Francesca in Red

Ben tornate e tornati al nostro appuntamento del lunedì con gli scatti dai miei modelshoot estivi.

Oggi cominciamo a inoltrarci nel clou del set casalingo realizzato nei primi giorni di settembre in un appartamento monzese con la model Francesca Matisse.

Francesca in Red, BW; ph: Francesco Coppola

Francesca in Red, BW; ph: Francesco Coppola

Ora ci introdurremo in uno degli ambienti casalinghi più promettenti per la Fotografia di Ritratto indoor: la cucina.

Francesca is Red 2; ph: Francesco Coppola

Francesca is Red 2; ph: Francesco Coppola

Il body rosso che ha indossato Francesca, poi, in questa occasione è stata una piacevolissima sorpresa. Sia per il colore, che è il mio preferito, sia per la trama dello stesso, che mi ha ispirato tanto.

Francesca is red 3; ph: Francesco Coppola

Francesca is red 3; ph: Francesco Coppola

In cucina vi sono tanti strumenti, luoghi e modi di scattare per realizzare degli interessanti, creativi e sensuali ritratti. Uno di questi è, senza dubbio, il tavolo da pranzo.

Francesca is red, 4; ph: Francesco Coppola

Francesca is red, 4; ph: Francesco Coppola

Ricordo di averle detto: “è un po’ come quando vieni invitata a cena da qualcuno ma quella cena, scopri, sei tu”.

Francesca is Red, 5; ph: Francesco Coppola

Francesca is Red, 5; ph: Francesco Coppola

Scherzare, vedete, è qualcosa che si fa spesso durante una sessione di scatto. Dipende ovviamente dalla personalità delle persone e personalmente sono io stesso una persona sin troppo seria, ma non in una situazione come questa, quando la Bellezza danza fra interprete e suo fotografo.

Affermano alcuni maestri del Ritratto, che la persona fotografata non è la stessa che è arrivata sul set pochi minuti prima. Non è nemmeno la stessa che lo lascerà qualche tempo dopo. Il tempo dello scatto è diverso, unico, il tempo si è qualcosa non del tutto se stessi, non del tutto del fotografo. Si è Arte. Se approcciata con lo spirito opportuno, ovviamente.

Francesca is Red, 6 BW; ph: Francesco Coppola

Francesca is Red, 6 BW; ph: Francesco Coppola

Da qui, poi, siamo catturati al cento per cento in questo atto creativo e, dalla prossima puntata, potrò mostrarvene gli ulteriori risultati.

Sperando che questi siano stati di vostro gradimento, vi rimando a fra due settimane e

Ad Majora!





















Sensualità casalinga con Francesca Matisse, 1

Bentornate/i su questo blog,

finiti gli scatti da condividere dello shooting precedente, è venuto il momento di cominciare a proporvi la prima parte della sessione di scatti realizzata lo scorso settembre: le foto tratte a Francesca Matisse in un appartamento del monzese.

Francesca, sensualità a casa, 1; ph: Francesco Coppola

Francesca, sensualità a casa, 1; ph: Francesco Coppola

Il presente shooting rappresenta il mio primo, deliberato, accesso al mondo della Fotografia di Intimo o Glamour che dir si voglia, un inizio di un nuovo tipo di Portfolio. Il mio “piano B”, diciamo, nel caso non riesca a entrare nel novero dei Ritrattisti di Moda.

Francesca,sensualità casalinga, 2; ph: Francesco Coppola

Francesca,sensualità casalinga, 2; ph: Francesco Coppola

Naturalmente, pervengo a questi scatti sempre come fotografo in Luce Naturale e che fa largo uso di vecchi obiettivi vintage con focus solo manuale. Continuo a prediligere la resa d’immagine delle vecchie ottiche, con il loro carattere, separazione morbida dei piani, con del Color Fringing, magari, ma senza l’eccesso di definizione degli obiettivi più moderni.

Francesca velata BN; ph: Francesco Coppola

Francesca velata BN; ph: Francesco Coppola

Sperimento tutti i punti di ripresa che posso e cerco quelli più efficaci per rendere al meglio la Bellezza femminile.

Francesca al muro; ph: Francesco Coppola

Francesca al muro; ph: Francesco Coppola

Ovviamente, trattandosi del primo shooting pensato per questo genere di scatti (contrariamente ai precedenti dove avevo pur realizzato scatti Glamour o di Nudo, ma per combinazione), non mi aspetto di certo di ottenere dei risultati eccelsi.

Francesca sotto la finestra 1; ph: Francesco Coppola

Francesca sotto la finestra 1; ph: Francesco Coppola

Certo, ho oramai qualche esperienza nel fotografare e nello sviluppare foto e ritratti, ma la figura intera, quando è in scena molta pelle è una sfida in più che devo ancora arrivare a padroneggiare. Ci vorrà tempo, e molti altri scatti perché possa considerarmi un adepto di questo genere.

Francesca sotto la finestra 2, BN; ph: Francesco Coppola

Francesca sotto la finestra 2, BN; ph: Francesco Coppola

Si tratta comunque, di un’estensione della mia attrazione verso la figura femminile, libera, indipendente, forte/fragile, necessaria alla Vita, così come ho sempre provato in me l’attrazione per quel che è sia Naturale che Femminile.

Spero che queste prime foto vi abbiano intrattenuto e altre ne verranno al prossima appuntamento, fra due lunedì.

A presto quindi e

Ad Majora!




Un primo assaggio di Jessica

Attendendo che si risolvano i miei problemi di salute, di cui avevo già parlato in un post precedente, comincio oggi a presentare i primi scatti dallo shooting con la model Jessica Bianco, realizzato in fine agosto al Parco di Monza.

Jessica Bianco, first shot, BW

Jessica Bianco, first shot, BW

Si era quindi in quel del Parco della Villa Reale di Monza per uno shooting che nelle mie intenzioni era sperimentale. Volevo infatti portare avanti le mie tecniche di scatto in Luce Naturale con i vari obiettivi, per vedere quali risultati, quali look, riuscivo a ottenere.

Jessica Bianco, second shot

Jessica Bianco, second shot

E in effetti, soprattutto nella prima fase di questa sessione di scatto, giocare con gli obiettivi è quanto ho fatto. I risultati - come è anche naturale che sia - hanno intanto cominciato a mostrarmi i limiti e il “non fare” più che altro. Va bene così, se fossero tecniche semplici da applicare, le farebbero tutti, no? Che gusto e utilità ci sarebbe se no? Dovrò sperimentare ancora, non appena potrò,

Jessica Bianco, third shot, BW

Jessica Bianco, third shot, BW

In ogni caso, una volta sul posto - come sempre faccio - ho cominciato a lavorare sulle pose e l’illuminazione: a lavorare la scena. Una volta visto, cioè, che certi obiettivi che mi ero portato dietro non fornivano quel look che cercavo, per come li avevo utilizzati, non ho chiuso baracca, non sono rimasto attaccato all’aspettativa di un risultato che non arrivava. Semplicemente ho proseguito, cercando ispirazione, a mano a mano che si scattava.

Jessica, shot fourth

Jessica, shot fourth

Quindi la soddisfazione nello scattare non ha tardato a venire, come potete bene vedere voi stessi.

Jessica, shot fifth, BW

Jessica, shot fifth, BW

Così, nel chiudere questa prima parte del modelshoot con la brava Jessica, posso dire che la giornata fotografica ha preso l’abbrivio e oramai siamo diretti verso qualcosa di inaspettato e, spero, d’impatto!

Jessica, shot sixth

Jessica, shot sixth

A presto quindi, e

Ad Majora!

























Ultimi scatti con Micaela

E così, ci siamo,

dopo mesi di lavoro, fra tanti impegni e guai capitatimi, pervengo a ultimare l’esposizione di quegli scatti che posso mostrarvi eseguiti durante lo shooting con l’ottima model Micaela Chiaro

Micaela Chiaro in Veiled Beauty 1 BW; ph: Francesco Coppola

Micaela Chiaro in Veiled Beauty 1 BW; ph: Francesco Coppola

Sono contento del lavoro svolto insieme, soddisfatto da diverse immagini che ne ho ricavato, rattristato dal constatare come questo paese (e il mondo dei social pure) sia ancora inquinato da una concezione patriarcale della donna.

Chissà perché, infatti, sembra che una bella ragazza che fa la modella, e lo fa anche in intimo o anche senza niente indosso, debba temere che la propria credibilità come laureata in facoltà scientifica e lavoratrice in campo tecnico-scientifico possa venire messa in pericolo.

Micaela Chiaro in Veiled Beauty, 2; ph: Francesco Coppola

Micaela Chiaro in Veiled Beauty, 2; ph: Francesco Coppola

Come in Assassinio al Comitato Centrale di Vasquez Montalbàn: “il culo della compagna fece scandalo”. E continua a farlo a quanto pare!

Qui ci starebbe tutto Zombie dei Cranberries!

Non di meno questo lunga esperienza è stata positiva e, se solo i pianeti si allineeranno di nuovo ammettendo che un nuovo incontro fotografico con Micaela possa avvenire, sarò lieto di ripetere l’esperienza.

Quanto sopra lo sto scrivendo perché, vedete, a questa ultima fase di scatti appartiene quella che, personalmente, ritengo essere l’immagine migliore fra tutte in questo modelshoot, ma non posso condividerla apertamente, senza censure. Non posso condividerla sui social.

Micaela Chiaro in Veiled Beauty, 3, BW; ph: Francesco Coppola

Micaela Chiaro in Veiled Beauty, 3, BW; ph: Francesco Coppola

Capite che, in quanto autore dello scatto, su questa immagine ci sto tanto io, con l’intelletto e con lo spirito, quanto la modella, e questa cosa di dover o censurare o esporre solo dietro chiuse stanze quello che è anche un mio pezzo di cuore, di mente e di spirito, non mi piace affatto.

Comunque, il bello di avere un sito come questo, è che potrò sicuramente inserire questa immagine - senza censura - nella pagina dedicata al mio portfolio in Glamour e Nude Art, che ha e avrà sempre l’accesso protetto da password.

Con questo quindi, vi do il mio infiammato saluto

e vi invito a tornare su queste pagine, per gustarvi l’avvio di un nuovo modelshoot con una nuova modella.

Sempre alla Ricerca di uno Stile, ma soprattutto di una Voce creativa, con cui raccontare la Bellezza, la Forza e la Bravura delle nostre ragazze!

A presto quindi e

Ad Majora!







Micaela's leotard (body, in italian)

Benvenuti all’appuntamento, oramai bisettimanale, con gli scatti dai miei shooting estivi.

Fra letture delle Meditazioni cartesiane e sui filosofi presocratici, nonostante diverse visite in ospedale per mia madre e per il sottoscritto, ho trovato il tempo di mettermi a sviluppare questa nuova fase del corposo shooting con la splendida modella Micaela.

Il body di Micaela BN, 1; ph: Francesco Coppola

Il body di Micaela BN, 1; ph: Francesco Coppola

Rammento che si scattava in uno studio torinese, in Luce Naturale e che oramai ci stiamo arrampicando verso il climax della sessione di scatto in questione.

Il body di Micaela, 2; ph: Francesco Coppola

Il body di Micaela, 2; ph: Francesco Coppola

Il calore umido di quel pomeriggio rimarrà sempre nella mia memoria, insieme con la sete e l’incanto di quei momenti.

Il body di Micaela, 3

Il body di Micaela, 3

Era pomeriggio e il sole batteva sulle finestre della location, le quali fortunatamente erano dotate di lunghe tende bianche, la qual cosa ci ha fornito un magnifico effetto soft box naturale. Luce direzionale e morbida a costo zero.

Il body di Micaela, 4; ph: Francesco Coppola

Il body di Micaela, 4; ph: Francesco Coppola

Per un po’ ho provato a fare sdraiare al pavimento la nostra brava Micaela e io mi sono inerpicato su per una scala lì disponibile, per provare un po’ quali inquadrature potevo tirar fuori in quel modo.

Il body di Miceala, 5; ph: Francesco Coppola

Il body di Miceala, 5; ph: Francesco Coppola

E ancora una volta…

Il body di Micaela, 6 BN; ph: Francesco Coppola

Il body di Micaela, 6 BN; ph: Francesco Coppola

Ma perché limitarsi a una visuale dall’alto, quando potevo inquadrarla anche da sotto cosa che mi veniva anche meglio di come potevo da sopra la scala?

Il body di Micaela, 7; ph: Francesco Coppola

Il body di Micaela, 7; ph: Francesco Coppola

Per non dire di una visuale da rasoterra…

Il Body di Micaela 8 BN; ph: Francesco Coppola

Il Body di Micaela 8 BN; ph: Francesco Coppola

E questo è quanto per questa volta. Non male per un fotografo che ha usato una apsc Pentax e un vecchio obiettivo a focus manuale come l’smc Pentax-M 50mm f 1.4, vero?

Spero di aver fatto cosa gradita al vostro gusto e vista.

Ci rivedremo fra due settimane con un’altra caldissima parte di questo shooting e per ora vi saluto.

A presto e

sempre

Ad Majora!


Micaela, Outfit secondo

Bentornate e Bentornati!

Sono, queste, settimane indaffarate alla ricerca di un lavoro capace di finanziare la mia attività di fotografo in fieri, a cui si aggiungono ovviamente vecchi e nuovi impegni familiari. Tuttavia un po’ di tempo per continuare gli sviluppi dagli shooting realizzati in estate me lo riservo. Devo solo finire, dopotutto, questa montagnola di esposizioni da sviluppare, poi il mio primo Portfolio sarà completo.

Micaela Chiaro, second outfit, shot 1 BW; ph: Francesco Coppola

Micaela, second outfit, shot 1 BW; ph: Francesco Coppola

E così eccomi di nuovo in quel di Torino, a immortalare la nostra cara Micaela, e il suo nuovo outfit, alquanto contrastante.

Micaela Chiaro, second outfit, shot 2; ph: Francesco Coppola

Micaela, second outfit, shot 2; ph: Francesco Coppola

Se questi sono giorni di piogge a ripetizione e allagamenti, mi fa piacere ricordare quella giornata agostana, con tutto quel caldo bollente, la sete che cresceva e che ignoravo perché ero tutto concentrato nel compito fotografico.

Micaela Chiaro, second outfit, shot 3 BW; ph: Francesco Coppola

Micaela, second outfit, shot 3 BW; ph: Francesco Coppola

Ignaro ancora di tutta la rupe di messe a disposizione che mi sarebbe toccato preparare e poi inviare, e del ritorno agli studi universitari che mi sarebbe piombato fra capo e collo, mi occupavo di forme e luci, di composizione e di Look and Feel.

Micaela Chiaro, second outfit, shot 4; ph: Francesco Coppola

Micaela, second outfit, shot 4; ph: Francesco Coppola

Che tutto ciò porti a qualcosa di meglio. Questo sarà anche un paese maledetto dalla propria storia e dalle proprie canagliesche classi dirigenti, ma il percorso di Luce che ho intrapreso deve portarmi a migliori lidi!

Ci vediamo quindi, o lettore,

fra due settimane per il proseguo di questo caldissimo shooting!

A presto e, come sempre,

Ad Majora!

Rotondità e morbidezza

Ben tornate e tornati a questo appuntamento con i risultati degli shooting eseguiti questa estate!


Qui dove abito passano giornate indaffarate sotto svariati fronti e punti di vista, ma ancora ritorno a quella bollente giornata di agosto, quando oramai lo shooting in corso con la model Micaela aveva superato ogni iniziale prudenza e possibile imbarazzo e si era avviato verso climi ben più torridi.

Soft Micaela; ph_ Francesco Coppola

Soft Micaela; ph_ Francesco Coppola

Questo, al solito, comporta una certa prudenza nella condivisione da parte mia. Qui pertanto condivido le versioni censurate degli scatti, i quali saranno però visibili, quanto prima, in versione integrale nella apposita pagina portfolio desinata al Nudo, protetta da password..

Micaela in Rotondità 1; ph: Francesco Coppola

Micaela in Rotondità 1; ph: Francesco Coppola

Che si deve fare con questo stupido puritanesimo anglosassone dei principali social! Mah!

Micaela in Rotondità 2 BW; ph: Francesco Coppola

Micaela in Rotondità 2 BW; ph: Francesco Coppola

Con questa parte siamo più o meno giunti a metà shooting, il quale continuerà la sua programmazione fra due lunedì.

Novità sono però in corso d’opera e dovremmo poterci rivedere in questi giorni per qualche news, e qualche nuova considerazione.

A presto quindi, miei lettori!

A presto e - come sempre

Ad Majora!










Primi scatti con Micaela Chiaro

Ben ritrovate/i a questo luned'ì di condivisione dei lavori fatti questa estate.

Questa volta il mio percorso fotografico mi ha portato in quel di Torino, in uno studio posto all’ultimo piano di una palazzina di periferia a immortalare miss Micaela, giovane studentessa universitaria e modella freelance.

Micaela Chiaro, outfit primo, 1; ph: Francesco Coppola

Micaela, outfit primo, 1; ph: Francesco Coppola

Fu una tipica giornata di agosto, assolata e bollente. Fra l’altro, nella mia idea di shooting avevo ipotizzato l’acquisto di un mazzo di fiori, da usare come prop. Solo che scattavamo dalle 15 alle 18 e all’orario di pranzo quel finesettimana agostano non c’era una fioreria aperta manco a pagarla. In compenso ho camminato e sudato in quantità già prima del mio ingresso nello studio.

Micaela Chiaro, outfit primo, 2; ph: Francesco Coppola

Micaela, outfit primo, 2; ph: Francesco Coppola

Fortunatamente era lì presente un bel ventilatore, sotto al quale mi posi dopo essermi dato una rinfrescata in bagno. L’avventura fotografica torinese ebbe, fortunatamente, poi inizio.

Micaela Chiaro, outfit primo, 3; ph: Francesco Coppola

Micaela, outfit primo, 3; ph: Francesco Coppola

Contrariamente a quanto fatto in precedenza, perciò, ignorai del tutto la dotazione di flash e sfondo di cui lo studio era dotato e decisi di scattare servendomi unicamente della mia adorata Luce Naturale. Intanto Micaela indossava un semplice abito a pois bianchi su sfondo blu - un classico tornato di moda quest’anno.

Micaela Chiaro, outfit primo, 4; ph. Francesco Coppola

Micaela, outfit primo, 4; ph. Francesco Coppola

A parte due pareti ai lati opposti dello studio, dotate di finestre avevamo anche un bel terrazzino dominante la città. Il periodo dell’anno, ovviamente, in quell’orario in cui abbiamo potuto scattare non consentiva di sfruttarlo troppo in senso panoramico. Ma… arriverà la puntata giusta per parlare, ma soprattutto mostrare, quel che abbiamo combinato in quel terrazzino.

Micaela Chiaro, outfit primo, 5

Model: Micaela; ph: Francesco Coppola

Posso ora anticipare solo che siamo stati, comunque, entrambi assai affamati di quell’abbondante Luce e di tutte le possibilità/sfide creative che ci metteva a disposizione. Dovreste sapere bene, poi, quanto mi piaccia sperimentare.

Micaela Chiaro, outfit primo, 6; ph: Francesco Coppola

Micaela, outfit primo, 6; ph: Francesco Coppola

E questo, che non è altro che un inizio di un corposo modelshoot, è anche quanto.

Micaela Chiaro, outfit primo, 7; ph: Francesco Coppola

Micaela, outfit primo, 7; ph: Francesco Coppola

Con la speranza di avere intrattenuto degnamente i vostri occhi e immaginazione, vi saluto e vi rimando alla settimana prossima, per un nuovo - accaldatissimo - appuntamento con Micaela!

A presto e

Ad Majora!










Claudia in Luce Naturale (fine shooting)

Ben trovati al nostro appuntamento del lunedì!

Oggi completo la condivisione degli scatti realizzati allo studio di Alessio Mapelli e fatti alla bella e brava alt model Claudia Campani.

Claudia in Luce Naturale 1; ph: Francesco Coppola

Claudia in Luce Naturale 1; ph: Francesco Coppola

Come fu, quindi, già per Sofia e Jelly, sfruttai anche in questa occasioni i grandi finestroni di cui quello studio è dotato.

Claudia in Luce Naturale 2; ph: Francesco Coppola

Claudia in Luce Naturale 2; ph: Francesco Coppola

Certo, lo spazio a disposizione in corrispondenza di quelle finestre non è tantissimo, quindi la ricerca dell’inquadratura è stata una sfida nella sfida.

Claudia in Luce Naturale, 3; ph: Francesco Coppola

Claudia in Luce Naturale, 3; ph: Francesco Coppola

Come dovrebbe essere chiaro oramai a chi mi segue, imporsi dei limiti, porta prima o poi a dei buoni frutti!

Claudia in Luce Naturale, 4; ph: Francesco Coppola

Claudia in Luce Naturale, 4; ph: Francesco Coppola

Non per niente, da sempre anche i fotografi professionisti, ogni tanto sentono il bisogno di lasciare a casa l’attrezzatura professionale, e imparare a scattare con qualche vecchia attrezzatura come una Holga, o comunque una vecchia macchina di altri e più ardui tempi.

Claudia in Luce Naturale, 5; ph: Francesco Coppola

Claudia in Luce Naturale, 5; ph: Francesco Coppola

Dopotutto, va così, “professionale” lo è il Fotografo che sa utilizzare al meglio l’attrezzatura di cui dispone e sa trarne risultati progettuali e comunicativi, al di là delle performance dell’autofocus, del video in 4k, e di altre scemenze che fanno tanto “Effetto Apple” nel mondo Fotografico, ingrassando tasche di costruttori di attrezzatura fotografica e assai meno le sterminate miriadi di entusiasti troppo focalizzati sulla tecnica da studiarsi come funziona il mercato.

Soft Claudia 1; ph: Francesco Coppola

Soft Claudia 1; ph: Francesco Coppola

Sempre sfruttando la Luce Naturale, ho a un certo punto voluto sperimentare anche su Claudia il soft look fornito dal Konica 40mm f 1.8 pancake, usato più che altro questa volta per il ritratto stretto.

Soft Claudia 2; ph: Francesco Coppola

Soft Claudia 2; ph: Francesco Coppola

Obiettivo di non semplice utilizzo, non posso negarlo, ma che mi sta dando di volta in volta le mie soddisfazioni!

Soft Claudia, 3; ph: Francesco Coppola

Soft Claudia, 3; ph: Francesco Coppola

Dopotutto, se c’è una fotografa di moda di stanza a New York, famosa per il look soft, come Vivienne Mok, che ottiene sfruttando tutto un corredo di filtri per obiettivi fatti a mano e in vari tipi di tessuto e trama, non vedo perché io - scarso in manualità fine - non possa sfruttare le caratteristiche di qualche vecchio obiettivo dei tempi passati, con caratteristiche scovate indagando la Storia degli obiettivi fotografici.

Soft Claudia, finale; ph: Francesco Coppola

Soft Claudia, finale; ph: Francesco Coppola

Inoltre, se un’immagine ottenuta con un dato effetto già in fase di scatto e senza l’uso di Photoshop, ha una Qualità di Immagine superiore, immagino che se questo effetto arriva senza l’utilizzo di filtri, ma per le caratteristiche intrinseche dell’ottica, beh, dovrebbe avere una Q.I. ancora maggiore.

In ogni caso,

siamo giunti alla fine di questo percorso di ricerca fotografica, in studio sia con luci artificiali che con Luce Naturale in compagnia dell’ottima Claudia. Spero che questo sia stato di vostro gradimento e vi posso rimandare alla prossima settimana, quando comincerò a condividere con voi un nuovo evento fotografico, realizzato a Torino.

A presto e

Ad Majora!




















Secondo outfit con Claudia (@brokenmirror._)

Ben tornate e ben tornati!

Oggi condivido qui gli scatti realizzati allo studio di Alessio Mapelli con l’alt model Claudia Campani.

Claudia, outfit secondo, 1; ph: Francesco Coppola

Claudia, outfit secondo, 1; ph: Francesco Coppola

Gli scatti sono stati realizzati sempre con gli strobi, ma in una più piccola location di quello studio e l’idea lì era di sfruttare la sedia e le pose da seduta.

Claudia, outfit secondo, 2

Claudia, outfit secondo, 2

Potevo utilizzare lì solo il mio 35mm (il 35mm f 2.4 AL di Pentax) che mi risultava alquanto stretto, quando invece ero interessato a cogliere la figura intera della modella, cosa riuscitami solo alla fine.

Claudia, Outfit secondo, 3; ph: Francesco Coppola

Claudia, Outfit secondo, 3; ph: Francesco Coppola

Cosa che, secondo me, alla fine ha portato a dei buoni risultati (credo che questa foto qui su potrebbe entrare di diritto nel mio Portfolio, infatti).

Claudia, outfit secondo, 4; ph: Francesco Coppola

Claudia, outfit secondo, 4; ph: Francesco Coppola

Di sicuro avrei un qual certo bisogno di un obiettivo più ampio, per scattare in ambiti con poco spazio, magari il 21mm f 3,2 Limited e cambiare il mio attuale 35mm f 2.4 AL col rinnovato 35mm f 2.0 HD. Cosa che richiede investimento di soldi e, in merito a ciò, seguiranno disquisizioni in una prossima Panoramica da pubblicare quanto prima.

Per il resto,

spero che questo breve set ti sia piaciuto, o lettore e ti rimando al prossimo - assai più corposo. Anche perché torno al mio amore primigenio: gli scatti in Luce Naturale.

A presto quindi, e

Ad Majora!

Secondo outfit con Jelly

Buon ritrovate/i!

Eccoci alla esposizione della seconda parte del modelshoot che ho svolto nello studio di Alessio Mapelli con la model Jelly.

In questo caso, come già fu per gli scatti realizzati con Sofia, ho portato la model a posare davanti alla ringlight a led, solo, il protagonista di questa sezione sarebbe stata il suo cappello e poco altro.

Jelly, secondo outfit 1; ph: Francesco Coppola

Jelly, secondo outfit 1; ph: Francesco Coppola

Essendo alquanto più debole la luce dei led rispetto a quella degli strobi, mi sono risolto - in fase di post produzione - per un look generale più contrastato del solito.

Jelly, secondo oufit, 2; ph. Francesco Coppola

Jelly, secondo oufit, 2; ph. Francesco Coppola

Cosa che, secondo me, ha esaltato i colori della modella e la cosa mi è apparsa giusta.

Jelly, secondo outfit, 3; ph: Francesco Coppola

Jelly, secondo outfit, 3; ph: Francesco Coppola

Non trovate pure voi?

Jelly, secondo outfit, 4; ph: Francesco Coppola

Jelly, secondo outfit, 4; ph: Francesco Coppola

Devo dire che Jelly ce l’ha messa tutta ed è stata brava a giocare con quel accessorio e questo non è che l’inizio, signore e signori.

Jelly, secondo outfit, 5; ph: Francesco Coppola

Jelly, secondo outfit, 5; ph: Francesco Coppola

Mi richiederà dei cambiamenti di struttura di questo sito, certo, ma vedrete che proseguendo verranno qui presentate immagini sempre più conturbanti.

Jelly, secondo outfit, 6, ph: Francesco Coppola

Jelly, secondo outfit, 6, ph: Francesco Coppola

Insomma, come ho sempre promesso, ne vedrete sempre più delle belle!

Alla prossima settimana e

Ad Majora!





Primo outfit con Jelly

Bentornate e bentornati sul mio umile blog fotografico,

oggi vi presento gli scatti risultanti dalla prima fase (primo outfit) delle prime fotografie realizzate nello studio di Alessio Mapelli alla alt model Jelly durante la medesima occasione in cui avevo già realizzato l’editorial precedente, con Sofia Paderi.

Jelly, outfit primo, 1; ph: Francesco Coppola

Jelly, outfit primo, 1; ph: Francesco Coppola

Come fu per il precedente editorial, quindi, ho iniziato a lavorare utilizzando le luci degli strobi, facendo posare la modella sulla sedia e cercando un alto contrasto.

Jelly, Outfit primo, 2; ph. Francesco Coppola

Jelly, Outfit primo, 2; ph. Francesco Coppola

Così, abbiamo cominciamo a metterci a lavoro sulle pose e le angolazioni di ripresa. Come si sa, in media succede quasi sempre che l’inizio di una sessione di scatto bisogna superare una prima fase di adattamento, presa di confidenza. A merito di miss Jelly, però, questa volta abbiamo iniziato subito forte e non posso che dirmi soddisfatto di questi iniziali scatti.

Jelly, outfit primo, 3; ph: Francesco Coppola

Jelly, outfit primo, 3; ph: Francesco Coppola

Si vede, penso, che Jelly sa posare naturalmente davanti alla macchina fotografica, non trovate?

Jelly, outfit primo, 4; ph: Francesco Coppola

Jelly, outfit primo, 4; ph: Francesco Coppola

Però, per quanto ci si stia divertendo, prima o poi arriva sempre il momento di andare oltre, darsi una mossa…

Jelly, outfit primo, 5; ph: Francesco Coppola

Jelly, outfit primo, 5; ph: Francesco Coppola

…e andarsi a cambiare per affrontare un’altra illuminazione e lavorare su nuove pose ed emozioni da trasmettere.

Jelly, outfit primo, 6; ph: Francesco Coppola

Jelly, outfit primo, 6; ph: Francesco Coppola

Così, mentre la nostra modella si va a cambiare io dichiaro qui conclusa l’esposizione del primo abito indossato dalla brava Jelly e vi do appuntamento a lunedì prossimo per un certo cambio di direzione.

Sperando con questo di avervi offerto una soddisfatta visione, vi rimando a presto, a cose sempre migliori, Ad Majora!

Ultimi scatti con Sofia (@spicyroller_sg)

Ben ritrovate e ritrovati!

Eccoci all’ultima parte dell’editorial che ho scattato nello studio del fotografo Alessio Mapelli (@alessiomapelli) con la bravissima e bella modella Sofia Paderi (@@spicyrollersg).

Quindi,

dove eravamo rimasti?

Sofia and the Ringlight 3; ph: Francesco Coppola

Sofia and the Ringlight 3; ph: Francesco Coppola

Esaurite le idee da realizzare con l’uso dell’anello di luci led con questo ultimo scatto, mi sono detto che era giunto il momento di testare le grandi finestre che lo studio aveva. Così, cambiando l’obiettivo con il mio Konica 40mm f 1.8 e il suo effetto Soft Focus d’altri tempi (non ne fanno più di ottiche così oggigiorno), ho portato lì davanti alle finestre la nostra Sofia e lì, abbiamo cominciato a lavorare di pose.

Soft Sofia 1; ph: Francesco Coppola

Soft Sofia 1; ph: Francesco Coppola

La sfida qui, ovviamente, era di riuscire a mettere sufficientemente a fuoco il soggetto con un obiettivo a focus manuale e il suo bravo effetto Soft Focus. Scattando da vicino, un ritratto stretto, era ancora possibile ottenerlo.

Soft Sofia 2; ph: Francesco Coppola

Soft Sofia 2; ph: Francesco Coppola

Discorso diverso se ci si allontana un poco e quindi c’è una maggiore distanza fra obiettivo e soggetto fotografato.

Natural Light Sofia; ph: Francesco Coppola

Natural Light Sofia; ph: Francesco Coppola

Fu così che rinunciai, per questo ultimo scatto, al 40mm Konica e tornai al mio solito Pentax 35mm f 2,4 AL e questa ne è la risultante immagine, di cui mi confesso essere soddisfatto.

Così,

si chiude l’editorial eseguito con la cara Sofia a cui sono riconoscente per l’impegno profuso, e anche il Fotografo Alessio, per tutto l’aiuto che mi ha fornito e avermi messo a disposizione anche più di quanto inizialmente pattuito.

Sperando che questa tripartita esperienza visiva sia stata di vostro gradimento,

vi rimando al prossimo editorial che comincerò a condividere su queste pagine la settima prossima

A presto quindi, e

Ad Majora!







Secondi scatti con Sofia (@spicyroller_sg)

E rieccoci qui,

con un altro poco di scatti dall’editorial realizzato insieme alla modella Sofia (@spicyrollersg) nello studio del fotografo Alessio Mapelli (@alessio_mapelli).

Quindi, dove eravamo rimasti?

Sofia, chin up pose; ph: Francesco Coppola

Sofia, chin up pose; ph: Francesco Coppola

Dopo i primi scatti, appurato che gradivo più sperimentare con l’alto contrasto, mi sono via via liberato di una delle due luci a disposizione, sino ad approdare all’uso dell’anello di luci a led (Ringlight) che ho cominciato a utilizzare sul soggetto, tanto per vedere l’effetto che faceva.

Sofia and the Ringlight 1; ph: Francesco Coppola

Sofia and the Ringlight 1; ph: Francesco Coppola

Appurando così che, con la minore luce fornita dai led ero costretto ad aprire il diaframma, ho valutato che ciò fosse un vantaggio, aggiungendo così le sfumature al contrasto fra aree in luce e aree in ombra.

Sofia and the Ringlight 2; ph: Francesco Coppola

Sofia and the Ringlight 2; ph: Francesco Coppola

La cosa mi è piaciuta tanto da insistere su questa soluzione ancora,

Sofia and the Ringlight 3; ph: Francesco Coppola

Sofia and the Ringlight 3; ph: Francesco Coppola

ancora,

Sofia and the Ringlight 4

Sofia and the Ringlight 4

e ancora.

Sofia and the Ringlight 5

Sofia and the Ringlight 5

Fino a che non ho pensato bene di cambiare angolo di visuale, e per questo mi sono arrampicato su una scaletta lì' a disposizione in studio.

Sofia’s outfit 2 BW; ph: Francesco Coppola

Sofia’s outfit 2 BW; ph: Francesco Coppola

Per fortuna, per quanto inizialmente non mi sentissi sicurissimo sulla posizione, sono qui a redarre questo pezzo. L’esperimento comunque, a mio sicuramente sindacabile giudizio, ha dato buoni frutti.

Sofia and the Ringlight, final; ph: Francesco Coppola

Sofia and the Ringlight, final; ph: Francesco Coppola

Non trovate anche voi?

Questo, per oggi, è tutto quanto possa mostrarvi, ma lunedì prossimo completerò la condivisione di questo editorial con gli ultimi esperimenti, anche con un ritorno dei miei esperimenti in Luce Naturale.

(Ve l’avevo detto che mi ero divertito molto in questa occasione, no?)

A presto, quindi e

Ad Majora!































Primi scatti con Sofia

Bentornate e bentoranti!

Oggi inizio a mostrare i primi scatti sviluppati da un editorial che ho svolto con Sofia (@spicyroller_sg) e un’altra modella che presenterò più avanti, nello studio fotografico di Alessio Mapelli (@alessio_mapelli) qualche settimana fa.

Sofia, studio portrait BW 1; ph: Francesco Coppola

Sofia, studio portrait BW 1; ph: Francesco Coppola

Ho scelto di fare questo editoriale in studio perché un Portfolio che deve andare valutato dalle agenzie deve essere vario e dimostrare che il suo autore si sa destreggiare in varie situazioni. Quella in studio, con strobi, non poteva mancare quindi.

Sofia, studio portrait BW 2; ph: Francesco Coppola

Sofia, studio portrait BW 2; ph: Francesco Coppola

Naturalmente questo non vuol dire che ci si deve snaturare o fare qualcosa che non piace. Certamente, io continuo a prediligere la ricerca dell’immagine illuminata dalla Luce Naturale, però in quello studio attrezzato mi sono trovato a esplorare, sperimentare, come un bambino alla sua prima visita in una antica sala giochi (per chi ha presente, quelle con le vecchie cabine con giochi arcade come Dragon’s Lair e Space Age). I miei più sinceri ringraziamenti ad Alessio per avermi supportato e guidato nel suo studio!

Sofia, studio portrait BW 2; ph: Francesco Coppola

Sofia, studio portrait BW 2; ph: Francesco Coppola

Possibile è anche trovare una proprio continuità stilistica, anche attraverso diverse situazioni di illuminazione. Anzi, è auspicabile che ciò sia, o diventi presto, se si vuole provare a lavorare con i Brand.

Sofia, studio portrait BW 3; ph: Francesco Coppola

Sofia, studio portrait BW 3; ph: Francesco Coppola

Ringrazio tanto la brava Sofia per aver collaborato con me ed essere stata così professionale e capace di dare il massimo.

Sofia's colors 1; ph: Francesco Coppola

Sofia's colors 1; ph: Francesco Coppola

Questo non è che solo il primo appuntamento di una lunga serie di post, in cui passeremo dal Fashion al Glamour! Attendetevene quindi delle belle e alla prossima!

Ad Majora!




Streetwear in Riviera part 2

Benvenute/i a questa seconda puntata in cui mostro la selezione di scatti realizzati in quel di Bellaria (Rn) con la talentuosa modella Cate Ercolani (@cate.keit), che ancora una volta ringrazio per l’impegno profuso e i risultati ottenuti.

Ma senza ulteriori tergiversazioni, cominciamo!

Cate Ercolani, outfit 2, primo scatto; ph: Francesco Coppola

Cate Ercolani, outfit 2, primo scatto; ph: Francesco Coppola

Ed eccoci al primo scatto col secondo outfit, qui cercavamo riparo dal gran solleone - una costante estiva inaspettata come avevo spiegato nell’episodio antecedente - abbiamo dovuto attendere il passaggio di alcuni pedoni, ma non è stato un grosso problema: il tempo di cercare diverse angolazioni, provare la luce, e via!

Cate Ercolani, outfit secondo 2 BW; ph: Francesco Coppola

Cate Ercolani, outfit secondo 2 BW; ph: Francesco Coppola

Qui ho cercato la luce invece dell’ombra, esponendo proprio per la prima. Ottenuto così un low key, ho voluto contestualizzare Cate come fiore di ragazza fra i fiori. Concettualmente almeno, il tutto è coerente.

Cate Ercolani outfit secondo, scatto 3; ph: Francesco Coppola

Cate Ercolani outfit secondo, scatto 3; ph: Francesco Coppola

Per provare qualcosa di diverso, ho voluto ritrarre qualche posa con Cate seduta su una delle panchine pubbliche del paese. Notato sullo sfondo, inquadrandola, una linea di bokeh balls che conduceva al suo sguardo, click! L’ho immortalata e ho ottenuto così il mio nuovo sfondo dello schermo.

Cate Ercolani, outfit secondo, scatto 4

Cate Ercolani, outfit secondo, scatto 4

A proposito di contestualizzare il soggetto: non appena ho visto una palma mi sono precipitato a mettere l’ottima Cate sotto di essa. Ho anche cambiato obiettivo, passando al mio Super Takumar 50mm f 1,4 e a tutta apertura l’ho messa a fuoco in manuale. Niente di difficile, niente di più divertente e soddisfacente, ed ecco a voi una posa-sfondo classici della Ritrattistica nella nostra interpretazione.

Cate Ercolani in Lady-of-Light; ph: Francesco Coppola

Cate Ercolani in Lady-of-Light; ph: Francesco Coppola

Quando si dice “la firma di un obiettivo vintage”. Eccovi quella del Super Takumar 50mm f 1.4 :)

Cate Ercolani in Outfit 2, final shot; ph: Francesco Coppola

Cate Ercolani in Outfit 2, final shot; ph: Francesco Coppola

E con questo ultimo scatto, posso dichiarare concluso questo accaldato quanto entusiasmante editorial realizzato insieme alla bravissima Cate!

Spero che queste foto vi piacciano almeno un minimo di quanto piacciono a me, perché ne sono assai soddisfatto!

Sono certo che, durante la prossima sessione di scelta di scatti da inserire nel mio Portfolio, da qui potrò attingere e, anzi, dovrò trattenermi da non inserire troppi scatti da un unico shooting.

Tutto questo, come sempre, per andare per aspera ad Astra, e

Ad Majora!







Qui, invece di cercare l’ombra, ho provato a sfruttare la luce, esponendo proprio per questo e ottenendo così un low-key













Streetwear in Riviera p 1

Ed eccoci arrivati a condividere la prima parte, di due, dello shooting realizzato a Bellaria (RN) insieme all’incantevole Cate Ercolani (@cate.keit).

Cate Ercolani in streetwear shoot in Riviera 1; ph: Francesco Coppola

Cate Ercolani in streetwear shoot in Riviera 1; ph: Francesco Coppola

Il solo viaggio per arrivare al luogo per l’appuntamento fu una di quelle avventure ferroviarie italiane che molti di noi creativi, studenti e lavoratori pendolari tristemente conoscono. Ho dovuto ovviare a un primo treno annullato - per esempio - e risolvermi a spendere qualcosa in più per il biglietto per assicurarmi di arrivare per tempo nel riminese.

Cate Ercolani in streetwear shoot in Riviera 2; ph: Francesco Coppola

Cate Ercolani in streetwear shoot in Riviera 2; ph: Francesco Coppola

Anche la situazione nella location, una volta pervenutovi e incontrata Cate, non era semplice: nonostante un pomeriggio previsto nuvoloso, abbiamo avuto invece un cielo terso e assolato. Scattando dalle 15, poi, la luce era forte e contrastante. Certo, avevo con me un (troppo) grande pannello riflettente 5 in 1, che in un paio di scatti ha aiutato, ma faceva anche effetto vela, oltre ad ingombrare, e alla fine l’abbiamo dovuto - difficoltosamente - chiudere. I risultati ottenuti, però, mi sembrano apprezzabili.

Cate Ercolani in streetwear shoot in Riviera 3; ph: Francesco Coppola

Cate Ercolani in streetwear shoot in Riviera 3; ph: Francesco Coppola

Non trovate?

Cate Ercolani in streetwear shoot in Riviera 4; ph: Francesco Coppola

Cate Ercolani in streetwear shoot in Riviera 4; ph: Francesco Coppola

In ogni caso, rimesso a posto il pannello 5 in 1 nella sua custodia, ci siamo risolti a cercare l’ombra, e di lì in poi possiamo dire che lo shooting ha preso il suo abbrivio. Devo ringraziare tanto Cate per la sua pazienza e l’aiuto che mi ha offerto, oltre che per l’impegno che ha messo nel posare per me.

Cate Ercolani in streetwear shoot in Riviera 5; ph: Francesco Coppola

Cate Ercolani in streetwear shoot in Riviera 5; ph: Francesco Coppola

E con questo ultimo scatto,

Cate Ercolani in streetwear shoot in Riviera 6; ph: Francesco Coppola

Cate Ercolani in streetwear shoot in Riviera 6; ph: Francesco Coppola

Vi saluto e vi rimando alla prossima settimana, quando potrò mostrarvi la seconda parte di questo shooting estivo.

A presto e

Ad Majora!





Prepararsi al salto (Panoramiche #11)

Premessa
Un’uscita speciale per questa panoramica, non solo per il giorno diverso e coincidente con uno shooting, ma soprattutto per il contenuto che segue. Certo, è un mio shooting, ma è anche uno speciale e che mi lega al me futuro, oltre che a ogni altro fotografo, apprendista o professionista.

Di Flussi e Salti

Preparing for the job, ph: Francesco Coppola

Preparing for the job, ph: Francesco Coppola

Il percorso di un Fotografo che prende seriamente la sua passione e mira a farne una professione è come un flusso. Quando tutto va bene, almeno, le giornate passano fra contatti con modelle, moodboard da creare, visite a mercatini e negozi di abiti usati da visitare, guardare le nuove uscite fra campagne e editorial su Models.com, sessioni di scatto, sviluppo degli scatti a pc, corsi ed eventuali workshop di vario tipo inerente sempre alla Fotografia. Lo fa il praticante, lo fa il professionista (anche se quest’ultimo ha in più altre incombenze, come magari corsi e lezioni da preparare, viaggi da organizzare, visite dal commercialista, ecc.)

Prima o poi, però, arriva auspicabilmente un momento in cui questa fila di eventi perviene a un momento di salto qualitativo. Può essere questo costituito dal presentarsi a una nuova agenzia, o cominciare una nuova collaborazione con un committente importante. Può essere, e questo è lo stadio certo iniziale – quello in cui mi trovo personalmente – in cui ti trovi a collaborare a un certo punto dello spazio-tempo (il quale è anche interno al Fotografo) in cui non si propone più “una sessione di ritratto per sperimentare”, bensì per creare delle immagini abbastanza precise in cui riversare l’esperienza dei vari mesi passati a scattare sperimentando.

Questo, infatti, è quanto mi prefiggo di fare fra poche ore, quando fotograferò le due sorelle Melissa e Valeria nel piacentino.

Non è mai un evento come un altro, andare a fotografare una modella, ma in queste occasioni ci si può sentire come su un trampolino per tuffi. Si può anche sbagliare, in parte se non del tutto, non essere abbastanza focalizzato, attento e pronto a dare il meglio di se stessi. Si può fare una gran panciata, insomma, con tanto rumore, un grosso schizzo d’acqua e un bruciante dolore. Nulla dice, però, che le cose debbano andare così.

Se ci si focalizza su tutto quello che può andare male, si è già perso. Bisogna invece concentrarsi su quel che si vuole fare, su quel che si vuole ottenere, sulla gioia dell’evento. Ci si deve chiedere: Cosa desidero? Immaginarlo, e lanciarsi.

Il tutto per arricchire sostanzialmente un Portfolio che deve convincere chi lo guarda che sono in grado di produrre immagini emozionanti, d’impatto e uniche.

Il tutto per avvicinarsi a una possibilità di carriera.


Il tutto, Ad Majora!





































Sulle modelle 4 - il momento della Post (Panoramiche #9d)

Introduzione
Per chi dovesse accorgersi solo ora di questa serie di articoli sul rapporto fra fotografo (specialmente se in formazione) e modelle, avverto che in precedenza si è già illustrato sia l’importanza fondamentale delle modelle, che di come contattarle, oltre alla preparazione e allo spirito necessario – una volta arrivato il giorno – prima dello shooting.

Ora, tornati a casa con le schede di memoria piene e la liberatoria fotografica compilata e firmata, messa in archivio, comincia l’altra metà dell’attività di Fotografo: lo sviluppo degli scatti.

Questo articolo non tratterà in generale la questione (anche se in realtà ne avevamo già accennato in passato), più che altro ci soffermeremo sul rapporto fra tipo di collaborazione con la modella ed elaborazione di ritratti.

Di selezione degli scatti, tempistiche e altri fattori dello sviluppo in base al tipo di shooting

Selezionare lo scatto in LR, ph: Francesco Coppola

Selezionare lo scatto in LR, ph: Francesco Coppola

Esiste una differenza fra sessione di scatti in collaborazione TF e una in cui la modella viene pagata anche per quel che riguarda questa, fondamentale, fase del lavoro fotografico. Se lo shooting è stato pagato, infatti – fatto salvo il rapporto personale con il soggetto – la modella può vedere solo gli scatti editati al loro stato finale, una volta che il fotografo ha finito di svilupparli e li espone sul proprio sito, o altra piattaforma fotografica che desidera (sempre, a patto che abbia la liberatoria firmata in archivio).

Una collaborazione, invece, presuppone che in qualche modo fotografo e modella si consultino anche durante la fase di sviluppo, tenendo però a mente un punto fondamentale: la selezione finale degli scatti, l’ultima parola in merito ai trattamenti da operare via software di photoediting spetta unicamente al fotografo. Per il resto ci si può organizzare quanto più liberamente si voglia.

Personalmente, in caso di collaborazione, invio i provini a risoluzione minima degli scatti prima dello sviluppo, scremati appena delle prove di esposizione e degli scatti con focus o esposizione venuti male. Siccome, però, lo scatto RAW come sfornato dalla macchina fotografica è così diverso dalla sua versione finale, questa visione ha un valore relativo, semmai varrà come prova delle capacità di sviluppo a computer del fotografo.

Le selezioni però non finiscono certo alla primissima scrematura. Dopo questa, infatti, parte la decisiva ricerca degli scatti più attinenti al mood che insieme si è evocato, e quelle di maggiore impatto. Questo può richiedere più di una selezione, anche perché è bene abituarsi (se si vuole lavorare con agenzie e riviste), selezionare non solo delle “prime scelte”, ma anche una serie di foto che costituiscano una “seconda scelta”, cosa che – ribadisco – le controparti nelle agenzie e nelle riviste si aspettano.

In caso di collaborazione TF, quindi, è altamente probabile che uno scatto in cui la modella si vede meglio potrebbe non rientrare negli scatti di prima o di seconda scelta. Qui sta il lato più delicato della collaborazione e un compromesso va trovato. In ogni caso, alle brutte, si può aggiungere qualche scatto in più “per la modella”.

Qualche parola in più sulle tempistiche dello sviluppo

Prima e seconda scelta in Adobe Lightroom, ph: Francesco Coppola

Prima e seconda scelta in Adobe Lightroom, ph: Francesco Coppola

Quanto sopra illustrato ci porta a quanto segue: contrariamente a quella che può essere la percezione di è esterno al mondo della Fotografia, lo sviluppo a computer di una serie di scatti richiede tempo, ponderazione e preparazione. Un workflow completo di una sessione di Ritratto, dall’iniziale scrematura degli scatti sbagliati, alla presentazione di alcuni jpeg completamente sviluppati, dura mediamente un mese – se il fotografo ha da sviluppare un solo shooting in un dato periodo di tempo, cosa che, auspicabilmente, gli capita raramente. Più probabile, infatti, è che abbia per le mani tre o quattro sessioni di scatto eseguite in un mese, e questo può comportare difficoltà.

Il qui scrivente tende a svolgere comunque i lavori in ordine cronologico, tentando per quanto gli è possibile, di rispettare quella tempistica media per ogni singolo shooting. Alle brutte, fra uno shooting pagato e uno in collaborazione, posso dare la precedenza al secondo. Dovessero, però, capitare dei lavori su commissione, sarebbero queste ultime ad avere la precedenza sui progetti personali.

Questi lavori fotografici, editoriali o campagne che siano, possono essere diversi, in numero di scatti, tipo di concept, illuminazione, location, eccetera, possono variare e tutti prevedono diversi gradi di collaborazione con cui il fotografo deve contrattare.

Il punto è che il fotografo, quando si arriva al livello professionale, decide le selezioni di scatti (prima e seconda scelta) su cui lavorare e da presentare al selezionatore in agenzia, della rivista, oppure all’Art Director del Brand. L’accettazione degli scatti, di prima o seconda scelta, sta a queste ultime figure.

Può capitare che una prima scelta venga accettata in toto, ma più spesso capita – soprattutto agli inizi di una carriera – che vengano preferite le seconde scelte, oppure il fotografo è costretto a tirar fuori uno scatto che non aveva selezionato affatto.

La pazienza e la capacità di autoanalisi, di contrattazione e di comprendere le motivazioni altrui è quindi tutto un bouquet di capacità che vanno inserite nel novero delle abilità del fotografo che vuole diventare un professionista nella Fotografia di Ritratto e Ritratto Moda.

Questo – ancora una volta – va oltre e al di là dell’attrezzatura fotografica utilizzata, la quale ha sicuramente un suo ruolo e importanza, ma non è tutto.

Ci vuole il Workflow

Workflow strategy by Campaign Creators on unsplash.com

Workflow strategy by Campaign Creators on unsplash.com

In un precedente articolo ho già parlato dei requisiti minimi di un computer capace di reggere un processo di sviluppo fotografico, oltre che ad accennare ai programmi più diffusi per questo fine.

Qui mi concentrerò invece a esporre velocemente in merito al Workflow, o Flusso di lavoro, se preferite, come anche di alcune tecniche usate dai ritrattisti.

Qualsiasi fotografo, dal livello amatoriale sino al professionista, deve sviluppare prima o poi un proprio flusso di lavoro a computer per lo sviluppo delle foto. Questo vale per qualsivoglia genere della Fotografia.

Si sappia però che il Ritratto fotografico necessita tecniche che gli sono proprie e che altri approcci allo sviluppo fotografico possono dare risultati pessimi. Questo soprattutto a causa delle caratteristiche della pelle che reagisce assai male (e ben presto) all’uso di slider come quello del Contrasto, del Dehaze e della Clarity.

Le singole tecniche specifiche si possono anche apprendere on line sulle tantissime piattaforme di apprendimento via web. Un workflow completo da ritrattista, però, è un procedimento complesso che sarebbe meglio apprendere in un corso frontale.

Non mancano infatti video sulla Frequency Separation e sul Color Grading fotografico, ma il workflow da Ritratto, però, ha una sua struttura propria, un preciso punto d’inizio, una prima fase in cui vanno utilizzate alcune tecniche, mentre altre vanno lasciate per una fase successiva, e infine vi sono procedure necessarie per rifinire il file e salvarlo a seconda di una destinazione a schermo, o a stampa.

Un processo complesso e lungo che deve tenere in conto vari fattori, fra cui il fatto fisiologico che lavorando sui colori, è bene staccare ogni tanto: alzarsi dalla sedia e andare a fare altro per alcuni minuti da un’altra parte. Ciò perché la mente umana è fatta per adattarsi ai colori che vede e se si lavora troppo a lungo davanti a una sola immagine in cui si stanno elaborando le sfumature di colore, si può finire per non percepire la foto come si deve.

Conclusioni

Ci siamo portati un po’ avanti con l’illustrazione del processo di sviluppo delle foto, come se fossimo già impegnati a lavorare per Agenzie o Riviste. Naturalmente no, sto ancora lottando per completare il mio primo Portfolio da presentare alle agenzie. Ho ritenuto però utile dare una visione più generale e in prospettiva di cosa comporti sviluppare le foto di Ritratto.

Mi preme rendere nota la complessità e lunghezza del processo. Certo, naturalmente, la selezione di pochi scatti – fra le centinaia eseguiti – aiuta a non finire a passare la vita seduto al pc. Esperienza e linee guida, là dove applicabili - soprattutto per lavori commerciali, possono aiutare a velocizzare il processo. L’occhio del fotografo va alimentato di buone e sapienti visioni. Mostre, libri, corsi, film, fanno tutte parti di un quotidiano, continuo, miglioramento della capacità di lettura della luce, dei colori e delle immagini nella loro strutturata complessità, un altro elemento da tenere a mente oltre alla caccia all’ultima novità uscita di recente dal proprio marchio fotografico preferito.

Ritengo, inoltre, che sia utile abituarsi a collaborare in TF, perché dopotutto il lavoro di contrattazione che si fa con la modella, prima o poi, lo si dovrà fare – quando questa arte diventerà un mestiere – con l’Art Director di un Brand, o un selezionatore di Agenzia. Prima si comincia e prima si apprende un’altra delle mille expertise che sono richieste per lavorare nel mondo della Fotografia di Ritratto e Ritratto Moda.

Quanto sopra scritto porta a termine il mio lungo excursus sulle modelle, spero che, tu lettore, lo possa trovare in qualche misura interessante.

ti invito qui lunedì prossimo, per la prossima pubblicazione di nuove foto. Perché qui, se ne vedono sempre delle belle!

A presto e


Ad Majora!