Elisa in Rollei superpan 200, parte 3

Benvenute e benvenuti,

alla terza parte del mio

modelshoot con la model

Elisa Bassani fatto a

Vimodrone allo studio del

fotografo Alessio Mapelli.

Elisa in rollei superpan 200, 10; ph: Francesco Coppola

Questi sono gli ultimi scatti

a pellicola che, però, non

sono, però, gli ultimi con

Elisa, difatti ne seguiranno

- dalla prossima settimana -

un bel po’ di altri realizzati

in digitale con il mio corredo

Pentax.

Elisa in rollei superpan 200, 11; ph: Francesco Coppola

Qui abbiamo anche ultimato i

ritratti fatti con il primo outfit

indossato la modella, ne seguono

ora due che vi danno un primo

assaggio del secondo.

Elisa in rollei superpan 200, 12; ph: Francesco Coppola

Così potrete confrontare

la resa dell’immagine fra

digitale e analogico - per

quanto, ovviamente, sia

possibile fare ciò su file

visti sullo schermo di

uno smartphone o di un

qualsiasi altro piccolo

schermo.

Elisa in rollei superpan 200, 13; ph: Francesco Coppola

Quindi, sperando che le

presenti immagini siano

di vostro gradimento, vi

invito a tornare su queste

pagine per l’inizio della

seconda fase di questo

modelshoot.

A presto!

Per Aspera ad Astra!

Aggiornamento sul mio vecchio account Instagram rubato!

Un saluto circolare a tutte

e a tutti! Non appena saputo

cosa è accaduto mi accingo

ad aggiornarvi su quanto

sta accadendo al mio

vecchio account,

qualcosa che potrebbe

essere la fine di questa

storia per me, ma comportare

ancora dei rischi per chi mi

seguiva prima lì!

Il mio vecchio logo può tornare in uso; autore e proprietario Francesco Coppola

Durante i giorni passati dallo

scorso aggiornamento ho

continuato a controllare il

mio vecchio account Instagram

rubatomi da un hacker e avevo

preso l’abitudine di segnalarlo

due volte al giorno.


Per qualche tempo non ho

visto segni di attività

particolari, sicuramente non

ci sono state più condivisioni

di altre storie con pubblicità

di truffaldini investimenti in

bitcoin, ma continuavo a

ricevere avvisi in privato da

parte di miei contatti che mi

mostravano come l’hacker li

avesse contattati. Restava

però integro il contenuto

del profilo.


Verso lo scorso

finesettimana invece

qualcosa ha cominciato

a cambiare: i ritratti che

avevo condiviso sono

stati cancellati in due

giorni, tutti tranne uno.


Poi l’hacker, a inizio

della presente settimana,

ha tolto anche il logo

dall’immagine del profilo

e ha tolto anche ogni

descrizione del profilo,

restavano però il nome

account e l’ultimo

ritratto.


Così è rimasta la

situazione per forse due

giorni, ma, oggi, l’ultimo

passaggio è stato fatto:

L’hacker ha cambiato nome

al profilo. Difatti non c’è

più in giro un

francescocoppolaphotography.


Solo a questo punto, quindi,

e ammetto che questo sia stato

un nuovo errore da parte mia,

ho controllato la casella di

posta elettronica che uso

specificamente per le cose

fotografiche, e allora ho

visto il seguente messaggio:

Avvio cambio indirizzo mail instagram.

Quindi, ho visto troppo

tardi l’avviso inviatomi

da security Instagram e

non ho potuto bloccare

questo passaggio.

detto questo.

Non so chi sia questo

signor David, non è detto

che sia quello il vero

nome dell’hacker, può

benissimo trattarsi di

un’altra sua povera

vittima.

Poi,

non c’è più un profilo

fuori dal mio controllo

che porta il mio nome e

agisce in modo fraudolento.

Né il mio logo è presente e a

disposizione di altri.

Si potrebbe dire,

che la situazione ora sia

risolta?

Non del tutto. Io di certo

potrò tornare a usare il

mio logo, senza l’addizione

dell’annata. Però,

Però.

temo che chi mi seguiva sul

vecchio account resta

ancora esposto ai suoi

messaggi privati. Ovviamente,

da oggi, questi messaggi

porteranno un altro nome.

Con questo nuovo nome

potrà ancora contattare

centinaia di persone per

provare a fregarle e

impossessarsi anche dei

loro profili, di modo da

spargere i suoi tentativi

di frodare gli allocchi che

si fanno affascinare troppo

dal nome dei “bitcoin” e

“criptovaluta”.

Vi prego a tutte e tutti voi:

state attenti! Chiunque vi

scriva in privato e vi chieda

un aiuto per contest, aiuto

che implica lo invio di link,

link che vi arriva con sms

e ancora di più, se quel link

inizia per ig.me, non fidatevi,

non rispondente, oppure

- meglio - segnalate il

messaggio.

Per il resto, niente, avevo

nutrito per qualche ora

la speranza che quei

cambiamenti sul vecchio

account e il fatto di non

riuscire a trovare più

francescocoppolaphotography

fosse dipeso dall’azione di

Instagram, non dall’ennesima

manovra di quel criminale, ma

niente, Instagram non funziona,

non riesce o non le interessa se

rischia di diventare un far west

di profili falsi che parlano tutti

di guadagni facili in bitcoin o

chissà quale altra scemenza!

Magari, piuttosto,

introdurranno la spunta blu

per avere la verifica del profilo,

a pagamento ovviamente.

Una schiefezza, ma è in

questa schifezza di social che

ci troviamo ad operare, perché

ancora oggi, art director e

photo editor di riviste,

scorrono i feed di Instagram

in cerca di nuovi talenti.

Beh, questo è quanto per ora

e scusate la lunghezza di

questo messaggio. Ci andiamo

aggiornando nelle prossime

giornate.

fcphotography2023 continuerà

a lavorare al meglio delle mie

possibilità per fornirvi sempre

uno sguardo appassionato e

onesto, sincero, sulla bellezza

femminile!

Per Aspera ad Astra!


Elisa in Rollei superpan 200, parte 2

Ben rivisti carissime

lettrici e carissimi lettori,

alla seconda parte del mio

modelshoot di esercitazione

a pellicola realizzato al

Chillax Studios in Vimodrone

del fotografo Alessio Mapelli

e la modella è sempre

Elisa Bassani.

Elisa in rollei superpan 200, 4; ph: Francesco Coppola

Come ovvio e sin dalla

precedente condivisione, a

parte la pellicola adoperata

in questa occasione, il resto

dell’attrezzatura usata è

stata la Minolta SrT 101 e il

suo obiettivo kit: il Minolta

Rokkor PF 55mm f 1.7.

Elisa in rollei superpan 200, 5; ph: Francesco Coppola

Questa parte di

modelshoot completa il

primo outfit indossato

da Elisa, ne seguiranno

altri, dalla prossima

settimana, con altro

Look and Feel.

Elisa in rollei superpan 200, 6; ph: Francesco Coppola

In questa fase, quindi,

quella che oggi condivido

con voi, non era

esattamente previsto,

visto che come talvolta mi

capita, vado a un

modelshoot senza un

programma prefissato e

punto più che altro sulla

improvvisazione, (se si vuol

diventare professionisti Nel

settore Fashion, saper

Improvvisare può salvarti

la ghirba, fotografo avvisato,

fotografo mezzo salvato)

quindi, grazie alla presenza

del grosso orsacchiotto di

peluche che era in studio,

abbiamo giocato un poco con

il concetto di malizia.

Elisa in rollei superpan 200, 7; ph: Francesco Coppola

Malizia, il piacere di

attrarre la Attenzione

senza, con questo Essere

disponibili a farsi ghermire,

una sfida, spesso rivolta

anche contro le proprie

insicurezze interne.

Elisa in rollei superpan 200, 8; ph: Francesco Coppola

Un meccanismo che può

essere Di Prima affermazione

del sé Femminile, che di

conferma o di ritorno a uno

stato di forma che fa sentire le

donne pronte ad addentare di

nuovo il mondo.

Elisa in rollei superpan 200, 9; ph: Francesco Coppola

Nel secondo caso, quindi,

ad Applicarsi al gioco

della Seduzione possono

essere donne Adulte, mature

e non porrei Limiti d’età, se

non proprio la Più conclamata

vecchiaia.

 

 

Si pensava, un tempo, che le

Donne, dopo una certa età,

e dopo aver fatto le proprie

esperienze amorose, trovino

uno stato di pace dei sensi,

ma la mia esperienza

personale mi porta a ritenere

che non è più così, o almeno,

non c’è una legge prefissata.

C’è solo la domanda che in

Una relazione conta moltissimo:

“Hai fame?”

Per Aspera ad Astra!

Elisa in Rollei superpan 200, parte 1

Ed eccoci qui,

con la prima parte del modelshoot

di esercitazione a pellicola fatto

alla Chillax Studio di

Alessio Mapelli a Vimodrone con

la modella Elisa Bassani.

Elisa in rollei superpan 200, 1; ph: Francesco Coppola

Com’è curiosa la Fotografia e

come curiosamente si intreccia

con la vita di chi la pratica:

vengo a voi a iniziare a

parlarvi del primo set che ho

realizzato alla fine del mio

contratto di lavoro come

magazziniere alla Estee Lauder,

ma stamattina sono tornato da

poco da un colloquio di lavoro

per un possibile nuovo contratto

da magazziniere. Curioso, non

trovate?

(Servirebbe tanto guadagnare

ancora per permettermi la Pentax

6x7, i relativi obiettivi, il

completamento dell’upgrade del mio

pc e, visto che di tre mesi di impegno

si parla, anche soldi per permettermi

- a Portfolio completo e stampato per

bene - di andare a mostrarlo in

agenzie in UK, USA, Germania, etc).

Elisa in rollei superpan 200, 1; ph: Francesco Coppola

In questo progetto ho portato un

solo rullino, citato in titolo, usato

per questa prima parte, Rullino

montato sulla vecchia minolta

SrT 101 che fu di mio padre. una s

econda e terza è stata realizzata

in digitale con la mia fidata

attrezzatura Pentax.

Elisa in rollei superpan 200, 3; ph: Francesco Coppola

Posso dire che ho molto

apprezzato questa occasione

di tornare a un lavoro

creativo, dopo le settimane di

impegno al magazzino. I miei

neuroni creativi cantavano

mentre mi sforzavo a

valorizzare i pregi di Elisa.

E ne vedrete i risultati nelle

prossime settimane quando

arriverà il resto dei miei

sviluppi!

Stay tuned, quindi e

a presto!

Per Aspera ad Astra!

Eccomi qua, scusate!

Ciao care e cari miei!


Mi rincresce, lo so, non sarà di

vostro gradimento, né

interesse,

qualcuno potrebbe anche sentirsi

ferito o disturbato, ma il far west

in cui è caduto Instagram e la

invasione di hacker che l’appesta

attualmente, e considerando

anche quale è il metodo per

farsi identificare per entrare

nel tuo profilo quando un gran

figlio di buona donna ti butta

fuori da quello che è il registro

di un intero lustro di esperienze,

incontri, speranze, paure, sfide,

piccoli e meno piccole

soddisfazioni.


Quindi, sedetevi, bevete qualcosa

di rinfrescante e tenetevi ben saldi

perché, eccomi qua che arrivo:

Selfie di sicurezza numero 1; ph: Francesco Coppola

Vi ho promesso di mostrarvi

sempre bellezza e invece,

eccomi qua: sono Francesco

Coppola, l’autore dei ritratti

e delle parole con cui li

accompagno.

Purtroppo sono costretto a

mostrarvi il mio faccione dalla

sfiancante funzione “video

selfie” che è la più recente

risorsa che Instagram, nella sua

somma bontà, ci fornisce per

riconoscerci come noi stessi

che stiamo provando,

semplicemente, a rientrare dentro

il nostro profilo.

Perciò, quanto segue (mi scuso

ancora) se suonerà come una

minaccia, ma: questo non è altro

che il primo di diversi selfie che

sono costretto a pubblicare sul

mio feed Instagram, così che

intervallino le bellezze che

condivido lì, di modo che - non sia

mai e toccando legno - io venga di

nuovo raggirato da qualche

altro hacker e non dovessero

funzionare nè l’identificazione a

due fattori, che gli otto codici di

back up che ho archiviato e

conseguentemente sia di nuovo

costretto a usare la procedura

snervante del video selfie.

Tòh, lateralmente, questa

situazione mi spinge a condividere

anche, nelle storie, più clip di

dietro le quinte (o behind the

scenes) come preferite chiamarle.

Quindi vi ho avvisato!

ci si legge domani, per la prima

parte dei ritratti fatti a

Elisa Bassani.

Per Aspera ad Astra!

Nuovo account Instagram: fcphotography2023

Ben ritrovate e ritrovati

in questo mio annuncio riguardante

l’hacking del mio vecchio profilo

Instagram e le contromisura che ho

messo in campo per poter continuare

a usare questa applicazione di META.

Nuova versione del mio logo per il nuovo instagram account.

Come mai lancio un nuovo account?

Che fine ha fatto il precedente?

Rispondo a entrambe le domande

affermando semplicemente che

se si vuole proprio, rientrare in

possesso di un profilo instagram

hackerato è possibile. Sì, proprio

così, ma alla condizione di avere

tempo (e voglia) di stare a fare

per 20 o 25 volte un video selfie.

Dopo di ciò, si ha la possibilità

di accedere all’account

trafugato, ma poi bisogna

anche agire di gran fretta:

cambiando password,

disconnettendo i device

connessi (uno dei quali

dovrebbe essere quello

da cui l’hacker ha avuto

accesso al nostro account),

ottenere codici di back up

e attivare laautentificazione

a due fattori.


Tutto ciò,in corsa contro

l’hacker che, non appena

riceverà l’avviso da Instagram

che noi stiamo tentando di

rientrare nel nostro account,

proverà in tutti i modi a

buttarci di nuovo fuori.

Si può fare questa vita?

Soprattutto se, pur non guadagnando,

ancora nulla dalla propria Fotografia,

si è comunque stabilito un giorno fisso

della settimana in cui condidere e

questo pone in sè una deadlinei?

No, non si può e questo con mille

ringraziamenti al team di Instagram

che ha tolto la possibilità di

contattare una persona fisica,

almeno, gratis.

Si perché se uno avesse, che so io,

una qualche pubblicità attiva su

Facebook, lì, cliccando sulla

assistenza, la possibilità di

parlare con qualcuno di Meta

che non sia un algoritmo ci

sarebbe pure.

Per tutti gli altri

e molti praticanti di Fotografia

fra questi. resta solo l’opzione di

creare un nuovo account, mentre

si continua a segnalare e a far

segnalare il vecchio profilo.

Quindi, ci vediamo - se volete -

sul mio nuovo account instagram

fcphotography2023 per il

proseguo del mio percorso

fotografico.

Per Aspera ad Astra!

Naomi Momsen in Rollei RPX 400, part 3

Ben ritrovate e ritrovati!

L’account instagram potrà anche

essere stato tolto dal mio controllo,

ma la vera

fonte dei miei ritratti, il posto da cui

tutto parte è questo sito, quindi il

programma delle condivisioni

continua come sempre!

Oggi chiudiamo il percorso di

esercitazioni fotografiche a

pellicola realizzato allo

showroom orodi di Limbiate

con la splendida model

Naomi Momsen.

Naomi in Rollei RPX 400, 12; ph: Francesco Coppola

In questa parte tratteremo quegli

scatti che hanno presentato

alcune problematiche, come

l’evidente light leek presente

in questo ritratto e nel

successivo.

Naomi in Rollei RPX 400, 13; ph: Francesco Coppola

Non so come li vedete voi, ma

a me questi scatti danno un

senso di dolce malinconia e

mi piacciono nonostante

tutto.

E anche i piccoli difetti della

pellicola: i tagli le

imperfesioni hanno il loro

fascino, non trovate?

Naomi in BN digitale, 1; ph: Francesco Coppola

Ciò detto, naturalmente, si

apprezza sempre quando lo

scatto riesce, nitido e senza

alcun problema. Dipende

sempre da quel che si cerca

da un modelshoot, quale

Look and Feel si vuole

evocare.


Ma anche in confronto ai

ritratti realizzati in digitale

la differenza si nota!

Naomi, ritratto BN digitale 2; ph: Francesco Coppola

Non che i ritratti a

pellicola 35mm siano per

forza di cose migliori di

quelli in digitali,

nonostante la grana, i

colori e le tonalità

analogiche che sono ardue

da replicare con i vari

programmi di

post produzione digitale.

C’è posto per l’una che

per l’altra via di produzione

di immagini, e conta sempre

più l’idea, il Look and Feel

di qualsivoglia

considerazione più tecnica.

Almeno sino a quando non

entra in ballo la Ritrattistica

fatta con macchine a pellicola

di Medio e Grande formato,

allora non c’è storia (mi sto

ancora sognando la Pentax

6x7, si vede?)

A presto comunque, qui per

ora abbiamo finito, con molti

ringraziamenti alla splendida

Naomi Momsen con cui è

sempre un piacere

collaborare!

Ci si vede a breve per alcune

notizie riguardanti il mio

profilo Instagram hackerato

e le contromisure che ho

preso.

Per Aspera ad Astra!

Profilo instagram hackerato! Attenzione!

Attenzione attenzione!

Il profilo instagram collegato a questo

sito francescocoppolaphotography

non è più in mio possesso dalla sera di

mercoledì scorso.

Chiunque vi mandi un messaggio privato

come questo qui:

Non sono io, ma l’hacker che

si è impossessato del mio

account con questo trucchetto.

Ho provato a riprendere possesso

del mio profilo ma si è rivelata

essere tutta fatica inutile.

Instagram, al di fuori di alcune

procedure automatiche, non

aiuta granché le persona la cui

identità viene trafugata on line.

Oltre a provare a fregare altri

utenti, l’hacker, una volta

preso possesso di un nuovo

profilo utente, lascia tutto al

suo posto (per mimetizzarsi) ma

ne usa le storie per postare

messaggi truffaldini come il

seguente:

Truffa, maledetta truffa!

Chi mi conosce sa che non

ho mai potuto sviluppare

alcun interesse verso la

qualsiasi forma di

investimento (al di fuori

delle spese che faccio per la

mia Fotografia) essendo per

lo più disoccupato e solo

saltuariamente occupato

in mestieri a bassa paga.

Se volessimo andare allo specifico

di investimenti in bitcoin, andando

nel mondo dei sogni dove i soldi

non sono un problema, non li

consiglierei a nessuno! So che

le blockchain non sono inviolabili

(nessun codice criptato su internet

è inviolabile per sempre, come

principio di base) e le criptovalute

sono uno strumento speculativo

ad alta volatilità dove è più facile

perdere soldi che guadagnarne!

Ignoro chi sia codesta Marina LaCorte,

mai sentita, vista e dubito anche che sia

una persona reale, o se lo è, potrebbe

anche non sapere nulla di questa

faccenda.

Fatevi più furbi del sottoscritto,

quindi, non accettate messaggi

privati di questo tipo. Per favore

segnalate a Instragram

messaggi come questi e l’account che

li invia!

Non ho più speranze di recuperare

francescocoppolaphotography,

almeno allo stato attuale che

l’assistenza di Instagram fornisce,

perciò aiutatemi almeno a tirarlo

giù, segnalate questo mio - perduto -

profilo!

Lascio sempre i miei post qui col

motto: Per Aspera ad Astra, e questa

è solo l’ennesima asperità da

superare

Tornerò a pubblicare domani altri

ritratti fatti all’ottima Naomi Momsen

e creerò un nuovo profilo su Instagram

ma ora come ora l’importante è

segnalare

francescocoppolaphotography

una volta per tutte!

Grazie!

Naomi Momsen in Rollei RPX 400, part 2

Ben tornate e ben tornati nella

seconda parte del mio shooting

di esercizio, principalmente a

pellicola, in cui ho ritratto la

splendida model Naomi Momsen,

in quel dello Showroom Orodi

in Limbiate.

Naomi in Rollei RPX 400, 6; ph: Francesco Coppola

Cosa mancava a me da

provare a realizzare in

un modelshoot a pellicola?

Beh, il movimento del

soggetto naturalmente.

Naomi in Rollei RPX 400, 7; ph: Francesco Coppola

Ricordo ancora, con mio

personale divertimento,

quando studiavo in un

workshop a Milano l’uso

di Adobe Lightroom e il

mio compagno di corso

(utilizzatore di uno dei

vari marchi di macchine

e obiettivi fotografici

mainstream) mi

commentava il mio

corredo di allora (una

Pentax K3 con su un

Takumar 135mm f 2.5

Bayonet) affermando che

“non si possono ottenere

immagini nitide

focheggiando in manuale

quando hai dei soggetti in

rapido movimento”.

Naomi in Rollei RPX 400, 8; ph: Francesco Coppola

Come se foto di

stormi di uccelli o

di modelle in

movimento non si

facevano prima dello

avvento delle macchine

fotografiche digitali!

Scempiaggini!

Naomi in Rollei RPX 400, 9; ph: Francesco Coppola

Queste idee limitanti

vengono quando invece

di studiarsi i maestri della

Fotografia, si seguono solo

le marchette dei produttori

di attrezzatura fotografica.

Naomi in Rollei RPX 400, 10; ph: Francesco Coppola

Quindi anche con una

macchina fotografica degli

anni ‘70, priva di qualsiasi

scatto a raffica (hai voglia

di andare veloce con il

pollice a tirare avanti la

leva di avanzamento della

pellicola! Lol!) puoi far

divertire la tua modella e

farla tornare bambina,

saltando sul letto e

improvvisando una danza

di pura e semplice felicità,

ottenendo comunque degli

scatti a fuoco e nitidi, basta

solo sapere come fare.

Naomi in Rollei RPX 400, 11; ph: Francesco Coppola

E queste sono solo

delle esercitazioni!

Non vedo l’ora di

trovare un altro

lavoro, così da potermi

poi permettere l’acquisto

del mio cavallo di

battaglia 6x7 e allora…

Beh, questo è quanto per

oggi, ci rivedremo la

prossima settimana per un

ultimo appuntamento con

il presente set e con la

bellezza di Naomi!

A presto!

Per Aspera ad Astra!

Naomi Momsen in Rollei RPX 400, part 1

Ben tornate e ben tornati

in questo primo appuntamento con

i ritratti a pellicola che ho fatto,

in aprile alla stupenda model

Naomi Momsen, in quel dello

showroom orodi di Limbiate.

Naomi in Rollei RPX 400, 1; ph: Francesco Coppola

Purtroppo questo è anche il

modelshoot dove ho avuto

la conferma di alcuni

problemi tecnici che

affliggono la mia Pentax

Spotmatic su cui avevo

messo un’altra pellicola,

confermando così che

precedenti e attuali set

rovinati sono dipesi più a

un deterioramento del

meccanismo di avanzamento

della pellicola che non

altro.

Naomi in Rollei RPX 400, 2; ph: Francesco Coppola

Questi scatti sono quindi

stati realizzati con il “muletto”

che avevo a disposizione: la

Minolta SrT 101 che era stata

di mio padre e che utilizzava

prevalentemente per fotografare

i frutti degli alberi di arancio che

avevo fatto piantare nel suo

giardino da colonnello cincinnato,

la SrT 101 - per fortuna nostra -

funziona ancora egregiamente.

Perciò quanto qui mostro è

frutto anche di quel corpo

macchina e del suo obiettivo kit,

il Minolta Rokkor MC 55mm f 1.7,

nonchè della Rollei RPX 400.

Naomi in Rollei RPX 400, 3; ph: Francesco Coppola

Si era perciò nel bel mezzo

di quel mese di aprile in cui

ero “in missione per la mia

Fotografia”, lavorando come

magazziniere al magazzino

Estee Lauder di Cassina dei

Pecchi.

Faticare di settimana e

sbizzarrire i neuroni creativi

è stato davvero soddisfacente!

Naomi in Rollei RPX 400, 4; ph: Francesco Coppola

Un vero peccato che il contratto

da magazziniere fosse per solo

un mese, avrei volentieri

continuato, così anche da

potermi permettere di prendere

la Pentax 6x7 che attendo da

quando ho cominciato a seguire

i corsi di camera oscura e

fotografia con macchine di medio

e largo formato a bottega a

bottega immagine!

Naomi in Rollei RPX 400, 5; ph: Francesco Coppola

Beh, troverò un altro impiego

e la Fotografia di Medio

Formato sarà a mia disposizione

per farvi stupire ammirando la

Bellezza che coglierò.

Intanto, già questa, non è affatto

male, non trovate? Vi piace la

grana della Rollei RPX 400?

Al prossimo lunedì per una

seconda infornata di ritratti

della favolosa Naomi!

A presto!

Per Aspera ad Astra!

Stagioni dell'anima I - Inverno, fine stagione

Ben ritrovate e ritrovati,

carissimi per questo finale

appuntamento con la

condivisione dei ritratti che

ho fatto alla model d’agenzia

Maria Cristina Bona alla

Bottega Immagine di Milano.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 22; ph: Francesco Coppola

Questo ultima parte

di modelshoot la avrei

condivisa la scorsa

settimana, ma l’ultima

settimana di lavoro

full time al magazzino

della Estee Lauder non

mi ha aiutato a ultimare

lo sviluppo degli scatti

che ora potete qui

vedere.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 23; ph: Francesco Coppola

Per quanto riguarda

invece il tema del set

concettuale e

narrativo: siamo alla

fine di una lunga

stagione di

tribolazione emotiva.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 24; ph: Francesco Coppola

Trattandosi, però, di

uno stato d’animo e

non di un romanzo,

non c’è un vero e

proprio finale di cui

raccontare.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 25; ph: Francesco Coppola

C’è solo uno sfumare via

dei pensieri e del loro focus

su un dato tema: la fine

ingloriosa di una relazione

che aveva promesso ben

altro, oltre al passaggio a

un diverso clima, con le

sue giornate di diversa

temperatura di base, con

il suo alternarsi vivace di

giorni di pioggia e giorni

di sole ancora troppo

debole.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 26; ph: Francesco Coppola

Perciò bye bye inverno,

ben ritrovata primavera,

da quanto tempo non ci

si vedeva?

Beh, la vedrete, la primavera

delle mie stagioni dell’anima,

quando avrò trovato modella

di agenzia adatta e location,

avrò fatto gli scatti e avrò un

minimo di immagini da potervi

proporre.

Per la settimana prossima, ora

che sono di nuovo disoccupato

e ho più tempo per la mia

attività fotografica, torneranno

le esercitazioni a pellicola

con modelle indipendenti.

A partire dal, confido gradito,

ritorno della splendida model

Naomi Momsen.

A presto quindi!

Per Aspera ad Astra!

Stagioni dell'anima I - Inverno, parte IV

Ben ritrovate e ritrovati,

eccovi, dopo lunga attesa,

la quarta parte del mio

progetto di concept

fashion photography

realizzato a Bottega

Immagine con la

modella Maria Cristina

Bona

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 16; ph: Francesco Coppola

Dicevamo, nel precedente

epidosio, il rovello nato

da certe separazioni

lasciate senza spiegazioni

dura, troppo a lungo dura,

ma prima o poi arriva a una

sua naturale conclusione.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 17; ph: Francesco Coppola

Alla fine, lasciati a se stessi,

una risposta ce la si da e con

quella ci si deve pur vivere.

Pazienza, ma anche basta con

questa tortura.

Solo.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 18; ph: Francesco Coppola

Mentre ci si rende conto

che una fase, una

stagione dell’anima

comincia a sfumare via,

resta comunque da

decidere come ci si pone

rispetto a un importante

pezzo della propria vita

passata, con tutte le

energie, tempo, attenzioni

capacità di dedicarso che

si sono spese: Il meglio di

noi, dato a chi a un certo

punto non sapeva più cosa

farsene.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 19; ph: Francesco Coppola

‘Mi sono sbagliato’ una

frase di tre parole così

pesante da maturare e

da dire.. Un bello sbaglio

durato troppo a lungo,

Non siamo soli, certo.

quando ci rendiamo conto

che abbiamo dato troppo

valore a chi non ne dava a

noi. Queste cose succedono,

fanno parte della vita, Non

avevamo forse fame di vita?

e nella vita capita che le

persone con cui stabiliamo

relazioni ci affibbiamo dei

ruoli, come costumi da

teatro. E qualche volta

tocca ricordare agli altri

che, no, non siamo quello

che loro pensano di noi.

Chi vi scrive può sicuramente

far vivere una relazione a

una donna come se fosse in

una eterna vacanza. Ma non

sono solo quello, nessuno

di noi lo è.

Se veramente di amore si

parla, allora si vive il facile

e il difficile, il premio e la pena,

la scoperta e la noia, almeno se

si vuole essere dei costruttori

di qualcosa di più grande e non

solo dei turisti delle vite

altrui.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 20; ph: Francesco Coppola

Si può rimanere amici dopo

la fine di una relazione?

Dipende, per la mia

personale esperienza,

la risposta è proprio no.

Non che abbia (più) nulla

contro lei che fu una

compagna di cammino per

11 anni. Semplicemente non

ho più tempo per simili

storie.

A certe donne piacciono i

romanzi con dentro

relazioni tormentate,

lascia e piglia, tossiche.

Io no, io amavo leggere

storie epiche, eroiche,

magari fantastiche, ma

sempre dove era presente

un arco narrativo del

personaggio che lo

portava alla propria

crescita.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 21; ph: Francesco Coppola

Ora basta inverno, è tempo

di muoversi oltre, fra

strade lontane dal mare,

tutte curve, sassi e inciampi,

ma sicuramente più sane di

certe paludi.

E’ tempo di provvedere al

mio futuro.

E per questo, vi dico, che

ci vedremo alla prossima

occasione, con ancora un

ultimo tratto di questo

progetto foto-narrativo.

A presto!

Per Aspera ad Astra!

Stagioni dell'anima I - Inverno, parte III

Ben ritrovate e

ritrovati in questo terzo episodio

in cui condivido il mio

progetto del modelshoot

narrativo-concettuale

realizzato alla Bottega Immagine

e in collaborazione con la

modella Maria Cristina Bona.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 12; ph: Francesco Coppola

Oramai assiderata, l’anima

qui ritratta, a lungo soppesa

il perché e il per come ella

è arrivata in questo spazio,

in questo tempo glaciale.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 13; ph: Francesco Coppola

Non c’è altro tempo, non

c’è altro ricordo che le

interessi. Tutta la sua

febbrile attenzione è

rivolta a capire quanto

le è piovuto addosso

senza un reale

preavviso.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 14; ph: Francesco Coppola

E questo che un tempo si

chiamava rovello perdura

in siderali attese. Nel

frattempo qualcosa in lei

si spegne, si eclissa, muore.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 15; ph: Francesco Coppola

una lunghissima fase è,

penosa, ma necessaria,

perché qualcosa bisogna

lasciarlo andare via,

prima di potersi

incamminare oltre.

Qualcosa, anche, deve

scattare: una decisione

va presa e sarà, questo,

il tema della prossima

condivisione.

Al prima possibile, allora!

Per Aspera ad Astra!

Stagioni dell'anima I - Inverno, parte II

Benvenute e benvenuti

in questo secondo episodio della

storia che provo a narrare, con

i ritratti fatti all’ottima

Maria Cristina Bona, in quel

della Bottega Immagine in

Milano.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 7; ph: Francesco Coppola

Dopo aver trattato il primo

ingresso nella stagione

invernale, la nostra anima

ora deve rendersi conto

del perché è lì.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 8; ph: Francesco Coppola

L’istinto iniziale, vedete, è

sempre quello di negare

quanto di improvviso e

traumatico di può

accadere.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 9; ph: Francesco Coppola

Prima o poi, però, la

realizzazione colpisce,

permea, emerge alla

attenzione della mente.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 10; ph: Francesco Coppola

E a quel punto,

semplicemente, qualcosa

dentro di noi, muore.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 11; ph: Francesco Coppola

Non è certo questa la fine

del racconto. Oh no! Ne è

solo una tappa e la prossima

(se riuscirò a sviluppare gli

scatti in tempo) dovrebbe

arrivare lunedì prossimo,

altrimenti accadrà in

quello successivo.

Chiedo scusa per questa

incertezza, ma dalla

scorsa settimana ho

iniziato a lavorare in

un nuovo magazzino,

non lontano da casa

(per fortuna) con turni

di 8,30 ore e questo

impatta sul tempo che

posso dedicare alla mia

Fotografia.

Domenica prossima,

oltretutto, ho un nuovo

modelshoot a pellicola in

programma da fare.

Il tempo a mia disposizione

è semplicemente quello

che è.

Alla prossima, quindi,

e statemi bene!

Per Aspera ad Astra!

Stagioni dell'anima I - Inverno, parte 1

Ben ritrovate e ritrovati

in questa che è la prima

condivisione di uno di

quattro progetti narrativi

fotografici in cui mi sono

esercitato a realizzare.

Ciò, oltre che per esercitarmi a

raccontare per immagini, anche

per raccogliere nuovi ritratti

con modelle di agenzia con cui

integrare e completare il mio

Portfoio da Ritrattista Fashion,

Beauty e Glamour.

Benvenuti quindi in

Le Stagioni dell’Anima - Inverno.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 1; ph: Francesco Coppola

Questa prima fase dell’attuale

progetto è stato realizzato

nello studio e con gli strobi

della Bottega Immagine di

Milano.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 2; ph: Francesco Coppola

La modella professionista.

e di agenzia, nonchè MUA è

Maria Cristina Bona.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 3; ph: Francesco Coppola

Non ho intenzione di descrivere

il significato di questa serie di

immagini. sarebbe come spiegare

una barzelletta.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 4 ph: Francesco Coppola

E tenete conto, anche, che

questa condivisione odierna

non è altro che l’inizio della

prima parte di una prima

sezione di racconti

fotografici che ho intenzione

di offrirvi nei mesi a venire.

Il quadro completo, quindi, lo

vedrete dipanarsi davanti ai

vostri occhi, di settimana in

settimana.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 5; ph: Francesco Coppola

Posso però offrire delle chiavi

di lettura che, magari, possono

evitare fraintendimenti.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 6; ph: Francesco Coppola

Iniziamo quindi con darvi

uno primo spunto per il

concetto di “anima” che un

agnostico anticlericale

come me, utilizza nella

presente narrazione.

Maria Cristina Bona, Anima in inverno 7; ph: Francesco Coppola

Il secondo, e ultimo spunto,

per la migliore comprensione

della prima parte di racconto

è un testo di una canzone del

gruppo prog rock britannico

Yes, uscito nel 1980 nell’LP

intitolato Drama e la canzone

in questione si chiama “Run

Through the Light”.

Il testo è in inglese, ma per

chi non capisse la lingua

ci sono servizi di traduzione

che basta cercare sul web.

Questo è quanto per oggi,

ci vedremo la prossima

settimana con una nuova

sezione di racconto.

A presto!

Per Aspera ad Astra!

Francesca, ritratti a pellicola, parte 3

Benvenute e benvenuti

a questa terza e ultima parte del

mio progetto a pellicola realizzato

con la model Francesca Tartari

allo showroom Orodi in Limbiate

Francesca in Agfa Photo APX 400, 11; ph: Francesco Coppola

Arriviamo quindi all’ultima

condivisione di 4 ritratti a

85mm, dove provavo a

trovare la distanza minima

e l’angolo più efficaci per

questa distanza focale.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 12; ph: Francesco Coppola

C’è un motivo, infatti, se lo

85mm è considerato lo

obiettivo ideale per il

ritratto, cercavo in questa

fase di trovarne la

conferma.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 13; ph: Francesco Coppola

I risultati che ho ottenuto

qui, dipendono anche dal

modo in cui ho scansionato

i negativi e anche come li

ho poi sviluppati su

Lightroom, prima, e su

Phothoshop, dopo.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 14; ph: Francesco Coppola

Si tratta quindi di una bella

curva di apprendimento che

ho solo cominciato a percorrere

e che dovrò continuare ad

affrontare durante i prossimi

modelshoot analogici, di cui

ne ho già in programma tre,

fra aprile e fine maggio.

Posso sicuramente lasciare

da parte, però, i passati timori

di sbagliare esposizione,

mancare la messa a fuoco

manuale o rovinare pellicole.

Ora si cambia pagina.

Tre modelshoot in diversi mesi

potrebbero sembrare pochi, ma

considerate che sono anche

tornato a lavorare su progetti

in digitale per integrare il mio

Portfolio, già per metà approvato

in Letture Professionali l’anno

scorso.

Per quelle un primo modelshoot

è stato realizzato (un primo

esperimento foto-narrativo in

quattro puntate) e ho moodboard

pronti, o in fase di completamento,

per un totale di cinque.

(avere dei moodboard pronti non

è la stessa cosa che trovare la

modella di agenzia ed essermi con

lei accordato, la location in cui

scattare e aver fissato un

appuntamento, ma volendo fare le

cose il più possibile

professionalmente, avere delle

idee forti con cui scattare è già

un bel passo avanti)

Nel complesso, quindi, il

sottoscritto, e questo sito, si

trovano davanti un periodo

molto stimolante che, sin

dalla prossima settimana,

vi farà vedere tante belle

cose.

Staty tuned e

a presto!

Per Aspera ad Astra!

Francesca, ritratti a pellicola parte 2

Ben tornate e tornati

a questo secondo appuntamento

con la condivisione dei ritratti a

pellicola che ho realizzato con la

brava model Francesca Tartari, in

quel di Limbiate (MB) allo

Showroom Orodi.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 6; ph: Francesco Coppola

Ricordo, per chi non avesse ancora

letto i precedenti post riguardanti

questo progetto, che questi scatti

sono stati realizzati con una

Pentax Spotmatic del 1967 con

su uno Jupiter 9 85mm f 2 Preset

e la pellicola usata è stata la

Agfa Photo APX 400, rullino

sviluppato in Bottega Immagine

da Stefano Bernardoni e scansito

con da me con la Pentax K 1 e il

Pentax FA 100mm f 2.8 Macro.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 7; ph: Francesco Coppola

Eravamo perciò nella soffitta

dello showroom e sfruttavo la

Luce Naturale che pioveva, in

un pozzo di Luce creato da un

lucernaio, mentre l’esposizione

l’ho presa usando l’esposimetro

della K1.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 8; ph: Francesco Coppola

Inoltre, se è vero che la natura

di questo set fotografico era, in

generale, niente altro che una

esercitazione da neofita del

ritratto a pellicola; soprattutto

dopo il disastro avvenuto al

precedente set, è anche vero

che, in una precedente

Lettura Professionale del Portfolio,

avevo ricevuto il suggerimentoi di

raccontare storie con le mie

immagini.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 9; ph: Francesco Coppola

Eccoci quindi a raccontare, in

una breve sequenza di ritratti,

che l’Amore viene, spesso e

volentieri, ricordato

attraverso l’odore che la

persona amata ha lasciato

sui suoi vesti, dimenticati

più o meno ad arte a casa del

partner.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 10; ph: Francesco Coppola

Dolce ricordo struggente che ci

fa sentire presente una persona

anche se lontana e i fuochi della

passione sono stati spenti, dopo

il rituale dell’unione celebrato

con tanta passione.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 11; ph: Francesco Coppola

Chi, come il sottoscritto, ha

vissuto una relazione a

distanza, oppure una

clandestina: una di quelle su

cui non si può dire nulla in

pubblico, capirà cosa intendo.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 12; ph: Francesco Coppola

E così, l’esercizio narrativo,

interno all’esercitazione di

progetto ritrattistico a

pellicola, si è svolto.

Manca ancora una ultima

parte di Ritratti, per la

quale vi invito su queste

pagine per lunedì prossimo.

Nel frattempo nuncio vobis,

gaudio maximum, che il

primo modelshoot digitale

ideato e realizzato per

cominciare il completamento

del mio Portfolio si è

tenuto martedì scorso a

Bottega Immagine e con

la model di agenzia

Maria Cristina Bona.

Cose interessanti, quindi,

si stanno preparando e,

u-hu! Non vedo l’ora di

cominciare a mostrarvele!

Ma procediamo con ordine:

a lunedì prossimo per

l’ultima parte di questi

Ritratti analogici!

A presto!

Per Aspera ad Astra!

Francesca, ritratti a pellicola, parte 1

Ben tornate e tornati!

Come promessovi la scorsa

settimana, eccomi qui con

la parte iniziale dei ritratti

selezionati e sviluppati dal

rullino di Agfa Photo APX

400 che ho utilizzato durante

il modelshoot con l’ottima

Francesca Tartari realizzato

allo Showroom Orodi di

Limbiate (MB).

Francesca in Agfa Photo APX 400, 1; ph: Francesco Coppola

Ci trovavamo durante tutta

questa fase di ritratti in

analogico, nella soffitta

a tetto spiovente dello

showroom e traevo

vantaggio della luce che

cadeva, come in un pozzo,

da un lucernaio.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 2; ph: Francesco Coppola

Ovviamente in questo caso,

la resa è dovuta, oltre che

dalla pellicola utilizzata,

anche alla Pentax Spotmatic

del 1967 che ho usato, con

ancora su lo Jupiter 9 85mm

f 2 (Preset).

Francesca in Agfa Photo APX 400, 3; ph: Francesco Coppola

La mia paura di rovinare di

nuovo dei rullini, non

riuscendo a metterli bene

in sede è quindi passata,

dato che - come potete

vedere da voi stessi - siamo

di nuovo di fronte a degli

apprezzabili risultati.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 4; ph: Francesco Coppola

Tanto apprezzabili che

la qui sopra riportata

immagine di Francesca

è il nuovo sfondo del

mio schermo.

Francesca in Agfa Photo APX 400, 5; ph: Francesco Coppola

E voi xosa ne pensate di

questo modo di convertire

in digitale i miei negativi?

Preferite che tenga o

tolga le varie macchie

presenti nel negativo?

Sono proprio curioso di

saperlo, ci andiamo

aggiornando a presto!

Per Aspera ad Astra!

In attesa (di cose buone buone)

Ben ritrovate e

ritrovati, mi scuso se ieri

non ho potuto cominciare a

condividere i ritratti fatti

a pellicola alla bella e

brava Francesca. Il

problema è che l’attesa del

pezzo necessario per fare

delle buone scansioni dei

negativi con la mia Pentax K1

ha tardato ad arrivare,

costringendo pure me a

questa lunga attesa.

L’attesa (feat Mosè the cat); ph: Francesco Coppola

Ma ho diverse buone notizie

da riferirvi.

La prima è che il sopra

citato elemento per la

scansione dei negativi è

arrivato poco fa, potrò

dedicarmi quindi alla

scansione da questo

pomeriggio in poi. lunedì

prossimo, perciò, dovrei

potervi mostrare i primi

sviluppi.

Torta per la colazione alle mandorle e poco zucchero; ph: Francesco Coppola

La seconda buona notizia, molto

importante. è che martedì

prossimo - alla Bottega Immagine

in Milano - eseguirò il primo

modelshoot (in digitale) pensato

e scritto per completare il mio

Portfolio da Ritrattista.


Inoltre, questo progetto non

è altro che una prima parte di

quattro set complessivi che

comporranno una storia

comune: il mio tentativo di

realizzare delle narrazioni

visive.


Sempre al fine di portare a

completamento il mio

Portfolio, ho già scritto e

mostrato alla modella il

moodboard di un altro

progetto che realizzeremo

più avanti in primavera.

Micione Mosè e il Pentax HD 85mm f 1.4 Star; ph: Francesco Coppola

Inoltre, ho prenotato un

altro paio di appuntamenti

con altrettante modelle allo

showroom Orodi per la mia

Fotografia a Pellicola.

Vedrete quindi che, nonostante

l’incoveniente della scorsa

settimana, molto nuovo

materiale, e anche di estrema

importanza, sta per arrivare

su queste pagine!

Restate sintonizzati quindi

su queste pagine perché ne

vedrete delle belle!

A presto!

Per Aspera ad Astra!



Francesca, ritratti in digitale, parte 3

Ecco qui,

carissime e carissimi, a questo

terzo ed ultimo appuntamento

con i ritratti fatti alla model

Francesca Tartari realizzati

allo Showroom Orodi di

Limbiate (Mb), realizzati con

la Pentax K 1 e il Pentax HD

50mm f 1.4 SDM Star AW.

Francesca Taerari, Bianco e Nero V; ph: Francesco Coppola

Mentre attendo che mi

arrivino sia gli occhiali da

vista nuovi, che il rimpiazzo

dello strumento di scansione

negativi andato perduto in un

recente riordinamento della

mia camera-studio, ho

sviluppato, sempre con fatica

d’occhi, questi tre ritratti.

Francesca Taerari, Bianco e Nero VI; ph: Francesco Coppola

All’orario in cui abbiamo

scattato questi ultimi ritratti

finali la Luce Naturale era

divenuta troppo debole

per ottenere risultati decenti,

così quella che vedete qui

utilizzata è fornita da due

faretti Led che ho messo

in cerca di dare una maggiore

tridimensionalità al soggetto..

Francesca Taerari, Bianco e Nero VII; ph: Francesco Coppola

Come nel qui sopra condiviso

ritratto, credo, è più

evidente.

Ora non resta che attendere lo

arrivo di quanto mi manca per

tornare a scansire i negativi

del rullino impresso in questa

occasione per cominciare a

lavorare alla parte analogica

del presente modelshoot.

Non vedo l’ora!

A presto!

Per Aspera ad Astra!