta e la Luce
Ben tornate e tornati
a questo nuovo
appuntamento con i
ritratti che ho fatto
alla modella Phuong
ai Chillax Sutdios di
Alessio Mapelli in un
modelshoot
organizzato da
Giorgia F Rossi.
Eccoci quindi al
secondo outfit
indossato dalla nostra
splendida modella, in
posa davanti alla
finestra dalla cui
filtrava la luce che la
illuminava.
In queste settimane di
impegni sanitari per
mia madre e me, il
tempo per sviluppare
immagini, per fortuna,
c’è stato, nonostante
alcuni inconvenienti
incontrati con lo
ottenimento delle
vaccinazioni contro
influenza e covid
per lei. Cosa che
spero di risolvere
questa settimana.
Per fortuna le prime
analisi fatte da mia
madre hanno dato
risultato più che
altro positivi.
Sembra escluso che
lei debba, perciò,
affrontare una
nuova operazione
per sostituire la
protesi all’anca. La
qual cosa, dati i suoi
ottantasette anni, ha
rasserenato tutti.
Tornando alla
Fotografia con lo
arrivo di certo
materiale, di cui vi
parlerò più avanti
in questa
settimana. posso
tornare a
programmare i
nuovi modelshoot
per i prossimi mesi.
Come mi ha detto
anche il mio
istruttore di
Fotografia di
Grande Formato
nonché
sviluppatore di
negativi in camera
oscura, è tempo che
cominci a buttare
giù idee, organizzazione,
modelle e luoghi per
realizzare i modelshoot
che andranno a
completare il mio
Portfolio. Chiudere il
cerchio.
Devo però, anche,
continuare ad
esercitarmi con l’uso
della Pentax 6x7, la
quale sarà uno degli
strumenti che userò
per le mie narrazioni
fotografiche, e di cui
devo ancora (come è
naturale che sia)
imparare a
padroneggiare.
Quindi, augurandomi
che quanto qui vi ho
mostrato oggi sia
stato di vostro
gradimento, vado a
proseguire i miei tanti
mestieri che ho da
fare questa
settimana.
Ci vediamo presto!
Per Aspera ad Astra!
Bunny dance BW
Ben ritrovate e ritrovati
in questa seconda
sezione della seconda
parte del mio lavoro
fotografico svolto ai
Chillax Studios in
Vimodrone del fotografo
Alessio Mapelli e con la
model Phuong
Ed eccoci qui, dopo
la prima settimana
dalla fine del mio
contratto di lavoro
al magazzino SDA in
provincia di Pavia,
ho potuto trovare il
tempo di svolgere un
lavoro di sviluppo
più completo.
Posso così completare
quella piccola
collezione di pose
che, messe insieme in
una sequenza.
formano una danza,
La danza del
coniglietto (Bunny
dance in inglese)
Spero possiate
avvertire, come fu
per me al momento
dello scatto, il
fascino di questa
performance
espressiva.
Detto questo, sono
lieto di poter
tornare a portare
avanti queste
condivisioni con
maggiore celerità,
visto che il
modelshoot si è
protratto ancora
un bel po’ più
avanti
Nel frattempo, fra
varie incombenze
familiari che sono
tornato a poter
svolgere e
prenotazioni ed
esecuzioni di esami
medici, ho potuto sia
ritirare i negativi
dei primi modelshoot
che ho svolto con la
Pentax 6x7, più un
paio di rullini a 35mm
impressi per fare
qualche esperimento.
Inoltre, sono in
attesa che mi
arrivino un paio di
investimenti fatti
di recente per la
mia 6x7: il materiale
necessario per fare
le scansioni dei
negativi 120mm con
la mia reflex
digitale, più un paio
di filtri colorati
da usare quando
scatto con rullini
in Bianco e Nero
(cioè la
maggioranza del
tempo).
Quando avrò per le
mani il necessario
per effettuare le
scansioni mi ci
metterò e avrò tre
modelshoot, svoltisi
nel mese di agosto,
da cui trarre tanti
bei ritratti.
Abbiamo perciò un
programma bello
ricco di tanta
Bellezza da mostravi
Statemi bene e
a presto!
Per Aspera ad Astra!
Un coniglietto rosa, parte 1/c
Ben ritrovate e ritrovati,
carissime/i, eccoci alla
terza, piccola, parte
iniziale del mio
modelshoot con la model
Phuong detta anche su
Instagram: conigliettorosa,
realizzato ai
chillax studios di
Alessio Mapelli in quel di
Vimodrone.
Questa micro fase del
modelshoot vede
l’utilizzo, uno dei primi
seppure non il primissimo,
dell’85mm f 1.4 Star Pentax
(la linea professionale
delle ottiche di questa
casa) Pentax.
Notare quindi la resa,
sia per quanto
riguarda l’angolo di
visuale, il dettaglio
presente pur
scattando ad
apertura bella
aperta e lo sfocato.
Non vi sarà sfuggito
che questa terza
parte del presente
progetto avrebbe
potuto benissimo
venire pubblicata in
una unica soluzione.
Purtroppo lo sviluppo
di queste immagini è
rallentato dalla
combinazione del
mio impegno
lavorativo presso il
magazzino SDA -
Poste Italiane di
Vidigulfo (Pv) che
dalla somma degli
impegni sanitari
(prenotazione ed
esecuzione di
accertamenti e visite)
sia di mia madre che
miei.
La prima buona
notizia è che il mio
contratto di lavoro
scade alla fine di
questa settimana.
Manca quindi poco
per porre termine a
questa sofferenza.
La seconda buona
notizia, che esula
da tutto quanto qui
sopra mostrato e
scritto, è che sono
pronti i negativi dei
modelshoot fatti in
agosto.
Incluse i miei primi
due tentativi di
utilizzare su un set
la Pentax 6x7 col
suo Super Takumar
6x7 90mm f 2.8!
Non vedo l’ora di
avere quei rullini per
le mani (devo ancora
trovare il tempo per
scendere a Milano,
a Bottega Immagine,
per ritirarli) e
cominciare il lavoro
di scansione!
Yum Yum!
Quindi ne vedrete ancora
di tanto e di tante belle
per ancora tanto tempo
qui!
Stay tuned e
a presto!
Per Aspera ad Astra!
Primi scatti con la K1 a Elisa, parte 1
Ben ritrovate e ritrovati
in questa prima parte
della parte in digitale
del modelshoot che ho
realizzato con la model
Elisa Bassani allo
studio del fotografo
Alessio Mapelli in quel
di Vimodrone.
Sono arrivato a questo
modelshoot alla fine
di un mese di lavoro
presso un magazzino a
circa un quarto d’ora
da casa, con il quale
non sono stato in grado
di organizzarmi per
comperare i rullini in
tempo, così, solo una
prima parte di ritratti
in questa occasione
(quelli che avete già
visto le scorse
settimane) sono stati
realizzati a pellicola.
E quindi oggi iniziamo
la condivisione dei
ritratti che ho
realizzato con la
Pentax K1.
Quindi, cominciamo a
poter valutare la
differente resa di una
attrezzatura degli
anni ‘70 e della pellicola
di emulsione odierna
della Rollei, con quella
della moderna K1 e degli
obiettivi di classe Star
(quella professionale)
di questo marchio.
Ciò essendo, però, coscienti
del fatto che alla fin fine,
si possono fare buoni
ritratti con qualsiasi
mezzo, anche con
smartphone più recenti.
Rese diverse contano
solo in chiave stilistica,
almeno nella
Ritrattistica Beauty e
Fashion. Tutto si legge in
chiave del Look and Feel,
contano più le idee, le
emozioni che una
immagine può suscitare
(o meno).
Ma dopotutto, chi si
attacca agli aspetti
tecnici e basta in un
ritratto difficilmente
è un professionista del
settore.
Quale atmosfera da un
tipo di attrezzatura
rispetto a un’altra ha,
invece, senso e serve in
previsione
- auspicabilmente - di
un progetto da realizzare.
Spero di risultare utile o
almeno informativo, e di
trovarvi qui. la settimana
prossima, quando
condividerò la seconda
parte di questi ritratti!
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Stagioni dell'anima I - Inverno, fine stagione
Ben ritrovate e ritrovati,
carissimi per questo finale
appuntamento con la
condivisione dei ritratti che
ho fatto alla model d’agenzia
Maria Cristina Bona alla
Bottega Immagine di Milano.
Questo ultima parte
di modelshoot la avrei
condivisa la scorsa
settimana, ma l’ultima
settimana di lavoro
full time al magazzino
della Estee Lauder non
mi ha aiutato a ultimare
lo sviluppo degli scatti
che ora potete qui
vedere.
Per quanto riguarda
invece il tema del set
concettuale e
narrativo: siamo alla
fine di una lunga
stagione di
tribolazione emotiva.
Trattandosi, però, di
uno stato d’animo e
non di un romanzo,
non c’è un vero e
proprio finale di cui
raccontare.
C’è solo uno sfumare via
dei pensieri e del loro focus
su un dato tema: la fine
ingloriosa di una relazione
che aveva promesso ben
altro, oltre al passaggio a
un diverso clima, con le
sue giornate di diversa
temperatura di base, con
il suo alternarsi vivace di
giorni di pioggia e giorni
di sole ancora troppo
debole.
Perciò bye bye inverno,
ben ritrovata primavera,
da quanto tempo non ci
si vedeva?
Beh, la vedrete, la primavera
delle mie stagioni dell’anima,
quando avrò trovato modella
di agenzia adatta e location,
avrò fatto gli scatti e avrò un
minimo di immagini da potervi
proporre.
Per la settimana prossima, ora
che sono di nuovo disoccupato
e ho più tempo per la mia
attività fotografica, torneranno
le esercitazioni a pellicola
con modelle indipendenti.
A partire dal, confido gradito,
ritorno della splendida model
Naomi Momsen.
A presto quindi!
Per Aspera ad Astra!
Stagioni dell'anima I - Inverno, parte IV
Ben ritrovate e ritrovati,
eccovi, dopo lunga attesa,
la quarta parte del mio
progetto di concept
fashion photography
realizzato a Bottega
Immagine con la
modella Maria Cristina
Bona
Dicevamo, nel precedente
epidosio, il rovello nato
da certe separazioni
lasciate senza spiegazioni
dura, troppo a lungo dura,
ma prima o poi arriva a una
sua naturale conclusione.
Alla fine, lasciati a se stessi,
una risposta ce la si da e con
quella ci si deve pur vivere.
Pazienza, ma anche basta con
questa tortura.
Solo.
Mentre ci si rende conto
che una fase, una
stagione dell’anima
comincia a sfumare via,
resta comunque da
decidere come ci si pone
rispetto a un importante
pezzo della propria vita
passata, con tutte le
energie, tempo, attenzioni
capacità di dedicarso che
si sono spese: Il meglio di
noi, dato a chi a un certo
punto non sapeva più cosa
farsene.
‘Mi sono sbagliato’ una
frase di tre parole così
pesante da maturare e
da dire.. Un bello sbaglio
durato troppo a lungo,
Non siamo soli, certo.
quando ci rendiamo conto
che abbiamo dato troppo
valore a chi non ne dava a
noi. Queste cose succedono,
fanno parte della vita, Non
avevamo forse fame di vita?
e nella vita capita che le
persone con cui stabiliamo
relazioni ci affibbiamo dei
ruoli, come costumi da
teatro. E qualche volta
tocca ricordare agli altri
che, no, non siamo quello
che loro pensano di noi.
Chi vi scrive può sicuramente
far vivere una relazione a
una donna come se fosse in
una eterna vacanza. Ma non
sono solo quello, nessuno
di noi lo è.
Se veramente di amore si
parla, allora si vive il facile
e il difficile, il premio e la pena,
la scoperta e la noia, almeno se
si vuole essere dei costruttori
di qualcosa di più grande e non
solo dei turisti delle vite
altrui.
Si può rimanere amici dopo
la fine di una relazione?
Dipende, per la mia
personale esperienza,
la risposta è proprio no.
Non che abbia (più) nulla
contro lei che fu una
compagna di cammino per
11 anni. Semplicemente non
ho più tempo per simili
storie.
A certe donne piacciono i
romanzi con dentro
relazioni tormentate,
lascia e piglia, tossiche.
Io no, io amavo leggere
storie epiche, eroiche,
magari fantastiche, ma
sempre dove era presente
un arco narrativo del
personaggio che lo
portava alla propria
crescita.
Ora basta inverno, è tempo
di muoversi oltre, fra
strade lontane dal mare,
tutte curve, sassi e inciampi,
ma sicuramente più sane di
certe paludi.
E’ tempo di provvedere al
mio futuro.
E per questo, vi dico, che
ci vedremo alla prossima
occasione, con ancora un
ultimo tratto di questo
progetto foto-narrativo.
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Stagioni dell'anima I - Inverno, parte III
Ben ritrovate e
ritrovati in questo terzo episodio
in cui condivido il mio
progetto del modelshoot
narrativo-concettuale
realizzato alla Bottega Immagine
e in collaborazione con la
modella Maria Cristina Bona.
Oramai assiderata, l’anima
qui ritratta, a lungo soppesa
il perché e il per come ella
è arrivata in questo spazio,
in questo tempo glaciale.
Non c’è altro tempo, non
c’è altro ricordo che le
interessi. Tutta la sua
febbrile attenzione è
rivolta a capire quanto
le è piovuto addosso
senza un reale
preavviso.
E questo che un tempo si
chiamava rovello perdura
in siderali attese. Nel
frattempo qualcosa in lei
si spegne, si eclissa, muore.
una lunghissima fase è,
penosa, ma necessaria,
perché qualcosa bisogna
lasciarlo andare via,
prima di potersi
incamminare oltre.
Qualcosa, anche, deve
scattare: una decisione
va presa e sarà, questo,
il tema della prossima
condivisione.
Al prima possibile, allora!
Per Aspera ad Astra!
Stagioni dell'anima I - Inverno, parte II
Benvenute e benvenuti
in questo secondo episodio della
storia che provo a narrare, con
i ritratti fatti all’ottima
Maria Cristina Bona, in quel
della Bottega Immagine in
Milano.
Dopo aver trattato il primo
ingresso nella stagione
invernale, la nostra anima
ora deve rendersi conto
del perché è lì.
L’istinto iniziale, vedete, è
sempre quello di negare
quanto di improvviso e
traumatico di può
accadere.
Prima o poi, però, la
realizzazione colpisce,
permea, emerge alla
attenzione della mente.
E a quel punto,
semplicemente, qualcosa
dentro di noi, muore.
Non è certo questa la fine
del racconto. Oh no! Ne è
solo una tappa e la prossima
(se riuscirò a sviluppare gli
scatti in tempo) dovrebbe
arrivare lunedì prossimo,
altrimenti accadrà in
quello successivo.
Chiedo scusa per questa
incertezza, ma dalla
scorsa settimana ho
iniziato a lavorare in
un nuovo magazzino,
non lontano da casa
(per fortuna) con turni
di 8,30 ore e questo
impatta sul tempo che
posso dedicare alla mia
Fotografia.
Domenica prossima,
oltretutto, ho un nuovo
modelshoot a pellicola in
programma da fare.
Il tempo a mia disposizione
è semplicemente quello
che è.
Alla prossima, quindi,
e statemi bene!
Per Aspera ad Astra!
I primi ritratti del mio Portfolio approvati dalle Letture
Ben tornate e tornati
su queste pagine per la presentazione
dei ritratti dal mio Portfolio che sono
stati approvate dai miei Lettori
professionali
In questi giorni, molto pieni, sto
lavorando al rinnovamento -
strutturale e grafico - di questo
sito, oltre a diverse altre cose
su cui vi aggiornerò in un altro
articolo in settimana e scusate
se questo avvio di stagione
fotografica cade con il sito
ancora in rifacimento.
Comprendetemi, però: prima di
poter creare nuove gallerie
Portfolio dovevo tornare sui
ritratti del Portfolio e correggere
quelli che ne avevano bisogno,
applicandovi i suggerimenti che
mi sono stati forniti in fase di
Lettura professionale.
Tolte, quindi, le immagini che sono
state irrimediabilmente bocciate,
rimangono cinque ritratti per la parte
a colori nella successione degli
stessi che è quella per un Portfolio
da presentare in Agenzia di moda.
So quindi che la scelta di
quale ritratto viene prima o
dopo che ho fatto può non
piacere proprio a tutti,
soprattutto a chi ritiene che
un Portfolio debba comunque
presentare una sua coerenza
narrativa interna.
Non era quanto sapevo io, e
quel che sapevo e ho messo
insieme è la realizzazione di
una serie di ritratti che
rappresentassero le mie
capacità di gestione di vari
soggetti, situazioni di Luce,
outfit, composizione, ecc. e
mi si richiedeva varietà più
che altro.
Nei prossimi giorni, ora che
ho pubblicato il presente post,
passerò questi ritratti nella
loro sede naturale: la gallery
del Portfolio a colori.
Un passo oltre al
completamento della nuova
versione di questo sito e un
passo avanti verso la mia
carriera professionale.
Sperando di avervi fatto
cosa gradita, vi rimando
al prossimo aggiornamento
sullo stato degli svariati
lavori che mi vedono
impegnato in questa fine
estate.
A presto!
Per Aspera ad Astra!
Sperimentando in studio con Sabrina - Highlits
Ben venute e venuti a tutti voi,
con un giorno di ritardo dovuto a varie vicende personali,
arrivo ora a condividere con voi la selezione di quelle che,
secondo me, sono le migliori immagini dello shooting
realizzato con Sabrina alla Bottega Immagine,
centro per la fotografia di Milano, e ivi assistito da
Stefano Bernardoni.
Ho deciso, quindi, di fare un collage delle migliori tre
foto per ognuna delle tre fasi del progetto qui presente.
Quelle che, se avessi realizzato lo stesso su commissione,
probabilmente invierei in agenzia in valutazione
(almeno, come prima scelta, dovrei comunque proporre
anche una seconda scelta in quel caso).
Essendo questo shooting, comunque, parte della
mia lunga costruzione del mio primo Portfolio,
però, non proporrò una seconda scelta di scatti,
tranquilli.
Oltre a ciò, vi presento qui un altro scatto che non
ho avuto tempo di ultimare prima dell’ultima
condivisione e che propongo qui, come “extra”.
Infine, eccovi quello che è uno studio
- una ipotesi - di possibile copertina per gli
account social di fc-photography.com.
Cosa ve ne appare?
Sarei curioso di avere responsi, se vi fa
piacere, darmene.
Con il presente salutiamo, per il momento,
l’ottima Sabrina, una splendida professionista
con cui sarò lietissimo di collaborare in futuro,
quando tante situazioni, sia a livello macro che micro,
si rassereneranno!
Vi mando i miei più calorosi saluti
e
Per Aspera ad Astra et
Ad Majora!
Sperimentando in studio con Sabrina, parte IIIc
Benvenute e benvenuti a questa ultima parte del mio
modelshoot con l’ottima Sabrina, realizzato
lo scorso settembre alla
Bottega Immagine, centro per la Fotografia in Milano,
con l’aiuto sul set di Stefano Bernardoni.
In questa ultima fase del presente progetto la
sperimentazione in atto riguarda un uso più
creativo dello schema di luci Clamshell
sino ad allora eseguito.
Invece di un uso frontale di quelle luci, infatti,
stavolta ho voluto provato - su ispirazione
del fotografo Peter Coulson - ad usarle
invece come luci laterali.
L’effetto, come spero potete notare pure voi,
accentua le forme del soggetto in modo,
personalmente, trovo gradevole e che
di certo utilizzerò di nuovo in prossime
occasioni.
Altra sperimentazione qui in atto è il
cogliere la modella in movimento,
a diaframma bello chiuso.
Questo per dare dimostrazione che il
corpo macchina, anche se dotato
di appena 4,5 frame al secondo di raffica
e che non disponga del miglior Tracking
Autofocus del panorama, è ancora
capace di seguire il movimento, senza
perdere in dettaglio e definizione.
Spesso, difatti, quel che viene detto su
un corpo macchina, un obiettivo
o un brand, non è sempre derivato da
esperienza diretta e aggiornata
nel tempo. La Fotografia, dopotutto, è
divenuto da anni un modo creativo
“democratizzato dalla tecnologia” e
ci sono tante, troppe, persone che
fanno solo confusione.
La Fotografia, vera, è una Arte pratica,
non conosce dogmi indiscutibili e leggi
incontrovertibili.
Si può raccogliere Bellezza, oggi giorno,
con qualsiasi corpo macchina e obiettivo
moderno o vintage che sia.
E questo è stato quanto,
il mio lavoro con l’incantevole Sabrina
è ultimato.
Sperando sia stato di vostro gradimento,
vi invito al prossimo lunedì per le Highlits
dell’intero shooting.
A presto, quindi,
e
Ad Majora!
Sperimentando in studio con Sabrina, parte IIIa
Benvenute e benvenuti, cari lettori,
in questo lunedì condivido in questo blog una prima parte degli scatti della terza fase del modelshhot con Sabrina, realizzato negli spazi di Bottega Immagine, centro fotografia Milano, con l’assistenza di Stefano Bernardoni.
Gli scatti qui condivisi e i successivi sono tutti realizzati a diaframmi parzialmente o del tutto chiusi del mio Pentax D-FA* HD 50mm f 1.4 AW, questo perché dovendo testare la resa dello stesso, trovo importante quanta diffrazione danno i diaframmi più chiusi. Normalmente è ben presente la morbidezza derivata dai diaframmi più chiusi, detta Diffrazione.
Sono lieto di poter affermare che questa recente ottica di Pentax non ha grossi problemi derivati dalla Diffrazione e quindi si presta assai bene per l’uso in studio.
A questo punto ero libero di badare anche agli altri aspetti dello shooting, soprattutto l’uso dello schema di luce Clamshell e di come meglio usarlo per meglio utilizzarlo per esaltare la bellezza di Sabrina.
Questo è quanto avete solo cominciato a vedere ora, e ancora di più vi mostrerò nelle prossimi parti di questo progetto fotografico.
A lunedì prossimo quindi,
per vederne ancora e sempre delle belle e per giungere
Ad Majora!
Micaela's Black Leothard (body in italian)
Benvenute/i miei fedeli lettori!
Nonostante il periodo natalizio, una mezza influenza di lungo corso, studi universitari e altre amenità, giungo oggi finalmente a portare avanti l’esposizione dello shooting agostano realizzato in quel di Torino dall’ottima Micaela
Queste qui sono le ultime idee che ho avuto per sfruttare lo spazio esterno, così:
E così
Sempre con su il 50mm f 1.4 vintage e a fuoco manuale di Pentax , ci siamo poi spostati all’interno, ove un qual certo separè in vimini e la vicina finestra ci hanno offerto altre idee per sfruttare il body nero che stava indossando in quel momento Micaela.
Da qui, perciò, abbiamo cominciato a lavorare la micro-location le sue forme e linee, così come la sua luce.
Naturalmente questo implica anche lo sviluppo in orizzontale del tutto.
Questa posizione che ci ha ispirato un altro po’ di pose e soluzioni visive.
E ancora:
E con ciò, il quale costituisce la fine della penultima parte di questo lungo shooting estivo, vi auguro Felice Anno Nuovo e un arrivederci all’anno prossimo per l’atto conclusivo di questo shooting, e per tutte le nuove modelle che devo ancora farvi conoscere!
Cheers et
Ad Majora!
Micaela's leotard (body, in italian)
Benvenuti all’appuntamento, oramai bisettimanale, con gli scatti dai miei shooting estivi.
Fra letture delle Meditazioni cartesiane e sui filosofi presocratici, nonostante diverse visite in ospedale per mia madre e per il sottoscritto, ho trovato il tempo di mettermi a sviluppare questa nuova fase del corposo shooting con la splendida modella Micaela.
Rammento che si scattava in uno studio torinese, in Luce Naturale e che oramai ci stiamo arrampicando verso il climax della sessione di scatto in questione.
Il calore umido di quel pomeriggio rimarrà sempre nella mia memoria, insieme con la sete e l’incanto di quei momenti.
Era pomeriggio e il sole batteva sulle finestre della location, le quali fortunatamente erano dotate di lunghe tende bianche, la qual cosa ci ha fornito un magnifico effetto soft box naturale. Luce direzionale e morbida a costo zero.
Per un po’ ho provato a fare sdraiare al pavimento la nostra brava Micaela e io mi sono inerpicato su per una scala lì disponibile, per provare un po’ quali inquadrature potevo tirar fuori in quel modo.
E ancora una volta…
Ma perché limitarsi a una visuale dall’alto, quando potevo inquadrarla anche da sotto cosa che mi veniva anche meglio di come potevo da sopra la scala?
Per non dire di una visuale da rasoterra…
E questo è quanto per questa volta. Non male per un fotografo che ha usato una apsc Pentax e un vecchio obiettivo a focus manuale come l’smc Pentax-M 50mm f 1.4, vero?
Spero di aver fatto cosa gradita al vostro gusto e vista.
Ci rivedremo fra due settimane con un’altra caldissima parte di questo shooting e per ora vi saluto.
A presto e
sempre
Ad Majora!
Claudia in Luce Naturale (fine shooting)
Ben trovati al nostro appuntamento del lunedì!
Oggi completo la condivisione degli scatti realizzati allo studio di Alessio Mapelli e fatti alla bella e brava alt model Claudia Campani.
Come fu, quindi, già per Sofia e Jelly, sfruttai anche in questa occasioni i grandi finestroni di cui quello studio è dotato.
Certo, lo spazio a disposizione in corrispondenza di quelle finestre non è tantissimo, quindi la ricerca dell’inquadratura è stata una sfida nella sfida.
Come dovrebbe essere chiaro oramai a chi mi segue, imporsi dei limiti, porta prima o poi a dei buoni frutti!
Non per niente, da sempre anche i fotografi professionisti, ogni tanto sentono il bisogno di lasciare a casa l’attrezzatura professionale, e imparare a scattare con qualche vecchia attrezzatura come una Holga, o comunque una vecchia macchina di altri e più ardui tempi.
Dopotutto, va così, “professionale” lo è il Fotografo che sa utilizzare al meglio l’attrezzatura di cui dispone e sa trarne risultati progettuali e comunicativi, al di là delle performance dell’autofocus, del video in 4k, e di altre scemenze che fanno tanto “Effetto Apple” nel mondo Fotografico, ingrassando tasche di costruttori di attrezzatura fotografica e assai meno le sterminate miriadi di entusiasti troppo focalizzati sulla tecnica da studiarsi come funziona il mercato.
Sempre sfruttando la Luce Naturale, ho a un certo punto voluto sperimentare anche su Claudia il soft look fornito dal Konica 40mm f 1.8 pancake, usato più che altro questa volta per il ritratto stretto.
Obiettivo di non semplice utilizzo, non posso negarlo, ma che mi sta dando di volta in volta le mie soddisfazioni!
Dopotutto, se c’è una fotografa di moda di stanza a New York, famosa per il look soft, come Vivienne Mok, che ottiene sfruttando tutto un corredo di filtri per obiettivi fatti a mano e in vari tipi di tessuto e trama, non vedo perché io - scarso in manualità fine - non possa sfruttare le caratteristiche di qualche vecchio obiettivo dei tempi passati, con caratteristiche scovate indagando la Storia degli obiettivi fotografici.
Inoltre, se un’immagine ottenuta con un dato effetto già in fase di scatto e senza l’uso di Photoshop, ha una Qualità di Immagine superiore, immagino che se questo effetto arriva senza l’utilizzo di filtri, ma per le caratteristiche intrinseche dell’ottica, beh, dovrebbe avere una Q.I. ancora maggiore.
In ogni caso,
siamo giunti alla fine di questo percorso di ricerca fotografica, in studio sia con luci artificiali che con Luce Naturale in compagnia dell’ottima Claudia. Spero che questo sia stato di vostro gradimento e vi posso rimandare alla prossima settimana, quando comincerò a condividere con voi un nuovo evento fotografico, realizzato a Torino.
A presto e
Ad Majora!
Primo outfit con Claudia (@brokenmirror._)
Bentornate e bentornati su queste mie fotografiche pagine!
Oggi inizio a condividere con voi lo shooting svoltosi lo scorso luglio, sempre nello studio di Alessio Mapelli, con la bella e brava alt model Claudia Campani, che - per chi mi segue da qualche tempo potrebbe aver già notato - avevo già fotografato in passato e inserito nel mio Portfolio di scatto in studio in Bianco e Nero. Nello specifico la precedente esperienza risaliva al mio corso avanzato di Fotografia e faceva parte di un esercizio di ritratto in studio a tema floreale.
A distanza di anni, essendo sempre rimasti in contatto via social, ho quindi ho avuto modo di organizzare con lei una nuova sessione in studio.
Oramai conoscevo gli spazi e le attrezzature dello studio messo a disposizione dal buon Alessio, ciò non vuol dire che io non abbia ancora avuto voglia di sperimentare con varie pose, schemi di illuminazione e angoli di ripresa.
Avevamo già concordato insieme, ovviamente, gli outfit da provare ed è bastato poco per cominciare a sperimentare un po’ con lo spazio più ampio lì presente, con qualche posa.
E poi ancora…
Oltre a qualche sequenza con camminata.
Alla fine mi sono ritrovato con un sacco di scatti fra cui scegliere l’attuale sequenza - tenendo sempre conto che abbia anche un senso in se, cosa che spero di essere riuscito a fare.
Questo, sempre, perché va bene il Portfolio - il quale deve mostrare una varietà di soggetti, illuminazioni, tecniche e set - ma quel che conta maggiormente nel settore della Fotografia di Ritratto Moda è il saper raccontare con le immagini.
Secondo voi, in questo caso, ci sono riuscito? Mi interessa sinceramente saperlo ed eventuali critiche (costruttive) sono sempre bene accette!
Sperando che il presente episodio della mia costruenda carriera fotografica sia stata di vostro gradimento,
ardentemente vi saluto e vi rinvio al prossimo episodio.
A presto quindi e,
come sempre:
Ad Majora!
Secondo outfit con Jelly
Buon ritrovate/i!
Eccoci alla esposizione della seconda parte del modelshoot che ho svolto nello studio di Alessio Mapelli con la model Jelly.
In questo caso, come già fu per gli scatti realizzati con Sofia, ho portato la model a posare davanti alla ringlight a led, solo, il protagonista di questa sezione sarebbe stata il suo cappello e poco altro.
Essendo alquanto più debole la luce dei led rispetto a quella degli strobi, mi sono risolto - in fase di post produzione - per un look generale più contrastato del solito.
Cosa che, secondo me, ha esaltato i colori della modella e la cosa mi è apparsa giusta.
Non trovate pure voi?
Devo dire che Jelly ce l’ha messa tutta ed è stata brava a giocare con quel accessorio e questo non è che l’inizio, signore e signori.
Mi richiederà dei cambiamenti di struttura di questo sito, certo, ma vedrete che proseguendo verranno qui presentate immagini sempre più conturbanti.
Insomma, come ho sempre promesso, ne vedrete sempre più delle belle!
Alla prossima settimana e
Ad Majora!
Primo outfit con Jelly
Bentornate e bentornati sul mio umile blog fotografico,
oggi vi presento gli scatti risultanti dalla prima fase (primo outfit) delle prime fotografie realizzate nello studio di Alessio Mapelli alla alt model Jelly durante la medesima occasione in cui avevo già realizzato l’editorial precedente, con Sofia Paderi.
Come fu per il precedente editorial, quindi, ho iniziato a lavorare utilizzando le luci degli strobi, facendo posare la modella sulla sedia e cercando un alto contrasto.
Così, abbiamo cominciamo a metterci a lavoro sulle pose e le angolazioni di ripresa. Come si sa, in media succede quasi sempre che l’inizio di una sessione di scatto bisogna superare una prima fase di adattamento, presa di confidenza. A merito di miss Jelly, però, questa volta abbiamo iniziato subito forte e non posso che dirmi soddisfatto di questi iniziali scatti.
Si vede, penso, che Jelly sa posare naturalmente davanti alla macchina fotografica, non trovate?
Però, per quanto ci si stia divertendo, prima o poi arriva sempre il momento di andare oltre, darsi una mossa…
…e andarsi a cambiare per affrontare un’altra illuminazione e lavorare su nuove pose ed emozioni da trasmettere.
Così, mentre la nostra modella si va a cambiare io dichiaro qui conclusa l’esposizione del primo abito indossato dalla brava Jelly e vi do appuntamento a lunedì prossimo per un certo cambio di direzione.
Sperando con questo di avervi offerto una soddisfatta visione, vi rimando a presto, a cose sempre migliori, Ad Majora!
Ultimi scatti con Sofia (@spicyroller_sg)
Ben ritrovate e ritrovati!
Eccoci all’ultima parte dell’editorial che ho scattato nello studio del fotografo Alessio Mapelli (@alessiomapelli) con la bravissima e bella modella Sofia Paderi (@@spicyrollersg).
Quindi,
dove eravamo rimasti?
Esaurite le idee da realizzare con l’uso dell’anello di luci led con questo ultimo scatto, mi sono detto che era giunto il momento di testare le grandi finestre che lo studio aveva. Così, cambiando l’obiettivo con il mio Konica 40mm f 1.8 e il suo effetto Soft Focus d’altri tempi (non ne fanno più di ottiche così oggigiorno), ho portato lì davanti alle finestre la nostra Sofia e lì, abbiamo cominciato a lavorare di pose.
La sfida qui, ovviamente, era di riuscire a mettere sufficientemente a fuoco il soggetto con un obiettivo a focus manuale e il suo bravo effetto Soft Focus. Scattando da vicino, un ritratto stretto, era ancora possibile ottenerlo.
Discorso diverso se ci si allontana un poco e quindi c’è una maggiore distanza fra obiettivo e soggetto fotografato.
Fu così che rinunciai, per questo ultimo scatto, al 40mm Konica e tornai al mio solito Pentax 35mm f 2,4 AL e questa ne è la risultante immagine, di cui mi confesso essere soddisfatto.
Così,
si chiude l’editorial eseguito con la cara Sofia a cui sono riconoscente per l’impegno profuso, e anche il Fotografo Alessio, per tutto l’aiuto che mi ha fornito e avermi messo a disposizione anche più di quanto inizialmente pattuito.
Sperando che questa tripartita esperienza visiva sia stata di vostro gradimento,
vi rimando al prossimo editorial che comincerò a condividere su queste pagine la settima prossima
A presto quindi, e
Ad Majora!